30 aprile 2016

I pianeti retrogradi

Spesso e volentieri si legge che un pianeta del nostro TN collocato in posizione retrograda sia fonte di problemi. Lo stesso si dice di un pianeta di transito che a un certo punto inverta il suo moto (ovviamente in maniera apparente, e da visione geocentrica).

Nello specifico, un pianeta che transita in moto retrogrado si trova di fatto a passare più volte sopra uno stesso punto del cielo: per esempio in questo periodo in cui scrivo, Giove retrocede dal grado 13,23 della Vergine al grado 13, 15 dello stesso segno, per poi tornare a procedere in moto diretto il 10 maggio. Questo significa che chiunque nasce in questi giorni ha Giove in posizione retrograda. 

Ma cosa significa questo in termini astrologici?

Se parliamo di transiti, la retrogradazione può essere davvero positiva perché sollecita più volte lo stesso punto del cielo. Se questo movimento avviene secondo un angolo armonico rispetto a uno o più punti del cielo di nascita, ovviamente avremo più occasioni per ottenere qualcosa di positivo. L'esperienza, infatti, mi ha insegnato che possono accadere eventi positivi tutte le volte che il pianeta di transito colpisce lo stesso punto. Facciamo un esempio pratico: quando Nettuno è entrato nella mia VII Casa mi sono fidanzato. Quando Nettuno è diventato retrogrado passando sullo stesso punto di prima, ho ufficializzato con un bell'anello di fidanzamento. Quando poi è tornato in moto diretto toccando per l'ultima volta lo stesso punto, non è accaduto nulla. Infatti non sempre si manifesta un'evento se poi contemporaneamente non ci sono altri transiti importanti. Lo stesso passaggio, ovviamente poteva portare qualcosa di negativo al primo passaggio, o al secondo (quando il pianeta era diventato retrogrado) o all'ultimo passaggio (quando il pianeta era tornato diretto. L'effetto positivo o negativo può verificarsi a ogni passaggio come a uno solo. 

La tradizione astrologica esoterica invece associa sempre un significato negativo alla retrogradazione; ma abbiamo smentito immediatamente con fatti alla mano e per questo io non riconosco alcuna differenza rispetto al moto diretto. Diverso sarebbe se analizziamo un TN; infatti sempre secondo le scuole esoteriche o karmiche, chi nasce con un pianeta in posizione retrograda dovrebbe stare attento perché esso è analogicamente associato a qualcosa che torna indietro, un nodo da scogliere e che ci trasciniamo dalle vite passate per esempio. Ovviamente bisogna dare credito alla fede religiosa della reincarnazione per pensare seriamente a un effetto del genere. Non si può pensare di far corrispondere per forza l'astrologia alle religioni orientali e per questo non siamo obbligati a tener conto di tali affermazioni. Secondo la mia esperienza,  di nodi da sciogliere ne abbiamo tanti, a seconda delle dissonanze tra i pianeti; ma questo è indipendente dal fatto che ci sia o meno una retrogradazione. 

Il mio pensiero è molto più vicino agli studi sulla psicogenealogia: non ci portiamo dietro qualcosa che proviene da vite passate, ma qualcosa che invece proviene dai nostri antenati. In sostanza è come se ereditiamo qualcosa della loro vita che poi si ripete anche nella nostra (per esempio un incidente nello stesso giorno in cui accadde al nonno). Se prendiamo per buona questa ipotesi, allora ognuno di noi porterebbe con se qualcosa dei suoi antenati. Però non sono in grado di dire se avere un pianeta in posizione retrograda significa che ciò che proviene dal passato sia negativo o più significativo rispetto a chi non ha tale posizione astrologica. 

È naturalmente un'ipotesi suggestiva, fantasiosa, e sarebbe necessario raccogliere un grande numero di casi per verificare questa supposizione. A livello pratico però, senza tirare in ballo queste cose, non ho mai trovato alcuna differenza tra un pianeta collocato nel TN in moto diretto e quello collocato in moto retrogrado. Molte simpatizzanti dell'astrologia leggono quel pianeta come la causa della loro sfortuna in amore, quando invece il problema potrebbe dipendere da altre lesioni. 

Altri autori invece suggeriscono che il senso sia da ricercare nel fatto che occorre portare alla luce qualcosa da sviluppare, che era stato cominciato ma interrotto in vite precedenti. Se provate a leggere il vostro tema natale e siete onesti, vi renderete conto che in realtà abbiamo molte cose da cambiare, da sviluppare, non necessariamente legato al pianeta retrogrado; e quindi non vedo per quale motivo dovremmo dare tutta questa importanza alla retrogradazione. Ma il punto della situazione sta proprio nella fede. Per dare credito a ciò, infatti, occorre per forza credere che ci sia qualcosa da sciogliere o sviluppare e che ci portiamo dietro dalle vite precedenti. Ma questa non è più astrologia; questa è religione; che come ben sapete è per antonomasia legata a ciò che non può esser dimostrato, contrariamente alle radici dell'astrologia che invece si basa sull'osservazione. Il termine oroscopo infatti significa "guarda l'ora" e mette in evidenza proprio l'atto di dare attenzione a un fenomeno fisico e non mistico.  In parole povere, l'astrologia si è colorata di significati mistici perché andò a finire in oriente; ma non sta scritto da nessuna parte che la religione orientale sia la verità assoluta e che sia lo strumento ideale per dare senso al significato delle posizioni astrologiche. Perciò, credere nell'effetto della retrogradazione significa aver fatto una scelta di fede. 

Io ho Marte in posizione retrograda. Non posso affermare che l'effetto "negativo" che io evidenzio sia relativo a questa cosa; ma posso senz'altro affermare che è l'effetto tipico di un Marte leso. Che poi quel punto possa indicare una potenzialità da sviluppare, è indiscutibile, come lo è qualsiasi altro punto dissonante del mio cielo: ogni aspetto negativo è un elemento a cui fare attenzione, è una frustrazione, è una potenzialità da sviluppare, da rivedere, da imparare a gestire. 


25 aprile 2016

La nascita psicologica dell'astrologia


Per affrontare questo tema, ho pensato di trarre spunto dal lavoro di Winnicot, pediatra che condivise alcune teorie di Freud e della Klein. Secondo il mio punto di vista può esser utile per definire una possibile modalità di formazione del pensiero astrologico, quando l'uomo preistorico guardò il cielo, ma partendo dal rapporto che il bambino, nelle primissime fasi della sua esistenza, ha con la madre (o con il caregiver-figura di attaccamento-accudimento). Questo parallelismo da me individuato, potrebbe spiegare l'origine della nascita dell'astrologia.

Il lavoro di Winnicot mira a stabilire come lo sviluppo del sé del bambino (non inteso alla maniera di Jung, ma inteso come il modo in cui il bambino percepisce sé stesso, introspettivamente) dipende dalle cure materne. 

Secondo l'autore l'Io non ha la funzione di mediare tra i conflitti che si originano dall'Es e dal super-io come affermava Freud, ma ha lo scopo di raccogliere esperienze interne ed esterne, elaborare e organizzare l'esperienza soggettiva che l'individuo vive attraverso il contatto col mondo esterno. L'Io del bambino è però debole e deve essere in qualche modo gestito e aiutato dall'Io del caregiver, cioè della figura di attaccamento. Il supporto della madre si sviluppa in tre fasi e sono queste ad aver prodotto in me l'idea che qualcosa di analogo deve essersi originato quando l'uomo preistorico fece le prime osservazioni tra mondo esterno e mondo interno.

La prima fase contemplata da Winnicot è quella denominata "dipendenza assoluta". Durante questo stadio vi è una "preoccupazione materna primaria" legata alla sua capacità di sintonizzazione sui bisogni del bambino dalle ultime fasi della gravidanza sino a qualche settimana dopo il parto. Si ha una sensibilità esaltata, un ritiro della madre dagli altri interessi e un'identificazione temporanea con il bambino: essa si adatta totalmente ai bisogni del figlio ma poi deve esser in grado di emergere da questo stato per divenire "sufficientemente buona": offrire un ambiente facilitante dei processi di crescita del bambino, per produrre qui fenomeni di integrazione ma senza tuttavia soffocarlo di attenzioni. In sostanza la madre grazie alle sue cure amorevoli (holding), aiuta il figlio a integrare nella propria esperienza le varie sensazioni: empatia e cure amorevoli permetteranno al bambino di sperimentare la continuità dell'essere. Questo momento può esser paragonato al periodo in cui gli uomini preistorici cominciavano ad avere percezione della continuità della loro esistenza grazie l'alternarsi del giorno e della notte, e dei ciclici movimenti del Sole e della Luna. 

Tornando alla teoria di Winnicot, se la madre non è capace di offrire le sue cure amorevoli, il bambino andrà incontro ad "angoscia di disintegrazione". Un po' come se il nostro uomo preistorico fosso colto da un temporale che impedisce di vedere il Sole e quindi di orientarsi lungo il suo cammino per trovare del cibo o per tornare a casa dopo un peregrinare.

Winnocot prosegue dicendo che durante la stessa fase si ha il processo di "personalizzazione" determinato  attraverso la Handling, la manipolazione della madre, che consente al figlio il riconoscimento del rapporto tra psiche e corpo. Il calore solare per l'uomo preistorico, può esser paragonato a questo processo; ma si potrebbe andare ancora più in profondità. Questo processo permette al bambino di riconoscere e distinguere un dentro da un fuori attraverso il tatto. È probabile che l'uomo preistorico si percepisse come un tutt'uno nei confronti del mondo naturale circostante esattamente come il bambino vede la madre come un prolungamento di se stesso. 

L'ultimo processo è quello di "relazione all'oggetto": la madre (o il caregiver) svolge la funzione di aiutare il bambino a percepire il mondo soltanto quando esso è pronto a creare una rappresentazione mentale di esso. La madre deve in sostanza allattare il piccolo solo quando esso è pronto a ricevere il nutrimento, ma deve anche essere capace di disilluderlo della sua onnipotenza: il temporale, per l'uomo preistorico, poteva essere il segnale del fatto che l'ambiente esterno disilluda sulle proprie capacità di avere il controllo sulla natura. Per il bambino, questa conoscenza oggettiva della realtà deve avvenire in maniera progressiva per favorire un progressivo e lento distacco, che poi significa anche emanciparsi.

La seconda fase, detta "dipendenza relativa" è quella che per me segna il vero collegamento con la nascita psicologica dell'astrologia. Il bambino acquisisce consapevolezza di esser separato dalla madre, distingue se stesso dal mondo esterno, ma non è ancora totalmente indipendente poiché l'allontanamento dalla condizione di fusione con il caregiver porta alla nascita, nel figlio, dell'angoscia da separazione. Per evitare una tensione troppo grave, il bambino risolve il conflitto in modo simbolico: esiste un' area detta transazionale (cioè di passaggio tra mondo interno e mondo esterno) dove prendono forma fenomeni transizionali. Per reagire a sentimenti dolorosi dati dalla separazione, il bambino crea mentalmente collegamenti con oggetti che sostituiscono momentaneamente l'assenza della madre. Un peluches, una coperta, sono utili per sentire la presenza della madre anche se è assente.  Questo, di fatto, significa creare simbolicamente l'unione con lei anche se non c'è. Gli oggetti, quindi, ci rievocano un'emozione e un legame con un'altra persona che è importante per noi sotto il profilo emotivo. Ora immaginiamo il nostro uomo preistorico: per conservare il proprio legame tra sé e la natura ha proiettato sul Sole, la Luna, le stelle, qualcosa che gli consentisse di mantenere un legame con la natura, perché ciò significa poterla gestire, comprendere, perché evidentemente, comprenderla significa anche comprendere se stessi, per sopravvivere. 

La terza e ultima fase è quella che spinge "verso l'indipendenza". Qui vi è un passaggio psicologico fondamentale perché si va dalla simbiosi all' "uso dell'oggetto" che prima era visto come un fenomeno soggettivo, ancora non percepito come separato da sé. Qui il bambino sa stabilire rapporti con oggetti ritenuti indipendenti da sé, perché ha imparato a collocarli al di fuori della zona di "controllo onnipotente". Ma prima che ciò avvenga, il bambino esercita, nei confronti del caregiver, un'aggressività che prima è fisiologica e legata all'avidità e poi si trasforma in odio. La madre deve imparare a resistere a tali capacità distruttive, a tali esplosioni di rabbia che nascono dalla percezione del bambino di non esser più padrone degli eventi. La resistenza della madre ai "capricci" del bambino è utile a far si che egli si disilluda della propria onnipotenza, che egli non può distruggere l'oggetto perché in effetti non è una creazione della sua mente. Così e progressivamente capisce che l'oggetto continua a esistere nel tempo e nello spazio indipendentemente dalla sua volontà. 

D'altra parte, l'aggressività rivolta alla madre contrasta con la percezione positiva che ha di essa perché lei è fonte di cura e protezione: esiste dunque una madre "oggetto" e una madre "ambiente accogliente". Ritorniamo al nostro uomo che cominciava a creare associazioni tra fenomeni interni e fenomeni celesti. Egli inizia così a creare un sistema di lettura del cielo proprio perché teme e allo stesso tempo ama quei fenomeni che gli consentono di dare un senso alla propria esistenza. L'uomo si rende conto di non esser padrone degli eventi, che esiste qualcosa di più grande di lui a cui dovrà assoggettarsi e che al di la dei suoi "capricci" esiste una realtà oggettiva a cui egli deve sottostare. 

Penso che esattamente così come la mente umana matura in funzione della relazione con il caregiver, allo stesso modo possa accadere qualcosa di analogo, spontaneo, istintivo, nel momento in cui l'uomo si interfaccia col cielo: l'angoscia di separazione con la creazione di immagini simboliche non avverrebbe, dunque, solo attraverso il rapporto tra la madre e il bambino, ma possiamo estendere il principio anche a tutti i rapporti che l'uomo intesse con l'ambiente esterno, persino il rapporto tra sé e la natura. Per il resto, ho già ampiamente descritto in numerose occasioni che il passo successivo è la nascita del totemismo che, di fatto, rappresenta il passo più approfondito verso la costruzione di un mondo fatto di simboli. 

22 aprile 2016

I segni della 1 Casa

Quello che vi propongo oggi è il nuovo articolo di Daniele Antares che arricchisce ulteriormente questa area collaborativa del mio blog. Questa volta ci parla dei segni zodiacali intercettati nella I Casa a partire ovviamente dalla posizione dell'ascendente. Autori come Discepolo (oltre che la Morpurgo, Sasportas e Bonomi qui citati) hanno già affrontato l'argomento mettendo in evidenza la necessità di considerare tutti i segni coinvolti nell'intera prima Casa. E sulla stessa scia, Daniele Antares (col suo inconfondibile stile pratico e scanzonato, ma pure "similnipponico" per la componente "samurai") ci offre alcuni esempi interpretativi a partire dall'osservazione dei temi di nascita di personaggi noti. Una trattazione sul significato psicologico della I Casa, (secondo me) invece è stata affrontata QUI.


LA PRIMA CASA IN ESTENSIONE

L'Ascendente. L'appiglio preferito di chi è nato sotto un Segno il cui nome suona poco fico (senza nulla togliere: Vergine, ad esempio) e si affretta ad aggiungere l'Ascendente quando dice di che Segno è. La velocità con cui lo dice è direttamente proporzionale a quanto il Segno all'Ascendente è più fico del Segno natale: si va da un sobrio "Sono Sagittario, per giunta Asc. Ariete", al più veloce "Sono Bilanscendente Scorpione"
"Eh?"
"Bilan-ciascendenteScorpione."
"Ah."
Non si tratta solo del verdoniano poter dire: Scorpio, ma anche l'imbarazzo di avere un Segno natale con un simbolo poco "stendardizzabile", ossia poco issabile su un ipotetico stendardo: come un oggetto (Bilancia), una signorina con spiga (Vergine, però in fondo la Madonna ha molto mitizzato questo simbolo), un tizio con brocca (Aquario) e così via.
Poi abbiamo tutta una casistica di Ascendenti equivocati: gente che per anni ha sempre detto di avere Ascendente Scorpione, e ce l'ha Capricorno. Il simboletto gli era parso Scorpione. Equivoci.

Ma oggi parliamo di un aspetto dell'Ascendente ancora un po' di nicchia: l'estensione dell'intera I Casa.


Dunque, partiamo dal dire cosa sia l'Ascendente: è l'Est del Tema Astrale.
Se lo intendiamo come punto, come il grado di un Segno che sta sorgendo ad Est nel momento della nascita, sarebbe precisamente il grado del Segno che sta scavalcando l'orizzonte orientale, proprio a luce radente, appena alla cuspide fra I e XII Casa. Solo che c'è una riflessione da fare:
Se l'Ascendente fosse ciò che sta appena sopra l'orizzonte Est, perterrebbe appena più alla XII che alla I. Invece sappiamo che l'Ascendente è decisamente collegato alle simbologie della Casa I, che si estende a volte arrivando anche due Segni oltre quello della cuspide.

Se la I Casa tocca più Segni, un senso deve averlo.
Credo che il senso sia "l'albeggiare", ossia la fascia in cui albeggia, finché si può dire Alba, dopodiché diventa II Casa. Approfondiremo magari con ulteriori studi.
Anche i transiti comunque, ribadiscono l'importanza di tutta la Casa: se in Aprile il Sole passa in Ariete, e la mia I Casa parte a 6 circa dei Pesci e termina a 25 circa dell'Ariete, quel Sole di fatto transita nella mia I, con tutto quel che comporta.
Quindi, "cuspide o non solo cuspide", la I Casa – come tutte e 12 – conta per intero.
Ho trovato conferme nei libri di: Morpurgo, Sasportas, Bonomi e svariati altri.
Questo ovviamente sarà accettato con riserva da coloro che hanno la cuspide dell'Asc a 27° Leone: certo, a loro di avere "Asc Leone esteso a Vergine" importa poco. I fatti però parlano, e la Vergine in loro si vede eccome. Senza nulla togliere alla prima parte della Casa: io parlo di "doppio biglietto da visita, con una certa evoluzione o arricchimento verso il secondo".

E andiamo a vedere con degli esempi pratici, temi alla mano.

L'ho riscontrato anche in temi di gente che conosco personalmente:
    conosco una ragazza bellissima, una Toro con Asc Ariete/Toro, che effettivamente da bimba era un po' maschiaccia, ma ora la sua Taurinità (già attribuibile al Sole) è sbocciata in pieno.
    conosco almeno tre donne con Asc Gemelli/Cancro, che hanno sia l'aria da "ti davo dieci anni di meno" sia occhi languidi e grossi seni (con Lune molto diverse fra loro).
   conosco uomini con Asc Leone/Vergine il cui contegno, discreto ed occhialuto, si avvicina più al modello dell'autista signorile, o maggiordomo impeccabile, che non a quello del monarca tout court.

Ma andiamo ai Temi storici, o dei VPP (preferisco Very Popular Persona a Very Important Person):

SYLVESTER STALLONE ad esempio, ci mostra una I Casa davvero pedissequa nell'esprimersi: infatti si estende fra Sagittario e Capricorno, e Stallone (un cavallo, Sagittario) è divenuto famoso come Rocky ("roccioso", Capricorno). Inoltre, sembra esprimersi anche l'esotismo del Sagittario: infatti è italo-americano, e ci ha plasmato sopra parte del personaggio. Mettici la corazzatura del Cancro e la disciplina tecnica del Marte in Vergine (comune nei culturisti, se non altro per la metodicità, la dieta e la pazienza certosina)... ed ecco i connotati del buon Sly.
Inoltre, la I in Capricorno si nota anche nel disturbo ossero (leggero rachitismo mi pare) che Stallone ha superato eccellentemente crescendo.
Stessa I Casa di LUCA ZINGARETTI, i cui connotati marziani però sono mimetizzati nel fatto che ha 5 pianeti in Scorpione, e quindi si dovrebbe discernere fra responsabilità della I in Capricorno e quello stellium notevole.

Restando nell'area del cinema d'azione, vediamo che la I Casa di ARNOLD SCHWARZENEGGER, fra Cancro e Leone, parla in effetti di un modo di porsi dolce, sempre più virato in virile (gioco di parole!).
Non dimentichiamo inoltre la simbologia comune a Cancro e Leone, il torace: Arnold è famoso in particolare per gli enormi pettorali, che non in tutti i palestrati raggiungono quelle proporzioni.
Anche qui, non si possono ignorare i Pianeti: Leone con Marte in Gemelli, parla chiarissimo: recitare Marte, essere un Grande Padre quasi 'caricaturale' (stessa configurazione di Mussolini).

Parlando di Cancri, di Azione e di Mussolini, viene anche in mente un altro che assomma tutte e tre le somiglianze: VIN DIESEL, che a parte la caratteristica calvizie ha in comune col Duce anche la I Casa fra Scorpione e Sagittario. Questa combinazione nella I Casa sembrerebbe esprimersi spesso in tratti virili e irregolari, con una tendenza progressiva 1) a metter su chili facilmente (Giove) e 2) ad assumere atteggiamenti didascalici e paternali (Diesel nei film è sempre massimalista, tende a fare il maestro, a dire frasi lapidarie, a fare l'eroe generoso che insegna a vivere al prossimo).
Non dimentichiamo poi la componente come dicevamo esotica: Vin Diesel, anche se bianco, è tecnicamente mulatto (parte africano). Spesso la I in Sagittario addirittura fa sembrare stranieri anche se non lo si è: conosco donne con I in Sagittario che sembrano peruviane, cinesi, indiane eccetera, e sono italianissime. Curioso.

Ascendente Scorpione-Sagittario anche per FREUD, in cui sappiamo bene quanto abbia giocato il porsi in chiave erotomane (Scorpione) e docenziale-dogmatica (Sagittario). Non si pensi che il Sagittario abbia giocato di meno: Freud ok, è uno fissato col Sesso, ma questo si può dire di molti psicologi, scrittori, registi... Freud si è anche distinto per studi sulle religioni, su culture lontane, e per la sua religione di provenienza, esotica rispetto al luogo dove viveva (ebreo in Austria).

Ma ora vediamo la differenza fra un Asc puro (un solo Segno) ed esteso:

Due Asc puri sono Casanova e Rodolfo Valentino:
CASANOVA, variegato Ariete con Marte in Pesci e forte V, ha un Asc Scorpione a quanto pare puro, e ci sta tutto: erotismo, fama di seduttore, bellezza irregolare: non era infatti un bello apollineo, era però alto (sul metro e novanta, forse 'solo' 1,87, nel XVIII secolo era tantissimo).

VALENTINO, complice anche il binomio di Sole e Marte in sede femminile, non poteva che essere un belloccio, con l'Asc Bilancia il look 'così bello da essere quasi femmineo' è matematico.

Invece guardiamo questi quattro casi di Asc Bilancia esteso a Scorpione:

THE ROCK, GERARD BUTLER, ALAIN DELON e LEONARDO DI CAPRIO.
Hanno iniziato tutti loro come bellocci, per poi acquisire un arricchimento Scorpione, che nel caso di Butler, Delon e di Di Caprio è anche il Segno Solare, mentre in The Rock ha come aggancio solo lo spettacolare Marte in Gemelli, che come abbiamo visto recita la marzianità.
Questo avviene anche in casi in cui Marte non è molto parlante: come una mia amica anche lei del Toro, anche lei con I Casa fra Bilancia e Scorpione, la quale unisce una notevole bellezza e lineamenti 'greci' alla curiosa e crescente passione mascolina della palestra. Nel caso di lei, Marte e Plutone sono ambedue esuli (in Toro e in Bilancia), ancorché Plutone le stia in I, e tutto sommato Marte in Toro, al di là dell'esilio e della pigrizia, si addice a chi fa pesi: per le simbologie di Venere-estetismo e Giove-espansione.
Tornando a parlare di chi i muscoli li vanta a pieno titolo di genere, dicevamo di The Rock: l'attore hawaiiano, se vogliamo attribuirgli un sembiante, ha proprio la facies taurina: non solo in senso di bellezza un po' micenea, ma proprio nel senso di somiglianza all'animale, con gli occhi neri ed ampi, il naso regolare e il collo poderoso.
Ciò nonostante, ha esordito al cinema come Il Re Scorpione (!), in omaggio alla sua I Casa.

[Ah, aspettate, stavo riflettendo... in base a questa logica, io che ho la I fra Pesci e Ariete potrei esordire al cinema come Il Re Montone. Però mi sa tanto che non suona come un film d'azione...

Suona meglio Re Scorpione, comunque, a onor del mio Sole.]


Tornando a parlare di gente seria:
Per Delon, Butler e Di Caprio, il processo è curioso: se vedete i primissimi film di ambedue, notate una bellezza davvero fine. Tutti conoscono l'eleganza dell'attore francese, così come la dolcezza di lineamenti del primissimo Di Caprio di Titanic. Ma ricordiamo anche quella del giovane Gerard Butler in Dracula's Legacy, coi capelli lunghi, senza barba, gli occhi azzurri, molto diverso dal macho che esprime appieno ora.
Tutti e tre, comunque, spiccano per interpretazioni palesemente in linea col Segno di nascita: i ruoli dannati di Leonardo Di Caprio (Romeo+Juliet, Poeti dall'Inferno, La Maschera di Ferro); i polizieschi di Delon (uno si intitolava Scorpio, non a caso, e infatti i protagonisti erano lui e Burt Lancaster, ambedue Scorpioni); e i ruoli superscorpio di Butler (300, Dracula, Il Fantasma dell'Opera, Giustizia Privata, La Dura Verità e vari film a sfondo o fantasy o militare, come Il Regno del Fuoco, Gamer o Attacco al Potere e così via).
Nel caso del Delon, notiamo come lo Scorpione ha trovato appoggio facile in Marte in Capricorno, tanto che (curiosità "erotiche") è stato un personaggio suo ad ispirare il nome d'arte di Rocco Siffredi (in un film, il francese si chiamava proprio così).

Ecco, uno che invece fa emergere poco l'estensione della sua I Casa è proprio il celebre pornodivo, che ha una I fra Leone e Vergine ma... fra Marte in Ariete in aspetto a Giove e Mercurio, Sole trigono a Plutone, alla fine il contributo della Vergine viene molto sminuito.
Come anche accade per STEVEN SEAGAL: la I fra Leone e Vergine è sbilanciata dal suo essere Ariete con Marte in Leone, e la componente Vergine va ad esprimersi probabilmente come disciplina e tendenze terapeutiche (agopuntura, vegetarismo eccetera).
Tornando al pornodivo, forse permane nell'indubbia connessione fra la Vergine ed il mestiere di Rocco: infatti fra gigolò e pornoattori, tale Segno è diffuso, se non altro per le doti (suddette anche per i palestrati) di disciplina, costanza ed obbedienza. Il pornoattore, infatti, deve essere obbediente al regista e fare sesso come dice il regista (a suo modo quando è regista egli stesso), e sappiamo che Siffredi tentò anche la strada del modello, altro mestiere Virgineo oltre che Venusiano.

Virgineo-Venusiano è pure l'Ascendente di VIRNA LISI, Scorpione con Asc. Vergine-Bilancia:
la sua Venere ridanciana e coscialunga in Sagittario non spiega la nota bellezza finissima, aristocratica. Se la Vergine contribuisce con un certo riserbo ed ordine cosmetico – anche rifiutando i ritocchi, come ha sempre dimostrato, (obbedendo non tanto a Vergine-artificio quanto a Vergine-decoro frugale) è la Bilancia a darle quel tocco di perfezione leggermente altera.

Poi abbiamo alcuni pure molto pedissequi: DEMI MOORE e ANTONIO BANDERAS, rispettivamente Scorpione Asc. Pesci-Ariete-Toro e Leone Asc. Pesci-Ariete:

L'una esordì con un provino in cui dimostrò di riuscire a piangere a comando decidendo anche da quale occhio (!), e progredì arrivando ad interpretare ruoli arietini come in Soldato Jane (è Scorpiona e ok, ma il passaggio dal ruolo in Ghost al ruolo military ricalcano proprio la sua I Casa).
La Moore ora dovrà pure esprimere la sua componente Toro – non solo la I, ma anche la Luna in Toro e in II Casa – e le riuscirà bene grazie alla nota bellezza e forse ad una certa pacificazione.

L'altro, Banderas, iniziò come ragazzetto dolce nei film di Almodovar e in Philadelfia (gay oltre che dolce) ma giunse alle famose scene d'azione senza controfigura, e decisamente si machizzò negli anni (complici anche il suo istrionico Marte in Gemelli, il suo Leone ed il suo Angelo natale dei Cataclismi, Seehiyah).

Stesso Ascendente di GEORGE CLOONEY, con la stessa caratteristica di recitare in contesti molto diversi: Clooney è di base un Toro dall'aria bonaria e buontempona, e lo vediamo protgonista sia nelle recitazioni da commedia rosa, sia in ruoli d'azione come il Dal Tramonto all'Alba o una versione di Batman e così via.
Sembra quindi assodata questa caratteristica della I fra Pesci ed Ariete , che riscontro anche in me: abbiamo un po' la telenovela face come la chiamo io, facile ci riesce passare dal "non amarme, Dolores" al rude. 

Una nota comune a Banderas e Clooney è anche un pianeta femminile in I e Ariete (Luna per Banderas, Venere per Clooney): però non bastano a spiegare i loro ruoli adrenalinici, perché Luna e Venere non indicano a mascolinità del nativo, anzi sono proiettabili sulla donna ideale, e quindi quelle Luna e Venere spiegano molto meglio l'eminenza delle donne nella loro immagine pubblica.

I più strambi ed eclettici però restano quelli che hanno Asc esteso fra Aquario, Pesci e Ariete (comuni, nelle nostre latitudini e sotto certi Segni di nascita): perché la Casa tripartita – con Pesci 'intercettato', si dice – fa davvero i numeri. Mi vengono in mente due Tori, ossia MARX ed HENRY CAVILL. Lasciando da parte il giovane attore, che ancora ha fatto pochi film per poter stilare statistiche (tutti d'azione, essendo fisicante), pensiamo un attimo a Marx: cinico materialista (Toro), al contempo utopista (Aquario), guru (Pesci) e combattivo (Ariete), con sommati a tutto ciò l'Urano in IX e il Marte in Cancro che completano il quadro del rivoluzionario antipatriarcale.

Un mio amico con tale Ascendente è psicologo, personal trainer, teatrante e musicista, complici anche però Urano, Nettuno e Marte in Sagittario e X ed il suo tuttologo Angelo Yehuiyah. Comunque certo eclettico lo è.

Seguiteremo a parlare dell'argomento, magari con altri Temi noti e meno noti, in prossimi articoli.

Forza e Onore e che il Sol Levante (in questo caso domifico) sia con noi ;)


                                                                                                                Daniele Antares


Molti anni fa, per arrotondare durante il periodo estivo, svolsi la funzione di guardiano notturno presso uno stabilimento balneare a pochi chilometri dalla mia città. In quei mesi ebbi modo di osservare molto il cielo stellato, di respirare l'aria del primo mattino, di notare l'effetto delle maree, l'agitarsi del mare subito dopo l'alba e naturalmente il sorgere del Sole. Gli uomini di 150.000 anni fa, come spiegato nella mia conferenza del 16 aprile scorso, probabilmente avevano già la capacità di orientarsi grazie al movimento del Sole e non vi è dubbio che l'alba potesse rappresentare un momento assolutamente importante della quotidianità degli uomini preistorici (ma pure moderni) grazie all'innata capacità di simbolizzazione: l'uomo, grazie alle funzioni cerebrali di base, ha la capacità di creare collegamenti lì dove ci sono cose che somigliano. Insomma, l'astrologia e quindi l'ascendente, è il naturale processo di una mente strutturata sulla capacità di unire oggetti sulla base di certe somiglianze; la stessa capacità che mi ha permesso di rimanere affascinato dal sorgere del Sole e farmi venire in mente che con esso riprendeva la "vita"...

19 aprile 2016

Tre giorni di astrologia

Vorrei cominciare il blog di oggi ringraziando tre persone in particolare: Iuly Ferrari, Ciro Discepolo e Luciana De Leoni. Un grazie di cuore per la vostra gentilezza e disponibilità.

Il 15 aprile scorso sono stato a Milano nella libreria ecumenica del gruppo "animaTV" situata presso la centralissima galleria Unione. Lì ho potuto assistere all'incontro con Ciro Discepolo che ha parlato a tutti i presenti del pianeta "nove": gli scienziati sembrano certi dell'esistenza di un nuovo corpo celeste davvero molto massiccio e quel che resta è solo la sua individuazione e quindi calcolare le effemeridi per collocarlo nello zodiaco. Discepolo ha ipotizzato che i suoi effetti astrologici potrebbero essere in linea con quel che sta accadendo al mondo proprio in questo periodo storico, giacché ogni pianeta scoperto reca con se il "sapore del momento in cui viene avvistato". La corrispondenza tra le caratteristiche del pianeta e il periodo storico relativo alla sua scoperta è di tipo sincronistico, ovviamente, se prendiamo per buona questa ipotesi di lettura della realtà. Tuttavia Discepolo esorta ad affrontare l'argomento con spirito induttivo, ossia come suggerì Federico Capone quando si volle comprendere l'effetto di Plutone che era stato da poco scoperto: analizzare i temi di tutte quelle persone che han il pianeta "nove" collocato a uno, massimo due gradi dall'ascendente. Questo dovrebbe portarci a individuare le caratteristiche astrologiche del pianeta senza troppa fatica. Sono molte le domande che ho rivolto al maestro, e in particolar modo sembrava giusto ricollegarsi a Sedna, il planetoide che oggi viene considerato come l'ipotetico pianeta "X" della teoria Morpurghiana. Secondo Discepolo sta nella massa del corpo celeste (a parte la Luna) l'effetto astrologico; e così, corpi celesti più piccoli di Plutone come Sedna ( che è un planetoide) o Chirone (che è un asteroide o per taluni una cometa) o Lilith (che è un punto immateriale dello spazio) non avrebbero alcun effetto. La mia posizione è simile a quella del maestro, e infatti anche io non ho mai notato, nonostante anni di osservazioni, nulla che potesse convincermi sull'effetto degli asteroidi o di punti virtuali dello zodiaco. Diverso sarebbe per il pianeta "nove" che invece avrebbe un effetto astrologico garantito dalla sua mole, che è ipotizzata essere molte volte maggiore rispetto a quella della Terra. Quindi è probabile un effetto astrologico a differenza di altri copi molto più piccoli. Inserire un nuovo pianeta all'interno della ruota zodiacale significherebbe avere più informazioni per interpretare un TN, ma sarebbe un elemento in più per comprendere pure quelle rivoluzioni solari che sembrano esser state troppo deboli o molto diverse rispetto alle aspettative. Tra i presenti in sala: Marco Celada, Luciano Drusetta, Luciana De Leoni, Luigi Galli, Franca Mazzei e naturalmente l'immancabile Daniela, moglie di Ciro.   


Il 16 e il 17 aprile invece è toccato a me. 
Come annunciato più volte, ho tenuto un convegno e un seminario sulle relazioni di coppia. Partendo da considerazioni di tipo storico, antropologico e psicologico, ho affrontato il tema dell'amore premendo sull'idea personale che l'astrologia in realtà sia una forma di totemismo, così come già dimostrato in numerose mie pubblicazioni gratuite. I lavori hanno messo in risalto l'esigenza di offrire un sistema di regole di analisi e di interpretazione per la verifica sperimentale di alcuni assunti. I partecipanti si sono mostrati molto interessati anche a prendere appunti e questo per me rappresenta un feedback positivo circa la bontà dei concetti espressi.
Un ringraziamento speciale va a tutte le persone che hanno partecipato alle due giornate, e naturalmente alla cortese ospitalità di Luciana De Leoni e di suo marito Angelo, persone davvero straordinarie che hanno trattato me e la mia fidanzata come membri della famiglia. 

12 aprile 2016

Astrologia di coppia gratis a Udine



Come ripetuto e pubblicizzato più volte, il 16 aprile ad Ajello del Friuli in provincia di Udine, presso il castello De Bona Urbanis, terrò il mio convegno astrologico sulle relazioni di coppia, seguito da un seminario il 17. Durante il convegno del 16 avrò modo di affrontare il tema della nascita dell'astrologia di coppia dalla preistoria ai giorni nostri; e in più vi darò spiegazione della mia personale classificazione degli elementi in introversi ed estroversi, spigando il ragionamento che mi ha spinto a tale suddivisione, e come applicare la cosa a livello amoroso. Il 17, invece, dedicherò tutta la giornata all'insegnamento della sinastria e chi lo vorrà potrà approfittare di una lettura astrologica della propria condizione sentimentale. 

Il 15 a Milano, invece sarò presente come uditore (e non come relatore) al convegno di Ciro Discepolo che parlerà delle eventuali implicazioni astrologiche dell'ipotetico pianeta "nove". Quindi i lettori milanesi potranno approfittarne per venire a trovarci. Galleria Unione 1, ore 19.00.



Ciao come va? Io tutto bene. Non so se sei ancora impegnato... ti rivolgo la stessa domanda ovvero cosa vedi di buono per una rsm a Siviglia (ci tengo soprattutto al giove in 9). Il chirurgo  ha deciso per una soluzione non chirurgica, appuntamento il 14 aprile alle 18. Ne sono sollevata e spero  che vada bene.
Aldilà della rsm  si può capire a priori quale luogo geografico possa giovare favorevolmente al soggetto se egli dovesse andarci a vivere? se non è  fantasia ne potremo riparlare.
Buona serata!
La pratica mediante cui si cerca di collocare gli astri favorevoli in posizione dominante si chiama astro-cartografia. Stando alla mia esperienza non si tratta di una fantasia, ma la cosa funziona. Non ho esperienza diretta perché non ho mai vissuto in località diverse dall'Italia; ma posso raccontare di alcuni aneddoti che riguardano altre persone; fatti che mi hanno convinto della bontà del metodo e per me è sufficiente. Una sotto-categoria dell'astro geografia e l'astrologia dello spazio locale che invece mira a definire il luogo migliore all'interno di una zona geografica ristretta. Su questo item non ho mai approfondito abbastanza; ma mi affido alle parole di Discepolo che invece ha studiato la cosa concludendo che non funziona. Quindi, se il tuo obiettivo è spostarti in un'altra zona della terra, allora posso darti indicazioni avvalorate da numerosissime testimonianze positive; ma se mi chiedi un posto in Italia, beh, lì non posso aiutarti. La soluzione del 14 aprile alle ore 18.00 è un po' bruttina ma in mancanza d'altro va bene, poiché i malefici sono comunque in posizione non determinante. Se a te interessa Giove in 9^ allora Siviglia va bene. Non è certo una soluzione vincente per via di Saturno in 12^e di Nettuno in 2^ che produce angosce relativamente al denaro e alla tua immagine. 



Quando un pianerottolo di piccola felicita' affettiva? non un matrimonio, ma un amico amante.
Forse ho già detto in passato che quando ho cominciato a studiare l'astrologia era anche per avere informazioni circa la mia vita sentimentale che era parecchio sfortunata. Lo studio dell'astrologia è stato determinante e positivo nella mia vita, tant'è che oggi mi ritengo più ricco dal punto di vista culturale e intellettivo. E poi finalmente ho potuto coronare il mio sogno: ho finalmente incontrato la mia meravigliosa anima gemella che tra l'altro condivide con me la passione per le "stelle" e mi sostiene in tutto quel che faccio. Me la sono sudata, come qualsiasi altra cosa nella mia vita. Alla fine, insistendo, applicando le giuste strategie alle mie azioni, sono riuscito a realizzare il mio sogno nel cassetto. Una buona conoscenza della sinastria, l'applicazione delle rivoluzioni solari, sono state le mie armi vincenti. E stando a quanto si afferma in astrologia, la mia era una situazione molto delicata, difficile, se non impossibile da realizzare, nonostante fossi accomodante, mite, pacifico. Gli "astri" per me erano la giustificazione alla mia "sfortuna"; ma c'era anche tanta timidezza, insicurezza, tutti difetti che piano piano, con le rivoluzioni solari mirate, sono riuscito a debellare. Quel che voglio dire, è che una parte del problema dipende da noi, dai nostri limiti che non riusciamo a superare o non riusciamo a vedere. Se ammettiamo a noi stessi di esser in costante crescita senza per questo svalutarci, allora possiamo ambire a raggiungere i nostri obbiettivi con maggiore serenità. Anche tu sei partita in svantaggio, ma a causa di Urano e Plutone in VII. Il primo comporta colpi di scena nella vita matrimoniale e di coppia ma non necessariamente divorzi o il celibato. Quello che ti ci vuole è una chance. Credo che una svolta, una scossa, un cambiamento possa giungere non appena Urano sarà in trigono a Urano radix, e ciò potrebbe avvenire ancora a Giugno, a Settembre e poi in ultimo a Marzo. L'ultimo passaggio dovrebbe essere quello più sostanzioso, quello che dovrebbe portare più frutti; ma non è sempre così. Questo anno astrologico, con Marte in 5 e Venere in VII sicuramente possiamo parlare di conflitti di natura amorosa e abbiamo visto che il passaggio di Urano già ha portato questa nuova conoscenza. Siccome non capita spesso, questo incontro dovrebbe essere importante. Se non si dovesse smuovere nulla prima del prossimo compleanno, allora dovremmo organizzarci per una rivoluzione solare mirata più incisiva. 

09 aprile 2016

Scatti di inquietudine

Antonio Acanfora è l'autore della mostra fotografica intitolata "visioni non percepite". I suoi scatti vogliono dare dignità al centro storico della città di Squinzano e far riflettere sul fatto che spesso non ci rendiamo conto del degrado, colti dalla frenetica vita quotidiana. Tra le fotografie inviatemi dall'autore ho scelto questa qui perché mi sembra molto significativa rispetto al tema dell'astrologia. La foto mi fa venire in mente la necessità di ristrutturare questa nostra "scienza" in maniera costante onde evitare che cada rovinosamente sulle sue fondamenta. Infatti ritengo che essa, come ogni altro sapere, debba seguire un processo di miglioramento, deve esser in grado di rinnovarsi, perfezionarsi. L'astrologia di Tolomeo è come il palazzo di questa foto, mentre oggi è opera di un restauro, di un rinnovamento. Almeno a mio modesto parere. Antonio, Pesci classe 1953, ha il Sole sul 4°grado dei Pesci, descritto come tipico di chi spesso e volentieri ha idee talmente sottili che difficilmente riesce a farsi comprendere se non da persone intelligenti. In effetti bisogna ammettere che il tentativo fotografico di Antonio non è affatto banale. Se poi ci aggiungiamo anche la dominante Uraniana, possiamo ben comprendere l'originalità di pensiero, le stravaganze che già son tanto care al Pesci. Dalle foto inviatemi ho avuto modo di scorgere un po' di inquietudine; o perlomeno questo è quello che hanno sollecitato in me. L'atmosfera è cupa, sia per l'uso del colore, e sia per la scelta del soggetto. Ma è in particolare il modo di catturare la luce che fa la differenza, appunto portatrice di quel turbamento che caratterizza lo scatto. 


Ciao Alrami ,
Scusa ma volevo sapere una tua opinione sull'astrocartografia..cioè quella branca dell'astrologia che studia i luoghi migliori della terra dove una persona sta' meglio o è più o meno favorita..io vorrei scongiurare quel brutto Marte in dodicesima in larga quadratura a Saturno Natale..esiste un posto secondo te nel mondo dove io possa esorcizzare questo aspetto?! ..scusa la domanda che può sembrare banale ma volevo una tua opinione! Ti ringrazio!

Carissima, prima di tutto perdona l'enorme ritardo con cui ti rispondo. L'astrocartografia funziona in modo diverso: non è possibile scongiurare una quadratura tra Marte e Saturno, ma è possibile cambiare la dominante del tema. Maradona per esempio aveva Giove dominante sulla Linea che passava per Napoli e sappiamo bene il successo che egli ebbe proprio in quella città. Non sempre però possiamo posizionare Giove o Venere in posizione dominante, se ovviamente sono lesi. Quindi talvolta ci sono casi in cui non esiste luogo della terra utile per migliorare la propria condizione. Relativamente alla correzione dell'orario di nascita, dobbiamo ancora ricercare altre date. Dovrai dirmi cosa ti accade dal 2 a 16 di ottobre. Prima non ci sono date utili. 




Caro Giuseppe non sbuffare, ma devo chiederti un ulteriore responso. Questa volta è per (...), la quale sta avendo problemi con il marito. Ti do' le loro date di nascita e quella relativa al loro matrimonio.

L'analisi è davvero molto lunga e complicata e per mancanza di tempo devo ridurre all'essenziale la mia attenzione a questo caso. Dunque mi limiterò a valutare i transiti di tua figlia e la rivoluzione solare in corso. Indubbiamente possiamo attribuire a Saturno questo brutto periodo perché sta entrando nella sua 5^ Casa, quella degli affetti e dell'amore. Infatti tale posizione riguarda spesso un raffreddamento dei sentimenti, una visione più disincantata e sobria che spinge a valutare i sentimenti con la mente più che con il cuore. Il transito dura circa due anni e quindi può dare l'opportunità di far venire al pettine alcuni aspetti a cui sarà necessario approcciare con maggiore saggezza e razionalità. Questo anno astrologico davvero terribile con ascendente in 12^ e Sole in I come ben sai ha portato quel grosso problema; ma Saturno di rivoluzione era anche in 5^ Casa di rivoluzione e questo non fa altro che confermare ulteriormente il transito. In soldoni, incastrando i due metodi, in entrambi i casi abbiamo Saturno che colpisce la 5^ Casa. Ciò significa che tua figlia sente molto il peso di questo passaggio planetario. L'anno prossimo, secondo il mio parere sarebbe meglio festeggiasse il suo compleanno verso Milano, così Nettuno entrerebbe in 6^ e ridurrebbe altri eventuali pericoli nel campo dell'amore. Altrimenti si tratterà di un anno denso di angosce sotto questo aspetto. 




Ciao Giuseppe!
Mi chiamo (...), sono nata (...) 
Sono capitata sul tuo sito e ho letto della possibilità di porti una domandina.
Non vorrei approfittare del tuo tempo, ma se tu potessi, c'è una cosa che mi preme più di tutte in questo momento.
Il lavoro.
Non sono ancora riuscita a trovare una collocazione stabile e mi piacerebbe sapere se ho qualche speranza in proposito.
Ho studiato economia e quest'anno dovrei laurearmi (finalmente!).
Mi piacerebbe lavorare nel mio settore, dunque nella contabilità, amministrazione...ma ancora niente.
Secondo te, posso sperare che arrivi qualcosa di stabile e che mi permetta di incanalarmi in questo settore?
Tra l'altro la mia decima, anche se popolata da pianeti positivi, è pure governata da marte in cancro che mi cade in prima congiunto a saturno. 
Questo aspetto mi preoccupa un po' per la mia posizione sociale e lavorativa.
Tu cosa ne pensi? Potrò realizzarmi, lavorativamente parlando?
Se vorrai rispondermi...ti ringrazio in anticipo di cuore!

Van Wood, a proposito del grado 14° del Toro, parla proprio di economia e commercio come caratteristica tipica. Al di la di ciò, la congiunzione del Sole a Giove in X Casa dovrebbe portarti successo nella vita. Il problema è che la X non necessariamente parla di successo professionale perché più generalmente indica il modo mediante cui ci emancipiamo. La 6^ Casa in Sagittario sicuramente ci parla di atteggiamento inquieto nei confronti dell'attività professionale, e non di rado può portare ad atteggiamenti troppo imprudenti, poco ragionati. Però avere la 6^ Casa in Sagittario potrebbe essere anche indice di fortuna nell'ambito professionale e quindi, tirando un po' le somme, io penso che il successo non dovrebbe tardare a venire. Il problema, a mio avviso, è la Venere in X Casa che secondo il mio punto di vista può indicare che l'amore finisce per essere un ostacolo alla tua libertà e alla tua emancipazione. La X Casa in Ariete è sicuramente indice di lotte continue, ma è anche indice di una grandissima energia profusa nella realizzazione dei tuoi obiettivi emancipativi. Inoltre, a maggior ragione per il tuo Marte in I Casa, la X in Ariete può favorire la carriera inerente all'ambito marziale: forze dell'ordine, sport etc. etc. Se per il tuo prossimo compleanno ti spostassi molto più a est per esempio nella zona della Turchia, avresti grandi possibilità lavorative. Ovviamente oltre alla Turchia esistono altre soluzioni. 




Buon giorno
In questi anni sei sempre stato molto gentile con me e
Non so' se ti e' possibile rispondermi a questo mio quesito sto cercando di imparare a fare le rs ma nn capisco come mai ho plutone in 5 casa per il 2016 quando da transiti ho plutone in 7. Com'e' possibile?. Sono nata A (...). E sto a udine con l intenzione di tornare a milano
Grazie di cuore se vorrai rispondere
Un abbraccio

Il calcolo della rivoluzione solare ci mostra una grafico che non ha nulla a che fare con il calcolo dei transiti: sono due grafici diversi con posizioni diverse. Perciò, se hai Plutone che transita in VII, parliamo di un movimento che riguarda un cambiamento lentissimo, profondissimo e nel corso di anni e anni e anni. Se invece parliamo di Plutone nella rivoluzione solare, ci riferiamo a tormenti che riguarderanno quello specifico anno e relativamente a quello specifico settore. Plutone in 5^ significa però, anche fatti molto importanti relativamente ai propri hobby, magari indicando che potrà nascere un nuovo interesse che ti assorbe completamente e totalmente. Allo stesso tempo potrebbe spalleggiare il transito indicando proprio un po' di tormenti, invece, sul versante sentimentale. 

06 aprile 2016

Scopriamo la mente 3

Se le motivazioni nascono in funzione delle relazioni, allora l'esistenza è necessariamente comunitaria, la mente stessa è comunitaria, relazionale. Dunque, oltre all'esistenza fisiologica della mente, ce n'è una psicologica che nasce dal rapporto col mondo delle relazioni. Così, l'uomo è quel che è grazie a un processo di antropomorfizzazione, ossia il frutto di un'esposizione del bambino al mondo delle esperienze relazionali. Queste sono reciproche e permettono così di dare senso a quel che accade. Queste sono le conclusioni di Sullivan che spiega il processo come un passaggio dall'euforia assoluta alla tensione assoluta grazie all'insorgere dei bisogni. Questi generano una tensione che se risolta nel rapporto delle cure parentali, aiuta il bambino a ritrovare l'euforia perduta. 

Il bisogno crea una tendenza integrativa, ossia a stabilire un legame che poi fungerò come prototipo per gestire le esperienze successive. Questa è una fase delicata poiché il bambino è sensibile al contagio emotivo, e quindi potrebbe percepire come proprie le angosce della madre, nel caso in cui ella ne abbia. Così il possibile disturbo dell'adulto potrebbe essere anche il frutto di un rapporto disfunzionale con la madre, durante le primissime fasi dell'esistenza. La dissociazione è una delle possibili risultanti di questa eventualità. 

Mitchel un po' risente di queste idee però ritenendo che sebbene le esperienze infantili siano importanti, occorre prendere in considerazione le spinte motivazionali perché producono gli schemi mentali utili per regolare le esperienze soggettive. Sarà la rigidità con cui si applicano questi modelli a darci un'idea della genesi delle psicopatologie. La mente, che è relazionale, si struttura in fasi sequenziali: vi sono prima comportamenti non riflessivi in cui si memorizzano solo gli schemi procedurali; poi subentra la permeabilità affettiva che permette di entrare in risonanza con le altre persone (il sorriso della madre contagia il bambino che sorride di conseguenza). In funzione di ciò, la mente configura un sé e l'altro, in modo naturalmente inconscio. Le fasi si concludono con l'intersoggettività, ossia la percezione dell'intenzionalità degli altri. Con ciò possiamo ipotizzare, dunque, che le Case astrologiche, se rappresentano il funzionamento della mente, sono una struttura di relazioni, esattamente come avevo scritto in molte altre occasioni. 

Dalla idea topica di Freud e Jung circa la struttura delle mente, si è passati a quella di Stolorow e Attwood che concepiscono la mente come un palazzo. Secondi gli autori la coscienza è quella parte che affiora dal terreno. Ma su cosa si basa questa costruzione? Su un inconscio denominato pre-riflessivo, che in qualche modo gli autori fanno corrispondere al disegno dell'architetto.  Prima ancora che l'individuo impari a riflettere, si creano dei modelli di relazione ricorrenti, scaturiti ovviamente dal rapporto di sintonizzazione della madre col bambino. Queste divengono le basi su cui edificare la parte cosciente e l'inconscio dinamico. Quest'ultimo rappresenta tutto ciò che viene rimosso dalle difese del bambino, contenuti da escludere. La rappresentazione equivalente è quella di uno scantinato, di un piano inferiore rispetto a quello che emerge dal terreno, la coscienza. Ma esiste anche un terzo inconscio, detto non convalidato, costituito dal materiale che il bambino non ritiene saliente rispetto a quello che vive mediante il rapporto con la madre. 

Stando a quello che dicono  i moderni psicologi, la mente non è il prodotto di forze intrapsichiche come poteva esser inteso dalla psicologia freudiana. Oggi si è sempre più convinti che la mente, la soggettività, nasca dalla concezione che l'uomo è relazionale. Foulkes, in particolare, afferma che la mente non sia altro che l'introiezione di codici simbolici  dati dalla cultura, che agiscono nella dimensione cognitiva e affettiva. I genitori, quindi, sono un modello del pensiero "gruppale" e fungono da stimolo transegenerazionale: essi danno senso alla cultura famigliare, passata e presente attraverso il modo di comunicare e agire. Inoltre il soggetto è anche il frutto fattori entnici antropologici, istituzionali e delle trasformazioni sociali in atto. Diego Napolitani parla di gruppalità interna quando la mente, che è disposta geneticamente ad apprendere, si scontra con modelli relazionali che poi interiorizza. Sono questi che portano all'identità e fungendo da continuum col passato transgenerazionale della nostra famiglia di origine. A ciò aggiungiamo la simbolopoiesi, la capacità di mettere insieme in modo specifico e originale i modelli interiorizzati. 

Così, il sentimento, la sofferenza, ha senso solo perché ha acquisito un significato all'interno di un network di relazioni. Lo Coco e Pantalti infatti affermano che la sofferenza nasce da uno spazio privato e da uno relazionale, e quest'ultimo  è connesso alle esperienze di altri. Perciò la sofferenza e il dolore di ciascuno, non è altro che la sofferenza e il dolore di un'intera comunità. Partendo da queste ultime considerazioni comincia il mio lavoro universitario di ricerca sulla mente collettiva. Per parlare di ciò, però, dovremo affrontare tematiche ostiche come le neuroscienze e la fisica quantistica. Vedremo insieme dove ci condurrà questa ricerca, e vedremo come integrarla al mio progetto di astrologia sistemica strutturale. 

05 aprile 2016

Scopriamo la mente 2

Se è vero che il processo di apprendimento e regolazione del bambino è dato dal rapporto che si instaura tra madre e bambino, è anche vero, come afferma Stern nella sua "infant research" che il bambino ha un ruolo attivo per il processo id regolazione dalle tensioni interne ed esterne. Già da piccolo, vi è un sé emergente in cui, tramite un processo di percezione amodale, le diverse sensazioni vengono integrate tra loro. Segue la comparsa di un sé nucleare, con le caratteristiche della volizione, ossia la consapevolezza di essere autore delle proprie azioni e la strutturazione delle RIG, cioè di rappresentazioni generalizzate delle interazioni. Ciò evidentemente, mette in risalto la funzione della memoria, elemento fondamentale per il senso di continuità dell'essere. Il sé soggettivo fa la comparsa con la consapevolezza dell'altro, con l'interintenzionalità, ossia la comprensione di saper di esser compresi e la regolazione tramite le emozioni della madre. Conclude il processo il sé verbale che ci permette di cogliere un'importante cosa: la distinzione tra una vita vissuta e una vita rappresentata, appunto linguisticamente.   

Da qui Fonagy e Target hanno costruito il loro concetto di capacità riflessiva, cioè come il soggetto rappresenta gli aspetti di sé e degli altri per riflettere su ciò che accade, sui sentimenti e sulle intenzioni proprie e degli altri. Questo è un processo che secondo gli autori si costruisce assieme al rapporto con le figure di attaccamento. La novità del discorso sta nel fatto che questo processo coinvolge la dimensione neurofisiologica dell'individuo in combinazione alla reattività dell'asse HPA (ipotalamo-ipofisi-surrene) che è trasmessa geneticamente. In pratica si tratta del sistema che si attiva in risposta a situazioni stressanti producendo reazioni chimiche come la produzione di gluco-corticoidi (e quindi cortisolo) e l'innalzamento dei livelli di glucosio nel sangue per ristabilire un equilibrio omeostatico, che, in corrispondenza di ripetute stimolazioni, può portare a disfunzioni patologiche. È qui che gioca un ruolo fondamentale il processo di modulazione offerto dalle figure di attaccamento. In particolare sono i giochi faccia a faccia, secondo Sroufe, ad essere importanti per la regolazione. Eduard Tronick invece parla proprio di capacità autonome di autoregolazione sin dai primi anni di vita, come evidenziato dai sui esperimenti sulla "still face". Qui sotto un video molto bello e commuovente che lo spiega. 


Murray implementa la questione con l'idea della motivazione che è strettamente connessa ai bisogni. Ne ho parlato molte volte quando l'ho associata alle Case astrologiche del tema natale. La motivazione ovviamente nasce da un bisogno e questo è il risultato di uno stimolo ambientale e alla necessità di un adattamento interno. La soddisfazione di questo bisogno sarà connesso a certe abilità, che secondo il mio parere potrebbero essere associate alla funzione del segno zodiacale ospitato in ogni Casa astrologica. 

Lichtenber elenca un insieme di sistemi motivazionali: quello di regolazione psichica dalle esigenze fisiologiche, (riprendendo alcune idee di Freud) mosso da un impulso di vita e uno di morte che giocano un ruolo importante per l'autoconservazione dell'individuo. Segue il sistema di attaccamento e affiliazione che include anche il concetto di dipendenza, e il sistema esplorativo-assertivo. Quest'ultimo parte dal presupposto che sia un bisogno la ricerca epistemofilica, ossia il piacere della conoscenza. Più tardi il sistema diviene finalizzato per accrescere le proprie potenzialità. In ultimo abbiamo il sistema avversativo e quello legato al piacere sensuale e sessuale.

Liotti si spinge oltre, ipotizzando che le motivazioni sono il frutto di relazioni interpersonali. Egli individua uno SMI (sistema motivazionale interpersonale), che è comunque riconducibile all'architettura cerebrale, alle diverse zone del cervello. Così, le strutture più interne del cervello riguardano alcuni comportamenti, mentre le zone più esterne stanno alla base di altri. Secondo Liotti i sistemi motivazionali interpersonali sono: quello di attaccamento, di accudimento, quello agonistico, quello sessuale e quello della cooperazione paritetica, ognuno riconducibile a precise zone del cervello.