19 aprile 2014

L'ermeneutica astrologica.

Come interpretare i fatti? Come interpretare gli aspetti astrologici? E come interpretare la relazione esistente tra fatti e aspetti astrologici? Se ci poniamo queste domande diventa chiaro come l'approccio dell'astrologo o del simpatizzante di astrologia sia fondamentalmente sbagliato. Occorre porsi queste domande ed elaborare delle risposte al fine di sviluppare la capacità di saper fare ottime previsioni e saper leggere correttamente ciò che ci accade. L'obiettivo di questo percorso di studi che state effettuando leggendo i miei articoli, è quello di spiegarvi che non è più sufficiente leggere la bibliografia astrologica per imparare a fare astrologia, poiché non è stata data molta attenzione a questi tre aspetti elencati più su. La logica che sta alla base di questa mia necessità deriva dal fatto che quando accadono determinati eventi non sempre si è capaci di prevederli o associarli a priori a un determinato evento; ma purtroppo si rimane con la convinzione che sia sufficiente un approccio di tipo analogico per poter creare un collegamento. Quello che invece è importante è che bisogna partire da una serie di studi di natura psicologica, sociologica, antropologica, storica, filosofica, per poter definire come interpretare un tema natale, quali sono i presupposti su cui si basa l'astrologia stessa, che non è una tecnica di analisi dissociata e decontestualizzata dalla capacità di analisi dell'uomo che si avvale di un sistema di regole date per l 'interpretazione stessa. Le regole che occorrono oggi, devono essere tratte dalle conoscenze di cui sopra. Senza queste, non è possibile attribuire a un aspetto astrologico il giusto significato, poiché lo sforzo da compiere non è solo quello di imparare le cose a memoria così come sono scritte sui libri o capire il ragionamento analogico che sta a monte. E' inoltre l'impiego dell'aspetto astrologico che si vuole analizzare, che necessita una revisione, sempre con la consapevolezza che le nostre osservazioni e percezioni non sono mai oggettive ma sempre soggettive e relative al nostro sistema di indagine. Occorre un nuovo impianto di regole e attraverso le mie analisi astro antropologiche, sociali, psicologiche, informatiche, mi propongo di insegnare al nuovo astrologo al moderno astrologo e al simpatizzante, qual è il nuovo approccio da adottare per una astrologia più profonda e intelligente. Il mio obiettivo è quello di farvi discostare quasi definitivamente da una visione meccanica della tecnica astrologica: il soggetto che legge un libro, che si trova ad applicare quello che ha appreso confrontandolo con i fatti, non è altro che un automa influenzato al metodo analogico perché senza la benché minima coscienza di come la propria percezione e il proprio impianto di regole soggettive condizionino non solo l'interpretazione ma pure la ricerca astrologica in senso lato. Senza un determinato tipo di conoscenze, anche quello che si va a cercare e scoprire sarà letto male o si andrà a ricercare nella direzione sbagliata. I propositi che l'astrologo si imporrà, a quel punto saranno coerenti con quel che realmente necessita di esser ricercato. Questo mio articolo di oggi nasce dalla constatazione che sempre più spesso si usano termini che l'astrologia prende a prestito da altre discipline, ma senza una reale coscienza e consapevolezza di ciò che si dice, soprattutto quando si parla di "archetipo" o quando si parla delle relazioni dialettiche tra le Case astrologiche, considerando solo la costante analogica a partire da una piccola serie di assunti. Il problema è che non si è mai andati a capire la radice psicologica che sta a monte di determinati assunti e l'implicazione a livello della dialettica. Se continuate a seguirmi in questo percorso, imparerete che l'astrologia non è solo un gioco di similitudini, ma che è pure andare al di la di esse, andare alla radice partendo dall'uomo. Sin'ora l'astrologia era il mezzo per conoscere l'uomo; quel che propongo io è di conoscere prima l'uomo per poi capire l'astrologia.