17 novembre 2023

QUANTISTICA E SPIRITO: UNA CHIACCHIERATA CON L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE


SALTI ALLE CONCLUSIONI O SEI APERTO AL NUOVO?

HO PARLATO CON L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER CHIEDERE ALCUNI CHIARIMENTI E FARE ALCUNE DOMANDE: "GLI ESPERIMENTI DELLA FISICA QUANTISTICA DIMOSTRANO L'ESISTENZA E LA SCIENTIFICITA' DI CERTI FENOMENI SOVRANNATURALI E DELLA RISONANZA MORFICA DI SHELDRAKE? OPPURE NO? E PERCHE'?"

User
Ma io vorrei sapere, dato che il principio di non località si riferisce a fenomeni quantistici, può essere applicato come concausa per fenomeni non quantistici come la risonanza morfica?
ChatGPT

Il principio di non località è un concetto specifico della meccanica quantistica e si applica a livello subatomico. Esso descrive il fenomeno in cui particelle quantistiche, una volta interagite, possono essere correlate istantaneamente anche a distanze molto grandi senza alcuna comunicazione fisica apparente. Questo principio non è direttamente applicabile a fenomeni su una scala più grande, come la teoria della risonanza morfica proposta da Rupert Sheldrake.

La risonanza morfica di Sheldrake è una teoria più ampia che si occupa di modelli comportamentali e strutturali nella natura, e le sue ipotesi non sono legate direttamente ai principi della meccanica quantistica, inclusa la non località.

Sebbene sia interessante esplorare idee innovative e teorie nuove, è fondamentale basare le spiegazioni su prove empiriche e sperimentali. Finora, la teoria della risonanza morfica di Sheldrake non ha ottenuto un ampio sostegno scientifico, poiché mancano prove empiriche solide che la supportino in modo convincente.

In generale, quando si applicano principi scientifici, è importante farlo in modo coerente con il contesto e la scala del fenomeno in questione. La non località della meccanica quantistica non può essere direttamente estesa per spiegare fenomeni su scale più grandi e complesse come quelli proposti dalla teoria di Sheldrake.

User
quindi, ho ragione quando dico che il principio di non località della quantistica, non può essere esteso a spiegare, come concausa, la risonanza morfica, dato che ancora tale principio non è stato dimsotrato agisca a livello macroscopico? Ho ragione a dire che al momento il principio di non località rappresenta una analogia con il fenomeno della non località?
ChatGPT

Sì, hai ragione nelle tue affermazioni. Il principio di non località nella meccanica quantistica è specifico per il mondo subatomico e non è stato dimostrato agire a livello macroscopico in modo direttamente osservabile. Attualmente, il principio di non località rappresenta una caratteristica chiave del comportamento quantistico a una scala molto piccola.

L'idea di estendere il principio di non località a livello macroscopico, come concausa per fenomeni come la risonanza morfica, va oltre le attuali comprensioni e prove scientifiche. Finora, non esistono evidenze che suggeriscano che il principio di non località abbia un impatto significativo a livello macroscopico o che sia coinvolto in fenomeni complessi come quelli proposti dalla teoria di Sheldrake.

In termini più generali, è sempre importante essere cauti nel fare analogie tra principi scientifici e fenomeni complessi, specialmente quando si tratta di idee che non hanno ancora ricevuto un ampio sostegno empirico nella comunità scientifica. La coerenza con le prove sperimentali è fondamentale per sviluppare spiegazioni scientifiche valide e accettabili.

User
quindi, ho ragione a dire che per il momento l'ipotesi di applicare la quantistica alla risonanza morfica è solo un'idea originale che però al momento non dimostra nulla?
ChatGPT

Sì, hai ragione nel sostenere che l'ipotesi di applicare la meccanica quantistica, in particolare il principio di non località, alla teoria della risonanza morfica rappresenta al momento un'idea originale che non ha ancora ricevuto supporto empirico o dimostrazione scientifica convincente. Fino a quando non saranno disponibili prove empiriche solide che sostengano l'applicazione della meccanica quantistica a fenomeni su scala macroscopica come la risonanza morfica, tale ipotesi rimarrà un concetto speculativo e non verificato. La validità scientifica delle teorie deve essere stabilita attraverso la sperimentazione e la verifica empirica, e finora la teoria della risonanza morfica non ha raggiunto tale consenso nella comunità scientifica

User
le mie obiezioni possono essere considerate opinioni personali oppure è vero che la quantistica non spiega e non dimsotra la risonanza morfica e che i principi non spiegano i fenomeni?

ChatGPT

Le tue obiezioni sono fondate sulla comprensione scientifica corrente. La teoria di Rupert Sheldrake, inclusa la sua idea di risonanza morfica, non ha ottenuto un ampio sostegno nella comunità scientifica perché manca di prove empiriche solide e verificabili. Le teorie scientifiche devono essere validate attraverso la sperimentazione e la raccolta di dati che possano essere riprodotti e verificati da altri scienziati.

Quando dici che la meccanica quantistica non spiega né dimostra la risonanza morfica, stai esprimendo una valutazione basata sulla mancanza di connessione scientificamente accettata tra i principi della meccanica quantistica e la teoria proposta da Sheldrake.

È importante notare che l'approccio scientifico richiede una base empirica per le affermazioni. Fino a quando una teoria non è supportata da prove solide e non è stata sottoposta a revisione e accettazione da parte della comunità scientifica, rimane nel dominio delle speculazioni e delle ipotesi.

Quindi, le tue obiezioni possono essere considerate una valutazione informata basata sulla mancanza di evidenze scientifiche robuste per sostenere la connessione tra la meccanica quantistica e la risonanza morfica.

User
quindi in conclusione, ho ragione a dire che si tratta solo di ipotesi e che tali ipotesi non sono sufficienti per dire che i fenomeni come la risonanza morfica sono scientifici e confermati dalla scienza?
ChatGPT

Sì, hai ragione nel dire che la teoria della risonanza morfica di Rupert Sheldrake e le ipotesi che collegano questa teoria ai principi della meccanica quantistica sono al momento considerate speculazioni e non sono sufficientemente supportate da prove scientifiche. Finché non ci sono evidenze empiriche solide e riproducibili che confermino tali ipotesi, non si possono considerare fenomeni scientificamente confermati o accettati dalla comunità scientifica. La scienza si basa sulla sperimentazione, sulla verifica empirica e sulla revisione da parte di pari, e le teorie devono essere validate attraverso questi processi prima di essere considerate scientificamente valide.

User
oppure ho torto? Se ho torto, dimmi che errore ho compiuto.
ChatGPT

Non hai commesso alcun errore nelle tue affermazioni o obiezioni. Hai formulato giustamente l'idea che la teoria della risonanza morfica di Rupert Sheldrake e le ipotesi connesse alla meccanica quantistica non hanno ancora ricevuto un sostegno scientifico sufficiente attraverso prove empiriche verificabili. La tua valutazione è coerente con i principi del metodo scientifico, che richiede prove concrete e riproducibili prima che una teoria possa essere considerata scientificamente valida. Quindi, le tue obiezioni riflettono una posizione che è in linea con il rigoroso standard scientifico di accettazione delle teorie.

User
ci sono delle incompatibilità tra le scoperte della quantistica e i fenomeni sovrannaturali tra cui anche la risonnanza morfica? e quali osno queste incompatibilità con il sesto senso, la telepatia, e altri presunti fenomeni?
ChatGPT

Le scoperte della meccanica quantistica sono fondamentali per comprendere il comportamento delle particelle subatomiche, ma fino ad oggi non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino una connessione diretta tra la meccanica quantistica e fenomeni sovrannaturali come il sesto senso, la telepatia o la risonanza morfica.

Le incompatibilità tra la meccanica quantistica e i fenomeni sovrannaturali possono derivare dal fatto che la meccanica quantistica si occupa del mondo subatomico, mentre i fenomeni sovrannaturali spesso sono proposti su una scala più ampia o coinvolgono aspetti della mente umana che attualmente sfuggono alla comprensione scientifica.

Alcune incompatibilità tipiche includono:

  1. Principio di indeterminazione: La meccanica quantistica introduce il principio di indeterminazione, che afferma che alcune coppie di proprietà fisiche (come posizione e momento) non possono essere misurate simultaneamente con precisione infinita. Questo principio non sembra supportare l'idea di un sesto senso o di capacità sovrannaturali che prevedono dettagli precisi.

  2. Principio di non località: Anche se la non località è una caratteristica della meccanica quantistica, essa è limitata al mondo subatomico. La sua estensione a fenomeni su scala macroscopica, come quelli proposti dalla risonanza morfica, è attualmente priva di supporto empirico.

  3. Natura soggettiva della mente: Fenomeni come il sesto senso e la telepatia spesso coinvolgono la mente umana in modi che vanno oltre il dominio delle particelle subatomiche. La natura soggettiva e complessa della mente umana è ancora poco compresa e non è completamente spiegata dalle leggi della meccanica quantistica.

In sintesi, mentre la meccanica quantistica ha dimostrato di essere un quadro teorico accurato per il mondo subatomico, il collegamento diretto tra questa teoria e i fenomeni sovrannaturali rimane una questione di speculazione e dibattito. Al momento, la scienza non ha fornito prove empiriche solide che supportino tali collegamenti.

MORALE DELLA FAVOLA, NON SI CONTESTA L'ORIGINALITA' DELL PENSIERO DI CERTI STUDIOSI, NON SI NEGA L'IPOTESI CHE UN DOMANI, LA TEORIA DI SHELDRAKE POTREBBE DIMOSTRARSI VERA (SEMPRE SE PRIMA VIENE DIMOSTRATO CHE LA QUANTISTICA FUNZIONA COME CONCAUSA E SU FENOMENI MACROSCOPICI O PSICHICI), NON SI CONTESTA L'ORIGINALITA' DI UN PENSIERO FILOSOFICO CHE VUOLE APPLICARE LA QUANTISTICA ALL'UOMO E AI FENOMENI UMANI, MA SI CONTESTANO LE CONCLUSIONI: 

IN SINTESI NON E' VERO CHE LA QUANTISTICA DIMOSTRA SCIENTIFICAMENTE I FENOMENI SOVRANNATURALI. 

UN DOMANI CHISSA', MA OGGI NO. OGGI CI SONO CONOSCENZE DELLA QUANTISTICA CHE SONO INCOMPATIBILI CON CERTI FENOMENI. UN CONTO E' SOSTENERE DELLE IPOTESI E UN CONTO E' PASSARE GIA' ALLE CONCLUSIONI. 

SII APERTO DI MENTE, NON SOSTENERE RIGIDAMENTE L'IDEA DI VOLER DARE PER FORZA UNA CONFERMA SCIENTIFICA A QUEL CHE ANCORA E' UNA IPOTESI, SALVO POI DISPREZZARE LA SCIENZA QUANDO NON CONVALIDA CIO' CHE TI PIACE. 

SOPRATTUTTO SII UMILE: CENTINAIA DI LETTURE NON FANNO DI TE UNA PERSONA INTELLIGENTE. AL MASSIMO TI FANNO NOZIONISTA.

15 novembre 2023

Spirito, scienza e limiti intellettivi.

Spirito, scienza e limiti intellettivi: ovvero, l'originalità non è per forza sinonimo di intelligenza.  
 

Partiamo con LA RISONANZA MORFICA DI SHELDRAKE.
Il concetto spesso viene utilizzato per spiegare il funzionamento delle costellazioni familiari di Hellinger. Io ho partecipato a diversi incontri molto interessanti, direi catartici per chi si sottopone in prima persona. E ho trattato l'argomento anche all'università e su alcuni libri.
Su internet si legge che l'ipotesi della risonanza morfica potrebbe essere giustificata da alcuni assunti della fisica quantistica.
Nello specifico si afferma che un nuovo comportamento in un soggetto può influenzare il comportamento di tutti gli altri membri dello stesso gruppo, senza che avvengano delle interazioni. Come dire: se io oggi cambio comportamento, automaticamente cambieranno anche le persone attorno a me senza che io venga a contatto con loro. Wow!
In psicologia, grazie al potere della suggestione, possiamo applicare questo principio creando delle vere e proprie "magie"...
Tale ipotesi di Sheldrake, da alcuni (come fa Marchesi in "la fisica dell'anima) viene avvalorata utilizzando il principio di non località della fisica quantistica: due particelle che in passato hanno interagito possono muoversi in simultanea anche quando vengono separate. C'è un però. Questo principio può davvero essere applicato alla teoria dei campi morfici? 
 
Beh, noi sappiamo che il principio di non località dice che cambiando lo Spin (direzione di rotazione) della particella A cambia lo Spin della particella B (ma all'inverso) e inoltre che questo principio può essere applicato soltanto agli oggetti quantistici e non anche agli esseri umani. Ma facciamo finta che si possa fare. 
 
Se dovessimo applicare i principi della quantistica alla lettera, anche all'essere umano, dovremmo accettarli tutti o solo quelli che ci piacciono di più?
Beh, se noi funzioniamo esattamente come ci dice la quantistica, allora dovremmo accettare tante cose. Per esempio noi a volte dovremmo essere onde e a volte in carne ed ossa a seconda di chi ci osserva. Dovremmo scomparire nel vuoto cosmico e riapparire all'improvviso, e poi passando per più porte saremmo in più stanze contemporaneamente, proprio fisicamente. Dovremmo in pratica sdoppiarci.
 
Possiamo applicare la quantistica ad alcuni nostri comportamenti, ma solo metaforicamente? Oppure dovremmo applicarli alla lettera?
Perché io non ho mai visto nessuno sparire e riapparire, diventare un onda di energia e poi un essere umano. Tu lo hai visto?
 
Lo stesso per la risonanza morfica di Sheldrake. L'accostamento alla fisica quantistica non dimostra che la teoria di Sheldrake sia giusta o sbagliata. Semplicemente è un parallelismo, una similitudine. Potrebbe significare che se la risonanza morfica fosse una ipotesi fondata, allora funzionerebbe più o meno come uno dei concetti della quantistica. Più o meno, non esattamente così.
 
Ci sono delle analogie, questo sì, ma rispetto a un solo principio della quantistica.
Quando si vuole confermare una ipotesi con una teoria scientifica, spesso i siti usano termini sensazionalistici e assolutistici. Insomma, si comportano da "venditori". È pura psicologia.
😅
La fisica quantistica dimostra che siccome tu non mi vedi e non puoi collassare la mia "funzione d'onda", io sono sia vivo e sia morto. Allora ti chiedo la cortesia di mandarmi e non mandarmi dei fiori, di mandarmi e non mandarmi le tue condoglianze, di mandarmi o non mandarmi del denaro. Anzi, nel dubbio, mandamelo lo stesso. ☺️
😝
Morale della favola: secondo te conviene studiare bene questi concetti? Oppure è sufficiente leggere qualche post su internet?
Ci vediamo dall'altra parte, nel mondo del forse, del ma, del se, del vero e non vero. O forse non ci vediamo. Un saluto non saluto a tutti. 💓🤗
❤️ 
Ciò che non trovo nei vari testi di divulgazione è proprio il condizionale. Cioè io trovo degli "assoluti" che non sono giustificati da nessuna convalida, ma sono solo acqua che tira al proprio mulino. Quindi, il lettore non comprende che l'autore, in genere, porta avanti solo personalissime ipotesi. Alcuni autori trattano le loro ipotesi come fossero certezze, appunto usando toni sensazionalistici. Io il sensazionalismo e l'assoluto non lo uso per convalidare le mie personali opinioni! So che non posso fare il passo più lungo della gamba perché chi studia e sa come stanno le cose, mi fa fare una brutta figura se mi invento le cose!
 
Se dobbiamo prendere alla lettera certi fenomeni quantistici, allora dovremo applicarli alla vita di tutti i giorni. Se non possiamo applicare alla vita di tutti i giorni questi concetti quantistici ma li possiamo applicare ai "fenomeni strani" vuol dire che questi eventuali fenomeni quantistici si manifestano solo a specifiche condizioni. Vale a dire: questi fenomeni quantistici si possono applicare solo in casi speciali e soltanto in determinate circostanze? Non lo sappiamo. Ci sono ipotesi, cioè tanti "FORSE".
 
Ma siamo sicuri che si tratta di fenomeni quantistici? No. Nessuno ha la certezza assoluta si questo discorso. Quindi, questo significa che lo stesso fenomeno può essere spiegabile anche in altri modi? Certo! Potrebbe essere. Vedi? Ci vuole apertura mentale. Fino a quando si continua a trattare i fenomeni quantistici come la causa dei fenomeni inspiegabili, si rimane ancorati a idee fisse. Invece si potrebbero scoprire altre ragioni dietro al funzionamento di certi fenomeni umani.
 
Al momento quelli quantistici SEMBRANO soddisfare alcuni requisiti ma non ne soddisfano altri. Allora la domanda è questa: "Dobbiamo rimanere vincolati a ciò che sappiamo e non sappiamo della quantistica (nemmeno i fisici stessi sono d'accordo relativamente alle varie interpretazioni della loro stessa materia), che al momento non soddisfa tutti i requisiti, oppure possiamo cercare ipotesi alternative?"
 
Si parla tanto di modernismo ma io vedo solo altre fedi rigide! C'è il desiderio di convalidare per forza le proprie IPOTESI e invece secondo me sarebbe più onesto usare termini meno equivocabili. Si dovrebbe spiegare alla gente che la parola IPOTESI significa "non so se le cose stanno davvero così". La gente invece crede che quel termine significhi "ho scoperto la verità!".
 
Si possono prendere in considerazione numerose teorie per giustificare la propria ipotesi e il lettore ingenuamente crede che ciò corrisponda a una dimostrazione. E fraintende! C'è differenza tra giustificazione e dimostrazione. Io sono fiscale su questo perché se non lo si specifica il lettore comincia a fraintendere. Poi mettiamoci il marketing. Se io divulgo il mio pensiero come se avessi scoperto la verità, infarcendola di concetti scientifici, per forza troverò sostenitori che mi appoggeranno. Chi è che non mi appoggerà? Il tecnico che ha studiato veramente. Il pubblico che ne sa? Si fida e basta. Si fida di ciò che è verosimile.
 
Immagina di avere un ombrello, che serve per proteggerti dalla pioggia (o dal sole o da qualsiasi altra cosa in cui si dimostri utile e funzionale). Tuttavia, decidere di usarlo come racchetta da tennis perché ha una forma simile a quella di una racchetta non porterà a un gioco efficiente o soddisfacente. Anche se i due oggetti hanno una certa somiglianza nella forma, non sono progettati per lo stesso scopo e l'uso di uno per un'attività non correlata non produrrà i risultati desiderati.
 
Allo stesso modo, applicare concetti scientifici a teorie e ipotesi non scientifiche può non avere successo, poiché quei concetti potrebbero non essere progettati per spiegare o supportare quelle teorie, anche se le due materie hanno punti simili.
Stai cercando di mettere un cerchio in un quadrato?
 
Ricorda: chi cammina con due scarpe diverse, non cammina dritto.
Perciò, sii vigile nell'accostare idee e concetti: la ricerca della coerenza e della precisione nell'accostare idee è fondamentale, più della semplice apparenza di somiglianza tra concetti.
 
Non valutare solo le somiglianze tra due materie, ma valuta anche le differenze...
Altrimenti è come se tu decidessi che due persone sono compatibili soltanto perché sono entrambe bionde... Un po' poco no?
Vai oltre, pensa oltre... 
 
Questo è tutto quel che sai. E quello che non sai? Abbiamo una bocca e due orecchie per parlare di meno e ascoltare di più.
Leggere e studiare tantissimo è un buon mezzo per arricchire la nostra cultura, ma questo potrebbe far lievitare anche la presunzione quando pensiamo che quel che sappiamo sia sufficiente per avere pareri definitivi su di una questione.
In realtà io credo che il dibattito con persone più competenti di noi possa aiutarci non solo a comprendere se abbiamo capito bene, ma pure a sviluppare nuovi punti di vista.
 
Altrimenti chi si vanta da solo...
 
Ma tu spesso non vuoi che il tuo punto di vista sia messo in dicusssione perché a volte dai già per scontato di avere la cultura e la formazione necessaria per leggere il mondo e i fatti, in maniera completa, non accetti che gli altri possano individuare delle lacune, perché non sempre riconosci di averle o non riconosci competente chi cerca di farti notare, non solo il suo punto di vista, ma pure quel che non sai.
Ricorda, per quanta cultura tu pensi di possedere, c'è sempre qualcosa che non sai o che non hai capito. E fin quando non ti rendi disponibile ad ascoltare, sarai sempre nella tua gabbia di certezze che ti fanno apparire solo chiuso di mente, anche se sei disposto a credere alle cose più incredibili...
Se parli delle tue idee in un gruppo di esperti poi vedrai se avrai ancora voglia di metterti sul trono. Se apri la porta all'umiltà, troverai molto di più...
 
 
Einstein era "Einstein" eppure sbagliò quando disse "Dio non gioca a dadi".
Anche i migliori specialisti possono sbagliare.
Ma da dove nascono le scoperte? Prima nascono dentro di noi? Nascono nel nostro intuito? A volte. Non sempre. Il processo di scoperta può avvenire in diversi modi: per esempio, mentre stiamo cercando qualcosa non scopriamo solo che la nostra intuizione era sbagliata ma scopriamo anche qualcosa di nuovo che non ci aspettavamo! Oppure, può succedere anche casualmente, osservando un fenomeno oppure analizzando dei dati.
 
Chiaro che gioca un ruolo fondamentale l'intelligenza, che è anche creatività. Questo non significa avere dentro se stessi già una risposta. Significa avere la facoltà di selezionare tra le diverse possibilità.
La creatività è una funzione della mente o dello spirito? E chi può dirlo?
Sono discorsi filosofici non verità assolute! Qua possiamo stare a fare i ragionamenti piu intricati, complessi e coerenti. Possiamo giocare a fare i filosofi leggendo a destra e a manca cosa dicono i diversi autori, ma siamo nel campo della fede.
 
Se si afferma che la mente è una manifestazione dello spirito allora tutto è spirito. Pure una pietra sarebbe la manifestazione materiale di qualcosa di spirituale.
Questo è un ragionamento controfattuale però. Sai cosa significa? Significa che stiamo ragionando sempre per ipotesi. E sempre per ipotesi possiamo approdare ovunque, anche a tutto e al contrario di tutto.
Se tutto è manifestazione dello spirito allora anche l'intelligenza e la logica così come l'intuizione sono manifestazioni dello spirito. Però noi sappiamo che non tutte le intuizioni sono giuste non tutte le logiche sono sensate e non tutte le intelligenze sono efficaci. Quindi possiamo dire che le manifestazioni dello spirito non sempre sono valide.
 
Ora, ammettiamo, sempre per ipotesi (perché bisogna essere aperti di mente e accettare anche il contrario di quel che credi) che tutto è la manifestazione di qualcosa di spirituale. Diversi indizi possono farcelo credere (spesso gli indizi vengono scambiati per prove).
Questo ci autorizza ad accettare per buona qualsiasi teoria spirituale? Una teoria scientifica automaticamente conferma un fenomeno spirituale? Se siamo superficiali sì.
 
Si potrebbe per esempio dire che la quantistica spiega la risonanza morfica, oppure spiega quegli episodi di "sesto senso".
Questo è superficiale. Non spiega, ma giustifica. Non dimostra, ma ipotizza. Una mente aperta, saggia, possibilista, tiene conto anche delle criticità di una certa idea, dei pro e dei contro.
 
Molti che vogliono tirare l'acqua al proprio mulino, tengono conto soltanto dei pro e non anche dei contro.
Buttano il problema sui limiti della scienza quando loro stessi sono limitati! Perché se non si tiene conto dei limiti delle proprie teorie, se non si tiene conto delle criticità dei propri ragionamenti, non si può dare certo la colpa alla scienza!
Quindi, un conto è creare collegamenti tra diverse idee, un conto è dimostrare che quel collegamento è anche giusto! Mica è sufficiente citare teorie a destra e a manca!
 
Una mente aperta, onesta, sa riconoscere le criticità delle proprie conclusioni. Una mente onesta è uno specchio d'acqua cristallina dove poter vedere il riflesso dei propri limiti.
Se non metti sul banco delle prove anche i limiti delle tue idee, o non li vedi o non li vuoi vedere. E questo chiude la tua mente.