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16 agosto 2018

La realtà e l'astrologia

Alcune riflessioni di pochi minuti per trattare un argomento così complesso non sono sufficienti. Ma come dico sempre, questo mio blog non rappresenta né la "Bibbia" né la summa del mio pensiero. Perciò prendete le mie riflessioni come un semplice anticipo di ciò che può essere elaborato e sviscerato più in profondità. 

Cos'è la realtà? Esiste una realtà oggettiva? Noi sappiamo che la realtà è interpretata dai nostri sensi. Essi decodificano un'infinità di segnali provenienti dal mondo esterno; ma il cervello stesso opera una selezione dei segnali da prendere in considerazione sia perché le funzioni cerebrali sono limitate e sia perché un eccesso di informazione non è funzionale alla sopravvivenza dell'uomo.

Insomma il nostro cervello coglie solo ciò che è utile alla nostra sopravvivenza. Quindi la realtà è relativa a chi la intepreta e varia se si tratta di un essere umano e l'altro anche se ci sono percezioni comuni a tutti. Ciò che percepiamo è tradotto in impulsi elettromagnetici e tradotto in immagini, emozioni, suoni, odori, sensazioni. Essi esistono anche al di fuori del nostro campo percettivo poiché gli strumenti tecnologici dimostrano la presenza di altri elementi che sfuggono a causa della limitata funzionalità del cervello. Gli infrarossi e gli ultravioletti sono lunghezze d'onda non percepibili ma reali tanto quanto le altre lunghezze d'onda percepibili dall'uomo (ossia i colori dell'iride).

Una realtà oggettiva, perciò esiste; ma ne vediamo solo una piccola parte,  cioè solo quella che è utile per la nostra sopravvivenza. Che tutto possa essere un'illusione è un problema filosofico di scarsa utilità per l'essere umano e inoltre costringe a cacciarsi in situazioni paradossali difficili da risolvere: se tutto è un'illusione allora lo è anche il cervello che interpreta. Chi interpreta non può essere un'illusione poiché solo chi è reale può interpretare. Può l'irreale interpretare l'irreale? Ha un senso tutto ciò? Un'utilità? Non credo. 

Per questo Richardn Feynman domandandosi della reale esistenza della famosa bistecca pronunciò queste parole: "Il problema di cosa vedi effettivamente quando osservi qualcosa, se sia l’oggetto in sè o la luce che viene da esso, è una di quelle sciocche questioni filosofiche con cui una persona ordinaria non ha alcun problema. Anche il più profondo dei filosofi, seduto a cena, non ha difficoltà a realizzare che, nonostante ciò che vede potrebbe essere solo la luce che viene dalla bistecca, ciò implica comunque l’esistenza di essa. I filosofi che invece non riescono a portare a termine questa analisi e raggiungere questa idea, si sono persi per strada per la fame."... 

Il grafico astrologico rappresenta uno strumento che amplifica i nostri sensi e ci permette di dare uno sugardo diverso alla realtà che viviamo. L'astrologia non è l'unica verità, ma è uno dei numerosi mezzi per capire e comprendere il mondo: un senso in più, tanto più utile quanto più lo integriamo ad altri sensi. L'astrologia per l'astrologo è come lo spettroscopio per l'astrofisico: in entrambi i casi si scopre che c'è sempre di più di quel che si vede in superficie... 
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