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20 ottobre 2015

La procedura scientifica in astrologia


Spesso e volentieri vedo astrologi che si proclamano scientifici, ma poi a leggere quel che scrivono sembrano più orientati verso una visione mistica del mondo.  Non che questo sia sbagliato; ma perlomeno sarebbe più idoneo utilizzare i termini giusti per evitare confusione. Così scrivo questi articoli che permettano di riconoscere chi in effetti è veramente scientifico da chi invece millanta. 

Oggi parliamo della procedura scientifica che secondo me può essere applicata anche all'astrologia. In questo modo è più facile scorgere limiti e punti forti della materia, e cercare di superare le debolezze e le "falle" presenti. È naturale che critiche costruttive all'astrologia sono sempre ben accette, ma solo da chi ha competenza riconosciuta chiaramente. Dunque, niente anonimi o autodidatta. 

Nella procedura scientifica si identifica prima di tutto il problema da affrontare col bagaglio del proprio quadro teorico di riferimento. Si procede a questo punto a formulare una teoria che si basa sulla formulazione di alcune ipotesi e lo scontro con l'evidenza empirica ci permetterà poi di correggere la teoria. Per questo possiamo dire che le teorie sono affermazioni provvisorie sui fatti. I termini devono essere necessariamente osservativi e non astratti. Se infatti parliamo di karma, anima, vite passate, non possiamo osservare nulla. Su ciò che non possiamo osservare non possiamo effettuare alcun controllo e verifica. Certamente si può parlare anche di karma, vite passate, anima; ma come si fa in "filosofia" o in religione e cioè applicando la pura logica, il puro potere dell'argomentazione, ma senza la possibilità di avere conferme o smentite alla prova dei fatti. Per esempio si può parlare di astrologia dei sette raggi ipotizzando attraverso ragionamenti complessi, logici, coerenti, che apparteniamo a una certa categoria spirituale o evolutiva; ma nella realtà non potremo sapere mai se ciò è vero o no. In sostanza possiamo solo basare il nostro credere o non credere in qualcosa sulla base della coerenza del nostro ragionamento; ma ciò è troppo poco, almeno stando al mio personale punto di vista.

Lo scopo dovrebbe essere quello di stabilire per esempio distribuzioni di frequenza e quindi parliamo di analisi monovariate; oppure stabilire che al variare di una variabile, varia pure l'altra (ipotesi multivariate o bivariate).

Le relazioni tra le variabili possono essere di questo tipo:
  1. Positiva/negativa:  se aumenta X allora aumenta pure Y; e se diminuisce X allora diminuisce pure Y; 
  2. Simmetrica: se aumenta (o diminuisce) X aumenta (o diminuisce) pure Y e viceversa; (bicondizionale logico)
  3. Asimmetrica: se aumenta (o diminuisce X aumenta (o diminuisce) pure Y, ma non in contrario (condizionale logico).
A questo punto vengono elaborati i concetti che mettono in relazione le variabili considerate, provvisori sino a quando non si dimostra il contrario.

Visto che tutto è provvisorio (e non assoluto e immutabile come si afferma invece nelle religioni; ed è così proprio perché nessuna affermazione può essere messa alla prova), è possibile che le nostre osservazioni siano viziate da qualche errore; e il bello della ricerca sta nel fatto che è possibile correggersi per evolversi. Per me ovviamente l'astrologia non è "scienza assoluta" e alcune affermazioni sono, a mio parere, palesemente false tanto da meritare di esser corrette, senza che ciò possa significare fare un danno alla tradizione (che per me può solo essere superata).

L'errore è il valore misurato meno il valore vero e può essere accidentale, casuale, oppure sistematico, cioè legato a valori sempre troppo alti o troppo bassi rispetto a quello atteso. Per questo le misure devono essere accurate, ossia avvicinarsi il più possibile al valore reale; ma anche precise, ossia dare sempre i medesimi risultati. Ovviamente misure precise non necessariamente possono essere pure accurate. Più è alto il numero delle osservazioni e più è facile stimare l'errore. L'errore standard si basa sulla deviazione standard (il cui calcolo è descritto QUI), e rappresenta una stima dell'incertezza di ogni misurazione (mettendo sotto radice quadrata la deviazione standard diviso il numero dei casi).

Nei precedenti articoli ho parlato del fatto la realtà è così complessa che alle volte non è possibile scorgere una disposizione strutturale nei fatti del mondo; e se non è possibile sempre fare generalizzazioni (cioè estendere i risultati di un caso a tutti gli altri simili), allora possiamo condurre una ricerca di tipo qualitativo. Ma anche in quelle di tipo quantitativo possiamo applicare questi principi:

una ricerca è valida quando esiste coerenza tra le categorie e il significato di queste; in parole povere è necessario che ogni categoria sia relativa proprio a quello che vogliamo ricercare e gli sia stato assegnato il nome giusto. In questo caso parliamo di validità semantica. Abbiamo una validità strumentale inoltre quando con una data procedura otteniamo gli stessi risultati che otterremmo utilizzando una procedura diversa. La validità è teorica invece quando esiste corrispondenza tra le ipotesi e i risultati delle stesse: Silvermann parla del principio della confutazione e cioè della necessità di considerare sempre pure i casi che non supportano la propria tesi poiché solo in questo modo possiamo accettare l'idea che le regole trovate siano davvero ricorrenti e non una pia illusione. Per esempio Ciro Discepolo ha dimostrato che eventi importanti della propria vita si realizzano attorno al giorno del proprio compleanno (e quello dei propri cari) ma questo non significa che non accadono anche in qualsiasi altro giorno. Significa solo che accadono di più attorno a certe date, considerando la legge dei grandi numeri. Proprio perché Seale afferma che la ferrea logica non è sufficiente è sempre necessario considerare quei casi che non confermano la propria tesi. 

Una ricerca è attendibile quando ricercatori diversi giungono alle stesse conclusioni sugli stessi dati. Per esempio, relativamente alla statistica GAUQUELIN, con gli stessi dati, altri ricercatori hanno ottenuto risultati diversi. Ovvio che se non parliamo di ricerca statistica quantitativa ma parliamo di ricerca qualitativa, il fatto che si possa pervenire  a conclusioni diverse significa che il proprio metodo di analisi non ha un'attendibilità interna, ma lo stesso pure quando la stessa ricerca non può essere effettuata da altri ricercatori. Insomma la ricerca è attendibile quando qualsiasi ricercatore può replicarla. Per esempio, un veggente ha caratteristiche personali non comuni a quelle di altri ricercatori e quindi i risultati della sua ricerca non hanno attendibilità interna, poiché ogni ricerca dovrebbe essere condotta allo stesso modo secondo uno standard che dia la possibilità di evitare il più possibile il soggettivismo. 

Esiste un coefficiente di attendibilità in base al numero di accordo tra i risultati dei diversi studiosi  sulla stessa ricerca. Essa si misura in percentuale. Il calcolo è molto semplice: mettiamo il caso che la statistica Gauquelin sia stata ripetuta 20 volte. E immaginiamo che per 6 volte si sono ottenuti gli stessi risultati da ricercatori diversi. La percentuale di accordo è data dal numero degli accordi fratto il totale delle ricerche, per cento. 

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Salve,
sono un'appassionata di astrologia e la seguo con molto interesse sul web.
Ricorro a lei perché in questo periodo in cui tutto va male neanche riesco a vedere quali sono gli aspetti che mi procurano tanta sofferenza!
Con mio marito sono separata in casa da quattro anni.
Sono stata lasciata da un un'uomo nato a (...)
Al lavoro sono stata licenziata il (...)
Riassunta con una sentenza provvisoria per cui la causa ancora in corso mi sta devastando. Un'altra possibile causa condominiale.
Nell'attuale posizione lavorativa il clima è insopportabile, non riesco a convivere con i colleghi.
Convivo con madre e suocera anziane che mi deprimono piu' di quello che ho di mio.
Fumo sigarette in modo nevrotico mettendo in serio pericolo la salute.
Quando finirà questo e cosa posso fare per attutire gli effetti?
Ci sara' pure qualcosa di positivo in questo periodo che io non riesco ad intravvedere? 
Grazie (...)

Scusami se rispondo solo ora, ma ho fatto il prima che potevo, naturalmente cercando di darti priorità; però come vedi, le mie giornate sono talmente cariche di lavoro intellettuale da svolgere che non riesco a esser più veloce di così. La tua 5^ Casa è straripante di pianeti, tra l'altro nel segno dell'Aquario che come ben sai produce drastici cambiamenti, un modo di realizzare l'amore e la fiducia in te per mezzo di atteggiamenti poco convenzionali. Marte e Saturno, i due malefici, sono in questa Casa. Il mio consiglio sarebbe quello di cercare un partner che abbia subito qualche forma di violenza poiché daresti a Marte e Saturno quello che desiderano: i traumi legati alle questioni amorose. Il tuo tema natale somiglia un po' a quello di una ragazza che ha subito una rapina in casa e questo l'ha turbata talmente tanto che non riesce più a vivere gli amori se non con grandi lacerazioni. Non dico che a te capiterà la stessa cosa; ma dico semplicemente che la sfera degli amori è molto penalizzata. Fortunatamente Giove mitiga un po'. Ora come ora tutto va storto a causa di Nettuno che transita sul tuo Sole radix ancora per qualche tempo. Ovviamente il transito è anche nella 6^ casa nei Pesci e quindi si spiega bene il tuo atteggiamento angosciato in termini di rapporti con i colleghi. Durante il corso del prossimo anno astrologico abbiamo ancora Nettuno sul Sole mentre Marte e Saturno saranno in 2^ Casa di rivoluzione che danneggiano la sfera economica. Secondo il mio parere non è ancora arrivato il tuo momento; ma l'anno prossimo Giove sarà sull'ascendente e potrebbe portarti un tantino più di tranquillità, ma a patto che tu faccia un viaggio di compleanno per neutralizzare l'effetto di Marte e Saturno in 2^ Casa di rivoluzione. Quel che c'è di positivo quest'anno è una specie di protezione a 360 gradi che ti fa superare tutto; il che non è poco. Esorcizza quel Nettuno attraverso il volontariato, la preghiera e la spiritualità.