18 marzo 2017

I sacrifici dell'astrologo.


Nell'immaginario collettivo di chi conosce la vera astrologia, l'astrologo è il sapiente che può rivelare i segreti più profondi dell'individuo e l'evolversi di una data situazione. È quello che sa scorgere il significato esoterico che si nasconde dietro a certi segni del cielo, è colui il quale o colei la quale è in grado di guardare al cosmo per trovare ciò che sta dentro di sé e dentro gli altri: è lo sguardo verso il di fuori per trovarsi proiettati nel di dentro. 

Tra l'altro, la convinzione che sia possibile fare una cosa del genere ci restituisce una sensazione di conoscenza che, dalla mente fragile viene vissuta come grandezza, onnipotenza, esaltazione. Ben presto, l'astrologo serio e sano di mente, si accorge dei limiti della materia e che è sempre necessario integrare le proprie conoscenze con altri studi che spaziano dalla filosofia alla psicologia. Ben pochi arrivano a divenire veri e propri maestri, sapienti a tutti gli effetti, o almeno a divenire conoscitori esperti della materia. Per la maggior parte delle volte lo studioso si ferma al livello nozionistico leggendo di tutto un po'. E già questo è sufficiente per credersi bravi e per proferire parola anche dinnanzi a un vero esperto, con la scusa che ogni parere deve essere rispettato e che nessuno ha la verità in mano. 

Fare l'astrologo a dire il vero presenta molti più problemi che vantaggi. 
Prima di tutto il confronto con i colleghi è quasi sempre uno scontro: ognuno ritiene di aver ragione e che l'altro abbia torto. Non esiste quasi mai un accordo se non tra quelli che appartengono alla stessa scuola. Poi ci sono pure quelli che non hanno seguito alcun maestro e che la vedono una cosa buona: pensano che avere una guida nei primi anni di pratica possa significare non riuscire a pensare con la propria testa. 

Tra l'altro non tutti quelli che hanno conoscenza sono automaticamente saggi o sani di mente. Io, per esempio, posso testimoniare che circa il 90% degli studiosi di astrologia, o sedicenti tali, ha problemi comportamentali: mi ricordo di una "collega". Diceva che le avevo previsto un cancro (!!!) quando in realtà le dissi che oggigiorno, stando alle statistiche, questa terribile malattia può venire a chiunque in qualsiasi momento, a prescindere da ciò che leggiamo in un quadro astrologico. Era un "pour parler" tra colleghi e non una previsione! Gente del genere ti manda in galera perché non capisce o non ascolta. Poi ci sono quelli che ti accusano di aver copiato la loro previsione, o quelli che ti accusano sempre di essere in malafede, forse perché sono loro in malafede. E in mezzo a questo imbarazzante "circo" si impara a far buon viso a cattivo gioco o ci si allontana da tutti, come ho fatto io che preferisco rimanere in contatto solamente con poche persone di fiducia. 

Poi c'è anche la categoria formata da quelli che non sanno nulla o sanno veramente poco, ma che se la credono e ottengono pure più credibilità dal pubblico. Inoltre c'è la categoria di chi si proclama esperto in un campo in cui esperto non è: per esempio in pochi praticano le RSM, ma tutti ne parlano come se la conoscessero alla perfezione. I peggiori però sono quei "colleghi" che interpretano ogni tua azione sulla base di quel che hanno capito del tuo tema di nascita. E nel 99% non ci hanno capito niente. Poi ci sono altri, davvero terribili: quelli che in mezzo al discorso ci mettono la parola Karma dappertutto, quelli che mettono la parola Ego pure nel caffellatte, quelli che pensano di avere una frase saggia per ogni circostanza, ma che dicono solo un mucchio di fesserie. 
Guai a citare certi astrologi "realizzati", vip! Essi non sono in grado di confronti civili, educati. In ultimo c'è la categoria più bella: quelli che spiano ogni tua mossa e poi ti deridono nel loro gruppo facebook, convinti di non esser scoperti. 

Fare l'astrologo significa avere una grande responsabilità, ma significa anche accettare l'idea che potrebbero capitare anche clienti maleducati e cafoni. Per fortuna non ne ho trovati tanti ma si possono incontrare clienti che ti paragonano sempre al loro astrologo di fiducia e ti sminuiscono; ci sono quei clienti che credono di saperne più di te in astrologia, quelli che non ascoltano, quelli che ti fanno sprecare fiato, quelli che vengono solo per sentirsi dire quel che gli piacerebbe fosse detto, quelli che non hanno gli strumenti cognitivi per capire il senso di certe frasi, quelli che non accettano l'evidenza, quelli che non sono pronti ad ascoltare, quelli che credono di sapere già tutto di sé stessi e addirittura quelli che credono di possedere qualità e attitudini che non hanno affatto. 

Insomma, se non si è veramente appassionati allora è meglio lasciar perdere, è meglio fare l'oroscopo solo ai propri amici e alla propria famiglia. 

Fare l'astrologo significa fare sangue amaro ogni volta che il solito "sapientone" scettico se ne viene fuori con le solite critiche ignoranti. Significa dover spiegare le stesse cose un miliardo di volte, significa subire l'arroganza di chi si crede essere più intelligente e colto di te: in poche parole ci credono stupidi, allocchi, fessacchiotti, creduloni. Ci si può fare la corazza e dire "machisseneimporta!" Oppure si può rimaner delusi che il proprio impegno allo studio non sia ripagato equamente.

Fare l'astrologo significa fare sangue amaro ogni volta che viene fuori uno sconosciuto che pubblica il suo oroscopo cretino da 3000 like mentre tu che studi seriamente, sì e no ne ricevi una decina, nella migliore e più rosea delle previsioni. Significa fare sangue amaro ogni volta che viene fuori un articolo sui segni zodiacali scritto da incompetenti, con descrizioni totalmente sballate, ma che fruttano fior di like. E gli astrologi seri invece sono dimenticati in un angolino. I più fortunati se la cavano.
(Vedi immagine qui postata come esempio lampante dell'oroscopo acchiappalike e che offende il lavoro dei veri astrologi).

In conclusione, fare l'astrologo significa combattere quasi costantemente contro chi offende, contro chi non capisce, contro chi abusa della materia e chi non sa confrontarsi civilmente. Significa combattere contro anonimi che ossessionano, che perseguitano. Significa avere a che fare con un modo "disturbato". Ma significa anche conoscere, capire, apprendere, sperimentare, vivere la soddisfazione di aver aiutato qualcuno e di aver appreso qualcosa di buono dal confronto. Significa essere felici e soddisfatti per aver scoperto qualcosa e per aver ricevuto un GRAZIE e un BRAVO che ripaga tutti i sacrifici fatti.