29 dicembre 2018

Oroscopo del 2019


BUON 2019
Questo è l'oroscopo del nuovo anno. Qui in Italia comincia con l'ascendente Bilancia. In un posto diverso del mondo, il grafico sarebbe diverso, e anche i pianeti sarebbero in Case diverse. Significa che questo oroscopo è valido solo per l'Italia? Nemmeno. È valido solo per Roma dato che è stato calcolato per quella città. Significa che i romani devono tener conto di quelle indicazioni? Nemmeno perché il primo gennaio l'anno comincia solo per il calendario, non per l'astrologia. Anche per questo anno mi aspetto che venga spiegato come dovremmo comportarci con gli aspetti astrologici descritti nel tema del primo gennaio 2019. Molti oroscopari tirereanno in causa l'evoluzione, la spiritualità, la pace, la psicologia (quella spicciola) per dare consigli (non richiesti da nessuno). Ovviamente si beccheranno centinaia di like per aver parlato di qualcosa di cui un secondo dopo ci si scorda e che non serve assolutamente a nulla.  Insomma, lo stesso risultato lo si può ottenere tirando a sorte le carte napoletane. Come detto prima, nemmeno si può dire che quell'oroscopo riguarderà i fatti che accadranno nel mondo nel corso del 2019 dato che il primo gennaio non è l'inizio di nulla in termini astrologici. È solo una data convenzionale. Semmai volessimo fare un oroscopo del nuovo anno dovrebbe cominciare all'equinizio di primavera, data universalmente stabilita per far cominciare lo zodiaco. Quindi, mentre gli oroscopari perderanno tempo a fare astruse e inutili previsioni, a dare inutili consigli, banali, ripetitivi, spiccioli, io mi dedicherò alla vera astrologia. Non guadagnerò 100 like ma almeno non avrò scritto cazzate..!! È da queste piccole cose che si riconosce un astrologo da un semplice oroscoparo.
BUON 2019 A TUTTI
 #oroscopo #duemila19 #astrologia #alrami

28 dicembre 2018

Pippe mentali e polemiche



Quando un neofita comincia a studiare l’astrologia gli diventa irresistibile interpretare il tema di nascita di chiunque gli capiti sotto tiro. Nei gruppi di astrologia dove ci si confronta e soprattutto ci si scontra per questioni di tipo ideologico, è quasi un’abitudine fissa quella di controllare il tema natale del proprio interlocutore per avere il quadro della situazione “sotto controllo”. Come a dire che conoscere il tema di nascita di chi parla può aiutarci a comprendere meglio le sue motivazioni e quindi a trattarlo di conseguenza. Poi, io che ho fatto il grave errore di rendere pubblico il mio grafico astrologico, facilito di gran lunga chi è alla ricerca dei miei dati anagrafici. 


E stando a quella che è la mia personale esperienza, giacché nessuno mai è stato in grado di interpretare correttamente il mio tema di nascita, chi cercava di farsi un’idea di me sbagliava in modo clamoroso. Così, chi per esempio è abituato a leggere sui manuali che Marte nei Gemelli è polemico e vedeva questa posizione nel mio quadro astrologico, giungeva alla conclusione che ogni mio intervento sia mosso sempre dalla polemica. Non comprendeva, invece, che quel Marte nel mio caso si esprime in ben altra maniera.


Insomma, l’astrologia, nelle mani sbagliate diventa uno strumento di pregiudizio ed esalta solamente la miopia dell’astrologo. Qualcuno potrebbe pensare che se l’astrologo sbaglia è perché l’astrologia non funziona. E su questo punto posso essere relativamente d’accordo. Infatti, così come il Sagittario Bruce Lee si cacciò nei guai per aver detto che il 90% delle arti marziali sono solo bei movimenti privi di reale efficacia, allo stesso modo, anche io che sono ugualmente Sagittario, credo che la stessa cosa possa essere detta per l’astrologia: più che fatti concreti mi sembra che l’astrologo tiri l’acqua al proprio mulino pur di far corrispondere le cose a proprio piacimento (il parallelismo tra me e Bruce Lee è solo a titolo di esempio, una coincidenza).



A scanso di equivoci, però, non dico che il 90% dell’astrologia sia tutto fumo, ma una discreta parte sì. E credo che su questo punto siamo d’accordo tutti quanti visto che c’è pure chi non crede nella maniera più categorica alla validità del mio metodo astrologico. Solo una strettissima minoranza di astrologi, quelli totalmente privi di senso critico, credono che tutte le astrologie siano valide, comprese pure quelle ispirate telepaticamente da fantomatici maestri tibetani o rivelate da veggenti vari, o che includono persino la costellazione di Ofiuco tra i 12 segni.


Quindi, all’oggettiva difficoltà, non da poco, di individuare un metodo astrologico che funzioni per davvero, c’è anche il limite di quegli astrologi che non sono portati per lo studio dell’astrologia. Ed è proprio in quest’ultima categoria che colloco tutti quelli che hanno provato a interpretare il mio tema di nascita prima ancora di conoscermi a fondo, o solo per dare credito a certe inesattezze sul mio conto. Io invece procedo esattamente al contrario: siccome non mi interessa giudicare astrologicamente chi la pensa in maniera diversa da me, cerco di trovare conferma nel suo quadro astrologico, se e solo se mi incuriosisce, tenendo conto che potrei anche sbagliare la mia analisi. E sono davvero pochissimi quei “colleghi” di cui mi sono interessato a scoprire i dati di nascita. Forse saranno stati 3 o 4 in 22 anni di pratica.


Mi viene in mente un caso paradigmatico. Una sedicente astrologa, una di quelle che proprio non è portata nemmeno per lo studio di Topolino, osservando il mio quadro astrologico e soprattutto l’opposizione tra Giove e Plutone, sentenziò che dovevo essere un grande spendaccione, uno di quelli con le mani bucate e che perciò potevo essere la rovina della mia fidanzata. La cosa mi fece ridere a crepapelle perché il mio rapporto col denaro è contrassegnato dall’ansia: non spendo soldi nemmeno con le cannonate dato che la cuspide della mia 2^ Casa è in Vergine/Bilancia. Oculato, parsimonioso, cauto, equilibrato, dunque l’esatto opposto di ciò che diceva. Non ho vizi, non fumo, non bevo, non amo i vestiti di marca, cerco di risparmiare persino i centesimi. I miei unici acquisti sono i libri, che tra l’altro acquisto usati. 


Ma il problema non è aver sbagliato se poi ci si può correggere. Il problema è giudicare un’altra persona sulla base delle proprie aspettative, usando l’astrologia. In questo modo, se c’è qualcosa che non torna, si forza la mano e difficilmente si cambia idea perché in questo caso l’astrologia viene impiegata per rafforzare i propri pregiudizi, non per farsi un’idea critica dell’interlocutore.


Un altro esempio: un mio lettore, rispondendo a un mio articolo in cui parlavo della personalità, prima citando il mio Mercurio dissonante a Plutone e poi parlando di altri aspetti del mio tema natale, mi invitava a non essere paranoico su certe questioni. In realtà mi sono stati attribuiti pensieri che non ho mai fatto, sulla base di quel che potrei pensare in virtù di certi aspetti astrologici del mio tema di nascita, ovviamente interpretati col suo personale metodo di lettura. Insomma, mi sono ritrovato vittima del pregiudizio, per l’ennesima volta. Pippe mentali. Niente di grave perché chiunque può sbagliare; ma a patto che ciò non diventi il tipico modus operandi. Non che io abbia risentimento nei confronti di chi ha commesso questo errore; ma ho preso questo caso come esempio solo per documentare come possa diventare sgradevole un giudizio, anche se detto senza vena polemica.

Addirittura c'è chi, giudicandomi, ha sbagliato clamorosamente tutti, tutti, tutti i punti che riguardano le mie motivazioni e le mie azioni. Non ne ha beccata una nemmeno per sbaglio, ma ha dimostrato solo la sua totale incapacità critica nonostante, al contrario, si vanti proprio di averla. Anche se dal suo tema sembra possa avere ragione, in verità lo spirito critico è solo sterile polemica.  Perciò la stessa posizione astrologica può avere diverse modalità espressive.  


Io credo che si potrebbe capire molto di più il proprio interlocutore se si evitasse completamente l’uso dell’astrologia come strumento di indagine psicologica.  Io infatti non uso mai l’astrologia per decifrare il mio interlocutore, proprio per non incorrere negli errori summenzionati. Non perché io sia meglio di altri, ma perché è davvero fastidioso generalizzare dato che l’astrologia non è deterministica. Diverso è il caso in cui l’interlocutore mi costringe ad analizzare il suo caso per colpa dei suoi comportamenti disonesti, conclamati, chiari ed evidenti, non equivocabili.


Ma consideriamo pure che c’è chi fraintende tutto ugualmente. E lì, oltre a non essere portati per scorgere le sottigliezze dell’animo umano, c’è anche il fatto di avere un pessimo carattere. Scoprire quale sia la causa dell’altro, non è oggetto di questo mio intervento. 


Sia ben chiaro che esalto chi si butta alla cieca nell’analisi di un tema di nascita, perché lo faccio io quotidianamente con i miei consultanti; ma come detto prima, bisogna essere portati per lo studio dell’astrologia, altrimenti si finirà per farsi un sacco di pippe mentali, e dire per esempio che Marte in Gemelli appartiene solo ai polemici e non che è pure l’intensa attività mentale, l’energia impiegata per il puro piacere del ragionamento.

L’astrologia è spesso impiegata più per fare del male al prossimo che per comprenderlo, perché diventa lo strumento per portare la ragione dalla propria parte. Più che avvicinare, separa, crea una distanza tra sé e l’altro attraverso un giudizio, spesso punitivo. Perciò comprendo, pur non condividendolo al 100%, l’approccio di quegli astrologi che si astengono da un’analisi descrittiva, “giudiziaria”, di un caso. Ma qui non si tratta di bollare l’uso della astrologia giudiziaria: si tratta solo di imparare a essere più cauti perché l’astrologia non è una scienza esatta. 


In conclusione, questa sì che è una polemica, ma verso chi usa l’astrologia passando dal piano dei contenuti a quello personale. È per questo che non scambio più pareri con nessuno: puntualmente prima o poi capiterà sempre qualcuno che dirà “la pensi così perché secondo l’astrologia (la sua) sei colà”. La cosa irritante, però, non è solo il giudizio, ma soprattutto il consiglio finale e immancabile: “quel che ti capita è lo specchio di quel che hai dentro; perciò dovresti fare così e colà”, come se tutto fosse solo una continua proiezione, come se questa fosse l’unica reazione possibile. In realtà è solo la frase di chi si atteggia a psicologo, ma che non ha capito niente. Insomma, ancora pippe mentali che dimostrano quanto l’astrologia, nelle mani delle persone sbagliate può diventare un’arma di violenza per dare giudizi errati e per dare consigli inopportuni e non richiesti.


Evidentemente, la maggior parte degli astrologi vuole mettersi in cattedra per dare consigli di vita pur non avendo minimamente gli studi e la predisposizione per poterlo fare. E infatti, ciò che ne viene fuori sono solo e soltanto pippe mentali.

24 dicembre 2018

La vera data di nascita di Gesù e il culto del Sol Invictus


Auguri natalizi a tutti!!!
Già prima della nascita di Gesù gli antichi uomini festeggiavano il sorgere del sole il 25 Dicembre perché in questo giorno avviene un fenomeno astronomico molto importante. In pratica, durante il corso dell’anno il Sole sorge perfettamente a est durante gli equinozi; ma solo nella data tra il 21 e il 22 dicembre, quando si verifica il solstizio di inverno, sorge a sud-est. Questo significa che ogni giorno il Sole sorge in un punto leggermente diverso dal giorno prima; ma per tre giorni, proprio a partire dal 21 dicembre, sorge sempre nello stesso punto. Poi, tra il 24 e il 25 Dicembre riprenderà a muoversi di nuovo verso nord-est. La data del solstizio d’inverno, anche millenni prima della nascita di Gesù, ha sempre catturato l’attenzione degli uomini antichi perché riguarda il giorno in cui le ore di buio sono di più di quelle di luce (nell’emisfero sud invece accade il contrario).


Ma dal 25 dicembre, invece, piano piano le ore di luce diventeranno sempre di più sino a toccare il culmine sei mesi dopo. Gli antichi hanno sempre tenuto conto della data del 25 Dicembre perché il Sole riprende il suo cammino verso est, indice del fatto che le giornate si allungheranno sempre di più e le ore di buio diminuiranno. Ciò era visto come il segno che la vita trionfa sulla morte così come la luce trionfa sulle tenebre. Ebbene, quel giorno fu denominato “del Sol Invictus” (sole invincibile) e venne utilizzato come data di nascita delle principali divinità: ogni popolo susseguitosi nel corso dei millenni ha associato la data del 25 Dicembre alla nascita del suo dio.

I festeggiamenti pagani del sol invictus difficilmente sarebbero stati sradicati dalla cultura di quei popoli millenari; e perciò nello stesso periodo in cui si adorava il dio Mithras, i primi Cristiani fecero una sostituzione inserendo il nome di Gesù al posto di quell’altro. Dunque, la data del 25 Dicembre sarebbe un semplice adattamento strategico che nel 330 d.C. Costantino adottò per convertire i pagani al cristianesimo senza però sconvolgere le loro abitudini festive. Tant’è che Papa Leone I, nel sermone tenuto nel Natale del 460 d.C. disse: “È così tanto stimata questa religione del Sole, che alcuni cristiani, prima di entrare nella Basilica di San Pietro in Vaticano, dopo aver salito la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell’astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana. I cristiani devono astenersi da ogni apparenza di ossequio a questo culto degli dei”.

Anche se ciò è vero, secondo il Prof. Shemarjahu Talmon dell’Università Ebraica di Gerusalemme, Gesù potrebbe essere nato per davvero alla fine di Dicembre. Il professore è giunto a questa conclusione confrontando il vangelo di Luca con il “Libro dei Giubilei” ritrovato fra i Rotoli del Mar Morto.

Dall’analisi del Vangelo di Luca, infatti, si evince che Zaccaria ed Elisabetta, zii di Gesù, concepirono alla fine di settembre e che l’annunciazione dell’arcangelo Gabriele alla madonna, circa l’immacolata concezione, avvenne sei mesi dopo questo episodio, cioè a Marzo. Contando nove mesi arriveremmo a Dicembre.

Ciò coincide, in effetti, anche con le ricerche di Keplero quando affermò che attorno al 7 Dicembre a. C. avvenne l’esplosione di una supernova, che per la tradizione cristiana potrebbe essere la famosa cometa avvistata dai Re Magi. Naturalmente si tratta di ipotesi affascinanti e un punto definitivo su questa storia non è ancora stato messo da nessuno.

Da questo resoconto impariamo che c’è stato un tempo in cui fede, astronomia e astrologia erano le facce della stessa medaglia tant’è che ancora oggi festeggiamo eventi di natura astronomica, di rilevanza astrologica, e assorbiti dalle religioni. Un esempio è la Pasqua, che capita nella domenica subito dopo la prima Luna piena di primavera: elementi della natura sono utilizzati per l’aggregazione sociale, per la condivisione di ideali, per la costruzione di uno spazio sacro interiore ed esteriore. Ma di questo ne parlerò in un prossimo articolo…
#astrologia #zodiaco #costellazioni #oroscopo #natale #Gesù #alrami

15 dicembre 2018

La chiarezza in astrologia


È empirico tutto ciò che è frutto dell'esperienza diretta; perciò tutto ciò che rientra nel campo dell'esperienza è legato anche al osservazione di un fenomeno. 

Quando L'osservazione è strutturata e organizzata attraverso un sistema di indagine standardizzato, si trasforma in statistica. Quando le osservazioni si riferiscono a una manciata di casi, o comunque a una molteplicità non trattati in maniera statistica, allora parliamo di aneddotica. Molto di quel che sappiamo in astrologia è frutto della aneddotica e dunque dall'esperienza. 

Però esiste anche un altro tipo di astrologia che invece trae spunto non dall'esperienza diretta ma dalla riflessione e dalla speculazione astratta. In linea di massima possiamo dire che l'astrologia che ci è stata tramandata fino a oggi è una sintesi tra questi due approcci: uno di tipo deduttivo e l'altro di tipo induttivo. Il primo parte dal presupposto che dal singolo caso, dal particolare, possiamo trarre una generalizzazione. Nel secondo caso invece, da una moltitudine di casi si deduce come si esprimerà il caso particolare. La deduzione implica un'ipotesi da mettere alla prova, l'induzione invece hai il difetto di essere soltanto probabilistica. 

Secondo questi presupposti un'analisi induttiva in astrologia presuppone già il fatto che Il risultato non sarà scientifico poiché è tale solo ciò che è sempre ripetibile, identico, nelle stesse condizioni controllate, spesso di laboratorio. In genere quando si parla di scienza si è più tolleranti e si usa definire un qualsiasi tipo di sapere organizzato secondo assiomi, postulati, paradigmi. La psicologia è una di queste. Tuttavia esiste nel campo della psicologia la branca del comportamentismo in cui ci si basa su esperimenti di laboratorio e non su riflessioni di tipo filosofico come avviene per esempio nella psicoanalisi. Fatto sta, che anche in questa materia tutto è dato dall'integrazione tra induzione e deduzione, tra empirismo e filosofia, tra statistica e intuizione. 

Resta inteso che una spiegazione dei fenomeni astrologici risulta essere pura astrazione che non aggiunge e non toglie nulla all'osservazione in quanto non sufficiente alla sua dimostrazione. Questo perché i fatti astrologici sono assai difficili da dimostrare essendo descritti da fattori astrologici la cui espressione è abbastanza ampia e a volte vaga. 

Proprio per questo motivo occorre usare un linguaggio che possa ridurre il più possibile la vaghezza della materia e che possa condurre le osservazioni in direzioni più definite, così che anche in assenza di una statistica, almeno si sappia cosa osservare. Per questo è necessario demarcare le varie posizioni astrologiche attraverso una terminologia chiara. 

Quando si fa un'analisi della personalità attraverso lo studio dell'astrologia vuol dire che si impiega la terminologia della psicologia attraverso l'interpretazione delle posizioni astrologiche. Dato che le parole a volte possono avere un senso e un significato diverso a seconda della materia che le utilizza, per evitare di disperdersi in una torre di Babele di significati e sensi anche incompatibili tra loro è bene rimanere coerenti con l'obiettivo che si vuole raggiungere: se lo scopo dell'astrologia è quello di comprendere anche la psiche del soggetto, l'unica terminologia possibile è quella della psicologia. 

In questo senso, non si può usare un termine al posto di un altro. Il termine personalità per esempio, spesso viene impiegato per descrivere il ruolo dell'ascendente. Questo è totalmente sbagliato perché la personalità è un insieme di fattori che si esprimono attraverso l'insieme delle caratteristiche del tema di nascita. 

Pianeti all'ascendente non fanno che rafforzare la personalità, cioè rendere il soggetto più determinato. Ma non si può confondere la determinazione con la personalità. Per convenzione si usa dire "forte personalità" di tutte quelle persone che sanno imporsi. Ma è solo una convenzione  e certamente non si tratta di un attributo ascrivibile al semplice ruolo dell'ascendente. La personalità è data dall'insieme del tema di nascita e non solo dell'ascendente. 

Chi afferma il contrario, vuol dire che non usa la terminologia psicologica applicata all'astrologia, ma usa sensi e significati tutti da interpretare.  Ognuno chiaramente può fare quello che vuole, ma certo crea confusione. In virtù del mio ascendente Vergine e del mio Mercurio in Capricorno, sto scrivendo un dizionario in cui spiego qual è il significato di certi termini psicologici impiegati per uso astrologico.


13 dicembre 2018

Astrologia Biblica


Su di un noto sito di astrologia ho trovato la traduzione di un articolo molto curioso, firmato da un astrologo che non avevo mai sentito prima.
Si tratta di Bill Donahue VEDI QUI, autore di un'introduzione all'astrologia Biblica. 
Ecco qui un piccolissimo estratto del testo:

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 I tre decani del Toro sono:

1. Orione (la luce)

2. Eridanus (il Fiume)

3. Auriga (il pastore o cocchiere)
Questi fanno tutti parte della costellazione del toro:
In sintesi abbiamo il fuoco spirituale (il fiume di Eridano) che scorre giù dalla nostra fonte spirituale Orione (stella luminosa) e le greggi vanno al pastore (Auriga) per essere salvate trasmutazioni della coscienza inferiore nell'alto tramite la guida spirituale interiore da Dio
Toro, dobbiamo attraversare la vita con testardaggine e determinazione per raggiungere i nostri obiettivi, a volte, eppure la resistenza dell'ego a dissolversi nello spirito è anche una battaglia.

I tre decani del Toro

1. Orione il primo decano del Toro

La Cinta di Orione è formata dalle 3 stelle attraverso il centro. La luce di Orione è la più brillante di tutte le costellazioni.

Il Toro è il tuo Ego, ciò che devi conquistare. Il Toro è rappresentato nel Libro di Giobbe:

Giobbe 38: 31 Puoi legare le dolci influenze delle Pleiadi, o perdere le bande di Orione?
sciogliere le bande di Orione cioè puoi allentare la luce (Spirito) di Orione che è in schiavitù dalla natura inferiore?

Nel centro del toro, come nel centro del nostro ego, c'è una luce dello spirito e può essere lasciato splendere attraverso il nostro ego?
In questo modo vengono superate le restrizioni del Toro.

Cristo ha detto:
Matteo 6: 22 La luce del corpo è il occhio: se dunque il tuo occhio essere singolo tutto il tuo corpo sarà pieno di luce

Una volta che la luce dell'occhio singolo splende attraverso di essa, ci conduce a stati di coscienza sempre più grandi. Guardando indietro al decano, il piede sinistro di Orione si alza come per schiacciare il suo nemico:

Qual è il simbolismo del piede?

Genesi 3: 15 E porrò inimicizia tra te e la donna, e tra la tua posterità e la sua discendenza; ti schiaccerà il capo e tu schiaccerai il tallone.

inimicizia è ostilità

donna è spirito

Orione (la luce interiore) è pronta a combattere il sé inferiore (serpente) alzando il piede sinistro e rimuovere l'inimicizia (ostilità, separazione) tra l'uomo e lo spirito e così la sua coscienza è sollevata.

C'è anche la cintura d'oro che è evidente nella costellazione di Orione.

Cinturone d'oro veste intorno all'addome di Orione visto nell'immagine sopra e di cui si parla nel verso seguente:

Apocalisse 1: 13 E in mezzo ai sette candelieri, uno simile al figliuol dell'uomo, vestito con una veste fino ai piedi, e gettato intorno ai papà con una cintura d'oro.

7 candelabri sono 7 chakra

spada è la portata anche da Orione

Isaia 27: 1 In quel giorno il Signore con la sua spada forte e grande e con la sua spada potente punirà il leviatano, il serpente penetrante, perfino il leviatano che è un serpente storto; e ucciderà il drago che è nel mare.


La testa della spada ha la forma di un agnello.

Rivelazione 17: 14 Questi faranno la guerra con l'Agnello, e l'Agnello li vincerà:

L'agnello è la mente superiore, le capre sono mente inferiore

Clava nella mano destra di Orione, è il lato spirituale destro, il potere dello spirito. Il Giardino dell'Eden è in Oriente (lato destro del cervello)

Nella mano sinistra tiene la testa di un leone (o coscienza inferiore). Pietro parla di Satana come di un leone ruggente:

1 Pietro 5: 8 Sii sobrio, sii vigile; perché il tuo avversario, il diavolo, come un leone ruggente, se ne va, cercando chi potrebbe divorare:

Betelgeuse, alpha orionidis è la stella più luminosa sulla spalla sinistra di Orione significa "il ramo". Il ramo è menzionato nel verso seguente:

Zaccaria 3: 8 Ascolta ora, o Giosuè, il sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che siedono dinanzi a te; poiché essi sono uomini meravigliati, poiché ecco, io darò alla mia serva il FURTO.

RAMO pure in maiuscolo e quindi cosa significa? Guarda il seguente verso:

Giovanni 15: 5 Io sono la vite, voi sono i rami: Colui che dimora in me e io in lui, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla.

Il Ramo siamo noi, e quindi la stella più brillante nel cielo dentro ognuno di noi e rappresenta il potenziale spirituale che splende attraverso.

Regale o Rigel è la stella nel piede sinistro di Orione e significa "ciò che schiaccia".

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Ecco da parte mia una serie di appunti critici su quanto letto.

Questo autore scrive cose affascinanti anche se mi lasciano un po' perplesso. Vediamo di fare il punto della situazione. La storia di attribuire un decano alle costellazioni zodiacali vicine, cioè extra zodiacali, è un fatto nuovo anche se è risaputo che in antica Babilonia, nello stesso mese astrologico venivano intercettate più costellazioni, ma per un massimo di 18. Se anticamente veniva usata una costellazione per ogni decano, allora otterremmo 36 costellazioni. Ma ciò non è mai accaduto.  esistevano Sì i decani, ma non erano collegati a nessuna costellazione. Per esempio circa le 18 costellazioni, le Pleiadi venivano ritenute una costellazione a parte ma erano utilizzate all'interno del mese del Toro. Col passare dei secoli, però, le Pleiadi sono state accorpate all'interno della costellazione del Toro stessa. Quindi è chiaro che l'autore di questo testo non ha tratto informazioni da fatti storici. Insomma, ha inventato una nuova astrologia che quasi certamente può affascinare molti curiosi di esoterismo e spiritualità. 
Una astrologia biblica, come detto poco fa, non esiste nella storia dell'astrologia; e tra l'altro sappiamo pure che l'astrologia occidentale non si basa nemmeno sulle costellazioni, ma sui segni zodiacali dello Zodiaco tropico. Infatti, se dovessimo considerare le costellazioni zodiacali, dovremmo tener conto della precessione degli equinozi come fanno gli astrologi indiani. Cioè, per il fatto che il punto gamma adesso mira 26° indietro rispetto a quello che doveva essere il punto di inizio della costellazione dell'Ariete, segni e costellazioni non corrispondono. Per esempio, chi oggi nasce sotto il segno del Toro, se usassimo lo zodiaco delle stelle sarebbe dell'Ariete proprio perché a Maggio il Sole non punta più verso la costellazione del Toro come una volta, ma verso la costellazione precedente.  
Siccome sto scrivendo un libro di archeo astrologia, questo articolo mi ha colpito molto; ma ho comprenso che in realtà non si tratta di un'astrologia antica, ma di una nuova astrologia che si ispira all'astrologia Indiana usando la Bibbia per formulare insegnamenti di tipo spirituale. 
Venendo invece alle definizioni e descrizioni del segno, non esiste nessun testo storico in cui si associa l'ego al segno (o alla costellazione) del Toro. Inoltre bisogna stabilire cosa si intende per Ego dato che questo termine psicologico viene continuamente usato male. Infatti l'Ego (altrimenti detto "io") è un istanza psichica che serve a mediare tra Es e super-io, dunque un alleato della psiche per il raggiungimento dell'equilibrio. Quando parliamo invece di egocentrismo e possesso, parliamo di uno squilibrio dell'Ego. In ogni caso, per logica, è un fattore Solare che dunque si esplica attraverso ogni segno zodiacale.
C'è un punto in cui dice: "Toro, dobbiamo attraversare la vita con testardaggine e determinazione per raggiungere i nostri obiettivi, a volte, eppure la resistenza dell'Ego a dissolversi nello spirito è anche una battaglia".

La domanda che mi pongo è questa: perché l'Ego (che in questo caso lui lo intende come possesso) dovrebbe dissolversi nello spirito? Questo è secondo me un pensiero che risulta un po' come un luogo comune, qualcosa che è divenuta una specie di moda: la solita solfa che bisogna rinunciare agli averi, che bisogna desistere dal desiderare. Questo è un concetto di derivazione orientale che va bene per chi decide di seguire una vita monastica, fatta apposta per distaccarsi da ogni forma di desiderio, ma che non necessariamente va bene per l'uomo occidentale. Infatti, chi dice che il superamento della sofferenza deve stare per forza in ciò? Questo è un dogma religioso che si accavalla a questioni di ordine psicologico: "come fare per non provare sofferenza".

Pare che questo povero Toro debba meritarsi sempre l'accusa di essere quel materialista che deve evolversi. E dove sta scritto? È solo un retaggio culturale. Io sono quasi sempre contro i luoghi comuni, i dogmi, le citazioni (che secondo me servono solo a dare l'immagine di essere intellettuali) e le generalizzazioni. Secondo me, nel desiderio così come nella spiritualità, ci stanno sempre dei pro e dei contro. Il contro della spiritualità è la scelta radicale di allontanarsi dal desiderio, e quindi anche dalla vita sociale (altrimenti i monaci non farebbero una vita ritirata). E questo non è quasi mai un bene. In un'altra cultura diremmo che il desiderio è il motore del mondo. Insomma, in certe frasi ci vedo insegnamenti utopistici (parlo da laureato in psicologia) che forse hanno l'unico merito di impressionare l'ascoltatore. Ovviamente rispetto l'idea, anche se troppo abusata, di questa evoluzione spirtuale basata sul distacco, anche se non la condivido minimamente e non la consiglierei quasi a nessuno.  
Da questa traduzione ho comprenso che l'autore ha cercato sulla Bibbia delle parti da far combaciare con la sua lettura astrologica. Non so di preciso quale logica lo abbia spinto a usare certi versetti anzicché altri; ma questa commistione mi ha comunque incuriosito. Occorre però fare una specificazione per i lettori: associare una costellazione a un verso della Bibbia, in questo caso non c'entra niente con la storia. Infatti è chiarissimo che le associazioni sono arbitrarie. Ciò significa che la logica di collegare certi versi a certe costellazioni non è la stessa di chi ha scritto la Bibbia, anche se indubbiamente in quel testo sacro ci sono riferimenti di tipo astromico-astrologico nascosti tra le righe, così come testimoniato da Von Dechend e De Santillana che hanno trovato riferimenti persino nell'Amleto di Shakespeare. Morale della favola, avrebbe potuto usare anche qualsiasi altro testo per ottenere lo stesso risultato dato che ogni verso può essere applicato a proprio piacimento "per far quadrare il cerchio".
Un'altra cosa che mi ha lasciato perplesso è che definisce Orione la costellazione del pastore, quando invece il pastore (o bifolco) è Boote, costellazione che si trova nei pressi del Gran Carro.
Inoltre ho notato che mischia anche concetti orientali come quello del karma, che con la Bibbia non c'entrano proprio niente.
Mi sembra un po' un'astrologia "olistica" dove l'auore ha preso un po' dall'astrologia Indiana e dallo zodiaco siderale, un po' dall'astronomia Babilonese che contempalva annche costellazioni extrazodiacali, e naturalmente con citazioni della Bibbia e della cultura orientale. Un mix che appassionerà sicuramente molti lettori ma che è pur sempre una sua personalissima "invenzione".
Naturalmente bisogna chiedersi se questo tipo di astrologia può essere utile per formulare un profilo astro-psicologico affidabile. Questo, purtroppo, non posso saperlo, ma credo possa essere più utile per altri scopi. Originale anche se molto distante dal mio modo di fare, sicuramente è un tipo di astrologia che cavalca l'onda delle mode, soprattutto in questo periodo dove parlare di Bibbia fa sempre tendenza, sopratutto se da essa si tira fuori qualcosa di particolare...


01 dicembre 2018

La storia è da riscrivere?


 Sweatman e Coombs sono due ricercatori che potrebbero portare gli storici a riscrivere la storia delle nostre origini. Dalle loro ricerche archeoastronomiche, infatti, emergerebbe una storia completamente diversa da quella che conosciamo: gli uomini preistorici potevano avere conoscenze astronomiche assai sviluppate. Se ciò fosse vero vorrebbe dire che il cervello dei sapiens era già sufficientemente abile da gestire operazioni assai complesse tanto da comprendere persino la precessione degli equinozi. La notizia è così importante che è stata battuta da numerosi siti nazionali e internazionali. La ricerca invece è apparsa su Athens Journal History.
Si tratta di un argomento assai importante non solo dal punto di vista antropologico e storico, ma soprattutto dal punto di vista astrologico poiché sarebbe da anticipare di parecchi millenni la nascita dei culti astrali e quindi dell'astrologia stessa. 


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