09 ottobre 2015

L'8^ Casa


Quando parlo di ottava Casa mi viene sempre in mente un episodio che per me ha dell'incredibile. Anni fa conobbi un'astrologa con cui intrattenni piacevoli conversazioni astrologiche. Sembrava molto preparata ma poi, quando giungemmo a parlare della sua 8^ Casa mi accorsi che aveva una lacuna gravissima ed era completamente all'oscuro di quel che potesse rappresentare. A dire il vero non ricordo cosa accennò a tal proposito; ma fatto sta è che non sapeva quale fosse l'essenza della Casa; non sapeva che fosse in attinenza con le caratteristiche dello Scorpione e questo l'ho percepito come una grave lacuna ma è servito pure a farmi capire ancora altri significati di tal settore.

L'8^ Casa è tutto ciò che si trova occultato e che merita di esser tirato fuori. Ottimo per chi volesse provare una carriera nel campo della ricerca; ma spesso e volentieri la Casa occulta a se stessi la possibilità di far affiorare cose nuove. Tant'è che questa persona era all'oscuro di quel che poteva rappresentare. Ci sono cose di noi che è forse meglio tener nascoste, cose della vita che meritano di rimaner segrete o che meritano di essere condivise soltanto con un complice. Come afferma Sasportas nel suo "Le 12 Case" l'8^ è quella della condivisione delle risorse e non ci dobbiamo riferire solamente alle questioni economiche ereditarie. Bisogna ricordare sempre che le Case non sono solo un campo dell'esperienza, ma rappresentano il bisogno che sta alla base, la molla scatenante; ed ho spiegato il motivo in numerosi articoli, alcuni dei quali raccolti in un libro scaricabile gratuitamente QUI.

Così come lo Scorpione nasconde, l'8^ Casa si riferisce a tutto ciò che è nascosto dentro di noi; le nostre pulsioni che dobbiamo tenere a freno, il lato negativo di noi; quelle parti che non ci piacciono, il nostro lato d'ombra. Il bisogno è vitale, forse uno dei più importanti, ed è legato alla morte, alla necessità di sconfiggere la morte. 

Ed ecco che questa diventa il nostro campo d'esperienza principale attraverso un'interesse verso il macabro o verso l'aldilà e che non è direttamente visibile (non occorre scomodare lune Nere e altri punti astrologici per descrivere quel che palesemente è descritto da una Casa). Il problema della morte fa scattare in piedi soprattutto chi ha il Sole in 8^ Casa; tant'è che questa paura, questa necessità viene colmata agendo, muovendosi, quasi come se fermarsi significasse essere morti. È molto facile scambiare uno Scorpione doc (8^ Casa) per un Ariete (I Casa) perché entrambi devono essere in costante movimento; ma il primo lo fa per sfuggire alla morte e l'altro per andare incontro all'impulso della "nascita" (ne parlerò meglio prossimamente del Sole in I-Ariete).

Morte è autodistruzione, ma pure rigenerazione: muoversi troppo, lavorare troppo, significa logorarsi e chi ha il Sole in 8^ sguazza nelle situazioni logoranti, complicate, tortuose anche se afferma di non volerle; e per sfuggire alla morte, per la propria rigenerazione, spesso si proietta sui propri figli... Mi fermo qui ma scriverò altro in un libro di prossima pubblicazione.