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19 luglio 2014

Come usare le analogie in astrologia

Più volte ho spiegato che il moderno astrologo fa molta fatica a riconoscere come impiegare le analogie. Il principio che in generale adotta ogni astrologo è quello che esiste una specie di regola universale tale che in natura tutto ha un ordinamento stabilito sulla base delle somiglianze tra più categorie: per esempio la categoria del Leone (il carattere del segno) somiglia alla categoria del mese di agosto (la temperatura e la luce) a latitudine nord. Io sono più evoluto rispetto a questa filosofia di pensiero di tipo esoterico e ritengo che ciò sia vero solo in parte. Infatti penso che molte volte dipende da noi la capacità di trovare somiglianze e che in realtà esse non esistono; o che se esistono non sono abbastanza significative per stabilire che le due cose sono accomunate dallo stesso simbolo. Per esempio io sono contro il fatto che la categoria del segno del Leone abbia a che fare con la categoria del mese di agosto semplicemente perché questo mese mostra una temperatura diversa in ogni parte del mondo. Ciò significherebbe che ogni segno zodiacale varia le sue caratteristiche a seconda del luogo e ciò non è vero: un Leone del sud Africa è esattamente uguale a uno del polo nord, assumendo il dato che le sostanziali differenze tra popoli dipendono dalla cultura del luogo che a sua volta è subordinata al clima e alle interazioni con i popoli vicini. Già questo esclude categoricamente il fatto che il clima possa essere responsabile delle caratteristiche di un dato segno zodiacale. 

Allora da ciò possiamo senz'altro trarre la considerazione che le analogie servono solo a mettere in comunione più categorie per ordinare la nostra conoscenza del mondo, ma non che queste categorie siano realmente legate tra loro. L'ordinamento non è universale; è un fatto sociale e culturale che dipende dagli strumenti che noi abbiamo come riferimento. 

Ciò significa che con sistemi di riferimento diversi anche le analogie variano e ve lo dimostro ancora una volta con un grafico disegnato da me.
Nel cerchio numero 1 si nota un Sole in 8^ Casa. Chi ha il Sole in 8^ Casa ha il Sole sopra l'orizzonte. Piano piano scenderà sotto l'orizzonte per sparire ed eclissarsi, in analogia con i simboli di morte e rinascita appunto legati al segno. Gli antichi hanno trovato delle somiglianze tra il ciclo solare e le relative Case astrologiche. Hanno preso la categoria "Casa astrologica" e hanno trovato somiglianze con la categoria "ciclo del Sole nelle 24 ore". Questo significa che esiste davvero un legame simbolico tra queste due categorie? Assolutamente no. Qui parliamo di analogie e non di una legge universale, che in quanto tale dovrebbe essere dimostrata. 
 Se osserviamo il cerchio numero 2 abbiamo un punto di vista inverso. Non abbiamo l'ascendente a sinistra come punto fisso e il Sole che si muove, ma abbiamo il Sole fisso e l'ascendente mobile. In questo caso l'ascendente si troverebbe sotto un orizzonte ideale. Dunque, il carattere cupo, introverso, la profondità del segno, ecco che trova corrispondenza con questa nuova posizione. Anche in questo caso, grazie all'ingegno e all'intelligenza è stato possibile trovare una somiglianza tra la categoria Scorpione e la categoria "Ore della giornata".

Questo dimostra, spero una volta per tutte, che le analogie dipendono solo ed esclusivamente dai nostri sistemi di riferimento. Pertanto, anche a latitudini sud saremmo in grado, con la stessa fantasia creativa, di trovare somiglianze tra il segno del Leone e la stagione delle piogge per esempio. 

Appurato ciò, è evidente che non è più sostenibile eleggere le analogie a regola universale su cui fondare l'astrologia o quantomeno, che bisogna prendere le analogie in maniera scientifica e non fideistica.

Nella scienza per stabilire corrispondenze si prende in considerazione anche tutto quello che non hanno in comune due o più categorie che mostrano somiglianze.

L'errore dell'astrologo moderno è quello di studiare l'astrologia usando un procedimento di tipo deduttivo: la categoria "x" somiglia alla categoria "y" e allora le due cose sono legate. Questo, come dimostrato sin qui, è completamente sbagliato perché mette in relazione, a priori, cose che nella sostanza forse non hanno nulla a che fare. Questo si scopre solo per mezzo dell'osservazione empirica. Dunque scordiamoci che è possibile stabilire legami tra cose usando la semplice analogia. L'approccio giusto è quello induttivo: prima si osserva un fenomeno, si vede quante cose accadono in corrispondenza di quel fenomeno e giusto per trovare un ordinamento tra le due cose, si individua una analogia di fondo; ossia si cerca di capire qual è l'elemento ricorrente in entrambe le categorie. Questo permette di comprendere, ed è di importanza capitale, che spesso è possibile non trovare subito similitudini in due categorie e per questo giungere alla conclusione errata che non hanno nulla a che fare tra loro.

Ecco, la ricerca astrologica è qualcosa di serio e complicato e non il semplice e banale trovare somiglianze partendo da considerazioni universali.