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16 gennaio 2019

Transiti nei segni VS transiti nelle Case.

Spesso si parla dell'effetto dei Transiti rispetto ai segni zodiacali non potendo applicare certi passaggi nelle Case del singolo soggetto per un'ovvia questione di fare un'astrologia oroscopica.

L'esorcizzazione si basa sul singolo contestualizzando uno specifico transito rispetto alla rivoluzione solare. Ma non riguarda il transito nei segni.

Tutte le indicazioni che riguardano i Transiti nei segni sono a carattere generale e non possono essere applicate al singolo individuo. Cioè, se è vero che un transito in una casa astrologica e in aspetto ai pianeti del tema di nascita può esprimersi anche per l'opposto di ciò che rappresenta, figuriamoci cosa attenderci da un transito in un certo segno zodiacale. Come spiegavo in altre occasioni, quel tipo di procedura è una idealizzazione dell'astrologia perché non si parte dal presupposto della verifica sul singolo individuo, ma si parte dall'assunto che le energie astrologiche si verificano sempre e comunque indipendentemente dal soggetto e dal caso specifico (e chi lo dice? non credo nei dogmi). Il fraintendimento deriva da una scorretta applicazione dell'astrologia mondiale.

Cioè, un conto è stabilire l'effetto di certi Transiti nei segni a livello mondiale, e un conto è a livello individuale. Cioè pensare che il funzionamento su larga Scala di un transito nei segni possa funzionare anche sul singolo individuo, a prescindere dallo specifico tema di nascita, è una generalizzazione troppo estrema.

Barbault in astrologia mondiale descrive l'effetto dei pianeti nei segni ma soltanto
relativamente alle grandi congiunzioni di pianeti lenti; perché evidentemente tutto ciò che è al di sotto del valore di un pianeta lento, non va considerato.

Anche se nel tema di nascita leggiamo il significato dei pianeti nei segni zodiacali, non è detto che la stessa procedura debba essere letta anche nei Transiti. Inoltre, se noi associamo il significato del transito nelle Case al significato del transito nei segni finiamo per giustificare qualsiasi cosa. Ai fini della previsione, nessuno mai considera il significato dei pianeti che transitano nei segni.

Cioè, sapere che un certo pianeta sta transitando in un segno zodiacale affine al nostro non ha alcuna attinenza con la sua espressione concreta. A prescindere dal fatto che sia in un elemento affine al significato del pianeta stesso o al nostro segno zodiacale o al segno della luna o di qualsiasi altra posizione del tema di nascita, non influisce minimamente nella sua espressione, o comunque non è possibile saperlo.

Infatti lo stesso transito, una volta può esprimere il suo effetto e la volta successiva sempre nello stesso punto potrebbe portare un effetto completamente diverso addirittura opposto. Nell'insieme dei transiti, come si fa addirittura a stabilire che un pianeta sta agendo secondo le indicazioni del segno in cui si trova?

Non esiste un testo astrologico al mondo in cui si afferma che occorre considerare anche le posizioni dei pianeti transitati nei segni zodiacali. O quantomeno questo non è descritto da nessuno dei grandi dell'astrologia a livello mondiale.

Devo fare per forza un esempio pratico. Il fatto che Nettuno stia transitando nel segno dei pesci non significa che il suo effetto sul singolo caso avrà la coloritura dei pesci. Lo avrà a livello collettivo soprattutto in quelle persone che risuonano particolarmente a quella configurazione per come è costituito il proprio tema di nascita. Proprio per questo motivo, un transito di un pianeta come Marte per esempio nel segno dell'Ariete, rappresenta il nulla più totale per il singolo soggetto poiché egli reagisce specificamente a contatti specifici descritti dal proprio tema di nascita. 

Voglio fare un altro esempio concreto. Adesso che Giove si trova nel Sagittario e che quindi è in risonanza col mio sole in Sagittario, non ha prodotto alcunché di mutazione nel mio atteggiamento psicologico rispetto al periodo in cui Giove invece si trovava nello Scorpione. E non sto nemmeno facendo qualcosa in attinenza a esso che non possa essere descritto da altre posizioni. Fare qualcosa di attinente con il Sagittario probabilmente può essere un'ottima soluzione per migliorare la riuscita del proprio obiettivo, ma a patto che la stessa posizione risuoni con quelle del soggetto che deve essere necessariamente contrassegnato dallo stesso segno. E non è che possiamo dire che l'effetto si manifesterà in maniera diversa per tutti quei soggetti appartenenti a un altro segno zodiacale poiché si farebbe astrologia segno solare, cioè un astrologia in cui contano le posizioni dei pianeti transitanti rispetto al Sole o addirittura in base al semplice segno zodiacale. E siccome abbiamo visto che si può morire anche con un Giove perfettamente congiunto al sole o con un Saturno perfettamente trigono a se stesso, vuol dire che non possiamo aspettarci nulla di rigido soprattutto se non parliamo nemmeno di un transito preciso in maniera millimetrica rispetto ai pianeti del tema di nascita.

Cioè, dire che per esempio Marte nel segno dell'Ariete può produrre qualcosa non è vero nemmeno se il pianeta stesso fa aspetto preciso a un pianeta del tema di nascita; figuriamoci poi se si appartiene a un altro segno zodiacale, poiché il soggetto risponde a quella che è la propria natura e non in base alla natura dei segni su cui transita un pianeta.

Per cui non è affatto vero che il transito di Marte in Ariete può produrre più energia. Può produrre più energia soltanto in congiunzione al sole e certe volte anche l'esatto opposto, ma sempre secondo le modalità descritte dal tema di nascita. Cioè se io avessi il transito di Marte nel segno del Toro in trigono al mio Mercurio in Capricorno, l'effetto pratico e concreto non avrebbe nulla a che fare col Toro perché io del Toro non ho nulla. L'effetto che ne deriverebbe è indipendente dal segno toccato poiché la manifestazione concreta del transito dipende dalle predisposizioni di nascita. In questo caso opererà per mezzo del Capricorno perché quella è la mia modalità di espressione specifica.

Dire che ci sarà una modulazione proveniente anche dal Toro, significa idealizzare
l'astrologia cioè parlare di qualcosa che non può essere dimostrato in alcun modo.

Cioè, dire che l'effetto che si manifesterà nella nostra psiche avrà un po' del Capricorno e un po' del Toro perché il pianeta sta transitando nel Toro, è una pippa mentale. Non si può sondare nella psiche quanto di un certo segno sta agendo dentro di noi a causa di un certo transito. Nemmeno il più grande esperto al mondo di psicologia junghiana riuscirebbe a verificare una cosa del genere. Quindi un conto è l'astrologia ideale (cioè quella che noi useremmo applicando le logiche secondo cui esiste un'espressione anche dei pianeti che transitano nei segni) e un conto è l'astrologia che invece valuta effettivamente quanto si può osservare di quello che sta accadendo.
 

Per l'amor del cielo, chiunque può avere una visione così romantica dell'astrologia tanto da idealizzarla al punto da credere che possiamo percepire addirittura l'effetto dei pianeti nei segni.

Però c'è chi come me ritiene questo un'esagerazione estrema, inapplicabile nella pratica e per questo paragonabile all'oroscopo.