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22 settembre 2017

Si può prevedere la morte?


SI PUO' PREVEDERE LA MORTE?

Oggi una utente mi ha chiesto: "Ciao. Come va? scusa se ti disturbo, domanda a bruciapelo...è possibile stabilire la morte di una persona sapendo i dati di nascita? Grazie. Scusa il disturbo".
Ecco la mia risposta: penso sia teoricamente possibile, ma avendo a disposizione numerosi elementi come per esempio anche i dati di nascita dei propri cari. In questo modo ho previsto la morte dei miei nonni: integrando transiti e rivoluzioni solari dei componenti della famiglia. 

Tempo fa chiesi a una mia consultante di contattare un astrologo classico molto quotato, un giovane ragazzo che tra le altre cose vantava di avere un sistema antico che permettesse di datare la morte dalla semplice analisi del tema di nascita. Io non potevo farlo non avendo un account facebook e perciò chiesi questo favore. Ma per testare quelle affermazioni usai un espediente:

diedi la data di nascita di una persona cara ancora in vita chiedendo a quanti anni fosse morta. Se il sistema avesse funzionato allora l'astrologo avrebbe risposto che la donna non è ancora deceduta. Invece a suo dire era morta quasi dieci anni fa. Allora chiesi alla mia consultante la cortesia di fornire a quell'astrologo ancora un altro dato di nascita. Questa volta si trattava del tema di mio padre che non c'è più. Stando a quella tecnica di analisi mio padre dovrebbe ancora morire. Quindi quella tecnica non funziona. Se mi si chiede se è possibile stabilire la morte di una persona con la tecnica dell'astrologia classica, direi di no visti i risultati ottenuti.

Perciò rispondendo alla domanda dell'inizio, e cioè se fosse possibile risalire alla data della morte analizzando il solo TN, io direi di no. Ora bisognerebbe interrogarsi: come mai questo sistema che non funziona continua ad affascinare e a fruttare fior di like? Da psicologo sarebbe molto interessante comprenderlo...

Naturalmente questo non significa che mi schiero a favore o contro certe astrologie. No. Io prendo di ogni astrologia ciò che funziona e getto via ciò che non funziona. Se quella tecnica funzionasse l'avrei già inglobata al mio sistema e a quest'ora mi vanterei di saper fare una cosa di questo tipo. Umilmente cerco ancora...

Quel che so, è che quando una cosa ci piace molto, allora la vediamo funzionare. Quando non ci piace invece non vi troviamo alcun funzionamento. Per esempio, gli "integralisti" del pensiero karmico inteso come destino ineluttabile, non trovano utilità nelle rivoluzioni solari mirate, e quando ammettono il loro funzionamento allora non sarebbero eticamente utili perché in contraddizione con le loro credenze. Questo è un esempio pratico di come i propri gusti e le proprie credenze guidano le osservazioni e i giudizi. Se invece partiamo dal presupposto che in tutte le astrologie ci potrebbe essere qualcosa di utile ma potrebbe anche non esserci, allora possiamo avere un atteggiamento più critico e lucido nei confronti di quel che vogliamo verificare. 

Ma questo è valido per qualsiasi tipo di ricerca. Col telefonino della mia fidanzata vedevo sul web alcune discussioni sulle tematiche degli antichi astronauti. A quanto pare è "cool", è di tendenza sminuire gli studi accademici scientifici a favore degli autodidatta perché questi ultimi sarebbero liberi dalle imposizioni dei dogmi. Ma diciamolo chiaramente, questo è solo un espediente psicologico per dare conferma alle proprie credenze: in sintesi, per taluni, è inaccettabile credere alla scienza perché gli scienziati sono tutti omologati a voler conservare un dogma. 

Il che è vero, ma fino a un certo punto! Tutto dipende dall'apertura mentale del ricercatore: molti accademici darebbero tutto pur di scardinare una certezza e scorpire qualcosa di nuovo, per riscrivere la storia. Credo che questo sia il desiderio di ogni vero scienziato. Quantomeno questo è il mio desiderio, la mia aspirazione. L'autodidatta, per contro, non è detto che abbia acquisito gli strumenti teorici, tecnici, conoscitivi per fare ricerche di qualità. 

Quando ho cominciato a studiare psicologia non immaginavo nemmeno quali test e indagini e tecniche fossero necessari per sondare un certo territorio della conoscenza. Sicuramente peccherei di superbia se credessi di aver appreso tutto il necessario senza una formazione accademica. In genere, l'autodidatta sceglie una tematica e la approfondisce finché può; ma chi gli dice che quel che sta cercando sia sufficiente? Non so se senza una laurea avrei mai appreso cò che veramente occorre a uno psicologo per sapere abbastanza di psicologia. Credo proprio che mi sarei illuso di sapere...

Fare astrologia non è sufficiente. Punto. Non ci sono scuse. Bisogna studiare di tutto un po', e sapere un minimo di quel che occorre per fare le verifiche. Ma questo accade solo se il nostro interesse diventa la ricerca della verità e non la difesa della propria astrologia tout court. Ma questo sono soltanto io e questo è solo il mio parere. 

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