17 gennaio 2018

Astrologia sulla Luna

Caro Al Rami,

Spero tu stia bene e abbia iniziato in maniera piacevole l’anno di rivoluzione nonché quello civile.

Non so se se ne parli molto in Italia, ma negli ambienti scientifico-accademici c’è un certo fermento per i piani della SpaceX dell’imprenditore americano Elon Musk per avviare una colonizzazione della Luna e poi di Marte in questo secolo. Esistono addirittura piani per una colonia sulla Luna di mille persone nel 2040 (praticamente dopodomani) e viaggi su Marte poco dopo. Personalmente sono molto scettico circa questi progetti, ma staremo a vedere (sperando di vivere abbastanza a lungo!).

Mi interessava invece una puntualizzazione sull’astrologia extra-terrestre, che hai affrontato in post del passato. Un residente marziano arriverebbe certamente in un nuovo sistema di riferimento cosmico. Come risulterebbe l’oroscopo di qualcuno nato su Marte? Penso che ci vorrebbero molti anni se non molti secoli per construire un sistema astrologico marziano. La divisione dell’eclittica in dodici segni da 30 gradi ciascuno potrebbe non essere altrettanto valida, o è possibile che visti da Marte i gradi della rivoluzione solare abbiano un significato simbolico diverso. Inoltre, così come la Terra non compare nei nostri temi natali, in quanto punto di riferimento, così i nati su Marte non avrebbero Marte nel tema natale, ma avrebbero invece il pianeta Terra. Sarebbe bello scoprire quali sono le proprietà del nostro pianeta in un’astrologia extraterrestre! Forse ci aiuterebbe a capire meglio la nostra natura. Inoltre, quale potrebbe essere la vita di qualcuno che non ha Marte nel proprio oroscopo? Da terrestre, direi una vita piuttosto pacifica, magari troppo! L’assenza di Marte porterebbe anche a riconsiderare il gioco di domicili e altre proprietà dei segni. Insomma credo che speculare su questi temi sia molto difficile, ci sono molti elementi che m’inducono a pensare che un’astrologia marziana sarebbe alquanto diversa da quella terrestre e costruibile solo con molta pazienza, esperienza, e tempi lunghi. Infine credo che molto di questo rimarrà pura fantasia dato che per il momento andare su altri pianeti e colonizzarli rimane parecchio al di là delle nostre tecnologie e forse del funzionamento stesso dei nostri corpi, che si sono co-evoluti con e nell’ambiente terrestre, plasmato e mantanuto in vita da mille condizioni praticamente non-reproducibili altrove.

Ti auguro una buona giornata,

R.

Bellissima questione. Io partirei da considerazioni di ordine storico: come ha avuto origine l'astrologia? Rispondere a questa domanda significa comprendere se sia possibile un'astrologia extraterrestre. Partiamo dal presupposto che gli antichi studiosi del cielo decisdero di fare una divisione delle costellazioni in 12 parti in funzione dei cicli lunari, 12 per l'appunto: 12 completi e uno incompleto. Inoltre sappiamo bene che l'astrologia si basa sulla diversa inclinazione dei raggi solari che giungono rispetto ai tropici lungo il corso della rivoluzione della Terra attorno al Sole. Ciò significa che gioca un ruolo importante l'inclinazione dell'asse terrestre. Le costellazioni rimangono invece un riferimento solo per l'astrologia Indiana. Inclinazione significa che i raggi del sole sono perpendicolari al tropico del Cancro o del Capricorno (il nome non è casuale) a seconda della stagione e dell'emisfero.

Appurato che l'astrologia è la somma tra il ciclo lunare e l'inclinazione dell'asse terrestre possiamo applicare la stessa logica agli altri pianeti. Marte ha stagioni? Sì, ma durano praticamente il doppio delle nostre. Infatti il periodo di rivoluzione di Marte attorno al Sole è di 2 anni terrestri. Non solo: L'inclinazione dell'asse marziano è maggiore rispetto a quello terrestre e perciò la fascia dell'eclittica (la fascia di spazio attorno a Marte dove si vedono passare i pianeti e il Sole) risulta leggermente più inclinata. Ciò sicuramente avrà peso per la domificazione. Ma veniamo al problema: le Lune di Marte sono due e perciò non ha più senso una divisione dello zodiaco in 12 parti. Il sistema astrologico di riferimento di Marte dovrebbe comprendere due zodiaci, uno per ogni Luna. La logica è semplice: giacché il calendario e lo zodiaco terrestri sono soli-lunari, allora lo zodiaco e il calendario di Marte dovrebbe basarsi sullo stesso principio. 

Ma il ciclo dovrebbe essere soli-bi-lunare, cioè includere nel sistema una terza variabile. Ma la domanda che dobbiamo porci è invece un'altra: risolti tutti i parametri per effettuare i calcoli e costruire uno zodiaco marziano, siamo sicuri che possa funzionare? A questa domanda non saprei rispondere proprio. Il fatto è che mi assale un dubbio: e se il funzionamento dell'astologia dipendesse dalla composizione e dal magnetismo o da altre energie ed elementi che esistono solo sulla Terra? Voglio dire che affinché il "segnale" astrologico sia ricevuto, deve esserci una "radio" che possa captarlo. Siamo sicuri che anche altri pianeti siano fatti in maniera tale da captare e trasdurre i segnali in informazioni astrologiche? O è solo una caratteristica della Terra? O è invece una caratteristica umana a prescindere dal luogo in cui ci si trova? E se fosse un concorso di cause? Vale la pena formulare questi dubbi? Beh, se arriveremo a colonizzare la Luna, prima o poi, in effetti, bisognerà fare i conti con ciò.

Se ci trasferissimo sulla Luna, anche in quel caso lo zodiaco sarebbe diverso. Un giorno Lunare dura 28 giorni terrestri. La rivoluzione della Luna attorno al Sole dura un anno perchè viaggia assieme alla Terra. Dunque avremmo un anno fatto di 12 giorni circa.  Ogni giorno avrebbe la durata di un mese terrestre. Poi esiste l'ipotesi suggerita da un altro astrologo in cui biosogna semplicemente calcolare la nostra posizione nello spazio e proiettarla sulla Terra. Se così fosse e dovessimo per esempio fare una rivoluzione solare mirata, allora non sarebbe più sufficiente migliaia di chilometri, ma bisaognerebbe spostarsi per milioni, visto che ogni proiezione della propria posizione si estende all'infinito da una direzzione e converge in un unico punto se la direzione è il centro della Terra. Allora un abitante della Luna farebbe prima a tornare sulla Terra e poi dovrebbe spostarsi nella direzione terrestre prescelta. Insomma, ora stiamo veramente fantasticando, ma è un ottimo esercizio mentale per cercare di capire un po' come funziona questo nostro "giocattolo" che è l'astrologia.


Cercheranno di lederci in ogni modo. Ma non daremo loro la soddisfazione di vederci tristi. Mai.

14 gennaio 2018

Paola Manchisi: poteva essere salvata?

Il problema delle conoscenza è il suo livello di affidabilità. Perciò esiste il mito di quel che è scientifico rispetto a ciò che non lo è. L'astrologia è scientifica? No. Allora è inaffidabile. La psicologia è scientifica? No. Allora è inaffidabile. La medicina è scientifica? Nemmeno. Allora anche la medicina è inaffidabile. Questa sarebbe una visione unilaterale. Anzicché dedicarci al livello di sfiducia che abbiamo nei confronti di una certa disciplina, potremmo decidere di usare il livello di fiducia, ma partendo dal presupposto che nella realtà serve a ben poco dividere le cose in due classi nette e distinte: bianco o nero, scientifico e non scientifico. Per questo si parla di gradi di affidabilità. Le cose sono in una certa proporzione affidabili e inaffidabili, buone e cattive. L'astrologia è in una certa proporzione affidabile. Non è una scienza, non è nemmeno una favola. Cosa della psicologia è scienza? Il concetto di inconscio? No. L'effetto placebo? Nemmeno. Il costrutto di intelligenza? Neanche. Ma in tutti questi termini vi possiamo un certo grado di scienza. Il problema è  non solo il livello di affidabilità che possiamo dare a una teoria, ma pure il livello di fiducia che possiamo dare all'uomo che la usa. Perciò la situazione si complica ancora. 

Ma di certo questo non frena i giudici a dar conferma a certe perizie psichiatriche o balistiche, o relative a incidenti, che successivamente possono rivelarsi sbagliate o parzialmente sbagliate, o non determinanti per il caso. 

Ma quando si tratta di parlare di astrologia, se ne dice peste e corna. Eppure Jung stesso, non dimentichiamolo, quando aveva difficoltà a definire un suo paziente, ricorreva all'uso dell'astrologia. Evidentemente ne aveva colto il senso, cioè aveva capito che con un approccio multidisciplinare si poteva pervenire con più facilità a comprendere meglio le cose.  Ciò vuol dire che per Jung l'astrologia aveva un certo grado diaffidabilità. Sbagliava? Forse. Ma se ne traeva vantaggio, ogni tipo di domanda viene a cadere.

Ora, possiamo usare l'astrologia per trattare casi di cronaca e per far luce sul carattere e sulle tendenze di un imputato sotto processo? Oppure ciò può essere un intralcio al lavoro degli inquirenti? Beh, dipende anche dall'astrologo che si cimenta nella lettura del caso. Bisognerebbe, a mio modesto parere, interpellare quegli astrologi che hanno dato prova di saper interpretare un grafico astrologico, attraverso un confronto con i fatti. Questi possono essere valutati assieme ad esperti di altre materie. 

Ora, se usassimo l'astrologia, potremmo avere maggiori informazioni circa la vicenda della povera Paola? Molte delle informazioni sulla sua vita possono essere estrapolate dalle configurazioni astrologiche per poi confrontarle con il resoconto dei parenti e degli esperti. Sospetto che Paola fosse nata nelle due ore precedenti la mezzanotte se fosse vero che amava molto stare in casa. Oppure un forte affollamento del segno del Cancro. Se fosse vero che invece subiva delle violenze dai genitori allora dovremmo trovare nel suo grafico pianeti assai duri, come per esempio Marte o Urano nel 4° Campo astrologico. Oppure tutte queste cose messe insieme. Oppure potrenbbe avere un affollamento del12^ Campo a indicare le sue paure? Come fare per saperlo? Occorre recarsi all'ufficio anagrafe sperando che gli impiegati rilascino il suo estratto di nascita. In pochi istanti avremmo un quadro più chiaro della situazione. Non una certezza assoluta, ma qualcosa che è affidabile nella misura in cui l'esperienza ci insegna (a noi astrolpogio) la fondatezza dell'astrologia. 

Allora, il parere dell'astrologo potrebbe divenire degno di considerazione se si scorgerà in esso una certa capacità di offrire utilità. Ma sino a quando l'astrologia sarà bollata come "sapere patologico", o come una conoscenza irrazionale e inaffidabile ancor prima di averla messa alla prova, allora ci perderemo questa possibilità di avere un ulteriore strumento di indagine. Perché precludersi questa possibilità? Qualcuno potrebbe affermare che l'astrologia è stata già messa alla prova perché esperimenti di queso tipo sono stati già fatti in america. Personalmente ritengo idoneo mettere alla prova studiosi provenienti da diversi orientamenti astrologici e provenienti da diverse parti del mondo. Intanto l'astrologo può stilare il proprio profilo psicologico del soggettob analizzato e saranno poi gli inquirenti a dar peso o meno a ciò che ne viene fuori se lo ritengono plausibile. 

Insomma, esistono enti che ingaggiano veggenti e sensitivi per risolvere casi misteriori e controversi; non vedo per quale motivo non prendere in considerazione anche l'astrologo. L'importante è capire quali sono i limiti dell'astrologia.

Mi recherò all'ufficio anagrafe per chiedere i dati della povera ragazza; e chissà che il mio contributo possa portare maggiore chiarezza rispetto a tutta questa situazione. 

11 gennaio 2018

Le resistenze al cambiamento


Si chiama retroazione negativa ed è quel processo mediante cui ogni sistema aperto usa gli elementi esterni per mantenere intatta la propria organizzazione interna.

È una condizione di vitale importanza per l'omeostasi, per l'equilibrio; ma quando il sistema (per esempio l'uomo) non si adatta all'ambiente pur di mantenere la propria stasi, allora abbiamo uno squilibrio che potrebbe divenire patologico. 

Per esempio mi viene in mente quando un soggetto percepisce tutto quello che gli sta attorno come se fosse ostile, anche le cose che non hanno veramente nulla a che fare con l'ostilità. In quel caso il "sistema" è organizzato affinché di "default", in maniera automatica, tutto venga percepito come ostile. Si tratta di una deficienza, di una mancanza, di una limitazione che avviene per difesa, come se avessimo una specie di pilota automatico che scatta in precise circostanze. Vedere le cose in maniera unilaterale è un limite. Fissarsi su di un concetto senza concedersi la possibilità di cambiare idea, è rigidità. 

Siamo rigidi nei confronti di noi stessi, nei confronti delle idee degli altri, nei confronti dei giudizi che diamo agli altri e chi più ne ha più ne metta. Eppure l'esperienza insegna che possiamo vedere le cose in maniera differente se solo spostiamo il nostro punto di vista verso un'altra direzione, senza che ciò possa significare la perdita della propria individualità.

Ecco: l'ostacolo più grande alla crescita è la difesa dell'ego. E chi è il difensore, il padre interiore che ci spinge a dire di no? È Saturno. Saturno può essere tanto saggezza e tanto un freno, una rigidità.

Saturno è ciò che può essere utile alla nostra omeostasi perché aiuta a conservare la nostra individualità; ma è anche ciò che riguarda il rifuto all'adattamento, il rifiuto al cambiamento. 

Osservate la posizione di Saturno, soprattutto nei riguardi dei luminari e dell'ascendente. Se Saturno è armonico allora può essere una buona fonte di equilibrio e mantiene la stabilità dell'umore anche in circostanze in cui si debba cambiare. Insomma, è un elemento utile al mantenimento dell'equilibrio psicofisico, soprattutto se in aspetto alla Luna. Ma se gli aspetti sono dissonanti allora si manifestano le rigidità, la difficoltà al cambiamento e a venirne fuori vittoriosi quando il cambiamento è obbligato. 

Può agire producendo veri e propri blocchi, per esempio nell'azione, quando la dissonanza è a Marte, poiché a volte produce i procrastinatori; o blocchi ossessivi quando parliamo di quadrature a Mercurio. 

Ricordiamoci che Saturno è la censura, il controllo, la regola, e questa diviene rigida con le dissonanze, e può essere indirizzata verso di sé, verso il prossimo o in entrambe le direzioni. Il rischio è il troppo che stroppia che può divenire lesivo per sé stessi e per chi sta attorno. Un campo troppo rigido per esempio, potrebbe essere evitato. 

Le rigidià, con le dissonanze, spesso emergono in manifestazioni pessimistiche: Saturno dice di no a tutto per difesa... Le dissonanze di Saturno ci vogliono ricordare che dobbiamo imparare a lasciare andare, che dobbiamo imparare a non tirare troppo la corda e che occorre essere più elastici con noi stessi e col prossimo se vogliamo una vita più serena e meno frustrante per sé e per chi ci sta vicino.

07 gennaio 2018

Come risolvere i conflitti sul web


COME RISOLVERE I CONFLITTI SUL WEB

La vita è una sfida continua contro noi stessi e contro gli altri. Dobbiamo prima o poi fare i conti con i nostri errori e cercare di trarre un insegnamento.

Poi, da quando esiste il web, le possibilità di finire risucchiati da una discussione animata sono altissime. Uno degli errori che potremmo commettere è quello di replicare a qualcuno che ci trascina in una escalation di insulti. Questo capita quando ci sentiamo attaccati in un modo che riteniamo sconveniente. Allora spesso si reagisce con rabbia e si finisce per odiare qualcuno che nemmeno abbiamo mai visto in faccia.

Ognuno pensa di avere la ragione dalla propria parte; ma quel che ne viene fuori è solo dolore reciproco. C'è chi, per il torto subìto, si accende ma poi mette tutto nel dimenticatoio; ma c'è anche chi non dimentica e conserva il dolore per anni. 

Così accade che possa cercare vendetta per punire chi ha "osato". Ed è un sentimento umano. Sarebbe patologico se persiste negli anni. Qualsiasi forma di resistenza al cambiamento è patologica. Non è patologico solo qualcosa detta da uno psicologo a da un medico. È patologica l'insistenza quando non permette la prpria e l'altrui tranquillità. Naturalmente alla medesima offesa ognuno reagisce diversamente: c'è chi ritiene imperdonabile persino un semplice "non capisci niente". 

Talvolta possiamo finire per dire qualcosa di davvero grave o possiamo essere noi le vittime di un'offesa altrettanto grave. Ma al di la di ciò, rivendicare la ragione non serve a nulla. Sul web, poi, è del tutto normale che possa esserci qualcuno che esagera senza rendersene conto. Difatti il mondo di internet e delle chat, a causa del fatto che non permette il passaggio dei codici analogici (comunicazione non verbale), spersonalizza l'interlocutore, rendendolo al pari di un oggetto. 

In parole povere, chi insulta, spesso non si rende conto del peso delle proprie parole perché non ha un interlocutore in carne ed ossa davanti a sé; mentre è altrettanto frequente che chi subisce un'offesa si senta profondamente ferito. 

IL VERO PROBLEMA

Il problema non è tanto quello di stabilire chi ha ferito di più; ma è quello di capire come rompere la continua escalation di insulti. Difatti ciò che è davvero lesivo non è l'insulto in sé per sé, ma che la rabbia continui a vincere sulla serenità e ci costringa alla replica. Per quanto dura possa essere l'offesa ricevuta, per quanto possa averci fatto arrabbiare, per quanto possa sembrare ingiusta e crudele, è giusto, per noi stessi, porre fine al dolore che ci provochiamo ricordandoci ogni volta quel che abbiamo dovuto subìre.

La domanda che dobbiamo porci è prima di tutto questa: ne vale la pena? Se sappiamo che la replica non farà altro che alimentare astio e tensione, se sappiamo che più insistiamo e più si finisce per degenerare, vale la pena pretendere la ragione? Allora dobbiamo domandarci: è più importante voler la ragione o è più importante vivere la propria vita cercando di stare il più lontano possibile dalle discussioni? 

L'offesa per essere percepita come veramente lesiva deve includere tre elementi: chi la inoltra, chi la subisce e lo spettatore. Il web è pieno di spettatori che assistono a squallidi teatrini. Ma contrariamente a quel che si pensa, lo spettatore non vuole essere giudice, vuole solo starsene in santa pace e svagarsi un po'. La replica è spesso inoltrata non tanto per dimostrare all'interlocutore le proprie ragioni, ma per avere il beneplacito del pubblico che legge. In questo modo, avremmo conferma di aver ragione e che quindi ha avuto senso rivendicare le nostre ragioni. 

LA SOLUZIONE

Dati questi presupposti, gli utenti furbi fingono di avere un pubblico che li sostiene: creano profili fake per esempio. Questo è l'esempio pratico di come i soggetti litigiosi sentano il bisogno di un pubblico che approvi. Ma come detto prima, a molti interessa starsene tranquilli senza immischiarsi in diatribe dove per capire chi ha ragione e chi ha torto dovrebbero leggersi migliaia di commenti. Nessuno crede a nessuno, tutti offendono tutti. Lo spettatore, la gente del web, dopo aver visto una discussione, dopo aver letto velocemente le critiche di chi si difende o di chi accusa, va via alla ricerca di qualcosa di più interessante. E dopo un po' si è dimenticato di quel che ha letto.Qualcuno ha provato mille volte a ledere la mia immagine e la mia dignità; e mi sono preoccupato per davvero che qualcuno potesse credere a certe infamità. Eppure ogni giorno cresco sempre di più.

A chi interessa veramente sapere se è vero che Tizio è o non è un ciarlatano, un truffatore, un galeotto, un maniaco, un attaccabrighe, un bugiardo?  A Nessuno. Mi viene di fare l'esempio di Berlusconi: su di lui si è detto peste e corna, a torto o a ragione. Può darsi che abbia perso qualche elettore; ma può anche darsi che paradossalmente abbia conquistato o mantenuto la fiducia di altri. Perciò, quel che ci fa vincere, ciò che ci porta dalla parte della ragione non è la nostra capacità di convincere il pubblico o l'interlocutore sulla bontà delle nostre tesi; ma è la nostra capacità di essere persone migliori malgrado gli attacchi; è la nostra capacità di trasmettere al pubblico le nostre idee a prescindere da quello che gli altri dicono di noi. È meglio seguire un leader sicuro di sé e che pensa ai propri fatti piuttosto che a uno che ha bisogno di attaccare o difendersi all'infinito. 

Inoltre dobbiamo imparare a dimenticare, perché tutto ciò che ci trattiene al passato condiziona il nostro presente e il nostro futuro. Vivere nel passato è patologico perché ci impedisce di affrontare il presente e di rilanciare la nostra immagine, perché tutto quello che è stato detto di noi, viene preso con le pinze.  Il pubblico non valuta la nostra condotta sulla base di una discussione avuta 10 anni fa con uno sconosciuto. Ma valuta la nostra condotta sulla base di quel che sappiamo offrire loro giorno dopo giorno. 

Il pubblico che legge non vuole ragioni da nessuno; vuole svago oppure utilità. Quanto può essere utile per te sapere che Tizio parla male di Caio? Zero. Quanto può essere utile per te sapere che Tizio invece ti offre articoli per star bene o che aumentano la tua conoscenza? 

Cercheranno di lederci in ogni modo. Ma non daremo loro la soddisfazione di vederci tristi. Mai.


05 gennaio 2018

Oroscopo 2018


Cari amici, come ben sapete ho prodotto numerosi oroscopi per radio e tv, ma sempre specificando che non si tratta della vera astrologia e che, tra l'altro, è anche un gioco senza alcuna pretesa di validità scientifica, inventato un centinaio di anni fa. 

Nonostante si tratti palesemente di qualcosa che con l'astrologia vera e propria non ha nulla a che fare, il pubblico di lettori e telespettatori aspetta il nuovo anno per leggere il proprio oroscopo approfittando della curiosità circa l'ingresso di Giove in Scorpione e Saturno in Capricorno. 

Anche io voglio cimentarmi in un oroscopo, ma un po' diverso dal consueto. 
Giacché lo Scorpione ha a che fare con la psicologia, con le profondità della mente, mentre il Capricorno ha a che fare con la saggezza oltre che con la durezza e l'intransigenza, quest'anno chiedo a tutti quanti di essere più intransigenti con sé stessi, di essere più saggi e di lavorare molto per migliorare voi stessi con lo studio di tutto quanto possa essere utile a scandagliare il vostro inconscio, le vostre ossessioni, i vostri limiti e le vostre energie distruttrici. Ma non è detto che ce la possiate fare se non vi impegnate veramente e non prendete coscienza di quel che vi sta accadendo. Per chi ha l'ascendente Scorpione, soprattutto per loro, potrebbe esserci un periodo di maggiore rilassatezza, un abbassamento delle difese in funzione di un maggiore desiderio di pace e armonia. Lo auguro davvero!

Questo è vero anche per i segni d'Acqua in generale, (Cancro, Scorpione, Pesci) forse quelli che più di tutti possono ottenere dei risultati tangibili e trarre il maggior vantaggio possibile da questi transiti non proprio positivi per la società del 21° secolo. 
 
---CLICCA QUI--- per leggere cosa scrissi a tal proposito qualche settimana fa. 

I segni di Terra (Toro, Vergine, Capricorno) potranno vivere questi transiti con un po' più di sofferenza, dovendo tagliare veramente i rami secchi col passato per poter dare una svolta alla loro esistenza. Il Toro può strafare e stressarsi molto nel tentativo di costruire qualcosa di solido e stabile; mentre la Vergine trarrà dei vantaggi senza troppi rischi. Il Capricorno deve fare i conti col suo passato e cercare di osservare le cose con più distacco. 

I Segni di Aria (Gemelli, Bilancia, Aquario) saranno invece quelli che avvertiranno i transiti con minore intensità (ma qui non parliamo del singolo caso; si tratta di generalizzazioni approssimative). La Bilancia avrà occasioni di crescere molto dovendo fare delle scelte un po' dolorose. Per il resto, gli altri due segni potranno avere maggiore occasione di vedere le cose che accadono attorno a loro come spettatori più consapevoli. 

Lo stesso vale per i segni di Fuoco (Ariete, Leone, Sagittario), anche se il Leone dovrà fare i conti con le sue esagerazioni per ridurle il più possibile onde evitare inutili ferite nell'orgoglio. Gli altri due segni, come nel caso dei segni d'Aria, dovranno valutare le cose con calma perché si tratta di un periodo di transizione.

Ogni segno zodiacale avrà la possibilità di crescere e migliorare se:
-penserà alla propria crescita interiore, se penserà a migliorarsi giorno dopo giorno senza badare agli altri;
-se eviterà di farsi ingabbiare in discussioni sterili e diatribe che ostacolano e fanno perdere tempo;
-se penserà che il tempo passa e non ci può essere più restituito,quindi non bisogna sprecarlo;
-se concentrerà la propria attenzione a ciò che è utile per far star bene gli altri;
-se darà spazio al proprio mondo interiore lasciando perdere le voci dell'ego;
-se darà spazio alla frugalità, alla saggezza, alla compostezza e al rispetto;
-se comincerà a pensare che bisogna dare uno scopo alla propria vita;
-se si libererà dei propri fantasmi interiori e imparerà a non curarsi dei giudizi del prossimo;
-se approfitterà dello studio della psicologia o di qualsiasi altra cosa possa aiutare a comprendersi e conoscersi;
-se approfitterà di qualsiasi mezzo possa portare alla crescita, fossero anche i viaggi di compleanno  ---CLICCA QUI--- per saperne di più;
-se applicherà qualsiasi cosa possa servire alla propria crescita anche se non è specificamente il frutto del lavoro di uno psicologo ma che tratta comunque di psiche ---CLICCA QUI--- per saperne di più.

Ricordate che esistono numerosi motivatori, che pur non essendo psicologi o laureati in psicologia o in scienze psicologiche, possono comunque fornire consigli e aiuti basati sui loro studi psicologici o pseudopsicologici, per fornire sostengno e aiuto al prossimo. Basti pensare a chi pratica per esempio la PNL che pur non essendo materia di uno psicologo è comunque una pratica che si avvale di studi sulla psiche e che tuttavia non rappresenta né un bauso e né un ostacolo per chi è propriamente laureato in psicologia o è iscritto all'albo.

 Esistono numerosi "guru" che dispensano aiuti di profonda saggezza, talvolta, e possono anche loro essere un aiuto per superare le proprie crisi interiori. Naturalmente ogni cosa dovrà essere sperimentata "cum grano salis",  pensando che non esiste aiuto migliore di quello che possiano dare noi stessi alla nostra crescita e consapevolezzae che nessuno può sostituirsi a noi. 

Che sia un anno di arricchimento; e se io posso essere in qualche modo utile alla vostra crescita, naturalmente sarò a vostra disposizione, gratuitamente, sperando di imparare a mia volta le vostre strategie con cui fronteggiate le difficoltà, la "sfiga", "i vampiri energetici". Perché ricordate che non esiste guru, santone, psicologo, laureato in scienze psicologiche, esperto di PNL, che non viva le difficoltà della vita senza doversi sforzare di superare la sofferenza. 

Scrivete a ggaleota@libero.it per avere una mia consulenza gratuita. La vostra storia mi sarà utile perché è tutto materiale che userò per la steura di un libro astro-psicologico, naturalmente garantendo la totale riservatezza e tutela della privacy.

L'importante è capire che la nostra vita è un percorso in crescita, un percorso dove la direzione fondamentale dovrebbe essere quella di migliorarci sempre, giorno dopo giorno, perdonando gli errori che abbiamo commesso lungo il nostro cammino e lasciando andare via gli errori commessi da chi ha voluto farci del male.

Imparate a relativizzare, a pensare che tutto può essere utile, anche un semplice astrologo così come il contadino che nella sua grande esperienza sa quando è il tempo giusto per fare le sue cose giuste. Ognuno può essere fonte di ricchezza, anche nello scontro che deve essere costruttivo e deve lasciare i due interlocutori con il sapore della soddisfazione reciproca. 


Cercheranno di lederci in ogni modo. Ma non daremo loro la soddisfazione di vederci tristi. Mai. 


03 gennaio 2018

Astrologo Al Rami

UN'ARTE ANTICA CON LE CONOSCENZE MODERNE.

Hai un sacco di domande e un mucchio di dubbi? Hai pensato di contattare un vero astrologo ma non sai a chi rivolgerti? Vorresti un consulente preparato e veramente professionale? 

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L’esperienza è l’insegnante più difficile. Prima ti fa l’esame poi ti spiega la lezione.
(Anonimo)
Al Rami è uno degli astrologi più agguerriti e creativi dei nostri giorni perché unisce lo scetticismo dello scienziato alla fantasia dell'inventore. 
 
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Quando hai un Sole che ti sorride dentro è l'anima che vibra in alto. 
(Giuseppe Galeota Al Rami)

In me c'è qualcosa che arde molto più dell'amore verso la scienza. È qualcosa che la comprende e che la supera. È l'amore per l'oltreconfine.  
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E ricorda: chi non rispetta l'amore per la conoscenza, qualunque essa sia, ha solo smesso di cercare. 
A presto! 
 Dr. Giuseppe Galeota Al Rami laureato in scienze e tecniche psicologiche, non psicologo.
 
 
Cercheranno di lederci in ogni modo. Ma non daremo loro la soddisfazione di vederci tristi.  

Maurizio Tonino Astromauh sbugiardato!

Alla pagina  http://astromauh.blogspot.it/2018/01/nuove-prove.html 
Maurizio Tonino insiste a tormentarmi.

hahahahahaahahahahahah che scemo! Stai ancora pensando a me!!! Hahahahaa
Mi inchiodano alle responsabilità alcune cose che ho scritto!!! huahauhauah
Ho 3 avvocati in famiglia e tutti sono concordi nel definirti incapace. La tua è una scusa per trovare un difetto qualsiasi in me. 

Non lo trovi!!! Maurizio smettila di fare il maniaco e lasciami in pace. Pensa alla tua miserabile vita da sfigato e lascia gli altri liberi di vivere come vogliono. Esiste una cosa che si chiama elasticità mentale che spinge le persone a evitare le lungaggini. Affermare di esser laureato in psicologia per non scrivere "scienze e tecniche psicologiche", è una libertà che talvolta ci si può concedere. Non è propriamente lecito, non è esatto, ma vivaiddio non siamo in dittatura e possiamo talvolta concedeci una leggerezza, sempre che questa non diventi un abitudine e non significhi un abuso o un sopruso. Abbiamo citato in causa avvocati e psicologi iscritti all'albo. E tutti sono concordi nel defnirti un semplice provocatore.

Quindi pazzo, non pubblicherai questo commento perché dimostrerebbe la tua cattiva fede e la tua mancanza di elasiticità mentale. E a te non piace fare la figura dello scemo e del malato di mente! Quindi sei tu che sei inchiodato alle tue responsabilità: sei tu che devi farti curare le tue ossessioni maniacali. Pazzo, hai perso! E se ti dico pazzo non mi avvalgo di un titolo accademico per farti una diagnosi, così come una donna che subisce stalking non si avvale di alcun titolo per dire di essere vittima di stalking. Quindi per dire che sei pazzo e maniaco io mi avvalgo dei fatti, non di eventuali diagnosi. Hahahahaha

Non ci freghi! Maurizio, hai fatto micidiali figuracce!!! La figura di chi non sa applicare la legge, la figura di chi vuol ledermi per forza, la figura di chi insiste oltre ogni misura, la figura dello  stupido che reputa penale un reato depenalizzato. Hai sbagliato tutto come al solito! Anche se cancelli questo commento, sarà lo stesso visibile sul mio blog. Così la gente vedrà che non solo sei un buffone che cerca a tutti i costi di farmi del male, ma che ometti la verità e non hai il coraggio di dire i fatti come stanno. Maurizio, i fatti sono questi: sei un maniaco che mi perseguita. Punto.

hahahahaah scemo! Sei tu quello che è stato espulso da starchat non io!!!! hahahahaah
Ti sei dato la zappa sui piedi!!! hahahaha che scemo!!! Se il litigioso fossi io avrebbero eliminato me da quel famoso sito che citi, e non te!!! hahahahaa-

Non pubblicherai questo commento, perché sei un falso bugiardo che vuol solo far veder le cose dal tuo punto di vista. E poi, caro maniaco, se io sono un tipo che litiga con mezzo mondo, per quale motivo mi hai contattato su starchat? ahahahaha 

Perché volevi litigare evidentemente!!! Solo un pazzo o un idiota sceglierebbe di scrivere a un tipo litigioso come me!!! Quindi, caro buffone, sei stato scoperto e sbugiardato per l'ennesima volta e anche questo commento comparirà sul mio blog perché non avrai coraggio di inserirlo. E io rido di te e della tua infamia. Maurizio, sei malato. Curati. 

Anche questa ennesimapersecuzione di Maurizio Tonino sarà inserita nella lista delle 48 volte in cui ho gli ho chiesto di lasciarmi in pace. 

La vita prosegue, la gente si evolve, e se dovessi commettere degli errori, sicuramente non sono affari che ti riguardano perché non sei né mio padre né un paladino della giustizia. E anche se non se l'NN citato su IL BLOG PER I DEPRESSI ---CLICCA QUI---
hai comunque commeso altre cose spregevoli descritte su quel sito, come per esempio acquistare domini internet per le tue turpi e spregevoli azioni. 

Non vedere in altri cose losche, perché la persona losca sei tu, esattamente come ho dimostrato nel blog intitolato OSSESSIONI MANIACALI ---CLICCA QUI--- 

Maurizio smettila di tormentarmi e lasciami vivere in pace!  La nostra vita prosegue anche senon ti piaccio. Ricordati che ognuno di noi non vive in eterno e che tu stai sprecando solo tempo prezioso quando potresti occuparti di mille altre cose più costruttive che epnsare se scrivo laurea in psicologia o in scienze e tecniche psicologiche. 

Se per 10 anni non hai smesso di tormentarmi vuol dire che non hai coscienza del tempo che corre. Tutto ciò che è rigido è patologico. Riflettici ma non disturbarmi mai più. 

01 gennaio 2018

Ipotesi sull'origine dell'astrologia


Buon 2018!
Cominciamo il nuovo anno con un articolo molto interessante sulle origini dello zodiaco e dell'astrologia. 

Non aspettatevi riferimenti bibliografici perché questo è solo un articolo introduttivo a qualcosa che poi prenderà forma concreta e sostanza in un libro di prossima pubblicazione. Le note bibliografiche saranno inserite su quel testo. 

Vediamo di fare un po' il punto della situazione relativamente alle tappe che hanno dato origine all'astrologia.

Prima di tutto dobbiamo tener presente che lo zodiaco è interconnesso con il calendario. Il calendario Babilonese cominciava con l'equiniozio di primavera e perciò tutti i calcoli, anche quelli astronomici dovevano cominciare da qui. Il primo dell'anno,il capodanno era quello. Oggi usiamo il 1° di gennaio, ma è solo una convenzione stabilita da Giulio Cesare. 

I Babilonesi  prima di tutto divisero l'anno in 12 come i cicli lunari completi, e perciò diedero origine a uno zodiaco di stelle fatto da 12 costellazioni. Però a ogni mese associavano 3 costellazioni: una zodiacale e due extrazodiacali ma vicine. Per esempio alla costellazione del Toro veniva aggiunta la costellazione di Orione, che zodiacale non è.

Ogni tanto inserivano un 13 mese intercalare, ma le costellazioni zodiacali rimanevano 12.
Ovviamente il mese intercalare non aveva la stessa durata degli altri 12. 

Perciò gli antichi si concentrarono prevalentemente a verificare le caratteristiche astrologiche di chi nasceva nei suddetti mesi. Il mese intercalare aveva lo stesso nome di uno dei 12. 

Quindi, a mio parere, gli antichi non pensavano che l'astrologia dipendesse dalle costellazioni perché quando scoprirono la precessione degli equinozi furono costretti a usare uno zodiaco che appunto non si basava sulle costellazioni ma che continuava a funzionare a partire dall'equinozio di primavera. 
 
E scelsero di adottare ancora i nomi delle costellazioni zodiacali, senza alcuna variazione, perché erano quelle che transitavano in quel momento. Cioè, all'equinozio di primavera transitava la  costellazione dell'Ariete e perciò tanto valeva continuare ad associare l'Ariete al primo mese astrologico, non perchéL'Ariete veramente fosse il principio di qualcosa.

Tra l'altro l'Ariete è un simbolo che ha a che fare con la primavera solo perché ha a che vedere con la sua tosatura e certi riti religiosi effettuati proprio in quella stagione; ma il simbolo non ha alcuna valenza con le caratteristiche reali di chi appartiene al segno dell'Ariete. Quelle sono analogie nate in seguito, per fare un po' di filosofia, per provare a spiegare il nesso tra l'animale e il comportamento di chi nasce sotto quel segno.  Infatti il nome originale della costellazione era "uomo salariato".

Perciò, quando fu adottato il nome Ariete, fu per errore di trascrizione. Dunque, nel primo mese dell'anno, quello dell'Ariete, i soggetti che nascevano attorno al 2000 a.C  vedevano sorgere la costellazione dell'uomo salariato, poi divenuta Ariete. Il nome scelto, solo per analogia è attinente con le persone che nascono durante quel mese! Le analogie non indicano unfatto, ma semplicemente sono il tentativo che noi umani adottiamo per mettere insieme due cose che condividono qualcosa in comune.

Se gli antichi avevano come riferimento l'equiniozio di primavera per decretare l'inizio, non aveva senso usare uno zodiaco di stelle dato che si muove e il suo inizio muta con i millenni. Se il primo segno è l'Ariete, allora anticamente l'anno doveva iniziare necessariamente al grado zero della costellazione dell'Ariete. Se non è stato fatto vuol dire che il riferimento non erano le costellazioni, ma l'equinozio. L'anno inziava rigorosamente all'equinoizio di primavera e non in un mese qualsiasi a partire dalla stella Alfa della costellazione dell'Ariete. 

La precessione fu scoperta quando gli antichi avevano già individuato le caratteristiche astrologiche dei 12 mesi a partire dal Nisan, il mese dell'equinizio di primavera. Altrimenti non avrebbe avuto senso inserire uno zodiaco tropico che mantenesse la nominazione delle costellazioni zodiacali. Gli antichi conoscevano le precessione e perciò non avrebbe avuto senso inventare uno zodiaco tropico se il riferimento astrologico fosse stato dio tipo siderale.  


Ora le domande da porsi sono queste: 
1)Anche se il riferimento erano i mesi e non le costellazioni, come si è giunti a definire con precisione il confine tra un segno e l'altro, dal punto di vista empirico (se c'è stato questo processo)?
2)Perché alcuni (gli Indiani) hanno invece voluto dare peso alle costellazioni zodiacali rifiutando lo zodiaco dei mesi? Vuol dire che il vero riferimento non erano i mesi come suppongo, ma per davvero erano le costellazioni? Lo scopriremo...

Ma per il momento, tanti, tantissimi auguri in compagnia delle persone che amate. 
Tanti auguri anche a te amore mio, grazie di esistere! Questo terzo capodanno insieme è il regalo più bello per cominciare il 2018 con ciò che conta veramente nella vita.