01 agosto 2014

Sociologia applicata all'astrologia. 7^ parte.

Vorrei ricordarvi che le fonti da cui attingo per la stesura di questi articoli sono elencate nella relativa pagina. Occorre cliccare l'icona in basso sulla colonna di destra. 

Nel 1838 vi fu la nascita della sociologia con Auguste Comte, quindi circa due secoli fa. Essa era legata sopratutto alle teorie sulla comunicazione e ancora oggi particolare importanza è data linguaggio perché ci consente di comprendere la cultura, le norme, di una società. La lingua è un segno: ha una parte significante che è la parte acustica e il significato, cioè il concetto che esprime.


Il processo di comunicazione è il fenomeno costitutivo di ogni forma sociale. In tal senso la comunicazione è il vero tessuto della vita collettiva. Il contatto avviene con la consapevolezza della presenza dell'altro ed è da lì che nasce la comunicazione e si costituisce un gruppo, una organizzazione e una cultura: solo quando l'individuo ha un fine crea un gruppo; pertanto ogni processo di comunicazione ha come riferimento l'altro. Da queste premesse e date le osservazioni empiriche in ambito astrologico,  ho concluso in maniera definitiva che ogni Casa astrologica rappresenta un bisogno e dunque un contesto legato a precise norme e a precisi legami, vissuti con una specifica forma mentis suggerita da quello che è presente nella società. Non lo ripeterò mai abbastanza poiché questo è un punto cardine della mia nuova astrologia. Naturalmente tutto il materiale presente in questi innumerevoli articoli, e tutto il materiale che seguirà, sarà sintetizzato e rielaborato in forma più semplice a scopo divulgativo, per una prossima pubblicazione editoriale. 


Dicevo che nel momento in cui ci si rivolge al collettivo verrà dato un messaggio semplificato per consentire a tutti di comprenderlo. Pertanto possiamo immaginare lo stimolo astrologico come una specie di messaggio elementare che poi l'essere umano elabora e interpreta a seconda del contesto in cui vive. L'archetipo, perciò, non sarebbe altro che un codice super sintetico e super semplice, impresso nella mente e vissuto più o meno intensamente a seconda delle proprio imprinting astrologico. L'esistenza dell'archetipo è data dal suo effetto pratico sull'uomo (come ho spiegato nel mio libro astrologico sui rapporti di coppia) ma naturalmente che esista un legame tra esso e l'astrologia è solo una speculazione mentale ancora priva di qualche riscontro scientifico. 

Analizziamo i diversi tipi di comunicazione: una si realizza in maniera espressiva, spontanea, e l'altra in maniera strumentale finalizzata a un obiettivo specifico. Quella espressiva ha come riferimento la comunità e quella strumentale alla società e si riferisce al ruolo sociale che l'individuo rappresenta. Tuttavia le due cose si intersecano. Le due sfere non sono separabili perché i due spazi si invadono a vicenda. Perciò, possiamo dire che la stessa Casa astrologica individua sia la comunicazione di tipo spontaneo che quella strumentale: questo lo deduco dal fatto che ogni Casa astrologica toccata dal Sole rappresenta la sfera in cui in prevalenza avvengono gli scambi del soggetto e le caratteristiche che egli porta in tutti gli altri a livello generale. Ovviamente l'analisi di Mercurio ci suggerisce nello specifico la qualità del pensiero ma solo inteso come raccolta del materiale della conoscenza. Pertanto possiamo affermare che Il Sole nelle Case e i segni zodiacali assolvono a funzioni generali mentre i pianeti nelle altre case a funzioni specifiche.  



Tutta la realtà comincia con il corpo, occupa uno spazio e si colloca nel tempo. Il Corpo dà la percezione della limitazione dell io e dell'estraneità dello spazio che lo circonda. Il dialogo rappresenta il tentativo di ampliare la presenza del corpo almeno psicologicamente. Successivamente alla percezione dello spazio si sviluppa la sensazione del tempo che viene percepita come durata e continuità. La terza sensazione è quella dell'altro, che ha la stessa corporalità dell io: la scoperta del simile di colui che ci sta di fronte e ha le nostre stesse sensazioni. L'altro deve essere considerato anche come limitazione dell'io perché occupa spazio e tempo, percepito anche come una minaccia, e si sviluppano le tendenze di attrazione e repulsione, aggressività, conflittualità. Anche in questo caso, nello specifico dobbiamo considerare la VII^ Casa astrologica, ma in generale è l'insieme del tema che ci suggerisce il rapporto con l'altro, soprattutto la casa in cui vi è il Sole e naturalmente il segno zodiacale toccato da esso. 


Il corpo non solo dà e riceve il messaggio ma è anche messaggio stesso. Rappresenta gli ideali quando viene impiegato e impegnato nelle campagne pubblicitarie o nello spettacolo per esempio. La moda, identificarsi con una marca, con un look ci dà modo di legare con gli altri che in qualche maniera sono accomunati da questa stessa tendenza e look.  La 2^ Casa nello specifico ci informa dell'impiego del nostro corpo fisico come immagine; mentre ogni altra Casa astrologica indica il corpo fisico impiegato in altri modi. Il corpo tende a esercitare il potere, per esempio esorcizzando la vecchiaia con le creme o gli integratori alimentari, si cerca un potere sulla natura. In sostanza, il corpo e dunque il Sole nelle Case e indica la tensione dell'io che limitato nello spazio tende ad esprimere e occupare un proprio spazio sociale predominante. 



La percezione che ego ha di alter è prima di tutto una percezione della presenza fisica caratterizzata da alterità e dalla distanza. Nel processo di interazione l'idea che ego si è fatto di alter può subire modifiche ma rimane un legame più che altro emozionale e psicologico, istintivo. Nel corso della comunicazione questo elemento può modificarsi per elementi che potevano essere sfuggiti perché lo scambio presuppone una razionalizzazione che si svolge in parallelo a una modificazione del legame sociale che è basata sull'interazione e su atteggiamenti espressi ma pure su atteggiamenti di fondo. Allora all'atteggiamento istintivo dato dal Sole nelle Case ne dobbiamo aggiungere uno razionalizzante dato dalla posizione di Mercurio.


Il soggetto si esprime con socievolezza quando ego si esprime con spontaneità. Alter dà l'occasione a ego di esprimersi e manifestarsi subendo tutto quello che gli viene detto. Per esempio tra amici si esprimono fenomeni di socievolezza che non hanno una finalità precisa pratica o strumentale, ma costituiscono uno sfogo. Non si può parlare di interazione a tutti gli effetti poiché manca un fine comune che vogliono raggiungere sia ego che alter con il rapporto di comunicazione. Possiamo attribuire la socievolezza alla semplice analisi del Sole nei segni zodiacali. 

Il soggetto si esprime con sociabilità quando invece ego e alter si incontrano perché portati da determinati bisogni che possono realizzare solo dal loro incontro. In realtà ancora non c'è l'interazione ma la sociabilità ne è la premessa per raggiungere una soddisfazione di un bisogno. Qui parliamo del Sole nelle Case.
Nella socialità prevale la finalità strumentale ed è il fenomeno razionale in cui si prende in considerazione il TN nel complesso.