08 agosto 2014

Sociologia applicata all'astrologia. 9^ parte.


Prosegue il nostro viaggio alla ricerca di un possibile legame tra astrologia e sociologia. Anche in questo caso, le informazioni qui contenute non sono frutto dello studio della sociologia generale. Pertanto, le basi a cui attingo sono riconosciute universalmente. Date queste premesse è possibile tentare qualche ipotesi. La bibliografia è sempre consultabile nell'apposita sezione in basso nella colonna di destra. 

Oggi parliamo di spazio sociale. Lo spazio è la condizione di possibilità dell'essere insieme: la società prende forma nello spazio e deve adattarsi alle qualità di quest'ultimo. Ma l'essere umano entra in società anche attraverso forme e tempi diversi. Per esempio usa un tipo di interazione che può essere diretta o indiretta. Nel primo caso la comunicazione sarà personalizzata, elastica e basata su meccanismi veloci della percezione e della comunicazione faccia a faccia che consente un continuo monitoraggio reciproco, implica una compresenza spazio temporale, cioè nello stesso luogo e stesso momento, implica uno scambio di impressioni e sensazioni, ha a che fare con la tonalità della voce, tutti elementi che influenzano lo scambio stesso. L'interazione indiretta si dimostra più fredda, specializzata e funzionale. 

Giddens afferma che le azioni oggi sono sempre più veloci e dinamiche: la possibilità di raggiungere luoghi molto distanti grazie allo sviluppo dei mezzi di trasporto dà l'impressione che le dimensioni spaziali siano ridotte. Thompson afferma che questa trasformazione della distanza è una compressione spaziotemporale. Grazie allo sviluppo delle telecomunicazioni il mondo appare più piccolo, quasi un globo interamente esplorato. Inoltre la rivoluzione di internet consente di interagire in uno spazio virtuale con persone che sono sparse nel mondo. 
L'interazione sociale definisce nello spazio unità sociali di diversa ampiezza denominate quartieri, città, nazioni, province, analizzabili sotto il profilo politico economico e culturale poiché sono diverse le strutture organizzative. 

Alla base di ciò vi è il gruppo, che è un insieme di persone in reciproco rapporto, con interessi comuni e che perseguono un obiettivo comune. Dato che non è una semplice convivenza casuale, tale legame implica che i membri ne siano coscienti di appartenervi.
Secondo Merton il gruppo si manifesta con un certo numero di persone che interagiscono secondo regole e forme, ogni individuo si definisce e si percepisce membro del gruppo,  e questi individui sono definiti da altri, sia membri e non membri come appartenenti al gruppo. L'aderire a un gruppo stimola un senso di appartenenza grazie al sentimento di auto inclusione con riconoscimento anche dall'esterno. 

Il gruppo per poter funzionare deve essere organizzato in quanto ciascun individuo assume una posizione particolare con determinati ruoli nei confronti delle altre persone. L'analisi sintetica del Tn individua le nostre capacità relazionali; ma sono l'11^ e la VII Casa quelle che riguardano nello specifico la nostra predisposizione ai gruppi. 

L'individuo ha bisogno di partecipare al gruppo in quanto gli fornisce un rassicurante senso di appartenenza che funge da protezione, scaccia le paure che egli ha nei confronti del diverso, dell'estraneo. Vi è la necessità di trovare somiglianze tra se e altre persone, ossia un disposizione nel ricercare negli altri le proprie convinzioni, idee e bisogni.
La costituzione del gruppo avviene in diversi modi: l'individuo partecipa alla vita sociale per vicinanza cioè generalmente si iniziano a frequentare persone che sono vicine fisicamente.  Inoltre subentra il fattore dell'identificazione dove entra in gioco il meccanismo psicologico in cui si aspira ad aderire a gruppi che hanno un identità specifica, cioè che rappresentano un certo valore. Ogni casa astrologica individua un gruppo. Per esempio il mio Marte in X indica l'energia immessa in gruppi che riguardano la sfera della realizzazione sociale; il mio Saturno in 11^ invece come io partecipo ai gruppi di amici o come ricevo vantaggi/svantaggi dalle istituzioni. 

In un gruppo si può entrare casualmente, come per esempio accade quando siamo collocati in un'azienda o in una classe: non siano noi a scegliere quale gruppo di persone frequentare. L'entrata è consapevole con l'adesione dove si presuppone l'accettazione di determinate regole come premessa, il superamento di certi esami, o essere eletti. 
L'individuo esterno nei confronti del gruppo può avere indifferenza, interesse a entrare in relazione pur non partecipando, o è emarginata dal gruppo stesso. 

Tanto più grande è il gruppo e tanto è più piccolo il coinvolgimento degli individui al gruppo stesso. 

Il Sole nel segno e nelle Case indica il gruppo che noi scegliamo, ossia quello legato ai nostri stessi interessi, oppure indica le motivazioni basilari tramite cui l'individuo fa gruppo. L'11^ Casa invece fornisce indicazioni più specifiche. Per esempio, io che ho il Sole in IV Casa faccio gruppo per soddisfare un bisogno di intimità famigliare, per riprodurre quella condizione di protezione, ma allo stesso tempo sono mosso da interessi legati alla conoscenza visto che il Sole è in Sagittario; ma Saturno nell'11^ casa indica pure l'esclusione dai gruppi oppure un atteggiamento severo e rinunciatario o l'adesione a gruppi legati alla scienza, prevalentemente femminili visto che nella stessa casa vi è anche la Luna (che si trova in cuspide con la 12^ casa) 

Il gruppo è primario se si basa sulla solidarietà organica; cioè se il proprio fine è all'interno del gruppo stesso. Il gruppo è secondario quando si basa su rapporti formali, anonimi, standardizzati, ordinati secondo una razionalità esterna. In ogni caso, entra sempre parte del Sole nelle case e nei segni in entrambe le situazioni. 
Nel gruppo primario vi è generalmente la fusione delle individualità tale che l'io di ciascuno è costituito dalla vita comune e dallo scopo del gruppo. La simpatia e l'identificazione reciproca è il motivo per cui il termine "noi" rappresenta l'espressione naturale.