Per una settimana circa a partire dal 20 agosto dovrò interrompere la stesura dei miei articoli qui sul mio blog e quindi non potrò rispondere nemmeno alle vostre richieste. Nel frattempo però potete continuare a scrivermi. Vorrei brevemente commentare gli ultimi accadimenti conseguenti alla stesura dei miei post sull'astrologia e la scienza.
Mi ha contattato un anonimo (come al solito) che mi consigliava la visione di un video di un professore membro del CICAP. Chi mi scrive presumo abbia letto l'articolo su cui lascia il commento; e invece quell'anonimo aveva pensato di lasciare il suo intervento senza nemmeno leggere quel che avevo scritto. Non si era reso conto che quel che voleva farmi vedere era la stessa cosa che avevo scritto nel mio articolo. Questo mette in evidenza il fatto che molti utenti non sono interessati a conoscere e capire, ma sono più che altro interessati a far passare la loro fede nei confronti del CICAP esibendosi in confronti che poi non possono sostenere. Infatti quando chiedo di esporsi con nome e cognome/ studi, si defilano o snobbano la mia richiesta, sviando l'attenzione su altri punti.
Si presume che chi sente di aver ragione non deve aver timore di nascondersi dietro a profili falsi. Qualcuno disse che non si espone per non essere insultato pubblicamente. Ma non risulta da nessuna parte che io offendo la gente, se questa non offende me. La verità è che da anonimi si può insultare senza timore di venir scoperti.
Ma per quale motivo vi è il desiderio di insultare? Parliamo di un meccanismo probabilmente legato al concetto di ES della psicologia. Così come il calcio sembra essere la possibilità di sfogare le proprie pulsioni violente, allo stesso modo l'anonimato consente di sfogare le proprie pulsioni emotive violente o volgari senza l'autocensura.
Chi si auto-censura probabilmente ha l'impressione di non aver detto tutto quello che voleva; non ha avuto la possibilità di dare libero sfogo a tutti quei sentimenti che a dire della gente civilizzata sono poco consoni a una persona educata. C'è il desiderio di perdere il controllo senza tuttavia essere giudicati.
Perché dovremmo desiderare di perdere il controllo? Perché è gratificante levarsi un peso; levarsi di dosso per una volta la corazza del SUPER-IO.
Ma è necessario perdere il controllo per dire esattamente tutto quello che si vuol dire senza freni inibitori? Chi non ha mai sentito il bisogno di dire quattro parole a chi proprio non sopportiamo? Viva iddio però, possiamo scegliere di sopportare solo le persone che vogliamo sopportare e quindi evitare chi ci fa stare male. Qualcuno evita certe persone come bisognerebbe evitare il cancro, o la peste, o una delle malattie più terribili proprio per non dipendere emotivamente e psicologicamente da una persona che a conti fatti non porta assolutamente nulla di buono e costruttivo nella sua vita.
In questo modo si evita a monte il conflitto tra ES e SUPER-IO e non si viene risucchiati dall'idea morbosa di dover ribattere. Alle volte però è difficile evitare di replicare a chi ci fa perdere le staffe offendendoci. Accade di cadere nella trappola dell'anonimato e si finisce per ritrovarsi nella stessa posizione di chi ci offende. Ma la superiorità sta proprio lì: nel superare con serenità i conflitti che emergono a causa di certe persone che arrivano a offendere il prossimo o a ostracizzarlo solo per questioni di tipo ideologico.
Ciao Giuseppe,
da qualche tempo cerco informazioni sul mio tema natale. Mi sono imbattuto sulle case astrologiche e ho notato di avere sole e Venere in Sagittario entrambi in 12 casa. Potresti spiegarmi cosa vuol dire?
Secondo te il mio tema natale è positivo? Sono nato (...)
Grazie in anticipo per la disponibilità
L.
da qualche tempo cerco informazioni sul mio tema natale. Mi sono imbattuto sulle case astrologiche e ho notato di avere sole e Venere in Sagittario entrambi in 12 casa. Potresti spiegarmi cosa vuol dire?
Secondo te il mio tema natale è positivo? Sono nato (...)
Grazie in anticipo per la disponibilità
L.
La 12^ Casa può portare a patire della tua condizione Sagittario; a sentirti quasi estraneo alla vita attorno a te. Da un lato comporta molta profondità di idee e quindi un'intensificarsi delle tendenze filosofiche del Sagittario, ma dall'altro vi è la predisposizione a vedere le cose con timore. Le prove della vita sono a carattere ideologico, volte verso tutto ciò che è lontano. Allora possiamo avere pure un'interesse per i "diversi", per gli emarginati che in qualche modo si vorrebbe difendere come farebbe superman. Diciamo che l'esuberanza del segno fatica molto a emergere perché il lato Pesci è più forte. La condizione Sagittario impetuosa, istintiva, ingenua, ottimista, fatica a innestarsi in un settore caotico, titubante come quello della 12^ Casa. Allora ci potrebbe pure essere una certa tendenza ottimistica a fronteggiare le avversità della vita, ma sempre con una specie di senso di soffocamento, di ineluttabilità: sarai tu stesso a sentirti il diverso della situazione. Ciò spesso comporta il fatto di vedere nemici anche lì dove non ci sono. Fattori Pesci indicano questo fatto spesso e volentieri. Venere non aiuta certamente perché nella 12^ Casa comporta quasi sempre caos nella vita sentimentale: le idee sono poco chiare su quel che si vuole; spesso i sentimenti cambiano, si insegue un ideale, a volte con quel candore e quell'ingenuità Sagittariana che spinge a prendere grosse cantonate; magari anche a commettere errori nelle azioni e nei giudizi. Un Sagittario molto cauto o uno ambiguo e doppio? In ogni caso, alla base abbiamo timori perenni. Ciò non toglie che il caos interno, o il desiderio di lottare contro un caos esterno può essere favorevole a livello professionale o sentimentale. Venere nella 12^ Casa è sempre negativo perché spinge a soffrire per le figure femminili a causa propria o a causa loro; ma a un alto livello può davvero diventare l'amore sublime e potente, intramontabile, senza limiti né confini. Urano sull'ascendente mi informa di grandi e repentini cambiamenti nella tua vita: avrai sempre la possibilità di ricominciare daccapo anche perché il trigono del Sole a Giove conferisce una specie di protezione da ogni avversità. Quel che bisognerebbe semmai smussare è l'eccessivo radicalismo, la mente troppo impetuosa e ribelle. Mi chiedi se il tuo tema natale è positivo. Certo lo è a seconda di quel che decidi di svolgere. Ogni posizione astrologica può essere vissuta passivamente o attivamente in maniera costruttiva. Tutto dipende da noi, da quanto siamo capaci di riconoscere certi limiti e superarli.
Conosco persone che hanno davvero un destino molto avverso ma che sono state capaci di trovare le risorse per vincere. Io stesso ho trovato nell'astrologia la mia ragione di vita quando tutto attorno era un perenne ostacolo. Oggi non è che sia cambiato molto; ma con le RS sono riuscito a ottenere dei risultati che mai avrei sperato. Qualcuno ha avuto pure il coraggio di dire che sono stato io ad attirarmi certe situazioni e in qualche occasione è stato pure vero; ma ciò ovviamente non autorizza gli altri a calpestarci. Ebbene, è ovvio che noi possiamo fare qualcosa per migliorare la nostra vita, ma sempre con la consapevolezza che ci sarà sempre qualcuno "maledetto da Dio" che vorrà rovinarcela.
L'importante è andare per la propria strada cercando di ignorare quanto più possibile le carogne che vogliono rovinarci la vita. Possiamo dire che la vita stessa è una perenne lotta tra l'ES e il SUPER-IO; una lotta per raggiungere un equilibrio tra quel che vogliono le nostre pulsioni e quel che secondo la società in cui viviamo è corretto fare. Qualcuno trova maggiore serenità nel seguire le proprie pulsioni mentre altri credono nel fatto di dover soffocare se stessi e spesso anche gli altri. La vita non è affatto facile: viviamo per le relazioni ma queste stesse sono fonte di dolori e dispiaceri, affermazione quantomai calzante per chi come te ha Venere nella 12^ Casa.
Il Testo qui sotto è tratto dal romanzo intitolato "Non sarà una bolla di sapone " Di Giuseppe Galeota "Al Rami" Vietato usare il materiale presente su questo blog.
"Bisognava avere una grossa tenaglia per strappargli di bocca poche parole sussurrate; non importa di quale marca, formato o colore. Una tenaglia e basta. Non aveva la minima voglia di conversare. Poi riguardava ancora in basso. Ha ventiquattro anni suonati e dice che non ha nemmeno la fidanzata, anzi, non l'ha mai avuta".