09 aprile 2011

astrologia karmica: incontri del destino


Io penso che la cosa più affascinante che possa esistere è quella di pensare che possiamo incontrare la nostra anima gemella e che essa non è altro che una persona incontrata in una vita passata o che dobbiamo incontrare perchè è scritto nel nostro destino.
Personalmente credo nel destino, non credo al caso che in realtà reputo come "la mancanza di informazioni sufficienti a spiegare un fatto". Se lanciassimo una monetina in aria per 5 volte, quante probabilità avremmo che possa uscire due volte testa e tre croce? Esattamente la stessa probabilità che possa uscire un'altra combinazione a caso? E se invece conoscessimo il numero di rotazioni al secondo, la pressione atmosferica, la forza impiegata dal braccio per lanciare la monetina e se conoscessimo tante altre cose, sapremmo dire con certezza il risultato? Il caso non esiste: è' un invenzione per deresponsabilizzarci dalla nostra ignoranza.  
La mia esperienza personale mi spinge a credere nella causalità, ma penso che nell'universo possano esistere anche altre leggi e non per ultime quelle imposte dal volere di Dio. Ma in tutto ciò non c'entra nulla l'astrologia, la logica, la matematica, c'entra solo la fede. 
Quando si parla di reincarnazione si parla di fede e allora possiamo dire ogni cosa: tutto e il contrario di tutto. Qual'è la verità? Non importa. Quel che importa è (posto che esista il karma) conoscere se è possibile individuare un incontro Karmico attraverso la lettura del tema natale o di una sinastria. Qualcuno dice che sia Plutone il pianeta legato al destino e che dunque se un nostro astro è legato in qualche modo a Plutone del partner o viceversa, allora si tratta di un incontro predestinato, fatale. Però se un mio astro è in buono o cattivo aspetto con Plutone del partner, lo sarà automaticamente con milioni e milioni di persone nate con la stessa posizione planetaria. E' risaputo infatti che Plutone è un pianeta che staziona mesi negli stessi gradi e dunque milioni di persone hanno l'astro scorpionico nella medesima posizione. Allora ognuno di loro ha un legame karmico col soggetto in questione? Ma questo tipo di legame non dovrebbe essere prerogativa di uno e uno solo? Anche volendo relazionare l'ascendente di uno con Plutone dell'altro, le cose non cambiano. Un legame così esclusivo secondo me dovrebbe riguardare posizioni planetarie completamente diverse: forse la relazione angolare tra l'ascendente dell'uno e quello dell'altro potrebbe aiutarci nell'impresa. Ma anche in quel caso non sarebbe sufficiente a spiegare un incontro predestinato. Tale posizione è necessaria (?) ma non sufficiente. E allora? Allora possiamo aiutarci seguendo le regole dell'astrologia Vedica (come consiglia l'amico Uranio15) che prevede l'utilizzazione dei nodi lunari. Essi hanno un moto retrogrado e in effetti rendono bene l'idea di qualcosa che riguarda il passato. La loro relazione (in particolar modo la congiunzione col nodo nord) angolare con il Sole o Luna o Venere o Marte, dovrebbe  fornirci le indicazioni che cerchiamo. Ma è sufficiente?   Oppure sarebbe meglio abbandonarsi alla dura realtà che in ogni "caso" non possiamo dimostrare (ma nemmeno Non dimostrare) l'esistenza del Karma? Forse è meglio continuare a sognare questo legame profondo e meraviglioso che ha le sue radici nelle mille e una notte dei nostri sogni e della nostra fede?
Forse sì, perché è maledettamente romantico.

"A Volte è difficile fare la scelta giusta perchè o sei roso dai morsi delle coscienza o da quelli della fame" (Totò) (Acquario)