14 febbraio 2017

Occidentali's Karma: il significato esoterico


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Nei miei precedenti articoli non ho fatto mistero del fatto che a me piacesse molto la canzone di Francesco Gabbani anche se non la vedevo una delle possibili vincitrici del festival: mi sembrava poco consona allo spirito sanremese che ci ha abituati a canzoni d'amore. Ma mi sono accorto che invece i tempi sono cambiati e la vittoria, dunque, spetta a chi propone qualcosa di nuovo. Già avevo anticipato (CLICCA QUI) che quella fosse la mia canzone preferita perché incarna il mio stato d'animo quando leggo certi articoli del web. 
Per quanto la gente si sforzi di apparire speciale (c'è persino chi dice di provenire dalle Pleiadi e di aver completato la sequenza di Fibonacci-che tra l'altro è già completa così com'è-) quel che emergerà agli occhi di chi ha un minimo di cervello, è che infondo siamo ancora scimmie, nude, senza pelliccia, ma scimmie. Scimmie nel senso di cialtroni, altrocché evoluti! "L'evoluzione inciampa", si ferma proprio quando c'è chi presume di avere la verità in mano e di sapere tutto. E "comunque vada panta rei", ossia tutto scorre, tutto è normale, la vita continua a scorrere anche se il mondo del web insiste a partorire soggetti che si definiscono esseri di luce connessi alle vibrazioni cosmiche. Ma quando poi gli si chiede di spiegare le cose, si defilano dietro a un "se tu non percepisci la mia energia la colpa è tua che non sei connesso alla matrice del risveglio quantico". 

Oppure ti citano il nome di uno scienziato che ovviamente non hanno mai studiato veramente ma di cui hanno letto qualche articolo, a sua volta interpretato a modo proprio. Il che corrisponde al fatto che queste persone ci credono dei deficienti ignoranti o proprio sono veramente convinti di quel che dicono. E parlano di karma, ego, amore universale. Se poi si pretende un po' di chiarezza, si chiede loro di spiegare le cose, dare dimostrazioni, ecco che sfoderano la loro arma segreta: "non rispondiamo ai troll".  E menomale che hanno questa grande connessione con l'universo! Se l'avessero per davvero credo capirebbero che certe domande meritano una risposta, proprio perché altrimenti si scadrebbe nel ridicolo, nella millanteria. 

Convincersi che non vi è conoscenza se non quella del cuore, è una bella frase poetica; ma non è onesta. Non significa nulla tranne questo: "non so spiegarti niente a parole, ma credo ciecamente in quel che credo perché lo sento dentro, e questa è l'unica verità che conosco". Ma io mi domando: perchemmai la gente dovrebbe credere a quel che sente dentro al proprio animo senza mettersi in discussione, senza appellarsi anche alla forza della ragione e al confronto e senza studiare veramente? Perché queste persone si sono costruite un loro mondo di fantasia dove non ha senso alcuna dimostrazione, dove non ha senso il ragionamento, dove non ha senso il dubbio ma esistono solo certezze. 

Forse proprio perché la gente di oggi non ha più alcuna certezza del proprio futuro, si aggrappa con forza a certe convinzioni dogmatiche. Tanto più c'è caos interno e tanto più certa gente potrebbe sentire la necessità di credere con forza  a una verità assoluta. Ed è un bel inganno della propria mente pensare che possa bastare sentire dentro di sé che una cosa sia vera, per credere che in effetti sia così. È una bella trovata geniale: se la verità non ammette prove oggettive allora non ha senso ragionarci su! Ed ecco che così è possibile credere a qualsiasi cosa, anche al fatto di avere il sangue alieno, o di provenire da Sirio, o di essere elefanti rosa. Si chiama AUTO-REFERENZIALITA'.  

Il cervello inganna! Se mi costruisco una verità in cui convergono idee di pace, amore, salvezza, illuminazione, e cose che si discostano dal sapere convenzionale, nutrirò il mio ego perché ciò mi farà sentire superiore agli altri, mi farà sentire illuminato, sapiente! Ma c'è differenza tra il sentirsi sapienti ed esserlo davvero! Ma siccome questi soggetti dicono di avere la verità dentro sé stessi proclameranno anche di esser sapienti, da soli. E non è forse ego smisurato? Insomma a volte si crede solo a ciò che ci fa stare bene e ci fa sentire importanti. Se qualcuno non ha una laurea, non ha un lavoro, non ha una vita soddisfacente, allora per sentirsi bene con sé stesso dirà che la laurea non serve a nulla e che nei libri ci sono solo bugie, dirà che solo lui si è risvegliato  e che gli altri hanno le fette di salame sugli occhi, dirà di avere la verità in mano, dirà di aver capito tutto dell'universo, dirà che ha capito alla perfezione la fisica anche senza mai aver aperto un libro, dirà che ne sa più dei fisici che nomina, dirà che viene dalle Pleiadi etc. etc. E Gabbani cosa consiglia? "Singing in the rain!" Balliamo sotto la pioggia, lasciamo perdere: gli altri si credono dei maestri, guru? E voi lasciatevi scivolare addosso tutto quanto come la pioggia sulla vostra pelle.

Non  vi è un significato esoterico nella canzone di Gabbani. Il termine esoterico è solo un espediente per far comprendere che oggi come oggi si è sempre alla ricerca di qualcosa di più profondo; e spesso abituati a cercare troppo in profondità si può cadere in un pozzo senza fondo e perdere di vista la verità, quella che sta proprio davanti agli occhi e che non è sempre tutta misticismo zen, connessioni cosmiche, frequenze e salti quantici, inganni della massoneria, cospirazioni. Si scende nel pozzo per poi risalire e rivedere la luce, non per rimanervi giù per sempre! 

Occidentali's Karma è la gente del web e di Facebook: persone che parlano di spiritualità, saggezza, ego, che sanno tutto di tutto ma che non sanno spiegare nulla, che hanno la verità in mano ma lo credono solo loro. Insomma, persone come noi, ma che si sono identificate troppo con il loro interesse per l'ignoto, al punto da perdere totalmente il contatto con la realtà, talmente tanto da giurare e stra giurare che sono gli altri a non aver capito nulla. E allora? Ommmmmmmmmmmmmm!

Non voglio esser frainteso: io credo che la realtà sia molto più complessa di quella che abbiamo dinnanzi agli occhi; ma è sempre meglio rimanere coi piedi ben piantati per terra, è meglio rimanere umili e possibilisti: mai atteggiarsi a maestri di saggezza, mai pretendere di volerne sapere di più di chi studia per davvero. Bisogna sempre essere abbastanza umili da ricordarsi che bisogna avere grandi competenze per poter parlare di certi argomenti, che occorre esser laureati e specializzati se si vuole affermare e capire veramente qualcosa dell'universo, della realtà, di certe energie. Altrimenti si finisce per fare la figuraccia di quegli arroganti che pensano basti leggere qualche articolo qua e la per aver capito tutto... Possono fregare sé stessi, gli altri, ma non chi ha studiato veramente...
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