18 aprile 2018

Pareri


L'astrologia non è una questione di semplici pareri. È una questione di sperimentazione. Quel che io invito a fare è sperimentare senza pregiudizi ma senza cercare di convincere chi la pensa diversamente a proposito del metodo astrologico preferito. 

Tra l'altro io credo che nessuno possa convincere nessuno. Chi vuole convincersi trova da solo le occasioni per imparare (magari chiedendo a chi ne sa di più), trova da solo il desiderio di approfondire e di vederci chiaro senza fermarsi alle prime impressioni o a certe credenze.
E siccome non tutti possono approfondire tutto (è una questione di priorità), è ovvio che in certi argomenti si può avere un parere senza tuttavia aver mai sperimentato.

Tuttavia non è che solo quelli che sperimentano possono avere opinioni (la Morpurgo non sperimentò mai le rivoluzioni solari mirate eppure si espresse ugualmente). Però è del tutto legittimo replicare: un conto è voler convincere e un conto è invitare a studiare seriamente. 

Se a certi dubbi ci si risponde da soli, non si arriva da nessuna parte. Popper liquidò l'astrologia dicendo non fosse falsificabile perché non aveva ancora conosciuto le statistiche Gauquelin. Con ciò voglio dire che è facile liquidare un argomento quando si sa poco o nulla di esso, ed è altrettanto facile affidarsi al parere di un caposcuola. Sarebbe meglio affidarsi alla competenza di chi è proprio esperto nel settore che si vuol conoscere o criticare.
Perciò attenzione a non cadere nell'argumentum ad verecundiam:
per quanto qualcuno sia competente nel proprio ramo, non è detto sia competente in quello di altri. Anzi! Nella maggior parte dei casi chi critica il metodo di un altro è perché non lo ha capito per niente. 

Questi di oggi sono tempi diversi: lì dove la schiettezza un tempo era un valore, oggi non è più così. Oggi conviene badare ai fatti propri senza pestare i piedi a nessuno; soprattutto se non si vuol far la figura di chi parla senza cognizione di causa. Un tempo anche io amavo fare il pelo e il contropelo agli altri orientamenti astrologici ma mi sono reso conto che questo oltre a essere una gran perdita di tempo creava soltanto inutili conflitti. 

È una questione di saggezza e di umiltà: meglio non intromettersi in argomenti che non si conoscono approfonditamente ed è meglio non intromettersi in discorsi di altri colleghi. Ovviamente se proprio sono costretto a esprimere il mio parere nei riguardi di un'altra scuola lo faccio senza però insistere e senza andare a criticare direttamente chi la pensa in maniera diversa da me: a che mi servirebbe? Sarebbe una notevole perdita di tempo, proprio perché mi rendo conto che al di là di quel che penso, dall'altra parte ci sta una persona che ha dedicato tutta la sua vita a quella precisa disciplina e perciò merita tutto il mio rispetto. Gli opinionismi li lascerei al salotto di Maria De Filippi.

Qualche consultante ogni tanto mi chiede di Chirone o di Lilith nelle Case. Il mio imbarazzo è forte quando devo spiegare che più li studio e meno mi convincono. Ma se chi mi legge usa questi punti e crede in essi senza alcun dubbio, io non posso e non voglio convincerli del contrario e nemmeno voglio essere percepito come un "nemico" da combattere. Non voglio che qualcuno cerchi di convincermi che sbaglio qualcosa e non voglio convincere chi ha già fatto la propria scelta; e se so persino il suo nome, cerco di evitarlo con cura.

Insomma, se avete un parere diverso dal mio evitate di rendermelo noto perché non mi è utile (non lo è mai stato in vent'anni di esperienza). Se volete che io esprima un parere su altri autori o altri metodi, non vi risponderò (perché ho sbagliato per molti anni e non voglio sbagliare ancora).     

Gli unici pareri davvero utili sono quelli dei nostri consultanti perché ci informano sui nostri e sui loro limiti.