13 gennaio 2019

Regole per praticare l'astrologia



COSA OCCORRE SAPERE PER PRATICARE L’ASTROLOGIA? 

Ogni volta che effettuo una consulenza astrologica registro la conversazione perché c’è sempre chi distorce il senso di ciò che dico. Si tratta di un fenomeno psicologico abbastanza noto giacché ognuno di noi interpreta ciò che ascolta in base al proprio stato d’animo, in base alle proprie motivazioni e convinzioni. L’essere umano non è mai un passivo ricevente di informazioni, ma è sempre parte attiva di un processo di costruzione della realtà. Per tale motivo, studiare la materia astrologica attraverso la manualistica non è sufficiente: c’è sempre la possibilità di fraintendere. 

Per esempio c’è chi da anni studia ogni libro in commercio, ma per quarant'anni ha creduto di aver capito una regola astrologica di Ciro Discepolo che invece è stata travisata completamente. Dunque sarebbe preferibile seguire un maestro, almeno per i primi anni del proprio percorso. Il problema è capire chi seguire dato che nel mondo astrologico leggiamo tante di quelle nozioni che spesso ci dicono tutto e il contrario di tutto. In più aggiungiamoci il fatto che attraverso il web è davvero difficile comprendere chi ha voce in capitolo: tutti si ritengono esperti, anche chi studia da pochi anni; tant’è che il lettore a digiuno di astrologia non riesce a capire chi è l’esperto tra due o più studiosi. Se poi consideriamo il fatto che l’astrologia non è una scienza esatta, ognuno si sente autorizzato a sopravvalutare il proprio pensiero.

Vale la pena dare alcuni chiarimenti: ogni astrologia serve a uno scopo diverso. Per esempio l’astrologia esoterica ci parla di processi legati alla propria “anima”, e lo stesso vale per la Karmica e l’astro-psicologia. Lo scopo di descrivere la psiche del soggetto e gli eventi della vita terrena invece spettano all’astrologia giudiziaria, che è svincolata da aspetti religiosi. Talvolta però, ci si confonde e si usa l’una per uno scopo che non gli compete. Per esempio, chi non riesce a comprendere qualcosa della vita di un soggetto analizzando il suo quadro astrologico secondo la prospettiva giudiziaria, può ricorrere alla famosa Trutina Ermetis, un oroscopo di concepimento utilizzato in astrologia esoterica. In realtà il calcolo non giunge a stabilire la vera data del concepimento (anche perché non è possibile calcolarla con precisione assoluta nemmeno usando gli strumenti della scienza), ma si riferisce a una data che simbolicamente lo rappresenta. Insomma, si tratta di un calcolo arbitrario e irrealistico. Ma può riguardare veramente qualcosa della vita del soggetto?  Ma a parte ciò, siamo sicuri che lì dove non arriva l’una arriva l’altra astrologia? Quanto possiamo conoscere della nostra vita tramite l’astrologia? Siamo sicuri che risponda a ogni interrogativo?
 
Spesso “l’arte di Urania” è una questione di fede collegata necessariamente alla nostra sensibilità. I nostri paradigmi, le nostre conoscenze, il nostro vissuto, può influire moltissimo sulla lettura della realtà, sull’interpretazione dei fatti. Perciò sembra esserci veramente poco di oggettivo in tutto ciò. Da un lato c’è la nostra percezione delle cose, dall’altro lato c’è il grado di influenzabilità del consultante col suo punto di vista, e da un altro lato ancora c’è un sistema che per natura risulta essere vago. Per questo occorre esplicitare le regole a monte che stanno dietro a ogni astrologia, tale che lo scontro coi fatti risulti il più onesto e oggettivo possibile. Questo risulta assai difficile se il nostro approccio è religioso dato che ci si riferisce a questioni dell’anima che non possono essere valutate e osservate. Ci si può persuadere della fondatezza di certe affermazioni quando esse risuonano convincenti alle nostre orecchie, quando sono formulate in maniera elegante, logica, affascinante.  Tuttavia è filosofia perché per dimostrare che qualcosa è vera occorre più del semplice ragionamento.
  
Allora vediamo insieme quali sono, secondo me, alcuni dei requisiti che dovrebbe possedere un qualsiasi soggetto che si appresta a studiare seriamente l’astrologia:
1) Prima di tutto occorre una predisposizione allo studio: anche volendo approcciare alla visione religiosa della materia, occorre avere conoscenze in campo della filosofia della scienza perché non possiamo trattare il tema della verità e della realtà senza una buona preparazione.

2) Se vogliamo studiare la psiche del soggetto è necessario studiare la psicologia e il significato specifico di certi termini. Ma per psicologia non intendo i testi di Jung, perché essi non sono assolutamente sufficienti.

3) Se vogliamo fare ricerca astrologica non dobbiamo credere ad alcun dogma astrologico: tutto va messo in discussione partendo dal presupposto che ogni conoscenza è provvisoria.

4) Sarebbe preferibile seguire un maestro che possa darci delucidazioni su alcuni concetti chiave della materia, poiché lo studio da autodidatta aumenta le probabilità di fraintendere qualcosa.

5) Sarebbe auspicabile prendere gli insegnamenti di un maestro come punto di partenza per proseguire nella ricerca, nel caso questa fosse lo scopo dei nostri studi, poiché si presuppone che nessuno detiene verità assolute.

6) Occorre studiare ogni tipo di astrologia per farsi un’idea generale di come vengono trattati gli argomenti, ma poi occorre scegliere una direzione ben precisa per non incorrere in dissonanze cognitive e praticare astrologie che sono soltanto minestroni e ricche di contraddizioni.

7) Bisogna escludere l’idea che l’integrazione delle diverse astrologie possa allargare i punti di vista sulla medesima questione, proprio perché molte volte le indicazioni di un’astrologia sono in conflitto con quelle di un’altra (per esempio chi nasce sotto il segno del Leone, sarebbe invece del Cancro per chi pratica l’astrologia indiana).

8) Occorre prima di tutto domandarsi cosa ci si aspetta dall’astrologia, per poi scegliere quella che si avvicina di più alle nostre aspettative.

9) Occorre avere conoscenze della storia dell’astrologia e nozioni astronomiche perché esse possono facilitare le nostre riflessioni e deduzioni nel caso volessimo procedere nel campo della ricerca.

10) Occorre studiare la psicologia nel caso volessimo verificare l’attendibilità delle affermazioni del nostro interlocutore e stabilire quanto sia obbiettivo il nostro esame della realtà. 

11) Occorre studiare e tenere bene a mente soprattutto le critiche e le osservazioni che gli scienziati fanno agli astrologi circa l’astrologia, perché costringono a rimettere in discussione le nostre credenze.

12) In ultimo occorre interrogarsi sul peso delle variabili ambientali nell’interpretazione di un caso: infatti nessuno ci obbliga a credere che l’astrologia sia un completo strumento di conoscenza e che ci parli di verità universali e apodittiche.