21 ottobre 2015

L'ermeneutica oggettiva e l'astrologia


Nel precedente articolo (CLICCA QUI) ho scritto: "Per esempio, un veggente ha caratteristiche personali non comuni a quelle di altri ricercatori e quindi i risultati della sua ricerca non hanno attendibilità interna, poiché ogni ricerca dovrebbe essere condotta allo stesso modo secondo uno standard che dia la possibilità di evitare il più possibile il soggettivismo". Per quanto concerne l'astrologia sappiamo che si tratta di un sapere che richiede conoscenze di tipo quantitativo e qualitativo allo stesso tempo e per questo è ovvio che l'intuito di ogni soggetto fa la differenza. Però non bisogna intendere l'intuito come una capacità di saper vedere oltre le cose cercando le informazioni in qualche mondo metafisico; piuttosto è il modo di giungere a una corretta interpretazione attraverso l'esperienza, attraverso la sua personale sensibilità che lo aiuti a trovare la giusta strada percorribile sulla base di un "canovaccio" appunto rappresentato dalle posizioni astrologiche. Per forza di cose ogni astrologo deve affrontare la materia portando con se il proprio bagaglio di conoscenza che non è solo dato dal quadro teorico a cui fa capo, ma pure dalla sua sensibilità e intuizione. In questo senso l'astrologia è un arte; ma ciò non significa che non ci debba essere una via parallela da seguire, la via della scienza, con le sue regole e i suoi paradigmi, che in qualche modo ci aiuta a mettere poco inconscio sociale e personale in quel che facciamo. 

Nello specifico, l'inconscio sociale (che rappresenta un altro elemento cardine dell'interpretazione dei fenomeni) ci spinge a mettere nel discorso qualcosa di  integrato nel nostro mondo interiore e quindi manifestato inconsapevolmente. 

Infatti Ulrich Oevermann afferma che il dialogo, la conversazione tra due persone è influenzata da due fattori: 
  1. la passione dell'azione che non da modo di riflettere a fondo;
  2. le ideologie e le nevrosi individuali.
In sostanza l'individuo non è mai completamente oggettivo nel riconoscere quanto dei condizionamenti sociali (utilizzati senza consapevolezza) ci sia nel proprio modo di esporre i fatti. Quindi occorre essere estranei alla dinamica interattiva per ottenere la famosa situazione dell'ermeneutica oggettiva; o quantomeno cercare di rivedere la consulenza con maggiore distacco e quindi maggiore criticità. 

Questo significa che metterci la propria sensibilità e intuizione durante la consulenza astrologica costa il prezzo dell'impazienza, il prezzo dell'influenza del proprio quadro teorico di riferimento e il prezzo dei condizionamenti sociali. Ciò porta inevitabilmente alla necessità di un ritorno alla tecnica, alla regola, al paradigma. Per questo l'astrologia non potrà mai essere completamente arte né completamente scienza; ma qualcosa che le riassume entrambe.

Il problema sta nelle radici dell'astrologia: se sia rivelazione divina oppure osservazione empirica. La STORIA certo insegna che con le EMEROLOGIE si procedeva in effetti a osservare i fenomeni e non a "partorire" direttamente dalla propria mente le informazioni astrologiche (magari agganciandosi alle cosiddette ENERGIE SOTTILI di cui si parla tanto),  e nemmeno grazie all'intervento di intelligenze extraterrestri, come ipotizza qualcuno (per me molto al passo con le mode). Tuttavia non è da escludere nessuna ipotesi e il problema rimane ancora insoluto, sebbene io veda l'astrologia come naturale conseguenza dell'intelligenza umana. 

Se l'approccio è mistico, magico, e l'astrologia è il frutto di qualcosa di innato già presente dentro di noi, allora non ha senso la ricerca, poiché tutto è già contenuto in noi. Ma questa convinzione è fede. E se è fede non possiamo pretendere di migliorare questo sapere; appunto perché si migliora confrontando i dati della realtà con quelli ipotizzati, in maniera tale da migliorare costantemente la teoria e dimostrando che esiste davvero una base strutturale (lo zodiaco) su cui poggiano le vicende umane.



Ciao Alrami sono R. (...) e siccome ti seguo sempre, anche su Facebook , vorrei chiederti se ci saranno novità in amore per me l'anno prossimo. ..fra un po è il mio compleanno e spero che tu mi faccia un regalo andando a dare una occhiata al mio prossimo futuro....fantasticamente ti ringrazio ed attendo con gioia la tua risposta. ..ho fede in te....CIAOOO

Buon compleanno prima di tutto. Ho fatto il prima che potevo per rispondere alla tua richiesta e spero di darti buone notizie. Osservando il tuo grafico astrologico potresti vivere un nuovo amore ma con un po' di tristezza perché Saturno in I Casa di rivoluzione ti porta a divenire più controllata e sobria; quindi non mi sembra possa esserci molto spazio per i sentimenti; però potrebbe esserci qualcosa. Mi sembra più un anno dedicato al rigore e alla severità ma la stessa posizione potrebbe riguardare la salute invece. Però abbiamo molti valori di X Casa che riguardano sempre anni di crescita o qualche tipo di realizzazione. Urano si trova in 5^ casa di rivoluzione e questo potrebbe riguardare un evento sentimentale inaspettato; ma siccome abbiamo questo Saturno cattivello, non so fino a che punto potresti trovare la felicità. Se hai figli quell'Urano potrebbe riguardare uno di loro, e cioè che magari si fa male oppure ottiene delle sorprese. Questa è naturalmente una lettura molto superficiale e veloce. Urano transita in angolo dissonante a Venere e questo aspetto mi fa pensare a cambiamenti nella sfera dei sentimenti: se insegui un partner da tempo, quasi certamente finirai per rinunciare definitivamente ad esso e così cambiare abitudini. Saturno già transita in trigono a Giove che si trova nella tua VII Radix, e questo non mi dispiace affatto perché potrebbe portarti a scegliere di cominciare una relazione ma, con maggiore razionalità. Tuttavia, Urano in 5^ significa sorprese e colpi di scena in amore. Non credo possa trattarsi di qualcosa dio definitivo perché non trovo transiti veramente importanti.