05 agosto 2013

L'invidia in astrologia

 
Quante volte avete invidiato il tizio che dal nulla è riuscito a creare una fortuna?
Quante volte avete invidiato l'uomo che pur non disponendo di un grande fascino riesce a conquistare quasi tutte donne che vuole?
Quante volte avete invidiato quella ragazza col vestito che voi non potete comprarvi?

Pare che l'invidia sia una costante del genere umano. Infatti, tutti, indistintamente, almeno una volta nella propria vita, avete desiderato e non ottenuto, avete bramato e vi sono state tarpate le ali, e avete guardato di traverso chi invece è riuscito a realizzarsi.

Generalmente si tende ad invidiare una persona per qualcosa in particolare, proprio in quell'ambito in cui non riusciamo a realizzarci. Per esempio, la donna che non riesce a trovare il compagno potrebbe invidiare l'amica che invece ce l'ha. In linea di massima potremmo dire che tanto più è importante l'ambito che non riusciamo a realizzare e tanto più è facile provare invidia proprio in quel contesto.

Ma possiamo affermare che necessariamente l'incapacità di realizzarsi in un ambito specifico comporti la nascita dell'invidia? No.

Attraverso numerosi confronti sul web ho notato che ognuno attribuisce all'Invidia un'origine zodiacale diversa partendo da presupposti di origine analogica o psicologica.
E' emerso che la componente Gemelli è implicata nell'invidia perché tale sentimento si sviluppa per la prima volta tra fratelli, e i fratelli appartengono alla 3^ casa. E' un ipotesi di lavoro insomma. 

Qualcuno invece addirittura prende spunto dalla mitologia greca per cercare, tra le figure divine, quella che più si avvicinava a ciò che ci interessa analizzare. Anche questo è un approccio, orginale se vogliamo, ma un'ipotesi che parte dal presupposto che i pianeti non siano altro che la manifestazione di questi miti greci. Cosa in cui non credo dato che questi miti sono successivi a quelli Assiro-babilonesi o Egiziani e non confondo il mito con l'archetipo (Cfr. L'amor che move il sole e l'altre stelle - le relazioni e l'anima gemella tra scienza e astrologia)

Altro approccio è quello di partire dal significato della parola: "il termine invidia (dal latino in - avversativo - e videre, guardare contro, ostilmente, biecamente o genericamente guardare male, quindi gettare il malocchio) si riferisce a uno stato d'animo o sentimento per cui, in relazione a un bene o una qualità posseduta da un altro, si prova spesso astio e un risentimento tale da desiderare il male di colui che ha quel bene.
Partendo da questi presupposti, allora l'invidia ha a che fare con l'asse Toro-Scorpione, (quello dei valori economici, qualcuno direbbe anche morali, ma io non condivido assolutamente) e di conseguenza da Venere (perché legata al Toro, qualcuno direbbe pure Giove) e Plutone (perchè legato allo Scorpione). Anche questo approccio pare essere abbastanza convincente.

Per altri ancora, l'invidia è una caratteristica legata a Saturno e al Capricorno: è il senso di inferiorità che scatena l'invidia. Inoltre Saturno è pure legato al concetto di privazione e rinuncia in generale. E' invidioso chi non ha la possibilità di ottenere ciò che desidera, e allora avremo più Saturnini tra gli invidiosi. Se ci pensiamo bene, il discorso regge: è nella casa in cui si trova Saturno che assaporiamo le rinunce.

Ma come non tirare in ballo pure la Luna? Se Saturno rappresenta la privazione, allora la Luna rappresenta i sentieri che vorremmo percorrere, i nostri sogni che non si realizzeranno. E allora, ciò che non possiamo ottenere, cosa comporta se non invidia?

A questo punto sembra convincente pure l'ipotesi che per rintracciare questa tendenza non occorra altro che cercare elementi Saturno-Capricorno e Luna-Cancro.

Ma possiamo affermare che la privazione di qualcosa implichi la nascita dell'invidia?
No; infatti possiamo, all'opposto, veder nascere un senso di ammirazione. Lo stesso senso di ammirazione può trasformarsi in invidia quando per esempio ci si paragona all'oggetto invidiato: "io che sono meglio di te, non ho quel che hai tu che sei peggio di me" si pensa generalmente.

Allora è chiaro il senso di superiorità frustrato tipico di un Sole leonino, un Sole dominante, un Leone. Un Sole debole, un Leone toccato da aspetti negativi può dare in effetti invidia, secondo il mio punto di vista. 
I miei studi su tale argomento non sono giunti a qualcosa di definitivo; ma sempre più, credo che il Sole e il segno del Leone possano c'entrare qualcosa con essa, sopratutto con elementi Scorpione, perché ai vari complessi di superiorità frustrata ci aggiungeremmo la cattiveria e la vendetta tipica del segno. Quindi sopravvalutazione di sé (Sole dissonante a Giove per esempio) con drastica presa di coscienza che nonostante ciò non si riesce a raggiungere il proprio scopo. Dobbiamo perciò aggiungere una visione pessimistica o realistica della vita.

Io pensavo a questo: per quale motivo sono felice quando vedo qualcuno che riesce a realizzare i suoi sogni? Penso: "chissà quanto avrà lottato e sofferto prima di realizzare quel che vuole". E poi: Tu, sei uguale a me perchè hai sofferto e quindi anche tu meriti l'amore, il successo, etc etc. ) Naturalmente non sempre è così, ma in linea di massima è questo il mio ragionamento. Da cosa dipende? Indubbiamente dai valori Sagittario in IV^ casa che mi spingono a vedere il buono anche dove non c'è, il più delle volte. Insomma, il contatto fiducioso ed emotivo col mondo intero e la fiducia nel futuro. 
La mia Luna nel Leone mi fa troppo "magnanimo" e "generoso" per poter invidiare qualcuno: troppo convinto di me e del mio valore. Il Sole è debole, ma pur sempre nell'entusiasta Sagittario. 

Partendo da queste considerazioni di tipo personale, arrivo a pensare che l'invidia, pertanto, potrebbe in effetti partire dall'opposto Gemelli (mancanza di fiducia nel prossimo, e furbizia nel gestire le relazioni)  oppure dal Capricorno: (incapacità a trovare contatti emotivi con le persone).
Un amico mi ha fatto una domanda intelligente e che mi ha spinto a far muovere il cervello: "caro Giuseppe, io vedo in te elementi che stimolano l'invidia: domandati come mai c'è gente che la nutre nei tuoi confronti". E' stata una frase che mi ha lasciato di sasso. La risposta sta nel mio "esibizionismo" da Luna in Leone. Sono un tipo senz'altro vanitoso e mi piace ottener il consenso e l'ammirazione della gente, come fa l'attore sulla scena.

Se io non avessi un blog, se io non mi mettessi sempre al centro dell'attenzione per mostrare quel che so fare e come lo so fare, sicuramente nessuno mai potrebbe essere invidioso di me. Insomma, la gente è invidiosa di quel che vede del sottoscritto (oppure non apprezza il mio esibizionismo: ma l'astrologo non dovrebbe, al contrario, rispettare e tollerare le diversità? ). 

Allora ancora una volta la visibilità, ma questa volta non intesa come immagine di sè, ma come immagine legata al prestigio, che invece è data dalla componente Sole, Leone. Quando abbiamo lesioni in questi punti, potrebbe scatenarsi l'invidia, ma a patto che sia per questioni legate al prestigio. Storco il naso: forse l'invidia di ognuno di noi, nasce per motivi diversi e per questo non può esser attribuita a precisi valori zodiacali.

Ecco il tema di una persona che palesemente si è dichiarata  invidiosa di me. Si tratta di un vero invidioso, conclamato, che addirittura si compiace quando scopre che anche gli altri non se la passano bene come lui. Dunque invidioso, ma onesto:
Il Sole è dominante, quindi il soggetto ha un'alta opinione di sé; ma come se non bastasse, ha pure un'alta opinione del suo pensiero (Mercurio opposto a Giove). Ma è frustrato. Saturno in 12^ casa sicuramente gioca un ruolo significativo per lo sviluppo di quel senso di soffocamento, privazione, rinuncia, che il più delle volte lo ha fatto sentire con le "mani legate". Anche Mercurio e Marte sono dominanti; soprattutto quest'ultimo, poiché è il signore del segno solare, congiunto al Sole. Dunque un tipo marziale, istintivo, brusco, autolesionsita per via dei valori Scorpione. Ascendente e Luna in Vergine forse si aggiungono al senso d'inferiorità. La prima dominante è però Giove, leso, in un contesto Gemelli/Cancro, 3^/IV^ casa. 
Tiriamo le somme: il Sole è tartassato da elementi Scorpione in quadratura a Plutone; Saturno è in posizione limitante (in 12^ casa produce spesso e volentieri persone frustrate); Giove è dominante in X^ casa e leso, indicando l'incapacità di realizzarsi socialmente; Venere è lesa da Saturno indicando frustrazioni di tipo sentimentale; Luna e ascendente Vergine che infondo senso di inferiorità. Tutti questi elementi, messi assieme ci parlano di un soggetto frustrato; ma non necessariamente di un soggetto invidioso.
 
La mia conclusione, momentaneamente, è che l'invidia sia stimolata in chi non ha valori gioviali in vista. Il Sagittario che vede bonariamente il mondo e i suoi simili, che prende cantonate abissali e vede amici anche dove non ci sono, ha un abbassamento del senso critico inteso come ragione e come pessimismo. Se vede positivamente nel futuro, non può essere invidioso; infatti, il pessimista, il saturnino, pensa che non potrà mai raggiungere un certo livello culturale, intellettuale, economico, professionale. Per questo è malinconico, portato a lavorare incessantemente. Basti osservare chi ha il Sole in X^ casa che non è mai contento di sè. Il Gioviale ha troppa fiducia nel mondo e nelle persone per provare invidia. 

Allora ritengo che dissonanze tra Sole e Giove possono minare molto questo equilibrio e che contemporaneamente dovrebbero esserci valori che minano la sicurezza e che creano sentimenti di rancore: Sole-Plutone, Scorpione, Saturno forte (mi viene in mente Stephen Howkins), Vergine, Sole leso. All'opposto è poco invidioso chi ha forti valori Sagittario (Sole, Luna, Asc nel segno, trigoni dei luminari a Giove), Leone (al positivo) Sole (al positivo) Giove (al positivo). 

Rimango in attesa di nuovi imput per trarre conclusioni definitive, ma per il momento attribuisco a Giove e al Sagittario il motivo della quasi totale assenza di invidia nella mia persona (a parere di chiunque mi conosce e che quindi può giudicarmi) e quindi all'opposto Saturno il "merito" di predisporre all'invidia (come tra l'altro è descritto nei principali dizionari astrologici).