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24 ottobre 2017

La cultura fast food del web


Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo.
(Leo Buscaglia)

Conosci un astrologo? 
Allora non ha voce in capitolo.
È anche laureato? Non fa niente: non ha voce in capitolo ugualmente. 

Conosci un astrologo laureato e competente nella storia della sua materia? Non fa nulla: la sua formazione è comunque sottovalutata e la spunterà sempre chi non è astrologo ma dice di sapere tutto della sua materia dopo aver letto la definizione sul vocabolario, oppure dopo aver letto due righe qua e la, non si sa dove. Fortunatamente tu non sei di quelli così superficiali, spero.

Quelli che svalutano, invece, sono gli stessi che parlano di fonti, ma che poi non conoscono il Von Stuckrad,  o il Campion, o che non hanno mai letto Aveni, Eliade, Walker. Una semplice definizione letta sul vocabolario ed ecco che questi pensano di sapere tutto. Tu ovviamente non sei di questa pasta. Se bastasse un vocabolario non vedo che motivo ci sarebbe di fare ricerca. Fatto sta che il parere di un astrologo, per quelle persone non conta nulla.

Poi spuntano quelli che condividono la solita storia su Ofiuco e del 13° segno e che dicono: "ho chiesto consulenza ad astrologi bravi e nessuno mi ha indovinato". Come se questo fosse ragione sufficiente per credere alla bufala di Ofiuco. Per fortuna tu non hai fatto quell'errore.

Ed ecco che i ricercatori seri, quelli che studiano giorno e notte si ritrovano a far sangue amaro: non solo sono trattati come stupidi nonostante abbiano la stessa e identica formazione culturale (se non superiore molte volte) di chi sminuisce; ma devono pure sorbirsi i post di perfetti sconosciuti che si inventano assurdità su Ofiuco, ma che riescono bene a convincere le masse. Menomale che hai una mente indipendente, e non ti fai convincere dalla prima cosa che leggi in giro.ma bisogna ammettere che per un astrologo serio, leggere certe cose è frustrante e avvilente.

Ora, tu che hai una mente aperta e sei umile, sai metterti nei panni di un astrologo: sai che studia da anni i testi più impegnativi dello scibile umano, notte e giorno, proprio per non esser da meno rispetto ad altri studiosi competenti nelle loro materie. Sai che prende una laurea in materie scientifiche per essere davvero competitivo e altamente qualificato nella ricerca. E sai pure che però la spunta sempre chi pubblicizza Ofiuco ma non è un vero astrologo (o chi si proclama astrologo da solo); sai che la spunta il saccente professore che ha letto solo certe definizioni sul vocabolario, e la spunta chi non sa assolutamente nulla.

Questo è sintomatico di quel che sta accadendo a una società che va sempre più di fretta e che non ha il tempo più per nulla. Sicuramente ci avrai pensato tante volte. Nell'epoca del selfie, del like, ognuno si barrica dietro la propria palizzata di certezze senza domandarsi se davvero sa abbastanza. Ognuno si fa esperto di ciò che non sa; e questo è senz'altro il nuovo paradigma del 21°secolo. 

La verità, la conoscenza, oggi è fast food, naturalmente non solo per quanto concerne l'astrologia.
Per carità, un bel panino e patatine è proprio quel che ci vuole, alle volte. Ma sappiamo bene come va a finire ad abbuffarci solamente di "cibo spazzatura". All'inizio soddisfa, gratifica, appaga. Ma dopo, il fegato comincia a ribellarsi e tutto l'organismo ne risente e comincia a non funzionare più come prima. Ogni tanto possiamo concederci uno strappo alla regola e possiamo regalarci un panozzo multicalorico, per la gioia delle nostre papille gustative. Ma se vogliamo essere sempre in salute, dobbiamo moderarci.

Se hai capito cosa voglio dire, sicuramente  avrai già fatto uno sforzo di umiltà e ti sarai detto tante volte:
quanto veramente credo di sapere?
quante volte mi intrometto in argomenti che non sono di mia competenza?
quanto ho rispetto per l'impegno di altri studiosi?
quanto rispetto ciò che non conosco? 
quanto, veramente sono disposto ad approfondire ciò che in verità non mi interessa per davvero?

Sicuramente sarai d'accordo quando dico che solo chi è cauto nell'esprimere certi pareri dimostra di essere abbastanza intelligente da rimanere aperto all'apprendimento. Lo sai bene che l'intelligenza è anche questa: lasciare uno spazio alla possibilità di imparare da chi ne sa di più, accettando umilmente di non sapere abbastanza. 


All’uomo irrazionale interessa solamente avere ragione. All’uomo razionale interessa imparare.
(Karl Popper)

Se tu sei un uomo da Facebook, potresti anche avere una laurea in astrofisica, ma saresti pur sempre un uomo da cultura fast-food. Giuseppe "Al Rami" Galeota.