17 gennaio 2018

Astrologia sulla Luna

Caro Al Rami,

Spero tu stia bene e abbia iniziato in maniera piacevole l’anno di rivoluzione nonché quello civile.

Non so se se ne parli molto in Italia, ma negli ambienti scientifico-accademici c’è un certo fermento per i piani della SpaceX dell’imprenditore americano Elon Musk per avviare una colonizzazione della Luna e poi di Marte in questo secolo. Esistono addirittura piani per una colonia sulla Luna di mille persone nel 2040 (praticamente dopodomani) e viaggi su Marte poco dopo. Personalmente sono molto scettico circa questi progetti, ma staremo a vedere (sperando di vivere abbastanza a lungo!).

Mi interessava invece una puntualizzazione sull’astrologia extra-terrestre, che hai affrontato in post del passato. Un residente marziano arriverebbe certamente in un nuovo sistema di riferimento cosmico. Come risulterebbe l’oroscopo di qualcuno nato su Marte? Penso che ci vorrebbero molti anni se non molti secoli per construire un sistema astrologico marziano. La divisione dell’eclittica in dodici segni da 30 gradi ciascuno potrebbe non essere altrettanto valida, o è possibile che visti da Marte i gradi della rivoluzione solare abbiano un significato simbolico diverso. Inoltre, così come la Terra non compare nei nostri temi natali, in quanto punto di riferimento, così i nati su Marte non avrebbero Marte nel tema natale, ma avrebbero invece il pianeta Terra. Sarebbe bello scoprire quali sono le proprietà del nostro pianeta in un’astrologia extraterrestre! Forse ci aiuterebbe a capire meglio la nostra natura. Inoltre, quale potrebbe essere la vita di qualcuno che non ha Marte nel proprio oroscopo? Da terrestre, direi una vita piuttosto pacifica, magari troppo! L’assenza di Marte porterebbe anche a riconsiderare il gioco di domicili e altre proprietà dei segni. Insomma credo che speculare su questi temi sia molto difficile, ci sono molti elementi che m’inducono a pensare che un’astrologia marziana sarebbe alquanto diversa da quella terrestre e costruibile solo con molta pazienza, esperienza, e tempi lunghi. Infine credo che molto di questo rimarrà pura fantasia dato che per il momento andare su altri pianeti e colonizzarli rimane parecchio al di là delle nostre tecnologie e forse del funzionamento stesso dei nostri corpi, che si sono co-evoluti con e nell’ambiente terrestre, plasmato e mantanuto in vita da mille condizioni praticamente non-reproducibili altrove.

Ti auguro una buona giornata,

R.

Bellissima questione. Io partirei da considerazioni di ordine storico: come ha avuto origine l'astrologia? Rispondere a questa domanda significa comprendere se sia possibile un'astrologia extraterrestre. Partiamo dal presupposto che gli antichi studiosi del cielo decisdero di fare una divisione delle costellazioni in 12 parti in funzione dei cicli lunari, 12 per l'appunto: 12 completi e uno incompleto. Inoltre sappiamo bene che l'astrologia si basa sulla diversa inclinazione dei raggi solari che giungono rispetto ai tropici lungo il corso della rivoluzione della Terra attorno al Sole. Ciò significa che gioca un ruolo importante l'inclinazione dell'asse terrestre. Le costellazioni rimangono invece un riferimento solo per l'astrologia Indiana. Inclinazione significa che i raggi del sole sono perpendicolari al tropico del Cancro o del Capricorno (il nome non è casuale) a seconda della stagione e dell'emisfero.

Appurato che l'astrologia è la somma tra il ciclo lunare e l'inclinazione dell'asse terrestre possiamo applicare la stessa logica agli altri pianeti. Marte ha stagioni? Sì, ma durano praticamente il doppio delle nostre. Infatti il periodo di rivoluzione di Marte attorno al Sole è di 2 anni terrestri. Non solo: L'inclinazione dell'asse marziano è maggiore rispetto a quello terrestre e perciò la fascia dell'eclittica (la fascia di spazio attorno a Marte dove si vedono passare i pianeti e il Sole) risulta leggermente più inclinata. Ciò sicuramente avrà peso per la domificazione. Ma veniamo al problema: le Lune di Marte sono due e perciò non ha più senso una divisione dello zodiaco in 12 parti. Il sistema astrologico di riferimento di Marte dovrebbe comprendere due zodiaci, uno per ogni Luna. La logica è semplice: giacché il calendario e lo zodiaco terrestri sono soli-lunari, allora lo zodiaco e il calendario di Marte dovrebbe basarsi sullo stesso principio. 

Ma il ciclo dovrebbe essere soli-bi-lunare, cioè includere nel sistema una terza variabile. Ma la domanda che dobbiamo porci è invece un'altra: risolti tutti i parametri per effettuare i calcoli e costruire uno zodiaco marziano, siamo sicuri che possa funzionare? A questa domanda non saprei rispondere proprio. Il fatto è che mi assale un dubbio: e se il funzionamento dell'astologia dipendesse dalla composizione e dal magnetismo o da altre energie ed elementi che esistono solo sulla Terra? Voglio dire che affinché il "segnale" astrologico sia ricevuto, deve esserci una "radio" che possa captarlo. Siamo sicuri che anche altri pianeti siano fatti in maniera tale da captare e trasdurre i segnali in informazioni astrologiche? O è solo una caratteristica della Terra? O è invece una caratteristica umana a prescindere dal luogo in cui ci si trova? E se fosse un concorso di cause? Vale la pena formulare questi dubbi? Beh, se arriveremo a colonizzare la Luna, prima o poi, in effetti, bisognerà fare i conti con ciò.

Se ci trasferissimo sulla Luna, anche in quel caso lo zodiaco sarebbe diverso. Un giorno Lunare dura 28 giorni terrestri. La rivoluzione della Luna attorno al Sole dura un anno perchè viaggia assieme alla Terra. Dunque avremmo un anno fatto di 12 giorni circa.  Ogni giorno avrebbe la durata di un mese terrestre. Poi esiste l'ipotesi suggerita da un altro astrologo in cui biosogna semplicemente calcolare la nostra posizione nello spazio e proiettarla sulla Terra. Se così fosse e dovessimo per esempio fare una rivoluzione solare mirata, allora non sarebbe più sufficiente migliaia di chilometri, ma bisaognerebbe spostarsi per milioni, visto che ogni proiezione della propria posizione si estende all'infinito da una direzzione e converge in un unico punto se la direzione è il centro della Terra. Allora un abitante della Luna farebbe prima a tornare sulla Terra e poi dovrebbe spostarsi nella direzione terrestre prescelta. Insomma, ora stiamo veramente fantasticando, ma è un ottimo esercizio mentale per cercare di capire un po' come funziona questo nostro "giocattolo" che è l'astrologia.


Cercheranno di lederci in ogni modo. Ma non daremo loro la soddisfazione di vederci tristi. Mai.