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07 settembre 2014

Sociologia applicata all'astrologia. 13^ parte.

Cari lettori, anche oggi prosegue il nostro percorso di ricerca in ambito socio-astrologico per una nuova astrologia "scientifica".  Mi rendo conto che questo mio approccio è forse meno affascinante di chi invece parla di reincarnazione, pianeti invisibili e asteroidi (ho spiegato più volte il motivo) o di come comportarsi quando la Luna o Mercurio transitano nei dodici segni. Ma ritengo sia più giusto per i miei lettori essere onesto, come mio solito, e offrire qualcosa che sia il meno fantasioso possibile.

Oggi parliamo ancora delle Case astrologiche in funzione di quello che è lo spazio secondo Simmel.

Abbiamo parlato del fatto che le case astrologiche non sono solo ambiti, cioè luoghi in cui accade qualcosa; ma sono anche un insieme di concetti astratti, valori e bisogni. Simmel afferma che lo spazio è culturale, sociale e simbolico. Un ambito astrologico, stando a ciò, dovrebbe essere appunto inteso non solo come un luogo in cui avvengono fatti. Ogni casa astrologica riguarda un aspetto della vita sociale: per esempio la IV riguarda la vita in famiglia e come questa influenzi l'individuo per ogni altro campo. Cioè l'individuo segnato dal Sole in IV, siccome è maggiormente sensibile all'atmosfera della famiglia, ricerca in ogni ambito della sua vita qualcosa di analogo, ma secondariamente assorbe le caratteristiche degli altri segni e delle altre Case. Facciamo un esempio: il soggetto con Sole in IV ama creare rapporti viscerali e anche se la sua Venere si trova in un altra Casa, essa assorbe queste caratteristiche come sottofondo, e poi si colora delle altre. In sostanza ogni Casa astrologica sottostà a quella in cui vi è il Sole poiché è lì che vi si trova il fulcro dell'individuo, i suoi bisogni più profondi.

Dunque ogni Casa dovrebbe essere letta in funzione di quella in cui vi è il Sole. 
Ogni spazio, sempre secondo il Simmel, non è solo fisico o concettuale, ma è anche temporale; cioè riguarda  la nostra storia, ossia la memoria conservata per i progetti futuri. Insomma è un punto di riferimento per il comportamento, per la coerenza del comportamento. Con ciò voglio dire che ogni Casa astrologica ha delle caratteristiche a cui l'individuo attinge per manifestare il suo comportamento. Quest'ultimo, come detto in altri articoli, dipende dalla cultura, cioè da come l'ambiente eserciti la sua influenza sull'individuo. In parole semplici, e facendo un esempio, la cultura fornisce elementi per colorare la nostra 3^ casa  di quella che è culturalmente la nostra idea di fratelli e di studio. Questa idea ce la portiamo per tutta la vita e dovremmo essere disposti a cambiarla solo se andassimo in altro luogo della terra dove per fratelli, per esempio, si intendono pure quelli non biologici.

Ogni Casa astrologica indica un particolare legame tra l'individuo e il mondo esterno. per esempio chi ha il Sole in 11^ Casa vivrà i legami spinto da bisogni diversi da chi ha invece il Sole in 8^ o in 1^. 

Questo bisogno viene soddisfatto attraverso un comportamento che è dato da regole e norme. Lo scopo dell'astrologia è quello della classificazione in gruppi per il riconoscimento e l'organizzazione di un mondo che altrimenti appare caotico e troppo complesso. Pertanto ogni gruppo astrologico risponde a quelle che sono le regole che si usano per stabilire i rapporti di interazione delle persone in gruppo.

Secondo Merton ogni individuo 
1)partecipa al proprio gruppo con regole e norme specifiche (non necessariamente scritte); 
2)interagendo con l'altro percepisce se stesso come facente parte del gruppo;
3)è definito appartenente al gruppo dagli altri membri del gruppo stesso;
4)è definito appartenente a un gruppo da individui che fanno parte di altri gruppi.
In soldoni, e proponendo un esempio, ogni individuo del Toro (o dei Gemelli o di qualsiasi altro segno) partecipa alla vita sociale con le caratteristiche di questo segno; percepisce se stesso come individuo che ha quelle specifiche caratteristiche; anche gli altri che hanno le sue stesse caratteristiche lo riconoscono come membro del gruppo dei nati sotto il segno del Toro; e anche altri nati sotto un'altro segno riconoscono che il soggetto ha caratteristiche Toro e che quindi rientra nel gruppo delle persone nate sotto quel segno zodiacale.

Naturalmente, in ambito astrologico questo riconoscimento plurimo non è proprio così chiaro. Non è sempre facile riconoscere un Toro da un Gemelli, soprattutto se non si è esperti astrologi. In tutto ciò, quel che mi preme è farvi capire il nocciolo della questione, che l'astrologia è in fin dei conti una catalogazione dell'individuo e della vita sociale per mezzo di elementi naturali, così come ho spiegato in numerosi articoli a proposito del totemismo. 

Come ho premesso numerose volte, più andiamo avanti con lo studio e più vengono fuori indizi e prove circa la validità della mia ipotesi che a questo punto può già divenire una teoria: l'astrologia non è altro che una forma elaborata di totemismo.
Se ogni casa indica un bisogno e questo è un fine necessario all'individuo, allora la Casa in cui vi è il Sole indica il fine dell'individuo; pertanto tutte quelle persone con il Sole nella medesima Casa hanno un fine comune. Che poi questo possa essere soddisfatto in maniera diversa da ognuno, questo è un altro paio di maniche. 

Secondo Simmel ogni gruppo può essere stabilito sulla base di:
1)una comune origine
2)di un contatto fisico nello stesso territorio
3)di una comune caratteristica biologica
4)di comuni sentimenti e idee. 
I gruppi astrologici invece vengono distinti in base a 12 principi archetipici che poi si sviluppano in tante direzioni (approfondiremo successivamente).