15 luglio 2015

La nostra intelligenza


Ho scritto molte volte che la finalità dell'essere umano è l'interazione, la socializzazione, che esiste una predisposizione innata a cercare di creare legami e a comunicare, cosa che, come ho scritto nei precedenti articoli, si palesa persino attraverso il pianto del bambino appena nato. Ma questo è sufficiente per spiegare i comportamenti umani e lo sviluppo della nostra intelligenza? Gli scambi sociali ci permettono di creare relazioni ma se non avessimo la facoltà di interpretare le intenzioni e le emozioni delle persone, tutti i nostri contatti risulterebbero vani: cos'è un legame se non si ha la facoltà di comprendere i bisogni dell'altro, che questo è diverso da noi e che esiste una rappresentazione mentale di questa diversità? Esistono quindi alcune competenze per lo sviluppo delle nostre capacità come per esempio quella esposta dalla teoria della mente in cui si afferma che progressivamente riusciremo ad avere sempre di più la consapevolezza del nostro mondo interno che spesso non collima con quello di chi sta affianco a noi. Tuttavia questo non spiegherebbe il motivo per cui le persone affette da autismo non solo hanno problemi legati all'aspetto sociale dell'esistenza ma hanno difficoltà ad abbandonare certi schemi di comportamento molto rigidi: essi permettono addirittura di sviluppare delle capacità fuori dal comune. A qualcuno di voi sarà capitato di guardare il film "Rain Man" interpretato da Dustin Hoffman e Tom Cruise. Il primo interpreta cinematograficamente le problematiche di una persona affetta da autismo che non sa nemmeno allaccarsi le scarpe ma ha sviluppato una capacità mnemonica impressionante e una poderosa capacità di calcolo matematico. Il problema è che questa competenza risulta essere applicata meccanicamente in contesti spesso privi di utilità e che manca la capacità di integrare ciò in maniera coerente al resto delle aree della propria vita. Sappiamo che non esiste una sola intelligenza come affermava Piajet nelle sue teorie cognitiviste; ma esistono diversi domini di competenze che attraverso il dono della sintesi (emisfero destro) saremo capaci di coordinare per svolgere le nostre attività quotidiane. Se saremo in grado di coordinare le informazioni allora potremo anche pianificare strategie per gli eventi futuri, cosa che manca completamente a chi è affetto da patologie dello spettro autistico (Autismo, DPS NAS e Asperger).  In pratica, il dono dell'intelligenza sta nella capacità di integrare tra loro i diversi domini cognitivi in maniera coerente per mezzo della sintesi. 
Io penso che la modalità di lettura del TN debba permetterci di riuscire a integrare i diversi domini di competenza dati dai pianeti nei segni e nelle Case. Forse sono proprio gli aspetti astrologici che in qualche modo ci permettono di comprendere come cerchiamo di far collimare tra loro le diverse aree dell'esistenza, senza fossilizzarsi esclusivamente sullo studio di Mercurio(pianeta accostato alla nostra intelligenza). Le capacità dell'uomo dovranno essere considerate nel loro insieme e per questo non è sufficiente parlare della congiunzione tra Mercurio e Saturno di Einstein senza considerare il peso del suo Sole in X Casa o la sua Luna nel Sagittario e nel 6° campo. 


Ciao Giuseppe, 
prima di tutto grazie per l'attività svolta su questo blog.
Vorrei farti, se possibile, un paio di domande.
La prima è una domanda generale sulla sinastria: se due soggetti hanno un punteggio di coppia alto e inoltre hanno buoni pianeti dell'uno nelle case dell'altro (ad esempio, venere e sole nella quinta casa del partner, ascendente in settima casa del partner ) la loro sinastria sbaglio o vale ben di più di un'altra che abbia sì un punteggio alto, ma senza gli elementi sopra citati?
La seconda domanda riguarda il mio tema natale: con tanta fatica e tanto impegno mi sono laureato in Ingegneria Meccanica, secondo te andrebbe bene per me un lavoro di progettazione ad esempio nel campo delle macchine agricole? (mi è sempre piaciuto il lavoro in campagna, mezzi agricoli compresi)
Inoltre come hobby pratico sport (arrampicata, kung fu, allenamento personale giornaliero) anche perché mi piace avere un fisico in forma e suono la chitarra in un gruppo: pensi che siano attività adeguate per me?
Grazie ancora, S.
Sì, la tua deduzione è logica e sensata, ma nonostante abbia scritto un libro sull'argomento che cerca di porre rimedio alle lacune che ho trovato in alcuni testi che ho studiato, (a mio avviso non funziona per niente il tema integrato o quello dei mid point), io credo ci sia ancora tanto da scoprire. Per esempio un mio studente ha intuito che oltre ai "segni di destino" contemplati da Discepolo potremmo essere attratti maggiormente da soggetti con Case astrologiche in quadratura, congiunzione, opposizione con la nostra Casa solare. È tutto da verificare e da dimostrare naturalmente nonostante io abbia fiducia nella sua intuizione; ma non credo nemmeno sia la tessera definitiva allo studio delle compatibilità di coppia e che ci sia ancora dell'altro. Sono certo che non bisogna dare uno sguardo al passato ma occorre volgere lo sguardo a nuovi sistemi di indagine. 
Assolutamente sì per tutto il resto delle tue domande: un sì convinto per la tua indole da progettatore dato che hai uno stellium in 11^ Casa. Sì anche allo sport per via del tuo Marte in I Casa. Diciamo che sei tra quei pochi fortunati che ha trovato la propria strada. Ora occorre solo capire se questa Italia ti potrà dare la possibilità di vivere dignitosamente. Come affermava Tolomeo già nel 137 d.C. dobbiamo dare la priorità a fattori astrologici che riguardano i fenomeni sociali e solo dopo possiamo dare uno sguardo al nostro TN. 

La foto sopra e il testo qui sotto sono di Francesca Musaio. Vietato usare il materiale di questo blog.
"Non cerco mai di migliorarmi o di imparare qualcosa, rimango esattamente come sono. Non sono una che impara, sono una che evita. Non ho voglia di imparare, mi sento perfettamente normale nel mio mondo pazzo; non voglio diventare come gli altri".