27 marzo 2012

L'astrologia funziona solo a posteriori?

Come mai quando si tratta di qualcosa che è già avvenuto, nella carta del cielo si trovano sempre dei riscontri?


La risposta è semplice: Quando compri dei libri di astrologia noterai che per ogni posizione astrologica esistono precise caratteristiche comportamentali oppure precisi eventi. Facciamo un esempio: su tutti i libri di testo di astrologia troverai che aspetti dissonanti tra Venere e Nettuno portano a un vita sentimentale confusa, talvolta a rapporti multipli, una fortissima auto indulgenza nei confronti del vizio. Immaginiamo che arriva una consultante con tale posizione astrologica: noi, che conosciamo il significato di quella posizione sappiamo in anticipo che la vita sentimentale della consultante  è in qualche modo non conforme a quello che dovrebbe essere un rapporto normale. Se questa cosa l'abbiamo verificata milioni di volte attraverso la nostra esperienza e quella di mille altri astrologi oltre a noi, arriviamo a stabilire che esiste una correlazione tra quella posizione e precisi comportamenti. Immaginiamo ora che una consultante ci informi di avere un vita sentimentale travagliata perché è ripetutamente tradita dal proprio uomo ed ella stessa ha avuto numerose occasioni di tradirlo. Noi astrologi sappiamo che ciò è legato al fatto che quella signora ha una precisa posizione astrologica, quella poc'anzi descritta. Immaginiamo ora che ci chieda un parere un'altra consultante: ha un aspetto dissonante tra Venere e Nettuno e ci chiede cosa è successo nella sua vita. Nello specifico non potremo mai saperlo perché i fattori che determinano le vicende umane sono un'infinità. Possiamo però sapere che la sua vita sentimentale è confusa e quindi proviamo a ipotizzare una serie di scenari utilizzando la logica delle analogie. Fare una previsione è difficile proprio per questo motivo: noi possiamo individuare con matematica certezza quale settore della vita sarà colpito e in quale maniera; ma non possiamo entrare nello specifico: se ciò fosse possibile allora l'astrologia diventerebbe un mezzo di divinazione e non di previsione. Ma l'astrologia non è una mantica e quindi le sue regole e il suo funzionamento sono tali che possiamo ottenere soltanto informazioni sino a un certo punto. Facciamo un altro esempio. Immaginiamo un soggetto con forti valori di IV^ casa. Noi, attraverso la nostra esperienza sappiamo che per esempio Marte in quel settore rappresenta "problemi per la casa". Nel dettaglio, non potremo mai sapere se essi dipendono dal fatto che magari un terremoto la distrugge, oppure che siamo costretti a fare lavori di ristrutturazione a causa di tubature che si guastano, oppure che i ladri entrando in casa ci distrggeranno l'appartamento. Questo non possiamo saperlo. Possiamo però avvisare, col nostro "campanello d'allarme" astrologico, che sta per accadere qualcosa di negativo alla nostra abitazione. La stessa cosa vale per gli eventi positivi: Venere posizionata nella 5^ casa nella rivoluzione solare, non ci dirà se la donna che stiamo frequentando diverrà nostra moglie; ma ci dice sens'altro che il proprio rapporto migliora, oppure per chi è single nasce un nuovo amore. Per chi invece non ha la possibilità di fidanzarsi, la stessa posizione significherà maggiore autoerotismo o maggiori possibilità di vivere dei piaceri a tutto campo. Come facciamo a sapere quali tra queste eventualità? Naturalmente attraverso un colloquio col diretto interessato noi possiamo comprendere, analizzando la sua posizione sociale, culturale, economica, quale evento si manifesterà con maggiore probabilità. Questo significa che affinché si manifesti un vento specifico è necessario che vi siano precise posizioni astrologiche; ma è necessario pure che concorrano altri fattori indipendenti dall'astrologia. Scendendo ancora più nel dettaglio potremmo dire che l'evento è subordinato a diverse variabili ognuna in misura non quantificabile ma che potremmo benissimo considerare tutte alla stessa maniera: quella ambientale, quella genetica, quella astrologica. Questo è molto interessante perché abbiamo un ulteriore elemento di investigazione da aggiungere a quelli già noti e il nostro campo visivo si amplia ulteriormente. Quale utilità possiamo trarre dall'astrologia? Prima di tutto è uno strumento utile per definire le nostre tendenze; inoltre conoscere significherebbe pure prevenire, nei limiti del possibile, alcuni eventi spiacevoli, indirizzando la nostra energia psicofisica in direzione dei simboli che ci aspettano. L'astrologia non è la panacea che scongiura tutti i mali, ma un rimedio da integrare a qualsiasi altro ha dato prova di funzionare per il miglioramento della nostra vita. Qualcuno ha detto: " fammi vincere al superenalotto". L'astrologia non è magia e non può accadere nulla che non sia già descritto nel proprio quadro astrologico. Ipotizziamo che vi sia un soggetto con  Saturno nella 2^ casa. Le probabilità che lui possa vincere alla lotteria sono remote. Nel momento in cui dovessero arrivare "astralità" molto favorevoli gli potrà capitarare al massimo un buon affare lavorativo. Nel caso in cui invece il soggetto avesse ottime posizioni planetarie alla nascita, utili per le vincite, non necessariamente potrebbe vincere alla lotteria ma prima o poi si realizzerà qualcosa in linea con le sue posizioni: potrebbe per esempio ereditare da un parente, potrebbe sposare un partner ricco che gli cambia la vita, potrebbe "fortunatamente" sbancare al casinò. Certamente eventi che non accadono a chi ha Saturno in 2^ casa. Le probabilità sono molto più alte per chi ha determinate posizioni rispetto a chi ne ha altre, perchè attraverso l'esperienza abbiamo visto che sono quelli con un certo tipo di "astralità" a vivere certe esperienze. Insomma, l'astrologia ci informa che ognuno di noi ha delle caratteristiche ben precise, dei limiti, dei pregi, dei difetti, delle potenzialità, delle probabilità che possa riuscire o meno a fare una certa cosa.