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08 settembre 2014

Sociologia applicata all'astrologia. 14^ parte.

A dispetto degli anonimi che non tengono conto della mia incessante produttività astrologica ma che parlano ugualmente male, (non volendo comprendere la portata delle mie ricerche a causa del loro pregiudizio nei miei riguardi), anche oggi proseguiamo i lavori di ricerca. Come ho scritto diverse volte, questi concetti saranno riassunti e semplificati all'interno di una prossima pubblicazione astrologica che avrà lo scopo di presentare al panorama astrologico italiano (e spero internazionale), qualcosa di assolutamente nuovo, approfittando del fatto che ora la mia competenza si sta arricchendo delle nozioni acquisite con lo studio della psicologia. Agli anonimi suggerisco di procedere per la loro strada cercando di dare un contributo concreto e reale a questa disciplina, se non vogliono ridursi alla chiacchiera da salotto. E' anche vero che ognuno ha i suoi limiti e che per taluni, offendermi come uno che abusa della professione di psicologo per aver usato il termine "consulente psicologico" ( invece di " consulente che si avvale anche di conoscenze psicologiche che sta acquisendo piano piano grazie agli studi universitari") corrisponde al massimo impegno intellettivo e intellettuale di costoro. Pertanto, mi sembra costruttivo evitare ulteriori polemiche senza per forza dare chiarimenti a chi già ha dato prova di non volere e poter capire. 

Nell'articolo precedente abbiamo visto che la comunicazione non è l'unico elemento costitutivo dei rapporti sociali, ma che questi vengono influenzati pure da una parte dell'individuo che rimane inaccessibile per via del concetto di intimità. Risulta evidente che il tema di nascita riguardi l'individuo inserito in diversi contesti e che quindi parla del rapporto tra esso e il mondo e viceversa. Possiamo già affermare che il tema natale è il rapporto esistente tra il singolo individuo e il mondo sociale.    

Di conseguenza abbiamo una logica individuale che viene a patti col mondo esterno con tutto quel che ne consegue in termini di adattamento. Gli aspetti armonici dovrebbero rappresentare una fusione armoniosa tra quelle che sono le pulsioni dell'individuo e la risposta della società. Viceversa, aspetti disarmonici rappresentano una frizione, degli impedimenti, un disadattamento a quel che l'individuo recepisce del mondo esterno o come quest'ultimo reagisce alla azioni dell'individuo. Probabilmente alcune nozioni possono risultare scontate; ma una formalizzazione non credo sia stata già discussa da altri prima di me, almeno non in maniera così approfondita, per quel che io sappia. Naturalmente sono disponibile a essere smentito anche se preferirei avere l'esclusiva di aver intrapreso questo percorso di ricerca. 
Le risposte e le azioni dell'individuo sono determinate da
1) pulsioni 
2) strumenti offerti dalla cultura
3) strumenti offerti dalla cultura di massa

Pertanto, se il TN è il rapporto tra l'uomo e la società e quest'ultima è il prodotto della cultura, allora il TN è il rapporto tra l'uomo, la società e le diverse culture. Dato che queste ultime sono in mutamento, lo è anche la risposta dell'uomo, cioè è variabile la risposta dell'uomo all'ambiente che muta, in funzione delle pulsioni che invece sono fisse. 

La cultura di massa dunque è un altro elemento che contribuisce a determinare le azioni dell'individuo facendo leva sui suoi bisogni. L'uomo si adatta alla natura, la modella in funzione dei suoi bisogni, costruisce legami in funzione della natura e di come la modella; poi stabilisce un ordine morale a questi legami. la cultura di massa infine rappresenta il potere di pochi sulla massa. Questo potere giunge per mezzo di una serie di codici (visivi, linguistici etc. etc) atti a influenzare tutti, indistintamente. Parliamo di mezzi di comunicazione che hanno la qualità della generalità e che quindi possono essere facilmente recepiti e che servono per uniformare gli individui. Possiamo dire che così come i gruppi nascono in funzione di interessi comuni, abbiamo un gruppo ancora più vasto in cui tutti (o quasi tutti gli individui) sono accomunati dal fatto di essere stati uniformati dalla cultura di massa, ad acquisire determinati valori (come quello dell'immagine per esempio, o del prestigio).

Nella teoria "ipodermica" viene sostenuto che la massa è conseguenza e causa dei nuovi media. Questo però non va a incidere sulle caratteristiche base dell'individuo. Anche se ognuno viene influenzato da quelli che sono i valori offerti da una cultura di massa) in cambio di denaro), ognuno conserva i valori propri. Poi è anche possibile che ci possa essere una corrispondenza, un'adesione totale tra quello che offre la moda e quello che desidera il singolo soggetto. Egli infatti non è necessariamente passivo ricevente. 

Vorrei concludere il post di oggi con le ultime considerazioni sulla comunicazione di massa. I diversi sociologi si sono impegnati a stabilire le regole e i mezzi di questa. Studiosi come Lasswel e Mc Quail affrontano il tema ponendosi delle domande: chi comunica? a chi? perché si comunica? come avviene la comunicazione? su quale tema? quali sono le conseguenze? Autori come Bordieu si spingono ancora oltre includendo il concetto di potere e di come la posizione dell'individuo influenzi la comunicazione.  Di questo ne parleremo nel prossimo articolo.