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19 aprile 2018

Pareri 2


C'è una linea di confine in ogni cosa; una linea da non superare per non far soffrire il prossimo. Ma spesso ce lo dimentichiamo. Poi, da quando  esiste l'anonimato sul web, chiunque può sbizzarrirsi come vuole.

È quel che è capitato a un mio collega astrologo: qualcuno ha superato il limite.

Proprio ieri ho pubblicato un articolo che cade proprio a fagiolo e oggi ne scrivo la seconda parte. Ebbene, un collega ha pubblicato un libro che ho acquistato qualche settimana fa. Lo avevo già conosciuto in passato e mi ricordo una piacevole chiacchierata dove potemmo condividere molte cose. Si tratta di un praticante delle RS e perciò, già questo lo espone, come me, alla critica di certi "signori". 

Per l'amor del cielo, nella critica non vi è nulla di male se non si passa il segno. Un conto è la critica e un conto è la squalifica, sin troppo facile quando si è protetti dall'anonimato. Io conosco bene questa sensazione e proprio per questo motivo, ho deciso di allontanarmi quasi totalmente da qualsiasi tipo di contatto con colleghi o simpatizzanti. 

Nello specifico il collega si è particolarmente rattristato di un commento davvero assai lesivo verso un suo libro di astrologia. Per tutta una serie di ragioni il collega mi ha contattato chiedendomi informazioni su chi potesse essere stato dato che si tratta di un testo che qualche settimana fa ho acquistato anche io. Mi ricordo di una utente che richiedendomi una consulenza mi disse: "questo astrologo è un genio"! Così, mosso dalla curiosità andai a comprare il libro. Lo lessi in pochissime ore. 

Certo, qualche errore grammaticale è ovvio che ci sia in testi pubblicati in proprio: una virgola fuori posto, una "o" al posto di una "a", un accento al posto di un apostrofo sono spesso errori comuni in qualsiasi testo, anche in quelli pubblicati da case editrici e quindi rivisti dai correttori di bozze. Io stesso, non ricordo dove, scrissi (o dissi) che il testo conteneva alcuni errori grammaticali (come molti altri); ma la critica che egli ha ricevuto è stata sin troppo ingiusta perché esagerata. 

Per l'amore del cielo: ognuno può esprimere le proprie opinioni e i propri pareri; ma qui si tratta di una vera e propria offesa che sembra scritta per danneggiare l'immagine del soggetto.

A tal proposito mi viene in mente un aneddoto divertente: moltissimi mesi fa scrissi un articolo in cui dicevo che l'amore che mettiamo nelle cose si vede da quanta cura impieghiamo. Un testo perfetto, visto rivisto, riletto mille volte, è sinonimo di cura, rispetto e attenzione nei confronti del lettore. Il bello è che dopo aver scritto quell'articolo mi resi conto di un errore grammaticale perché qualcuno cominciò a deridermi. Morale della favola: per quanto ognuno di noi possa mettere cura e attenzione in ciò che fa, per quanto possa amare ciò che fa, una distrazione può capitare ed è certo perdonabile. Perciò, le cose sono due: o chi ha scritto il commento è una persona rigida e intollerante; o è una provocazione bella e buona.

Insomma, il proprio parere non deve essere una ragione buona per fare cattiva pubblicità a un astrologo. Un libro lo si valuta dai contenuti e non solo da uno o due errori grammaticali. Anzi! Nello specifico, l'autore ha inserito nel suo testo una novità che mai nessuno aveva tentato prima e perciò era del tutto immotivata una critica così offensiva. 

Allora io credo che ci voglia rispetto per chi dedica la propria vita, con passione, dedizione, serietà, allo studio dell'astrologia. Chi ha lasciato un commento così "penoso" dovrebbe farsi un bagno di umiltà e soprattutto pensare ai fatti propri. Se proprio volesse scrivere il proprio parere, dovrebbe farlo con educazione e rispetto.

Credo di aver capito chi abbia scritto quel commento; e perciò non appena ne avrò le prove io e l'autore replicheremo. Perciò io consiglierei a questa persona, che sicuramente leggerà il post di oggi, di cancellarlo immediatamente e di chiedere scusa. Magari per ingenuità non ha pensato che stesse davvero esagerando: spesso non ci si rende conto di essere troppo duri, a prescindere dal proprio parere; ma per rimediare c'è sempre tempo. Non credete? 

Ebbene, entro oggi speriamo di chiarire una volta per tutte la situazione e che chi lasci i propri commenti abbia il buon senso di usare il cervello.   

p.s. Lo stesso utente ha scritto che io ripubblicherò il mio libro sui rapporti di coppia. Questo non è vero; o al momento non è nei miei progetti.