31 marzo 2014

Gemelli stimolanti e Vergini caotiche

Buongiorno Giuseppe,
ho visto tuo blog questa mattina e vorrei chiederti gentilmente un consulto, mi chiamo  (...) e la mia data di nascita e' (...) a.m. ho una storia d' amore con un ragazzo di nome (..) volevo chiederti se durera' .....ti ringrazio per la gentile attenzione...spero a presto buon lavoro...

Mi fai una domanda da un milione di dollari. Nessuno può stabilire se una relazione può durare a lungo perchè decidono di stare insieme, per tutta la vita, anche persone che sono totalmente incompatibili e che stanno sempre a litigare, mentre ci stanno persone perfettamente compatibili che si lasciano perché non sono fatte per un rapporto duraturo. Però posso dirti se siete compatibili. Un analisi più accurata la faccio solo in privato. La compatibilità è nella media. Non c'è un attrazione magnetica duratura, ma più che altro un sentimento che si manterrà tiepido a lungo andare. Se vado a leggere il grafico astrologico dell'anno in corso, vedo Plutone in 5^ e Nettuno in VII^ Casa di rivoluzione, che sono i due sentori delle relazioni complicate e ambigue. Insomma, ti stai facendo assalire da un sacco di dubbi e di paure. Non so dirti però se queste paure sono giustificate oppure no perché non so assolutamente nulla della tua storia e dovrei analizzare anche il grafico del tuo partner. Ma si tratta di un lavoro troppo lungo e impegnativo che non svolgo qui sul mio blog. Nel nuovo anno astrologico, cioè a partire dal tuo prossimo compleanno, la situazione non cambia: Nettuno in 5^ Casa di rivoluzione mi parla sempre di situazioni ambigue e poco chiare nelle relazioni, rapporti basati sulle paure e sul caos. 


Ciao 
amicizia richiesta su fb. Hai ragione non sono stata per niente precisa..è un momento lavorativo in cui sono quasi ferma..ho lavorato come Manager e Coach per anni in una società di formazione ma non sentendomi più allineata con la filosofia aziendale ho deciso di dedicarmi a progetti miei...man mano però mi sono demotivata e ho costruito ben poco, tranne che collaborare ad un progetto molto importante con il mio compagno e altri professionisti, ma dove il cardine è lui ed essendo lui un Leone puoi ben imaginare cosa significhi...non mi ci sento nel mio...nel frattempo continuo a formarmi e studiare, stò frequentando la scuola di (...) per insegnanti (che adoro), ma è un percorso lungo e nel frattempo ho bisogno di mangiare... e sopratutto essere autonoma nelle mie finanze...
Tutto questo mi porta grande insoddisfazione lavorativa che si riperquote nel rapporto di coppia dove cerco costantemente attenzioni e un grande bisogno di varietà che fino a poco tempo fa soddisfavo pienamente con il mio lavoro..
La mia domanda è: a cosa in questo momento è più giusto che dedichi le mie e energie per realizzarmi a livello lavorativo?
Spero di essere stata più chiara!Grazie infinite

Il problema infatti è la competizione che nel tuo caso è sentita fortemente per due motivi: 1) sei una Cancro, emotiva e sensibile 2) hai il Sole in I^ Casa che ti fa energica e battagliera. Non molli dunque. Tutta questa energia è egopatica perché è indirizzata verso te stessa; per questo senti forte il confronto e la sfida: vorresti primeggiare, vorresti essere leader ed è ovvio che con un Leone le cose si complicano. La tua realizzazione professionale è sicuro al 100% in linea con tutto ciò che richiede la progettazione, l'architettura e la musica. L'organizzazione e la gestione di eventi legati alla casa, potrebbe andare bene. Ma anche questo percorso di studi, dato che comprende l'uso della musica, è eccellente. Purtroppo hai Saturno in 2^ Casa che indica guadagni lentissimi ma che si consolidano con il passare degli anni. Al negativo invece indica guadagni forti e il rischio di perdere tutto. Nettuno nella tua 6^ Casa e il Sole a ridosso della 12^ mi fanno pensare a una forte attrazione per le attività mediche o paramediche e riconfermo, allora, la tua scelta di studio. Puoi incentivare le entrate economiche lavorando nel campo dell'organizzazione di eventi dato che hai un cervello costantemente impegnato a ingegnarsi su nuovi progetti. In questo modo potrai investire le tue straordinarie energie fisiche senza sentirti in competizione con qualcuno. Purtroppo in amore tendi a prevaricare e a perdere l'attenzione a causa di Venere nei Gemelli e del Sole in Cancro in I^ Casa. Tocca a te saper trovare gli stimoli nel partner. 

29 marzo 2014

Nuovo studio Antropo-Astrologico. Decima parte.

Eccoci all'ultima parte del nostro viaggio antropologico. Oggi parliamo dell'appraisal e ancora delle emozioni. 
Uno dei maggiori teorici dell' "appraisal" è lo psicologo Richard Lazarus con il suo sistema esplicativo/cognitivo/motivazionale/relazionale.
Si tratta della valutazione, delle sollecitazioni dell'ambiente che non sono programmate geneticamente ma che implicano una elaborazione complessa, mediata da attività cognitive controllate dai centri corticali superiori. Le emozioni sono il risultato di tutto ciò.
Questa valutazione dipende da quello che Lazarus definisce "core relational themes" cioè strutture di significato nucleari che sono causa di specifiche emozioni primarie. Si tratta di un principio psico-biologico in cui si afferma che il tipo di valutazione dipende dalle personali disposizioni acquisite, ma che il risultato della valutazione e la risposta emozionale conseguente, è biologicamente determinata. Dunque non esistono risposte emotive tipiche a situazioni tipiche: l'emozione non ha carattere universale.

Berger e Likman parlano di "costruzionismo sociale delle emozioni" in cui si afferma che le emozioni, per l'appunto, sono risposte apprese che servono per regolare l'interazione sociale tra gli indvididui piuttosto che a salvaguardare la specie come sosteneva quella evoluzionista. Le emozioni dunque sarebbero modelli di esperienza acquisiti attraverso la vita socioculturale, cioè basati su sistemi di credenze, sulle norme sociali, sul linguaggio di una specifica cultura. Si tratta di un codice di comportamento che nasce dall'educazione insomma. Noi astrologi sappiamo che questo non è tutto anche se è molto. I costruzionisti vedono le emozioni come costruzioni legate a contesti sociali e quindi variabili come ogni altro fenomeno culturale. Diviene ovvio che non ha più senso osservare le emozioni a partire da un singolo individuo se esso non è altro che il riflesso e l'adeguamento a quello che gli sta attorno.
Da Cartesio che ci vedeva nell'uomo una legge meccanicista, si è giunti a Merleau Ponty che sostiene il concetto della percezione che assume un ruolo creativo e dinamico e aiuta l'uomo a prendere coscienza di se e del proprio corpo: corpo ed emozioni si influenzano a vicenda. Un altro grande studioso dei giorni nostri, Antonio Damasio, nel suo "L'errore di Cartesio" descrive come le emozioni stiano alla base di un buon funzionamento della mente e non l'offuscamento della ragione come abbiamo sostenuto nel capitolo precedente. Il corpo non è il semplice agito della mente, come farebbe un auto nelle mani del suo autista (in termini biologici). Se mente e corpo non possono essere separati alla maniera dualistica cartesiana, ma unificati alla "orientale maniera", allora per Damasio anche emozione e sentimento appartengono a un unico processo. L'idea di Damasio è molto vicina a quella astrologica del sottoscritto:
1)a un certo stimolo esterno avviene una risposta chimica e neurale
2)che si manifestano con risposte innate e inconsce
3) ma anche date dall'esperienza.
4) queste risposte si manifestano nel corpo
5) e influenzano il cervello
6)il cerchio si ripete.
Csordas di cui ho parlato nel capitolo precedente, elabora la teoria dell' "embodiment" per descrivere l'interazione continua tra corpo e mente, interazione del biologico e del culturale nell'esperienza vissuta. 
Secondo Perkins le emozioni sono interpretazioni che si alimentano delle norme sociali e che poi sono espresse a livello corporeo in base alla storia personale dell'individuo. Insomma, cognizione ed emozione sono intimamente correlate, strettamente dipendenti l'una dall'altra e non come poteva immaginare Durkheim che invece tracciava una netta distinzione tra l'oggettivo mondo sociale e il personale mondo psichico. 

Franz Boas lo intuì alla fine dell'800 che è impossibile determinare a priori quali parti della nostra vita mentale sono comuni all'intera umanità e quali invece sono dovute alla società e alla cultura. 

Un altro aspetto molto importante da analizzare rispetto alla tematica delle emozioni è la funzione del linguaggio come mezzo utile per costruire la cultura, che a sua volta contribuisce a dare valore al linguaggio. Michel Foucalt, parlando del concetto di discorso, afferma che non è solo una pratica linguistica ma anche il mezzo mediante cui si manifestano le pratiche sociali intese anche come i ruoli gerarchici. Questo significa che il discorso diviene il mezzo per parlare dell'oggetto ma che dice molto anche su se stessi e dei soggetti che in esso parlano, dunque la cultura che ne sta alla base, da cui proviene e si è formato. Come per dire, che per mezzo mio parla la mia cultura.
La stessa cosa può essere stesa al discorso sulle emozioni che spesso non sono statiche ma dense di ambiguità e contraddizioni: allora il discorso sulle emozioni è un ponte tra una serie di messaggi anche contrastanti. Per questo motivo, questi discorsi vengono adattati da ogni singolo individuo allo scopo di rinegoziare costantemente il loro significato in relazione al proprio vissuto. Allora non parliamo più di rigidi schemi condizionanti.

Per questo motivo diviene molto difficile la consulenza astrologica dato che la percezione che si ha di un oggetto del discorso è destinata a una continua interpretazione soggettiva parzialmente condizionata dal proprio vissuto a da quello che rappresenta nella cultura in cui si è immersi. Lo stesso termine per taluni acquisisce una certa valenza, significato, poiché si colloca su un piano dell'esperienza che non è mai simile in tutto è per tutto a quella degli altri individui, ma pur sempre omologata alla cultura e alla società. Per questo l'archetipo non può che essere un contenitore vuoto da riempire e non già pieno. 

28 marzo 2014

Nuovo studio Antropo-Astrologico. Nona parte.

Una delle cose su cui si preme in particolar modo nell'etnografia, è il grado di empatia da raggiungere con il l'altro, con l'indigeno, senza prevaricare, senza essere colonizzatore. Ma possiamo riuscirci davvero? Non lo credo affatto dato che non è capace di ciò nemmeno il marito nei confronti della propria moglie (o viceversa). Figuriamoci poi se è possibile una cosa del genere in Astrologia, dove la competizione è ai massimi livelli. 

Ricollegandomi a ciò, James Clifford riprende i concetti di Csordas ed estende il concetto di Habitus a quella disposizione d'animo necessaria per comprendere come orientarsi in un determinato contesto, e la propensione a parlare un altro linguaggio. Per habitus evidentemente intende l'empatia ma soprattutto la partecipazione attiva alla quotidianità di quegli uomini. In Italia, Leonardo Piasere usa il termine veneto "imbombegà" per descrivere la necessità di abduzione e mimesi necessaria a comprendere il nativo, per ottenere anche il suo consenso, ma sempre con una continua tensione tra se e l'altro, apprendendo il "non noto" con l'analogia e la risonanza con il proprio vissuto.

Ecco: da questo punto di vista, il lavoro dell'astrologo deve basarsi su questa continua tensione tra il proprio vissuto e quello della persona a cui sta analizzando i transiti per esempio. Una chiara percezione di come essi possano funzionare sull'individuo può esserci solo per mezzo dell'analogia, che è il modo per trovare delle somiglianze tra se e lui, somiglianze non sempre sono coerenti con il vero significato dell'aspetto, dato che talvolta lo studioso attribuisce a esso un significato che si discosta dal suo reale scopo e significato, arricchendolo di speculazioni e deduzioni tutte da verificare. Si può ben applicare all'astrologia il concetto di Habitus se esso ha a che fare con la capacità di saper mantenere vivi entrambi i punti di vista: il proprio e quello del consultante.

Unni Wikan, antropologa norvegese, oltre a cercare un approccio empatico con gli indigeni balinesi, cerca di creare una risonanza tra lei, il testo che scrive e il lettore, cercando di trovare una specie di ponte che possa collegare gli altri a se.
Leavitt aggiunge che la ricerca dell'empatia può portare al malinteso, e questo è ovvio dato che non è facile comprendere la linea di confine tra le proprie emozioni e costruzioni logiche e quelle delle altre persone. Per questo invita all'empatia analogica e riflessiva, che consiste nella costante riformulazione del proprio vissuto e delle proprie categorie, mettendo in discussione la propria impressione circa quel che si è appreso empaticamente, con paziente disponibilità.
Allora sembra evidente che nel tentativo di percepire la realtà, non sarà più sufficiente una visione logica dei fatti, ma pure una visione emotiva. Ma cosa è l'emozione? Non è qualcosa di universale! Non è qualcosa che è uguale per tutti! Sia nella forma che nell'esposizione varia e dipende da cultura a cultura. Nell'800 il termine era impiegato per descrivere una perturbazione psicologica, legata, talvolta, a stati di malattia in quanto riguarda qualcosa che può farci perdere il controllo ed è sempre in contrasto con la ragione.

Darwin ovviamente ci vedeva qualcosa di innato, sono fisiologiche ed emergono per il principio di autoconservazione, cioè per favorire i bisogni e l'adattamento all'ambiente. Dunque, si tratta di qualcosa trasmesso geneticamente. Ovviamente, alla visione biologica andrebbe associata pure quella astrologica. 
Secondo Water Cannon  il nucleo centrale delle emozioni risiede nel talamo a cui sono legate tutte le attività del sistema nervoso centrale. Con gli "studi sull'isteria" Freud getta un abbozzo di teoria per definire le emozioni. Ciò che sta alla base delle emozioni, per lui è l'angoscia e la depressione. Nell'angoscia ci vede la preparazione ad affrontare un pericolo immediato, manifestandosi con l'esaltazione dell'attenzione sensoriale e della tensione motrice. Quando l'angoscia va al di la di certi limiti, allora può sfociare nella patologia.  L'emozione però può essere anche una valvola di sfogo a desideri bloccati. 
I lobi frontali, l'amigdala, l'ippocampo, hanno collegamenti che si estendono per tutto il corpo,  in particolare con il sistema immunitario, con il sistema endocrino che regola gli ormoni, con il sistema nervoso autonomo che regola il battito cardiaco, la pressione del sangue. Questo ci dice molto su come la mente può influenzare il corpo e viceversa!
Ma non è tutto qui. Il cervello non è un entità biologica predeterminata: le emozioni vengono mediate dall'ambiente e dall'esperienza e sono essi che modellano il cervello. 
Secondo il mio parere però, esistono disposizioni innate o disposizioni (quelle astrologiche) che fungono da tracciato su cui l'ambiente e la cultura possono costruire la loro struttura "mobile".

Clifford Geertz negli anni '70 sosteneva che il sistema nervoso, ha bisogno di un ambiente culturale e sociale per poter funzionare. Nello studio sui bambini selvaggi descritto nei capitoli precedenti, abbiamo appreso proprio come la componente ambientale e sociale sia importantissima per educare le disposizioni innate a funzionare in un certo modo, ad assecondare certi "binari", a modificare le strutture cerebrali anche per quanto concerne la risposta emotiva a certi stimoli sociali. Per questo bisogna concepire gli archetipi come qualcosa che sta a monte della risposta emotiva che scaturisce da un aspetto astrologico, dato che essa è fortemente condizionata da qualcosa che non è innato. 

Sotto questo punto di vista, come dice Geertz. l'essere umano è incompiuto e necessita nel corso della sua vita di apprendere delle capacità e conoscenze che non sono date dall'apparato istintuale come accade invece per gli animali che sono provvisti di istinti utili alla loro sopravvivenza. Questo vuol dire che gli archetipi sono come delle scatole vuote da riempire, ma con tutto quello che è in analogia con la scatola stessa e non che la scatole contenga già al suo interno tutte le disposizioni di cui l'individuo adulto è dotato.

Sempre Geertz che la socializzazione rappresenta la "specializzazione" mediante cui l'uomo sceglie dalle esperienze emozionali. Questa selezione, solo questa potrebbe essere innata. Con la pubertà il cervello conclude la sua maturità fisica, ma il processo di crescita neuronale continuerà per tutta la vita. Tre quarti del cervello si sviluppano fuori dall'utero e potrei azzardare a dire che solo un quarto è quello che contiene in se le disposizioni innate. Il cervello diverrà sempre meno plastico e duttile dopo i tre anni di vita e pare che dopo quel periodo, lo sviluppo dei centri cerebrali legati al linguaggio, sembra non potranno seguire uno sviluppo normale. Dunque possiamo affermare che l'essere umano, esattamente come l'archetipo, è un insieme di potenzialità ma che necessitano di essere sviluppate e coltivate tramite l'esperienza. 

Altra cosa importante per lo studio astrologico è che le stesse aree cerebrali deputate all'espressione delle emozioni, sono anche quelle deputate al comportamento sociale. In particolare, la corteccia prefrontale che regola il rapporto tra emozioni, motivazioni, e comportamento intenzionale. Nel mio libro di prossima pubblicazione, potrete leggere le mie considerazioni e scoperte sul legame esistente tra le funzioni cerebrali e lo zodiaco.

L'amigdala invece è il "computer centrale emozionale" del cervello. Robin Dunbar ha dimostrato che negli ultimi 5 milioni di anni è avvenuta una sorprendente crescita del cervello umano, soprattutto della corteccia e dei lobi frontali rispetto al resto del cervello. La cosa interessante è che queste zone del cervello non sono quelle che riguardano la costruzione di oggetti utili alla sopravvivenza, ma quelle utili a costruire relazioni sociali, a stringere alleanze, provare simpatie e antipatie. Di conseguenza, il vero sviluppo dell'essere umano (o di altre forme evolute di intelligenza intergalattica/per chi crede in abitanti di altri mondi) è di tipo sociale.
Per funzionare, il cervello ha bisogno dell'interazione con l'ambiente e quindi con l'intervento della cultura.
Il potere di adattamento dell'uomo è così vasto che anche in condizioni estreme è possibile sopravvivere, come dimostra il caso di Amala e Kamala, due bambine indiane allevate dai lupi, che hanno sviluppato il linguaggio del branco e affinato sensi come la vista, l'olfatto e l'udito, ma deficitarie nella gestione delle emozioni, proprio a causa della mancanza di un contesto sociale e culturale adeguato. Insomma, l'essere umano prende quello che gli sta attorno e lo utilizza. Altro caso emblematico è dato da Victor, il bambino cresciuto selvaggiamente poi integrato in società, che perdeva progressivamente le sue capacità autoimmuni e il suo corpo diveniva più fragile. Non solo: fu scoperto che non mostrava attitudine a ridere o piangere (elementi culturali dunque e non innati) ma pure la scarsa predisposizione all'appetito sessuale (anch'esso strettamente vincolato al contesto, dal contatto con gli altri). L'apprendimento di Victor era vincolato a ciò che era rilevante  per la sua sopravvivenza, per i suoi bisogni; per questo non dava importanza alla catalogazione e distinzione dei suoi emessi dalla voce umana. Nemmeno percezione di comportamenti etici e morali sono innati, ma legati al contesto social culturale. Anche in questo caso, possiamo dire che la componente astrologica risulta essere un contenitore vuoto da riempire con l'esperienza e la cultura. In questo caso, buono, non buono, cattivo, giusto, sbagliato, sono concetti che in astrologia non possono esser rappresentati da alcun fattore in maniera deterministica.

Ecco un breve schema riassuntivo dell'emergere delle emozioni: 
1)vi è uno stimolo ambientale
2)l'individuo ne valuta il significato
3)attribuisce un valore allo stimolo
4)in base a quello che gli altri fanno in quel caso
5) in base alle sue disposizioni innate
6)in base all'esperienza
7)in base alle sue capacità di apprendimento
8)reagisce emotivamente 

La prospettiva evolutivo-funzionalista poneva l'accento sulle caratteristiche innate dell'individuo (come farebbe un astrologo dogmatico che nell'astrologia ci vede pure la predisposizione genetica); mentre quella cognitivista, sostiene che i processi cognitivi sono influenzati dalla cultura (e quindi per me anche le disposizioni astrologiche).

26 marzo 2014

Neuroplasticità e astrologia

Ciaooo Giuseppe!!! 
Scusa se non ti ho risposto subito, ho il pc che fa le bizze (e scommetto che  riusciresti a vedere anche questo dai pianeti ^__^  )  allora... ODDIO sai che mi sono spaventata? ti dico subitissimo il motivo: nella tua risposta hai scritto: la VII^ casa non riguarda solo il rapporto di coppia. Penso, invece, che ci sarà la possibilità di sborsare un bel po' di soldi (o di guadagnarli) in seguito a un incidente con l'auto, dato che Saturno e Marte sono entrambi in 3^ Casa e il Sole è in I^

Devi sapere che circa un anno fa, mio marito ha avuto un incidente con l'auto... un tizio ubriaco si è praticamente lanciato per strada, miracolosamente mio marito è riuscito a sterzare prendendolo di striscio questo non si è fatto niente e lì per lì è finita così, con tante scuse e amen. Dopo circa un mese ci arriva la denuncia di questo qui che voleva essere risarcito e la nostra assicurazione dopo verifiche ha respinto le sue richieste... adesso mi sorge un dubbio.... non è che arriva la mazzata in tempi non sospetti!?!??!!? O__O 

Resta il fatto che sei un genio!!! E a me i tipi geniali piacciono... se non avessi Saturno tra i piedi ci proverei anche ma, hai visto da te che sono priva di slanci emotivi attualmente :D :D :D :D scherzi a parte sei davvero bravissimo!!! (ti farò sapere poi se avrò notizie....) Ti sto facendo pubblicità a tutto spiano ;) baci e ancora grazie di tutto!!! 

Il tuo messaggio mi ha divertito molto per la tua simpatia. Ti ringrazio di cuore per questa manifestazione di stima e di affetto. Non credo di essere un genio perché mi limito semplicemente ad applicare un metodo che funziona e che non ho inventato io. Però non posso negare di avere una creatività straordinaria e l'intuito di sapere cosa studiare tra le diverse discipline utili all'astrologia, e l'intelligenza utile per capirle e saperle collegare tra loro. Il motivo di tutto ciò risiede nel fatto che mi piace, con lo studio, attivare quelle cellule cerebrali che hanno la facoltà della neuroplasticità. In sostanza, il cervello si evolve e si trasforma di continuo in base alle cose che -si imparano giorno dopo giorno. In questo modo, aumentano le connessioni neurali tra le sinapsi, aumenta la densità della struttura cerebrale in specifici punti, e di conseguenza anche la velocità della risposta a un dato stimolo. E tutto dipende dal fatto che lo studio deve trovare applicazioni che possano stimolare più funzioni cerebrali contemporaneamente. In questo modo si sviluppa l'intelligenza che nel mio caso, non è settoriale e limitata a un solo ambito. Poi aggiungiamo che oltre all'intelligenza esiste la saggezza, ossia la capacità di saper applicare, opportunamente, quanto imparato, sopratutto dal punto di vista del massimo risultato in termini sociali. Su questo punto mi sto attrezzando e devo dire che parto in vantaggio grazie a una tolleranza più unica che rara (Sole in Sagittario e Luna in Leone trigono a Giove in Ariete). Grazie anche per la pubblicità. Come ti ho scritto in privato, sì, penso che potrebbero esserci delle novità legali. Se hai altre domande da pormi, per eventuali delucidazioni, non avere timore a farmele. Un abbraccio. 


Allora sono nato il (...) 
attualmente vivo in Puerto del Rosario, Fuerteventura, Canaria
ciao (...)

Sei stato sintetico, forse troppo. Siccome non mi hai spiegato cosa vorresti incentivare, ho fatto da me. Come vedi dal grafico qui sopra, la soluzione per Fuerteventratura non è malaccio, ma quel Saturno troppo stretto alla I^ casa, può portare molte privazioni. Sotto il lato lavorativa può offrire cose interessanti. Però a mio modesto parere, sarebbe meglio che tu trascorressi il compleanno in Italia nella tua città di nascita. Venere entrerebbe in 5^ e migliorerebbe le questioni di tipo sentimentale se le cerchi, e Saturno non sarebbe più un elemento di disturbo. 

L'ascendente, dalla 8^ passerebbe in 9^ e ritengo sia una cosa migliore. Decisamente opterei per l'Italia.

Ciao Giuseppe,
devo ringraziarti perchè ho chiarito alcune motivazioni sul mio intento principale. Ci è voluto un pò di tempo.
Ti invio il pdf del resoconto sulla mia esperienza ancora in corso degli esercizi wild horse.
Cordiali saluti.

Sono davvero contento dei risultati, e non poteva essere diversamente. Va bene poggiare la conchiglia sulla fronte quando sei sdraiata a letto. Mi raccomando, riponila con cura in un contenitore che la protegga dagli urti perché è fragile. L'esercizio senza conchiglia non ha lo stesso effetto ma risulta molto più debole. La tecnica da me elaborata, è comunque ancora in fase di miglioramento. Come ho scritto  ieri su facebook, 
"Nella vita ci vuole pazienza, ottimismo ma soprattutto una forte motivazione e coerenza. Per far ciò occorre conoscersi a fondo".

E ci aggiungo: per conoscersi a fondo occorre studiare l'astrologia ma pure applicare gli esercizi del Wild Horse...

Anche in questo caso, il risultato è da attribuire alle facoltà neuro-plastiche del cervello, ma a patto che l'esercizio venga svolto con disciplina e costanza.