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01 ottobre 2017

Abbracciamoci di più!


Sarà perché ho un Sole in IV Casa e che ciò mi rende molto Cancro. O sarà perché la mia Luna è in trigono a Giove. O sarà per entrambe le cose, ma quel che credo è che dovremmo tutti abbracciarci di più. 

Certo, non voglio dire che è la soluzione a ogni problema; ma sono certo che aiuta molto. Non ho un'esperienza vastissima ma per quel poco di casi che ho analizzato, molti dei conflitti che avvengono in famiglia o molti dei problemi interpersonali dipendono dal fatto che si razionalizza un problema affettivo quando sarebbe, invece necessario affrontarlo con la stessa moneta: emozione con emozione. Infatti, certe volte un abbraccio parla più di mille parole.  

Io sono uno che abbraccia molto: abbraccio spesso mia madre, mia sorella, mia nonna e abbraccio di continuo la mia fidanzata. Certe volte capita di fare discussione con la mia fidanzata e spesso mostrare il proprio punto di vista, parlarne, non fa altro che complicare la situazione. E allora l'unica soluzione è un abbraccio. E funziona.

C'è gente anestetizzata, non ha imparato ad abbracciare. Non è stata educata oppure pensa che a una certa età le smancerie siano da evitare. Si tratta di convinzioni che in realtà nascondono una certa difficoltà a lasciarsi andare. Abbracciare significherebbe fare i conti con le proprie emozioni, fare i conti con le proprie resistenze, paure, timidezze. Ed ecco che interviene la "ragione" (che ragione non è) a mettere i bastoni tra le ruote: "io sono fatto così e non cambio". "Perchemmai dovrei cambiare?". Certo, non si può dare torto a chi pensa che cambiare atteggiamento significherebbe sentirsi snaturati. E poi diciamolo chiaramente, se qualcuno ha scelto di non abbandonarsi ai sentimenti o ai sentimentalismi o alle effusioni è perché non le riteneva più utili. 

Quindi parliamo di convinzioni. Ognuno si costruisce il proprio mondo di convinzioni e pensa che queste siano la propria identità. E ci vuole un buon lavoro psicologico per aiutare a comprendere il fatto che noi possiamo cambiare se solo riuscissimo a vedere le cose da una prospettiva diversa. Ci vuole coraggio per ambiare e per capire che un semplice abbraccio può fare miracoli e che alle volte la ragione può solo essere controproducente.

Tanto per cominciare, bisognerebbe rendersi conto che abbracciare fa bene. Endorfine ed Ossitocine sono prodotte in gran quantità: alleviano l'ansia e l'angoscia, stimolano il buon umore, riducono il rischio che possano insorgere disturbi mentali, influiscono positivamente sull'autostima, sull'intelligenza e sulla memoria.  Tutto nasce da un abbraccio.

Noi nasciamo e cresciamo nell'abbraccio di nostra madre e lungo il corso della nostra vita disimpariamo questo importantissimo comportamento. Perché la vita e le esperienze portano a maturare convinzioni che servono a sopportare meglio un certo dolore. Ma non è detto che la strategia usata sia la migliore in assoluto: è solo il proprio modo di reagire e che produce discreti risultati. E chi ci dice che non potremmo ottenere risultati migliori? "Io sto meglio così". E chi ci dice che cambiare non apporterebbe miglioramenti ulteriori? "E perché dovrei cambiare io? Cambiate voi!". Certo, nessuno ha la verità in mano e nessuno dovrebbe dire agli altri come dovrebbe comportarsi: ognuno ha il proprio equilibrio. 

Il cambiamento deve partire da sé stessi e questo avviene solo se capita qualcosa di "magico" che fa vedere le cose da una prospettiva diversa. Se il consiglio avviene dall'esterno, non si cambia. È il soggetto stesso che deve arrivare alla sua soluzione, a mettersi in discussione. E per far ciò deve partire dal presupposto che:
1)nessuno è perfetto;
2)nella vita si cambia sempre;
3)nella vita ci si evolve sempre;
4)non sono perfetto e posso sempre migliorare;
5)quasi nulla è mai definitivo.

Se riuscissimo a capire almeno questo, allora ci concederemmo più abbracci. Può sembrare stupido, ma vi ricordo: è solo la vostra convinzione... E chi siete voi per avere convinzioni definitive? Nemmeno la scienza è mai definitiva. Meditiamo... 

Solo per pochi, solo per te. E a tutti gli altri: schhhhhhhh!