Si parla tantissimo di astrologia ma non si parla quasi mai del metodo d'insegnamento della stessa. Ho parlato più volte di un approccio costruttivista in cui ci si "addestra" all'apprendimento attraverso un confronto costante che sicuramente il web permette di ottenere con facilità. Tuttavia ho spesso segnalato il fatto che il confronto diviene sterile lì dove non vi è un reale approfondimento delle diverse tematiche e si corre facilmente il rischio di sapere tutto e contemporaneamente nulla. Ho avvertito del fatto che un approccio autodidatta non corre il rischio dell'indottrinamento, cioè consente di pensare le cose in maniera più autonoma senza alcun condizionamento. Ovviamente questa è vero sino a un certo punto: non tutti gli insegnanti trasmettono il loro sapere aspettando che l'allievo colga le nozioni; piuttosto alcuni autori, attraverso il confronto costante, permettono di "imparare ad imparare" così che si possano avere gli strumenti ideali per un confronto degno di essere considerato tale.
Nei miei articoli spesso raccolgo le testimonianze, le confidenze degli utenti; ma do' spazio soprattutto ai resoconti e alla divulgazione delle mie conoscenze. Non servirebbero a nulla se nel frattempo non fornissi anche gli strumenti utili a comprendere per quale motivo dovrebbero essere validi i miei scritti. Cioè ricorro alle conoscenze in altri ambiti per giustificare le mie affermazioni. Insomma, occorrono regole provenienti da altre materie che possano aiutare il lettore a seguire il discorso senza giungere a conclusioni soggettive.
Mi sono reso conto che a molti utenti manca completamente l'idea della "direttiva" che può essere ottenuta per mezzo dello studio di alcune regole. Sembra più che altro che l'utente non voglia rinunciare alla propria idea fatta di schemi e concetti, preconcetti, visioni limitate del mondo che dipendono da una limitata conoscenza delle regole per leggere il mondo. In sostanza prendono per buone le loro osservazioni con la scusante che tutto è relativo. Ovviamente, questo dimostra che hanno acquisito il principio del relativismo ma non hanno capito quando, perché e come, applicarlo.
Questo significa usare gli strumenti che capitano sotto tiro senza sapere come usarli, richiudendosi a riccio quando qualcuno cerca di avvisarli che esistono ancora altri strumenti da integrare e da imparare a usare. Morale della favola, l'astrologia diviene un costante sproloquio fatto da presuntuosi ignoranti che con poco pretendono di proferir parola. Per esempio c'è chi non ha la minima competenza in fatto di statistica e continua a compiere generalizzazioni sulla base di pochissimi casi analizzati.
La conoscenza però non è un "io credo che sia così"; ma è conoscere, comprendere le regole che ci aiutano a leggere il mondo e che sono state elaborate da persone competenti che non si sono svegliate una mattina con l'idea di creare un gregge di pecore da indottrinare.
Senza un aiuto esterno non ci può essere un'assimilazione interna che sia valida, perché spesso e volentieri i concetti degli autori sono interpretabili. Per esempio è nota la questione del fraintendimento della regola di Discepolo in cui si afferma che i 20 giorni prima e dopo il compleanno siano una "calamita di eventi". Chi è autodidatta ha frainteso completamente immaginando che Discepolo volesse dire che prima del compleanno cominciamo ad avvertire gli effetti dell'anno successivo. Di conseguenza, le osservazioni saranno subordinate a una regola male interpretata.
Ma come imparare ad imparare? Anche in questo caso il processo non può che avvenire se non grazie al supporto di una guida che in qualche modo possa indirizzare lo studente verso l'apprendimento delle strategie utili per lo scopo. Io per esempio mi aiuto con la costruzione di mappe mentali oltre che grazie al confronto.
Cosa sono le mappe mentali? Sono più o meno schemi come quelli che facevamo a scuola per prendere appunti. In questo caso però non facciamo un semplice elenco di punti collegati da freccette; ma disegniamo una rete di relazioni tra i diversi concetti a partire da uno che graficamente è collocato al centro e che rappresenta il tema principale della questione. Questo consente di avere una chiara visione dell'oggetto di studio. Questo stratagemma non solo mi permette di avere una visione sintetica della questione, ma permette di apprendere più velocemente poiché al contenuto è associata un'immagine. Ovvio che se sollecitiamo più "canali" mentali, più diviene facile ricordare e memorizzare: se ci associamo uno stimolo visivo divertente o uno stimolo sonoro, o qualcosa in movimento, o che possa evocare sensazioni ed emozioni, ecco che è più facile recepirlo. Per imparare a imparare ovviamente è necessaria la pratica poiché imparare significa raggiungere un obiettivo, un traguardo che non è solo quello della memorizzazione, ma pure della comprensione.
La fase del confronto è utile certo ma solo se può permettere di approfondire con lo studio di altri testi, sempre ricercando una figura di riferimento che possa aiutarci a comprendere meglio. Quindi imparare a imparare significa anche riconoscere la necessità di una guida esperta.
Non esiste un'apprendimento ideale che sia in qualche modo falsificabile attraverso il confronto con la realtà (come affermerebbe Evandro Agazzi) perché ciò che è ideale non esiste; è semplicemente partorito dalla propria fantasia. Ciò che occorre, ancor prima della teorizzazione, è la pratica, la sperimentazione, ma vi è sempre il rischio di guardare il mondo con "il proprio paio di occhiali" e accettarlo pedissequamente e direi presuntuosamente. Per questo, ancora una volta diviene importante accedere alle informazioni giuste. Solo allora potremo, semmai ne avremo le competenze, metterle in discussione.
Imparare a imparare significa prima di tutto rinunciare all'ego del soggettivismo, rinunciare al "io credo che sia così", perché in questo modo non si fa altro che ridurre il sapere a una semplice esperienza soggettiva. Ma cosa è l'esperienza se non può essere in qualche modo esperita, raccontata a un'altra persona che la possa comprendere? Soggettivismo equivale a non comprensione. Non comprensione significa ancorarsi alla propria "isola" di credenze; rappresenta la solitudine e quindi l'opposto di quel che è stato ed è ancora il percorso evolutivo dell'uomo.
La foto sopra è di Francesca Musaio. Vietato usare il materiale presente su questo blog.
Esempio di mappa mentale.
Ciao Al Rami, sono separata, single con qualche piccola avventura o disavventura... cupido per ora tace.
Hai Saturno nella 5^ Casa del tuo TN e questo mette in evidenza le tue disavventure sentimentali. A dire il vero, oggi come oggi ci vuole davvero poco per avere problemi di coppia e pertanto, quella posizione astrologica non può far altro che mettere in evidenza il problema. Sia ben chiaro che il pianeta non è propriamente in 5^: si trova sulla cuspide ma agisce anche su questa Casa. Se può rincuorarti ho trovato persone che con la tua stessa posizione vivono una "serena" vita di coppia se non fosse che il suo amore è ostacolato dalla famiglia di lui. Altra cosa degna di nota è che questo Saturno è retrogrado e qualcuno potrebbe attribuire a ciò un peso negativo. In verità gli stessi e identici effetti li ho constatati anche se si trova in moto diretto. Altra cosa degna di nota è l'opposizione tra Venere e lo stesso Saturno: inutile sprecarmi ancora nella descrizione di questo aspetto. Ciò che mi spaventa è l'opposizione Luna-Marte tra 5^ e 11^ casa che mi informa di una certa dose di aggressività che ricevi o investi nelle questioni di cuore.
Questo anno che volge al termine mostra Nettuno in VII e Plutone-Marte in 5^: ovviamente si tratta di un anno che è stato parecchio tribolante, per te o per i tuoi figli (se ne hai) e non escludo molte tensioni proprio per questioni di cuore. La condizione necessaria per l'arrivo di un amore definitivo o quasi è legata al transito dei pianeti lenti sui punti sensibili del proprio oroscopo ed è un'evidenza davvero troppo schiacciante che ovviamente non risulta a chi non li ha mai usati nelle interpretazioni. La logica elementare che sta alla base di questa regola è che eventi di una certa portata necessariamente devono essere descritti dalla presenza dei pianeti lenti che, appunto per la loro lentezza, raggiungono certe posizioni una sola volta nel corso della nostra esistenza. La cosa è davvero ovvia se ci pensi ma a dire il vero non lo è per tutti.
Io penso che l'anno prossimo qualcosa potrebbe cambiare perché Urano sarà in 5^ Casa di rivoluzione dando una bella svolta alla tua vita sentimentale. D'altra parte transiterà anche in 5^ radix e questo rappresenterà una nuova "stagione" della tua vita. Inoltre Nettuno sarà trigono a Venere mentre Giove transiterà in X Casa. In pratica ci sono buone occasioni di cambiare la tua vita; ma siccome nulla è scritto nel "destino", potresti sprecare l'occasione e vivere quei transiti sotto una forma di versa. Io ti consiglierei un viaggio di compleanno per incentivare al massimo le possibilità di trovare un amore più o meno stabile ricordandoti che parti svantaggiata dato che hai quelle posizioni astrologiche da "metabolizzare" magari facendo della psicoterapia.