26 novembre 2017

La proiezione in astrologia: 2^ parte.


L'articolo di ieri ha sollevato un po' di polvere. A parte le puntualizzazioni di qualcuno che non ha capito il senso del mio post, ritengo che tutto sommato sia venuto fuori qualcosa di interessante. In sostanza, quando si parla di certi argomenti è possibile essere fraintesi soprattutto quando si scrivono poche righe introduttive a un argomento che invece richiede  molta attenzione. Naturalmente non è sempre facile accorgersi di aver lasciato qualcosa di sottinteso anche quando si pensa di esser stati esaustivi. Quindi, relativamente a questo ulteriore post di chiarimento è possibile che qualcosa possa sfuggirmi: ribadisco che qualcosa di accurato ci sarà sul mio prossimo libro. Questo è solo uno spazio introduttivo, una specie di brutta copia, come ho sempre dichiarato anche in altre occasioni. 

Allora veniamo al dunque. Cosa c'entra il fenomeno della proiezione con l'astrologia? Il fenomeno della proiezione avviene quando vediamo fuori di noi qualcosa che in realtà ci appartiene. Per esempio dire all'interlocutore che è aggressivo quando siamo noi invece ad essere arrabbiati è una proiezione. Si tratta di una difesa. Sarebbe in sintesi come quando "il bue dice cornuto all'asino".
Ma il concetto può essere esteso ancora anche a fenomeni che non sono difese vere e proprie. Per esempio, è proiezione anche quando investiamo un oggetto di caratteristiche appartenenti a un rapporto che abbiamo con un'altra persona. Perciò non si proietta sul prossimo o sull'oggetto solo un nostro difetto o pregio; ma anche un rapporto affettivo intero. 

Per esempio un regalo ricevuto dalla nonna può divenire il simbolo del rapporto di affetto tra sé e lei. L'aggetto diventa il contenitore, il mezzo per mantenere attuale un rapporto che non è fisicamente presente. Più che di proiezione dovremmo parlare di trasferimento; ma Jung stesso afferma che il termine proiezione è un trasferimento. Perciò è facile cadere nell'equivoco. 

La cosa si complica ancora quando noi vediamo negli astri qualcosa che ci appartiene ma che in realtà essi contengono già in sé. La domanda che bisogna porsi è questa: è l'esperienza empirica che ha portato all'identificazione? Oppure è avvenuta prima un'identificazione, una proiezione e poi l'osservazione empirica ha dato ragione di questa proiezione? 

Voglio dire: è possibile che quando l'uomo poiettò sugli astri i propri contenuti inconsci non fosse ancora a conoscenza di una reale corrispondenza tra sé e i movimenti celesti. A questo punto potremmo parlare di intuizione. L'uomo intuì che c'era un collegamento ancor prima di rendersi conto che fosse vero? In tal caso parliamo di proiezione. È quello che sto cercando di scoprire.

Ma io sono andato ancora più a fondo nella questione. Perché un pianeta è anche un Dio? Possiamo dire che l'uomo ha proiettato il Dio contenuto in sé stesso? Non proprio. Prima ancora, l'uomo ha visto nel pianeta quell'oggetto transizionale, cioè sostitutivo del rapporto coi genitori. E giacché si idealizzano le figure di attaccamento, anche il pianeta, in quanto oggetto transizionale, può esse stato idealizzato. 

Nel post precendente non ho fatto tutte queste premesse, ma ho semplicemente spiegato che affinché possa avvenire la proiezione della propria idealizzazione è necessario un rapporto affettivo tra noi e l'oggetto. 

Nel caso del bambino, ciò che ha portato alla proiezione (o trasferimento) su quell'oggetto quale è l'orsacchiotto è la prossimità dell'oggetto stesso, cioè la vicinanza. Ovviamente non è l'unica ragione: se il bimbo sceglie quell'oggetto o un altro, potrebbe dipendere anche dal caso come poteva sostenere Freud. Tuttavia possiamo ipotizzare anche altri motivi. Ma nel caso del cielo per l'uomo antico? Perché il cielo diviene l'oggetto privilegiato delle proprie proiezioni e intuizioni? Secondo quanto scritto ieri, si proietta qualcosa quando c'è un legame con l'oggetto. E il legame avviene quando c'è una relazione.

Naturalmente la relazione tra il pupazzo e il bambino è solo immaginaria visto che il bambino vive in un mondo di fantasia dove non esiste molto confine tra realtà e immaginazione. Perciò poteva accadere qualcosa di analogo all'uomo antico nei confronti del cielo stellato? È un ipotesi  non trascurabile se prendiamo per buona un'altra premessa: l'evoluzione. Sarà vero che possiamo considerare l'uomo antico più o meno alla stregua di un bambino e l'uomo moderno alla stregua di un adulto?  Anche su questo punto c'è da lavorare molto. Ma senza scendere troppo in un particolare così difficile da risolvere, cosa possiamo dire del legame affettivo tra uomo e cielo? Da cosa dipende questo legame affettivo? Perché è dal cielo che proviene la sopravvivenza dell'uomo? Dalla pioggia, dal calore, dal vento, dalle stagioni? È un'ipotesi. È possibile che l'uomo abbia avverito inconsciamente questo legame di dipendenza tanto da proiettare su di esso i propri contenuti psichici? Lo scopriremo? Può essere la strada giusta per capire come si è originata l'astrologia senza scadere nell'ipotesi che sia di derivazione aliena? 

La ricerca è in atto...

25 novembre 2017

La proiezione in astrologia



Durante il corso dei miei studi astrologici ho avuto modo di fare numerose riflessioni per elaborare alcune teorie sulle origini dell'astrologia. La domanda fondamentale è questa: come hanno fatto gli uomini a costruire un sistema di analisi del cielo che in effetti fornisce indicazioni affidabili circa la corrispondenza tra pianeti, segni e caratteristiche dell'individuo? Si tratta di una domanda che molto probabilmente si sarà posto qualsiasi astrologo a un certo punto del suo percorso di studi, ricerca, verifiche. Sapere come tutto è nato, forse potrebbe dare ancora altre risposte su come funziona l'astrologia e perché funziona. Insomma, uno sguardo al passato, secondo me potrebbe essere utile per migliorare la nostra conoscenza dell'astrologia. Potrei essere in erorre, ma qualcosa mi dice che è una strada che può offrire soddisfazioni.

Proprio per questo motivo ho da qualche tempo cominciato a raccogliere materiale bibliografico per scrivere un libro che finalmente possa rispondere a quella domanda. Naturalmente non so se fino alla fine ci riuscirò; ma quel che è certo è che ho ho già scoperto delle cose molto interessanti. 

Una di queste è che l'astrologia ha origini legate al totemismo; ma per il momento non posso aggiungere molto. Ho inoltre ipotizzato e scritto sul numero 187 di linguaggio astrale (scritto e vergato prima che altri possano giungere alla mia stessa intuizione e mi rubino questa intuizione), che gli astri possono essere visti come oggetti transizionali, ossia come sostitutivi del rapporto dei figli coi genitori, in questo caso incarnati nei movimenti dei pianeti. In realtà sulla rivista ho solo anticipato qualcosa su questo argomento che sarà senz'altro approfondito durante la stesura del mio libro antropo-archeo-astrologico.

Ciò di cui parlo oggi, invece, è qualcosa in più circa la proiezione dei contenuti inconsci dell'uomo sulla volta stellata: proiettiamo fuori, naturalmente, solo quello che è già contenuto in noi. Ma come avviene questa proiezione? 

Affinché possa verificarsi deve esserci un legame affettivo, positivo o negativo tra noi e l'oggetto o la persona su cui proiettiamo. Ci deve essere un rapporto, una comunicazione, uno scambio di informazioni. 

E qual è l'affettività che lega l'uomo al cielo? Perché l'uomo prova un emozione per il cielo? Perché da esso proviene la pioggia per dissetarlo, il sole per riscaldarlo, il vento per rinfrescarlo. Il legame emotivo affettivo tra una persona e un'altra o tra una persona e un oggetto si attua soprattutto se vi è un legame di dipendenza. L'uomo dipende dalla natura per poter sopravvivere. Scoprire quel che la natura ha da insegnare è come scoprire la vita con l'educazione e le rispste dei genitori. Ma non voglio aggiungere altro. Resta inteso che chiunque abbia voglia di aggiungere le proprie impressioni, può farlo tranquillamente.

22 novembre 2017

Per chi odia le rivoluzioni solari mirate


Il tuo ultimo post sulle rivoluzioni solari tocca un argomento importante, quello del “credere” o meno alle rivoluzioni solari.

Ci sono quelli che intendono ignorare completamente le rivoluzioni solari, sia quelle calcolate per il luogo in cui si è al momento del ritorno solare, sia quelle di base (calcolate per il luogo di nascita).
Questo è abbastanza problematico, perché c’è una chiara logica di ciclicità al lavoro che è la stessa dalla quale proviene l’intera disciplina astrologica.  La stragrande maggioranza degli astrologi considera la rivoluzione solare, anche quella di base, e anche se interpretata in modi spesso molto diversi da quelli dell’astrologia attiva.
Se invece si ammette che la rivoluzione solare è un valido metodo di previsione, diventa difficile negare, da un punto di vista logico, l’efficacia del compleanno mirato. Questo perché l’astrologia si basa sul principio che l’attimo di tempo e il luogo di un inizio ci possono offrire negli astri una rappresentazione simbolica del destino di ciò che sta iniziando. Non quindi solo l’ora, ma anche il luogo. Se una persona nasce a Roma ma viene trasportata il giorno dopo a Mosca, dove vivrà tutta la vita, si erige comunque il tema natale per Roma, e non per Mosca. Lo stesso vale per la rivoluzione solare, che inizia nel posto in cui si è.
Tuttavia, e proprio per questo, per molti è difficile ammettere l’efficacia del compleanno mirato perché, se accettassero questo fatto, dovrebbero poi o 1) vivere con la consapevolezza di sottostare a cieli di rivoluzione ben poco ottimali (se non pessimi), capaci di infliggere danni notevoli, oppure 2) prendere seriamente l’idea di spostarsi, e spostarsi tutti gli anni (o quasi) di migliaia di chilometri.

Il primo caso, credo, può diventare un tarlo inaccettabile per chi sia iniziato al discorso astrologico.

Il secondo caso implica invece un altro ostacolo, per molti insuperabile: mettersi in viaggio. Ci sono persone che non possono per motivi economici, di impegno famigliare o altro. E ci sono persone che hanno blocchi psicologici con riferimento ai viaggi a lunga distanza. Per molte prendere un aereo è un’esperienza memorabile, e un volo intercontinentale qualcosa che accade forse una volta nella vita. Con queste premesse è ben difficile che esse accettino non tanto l’idea astrologica delle rivoluzioni solare mirate, ma i viaggi che queste implicano.  

Quindi entrambe le strade sono difficilmente percorribili. C’è una stridente dissonanza cognitiva tra l’accettare la rivoluzione mirata come discorso teorico e il non partire. Per chi, consciamente o inconsciamente, ha già deciso di non partire, è più coerente, e anche più rassicurante, pensare che le rivoluzioni solari non abbiano validità. Questo a mio avviso può spiegare il perché molti rifiutano questo caposaldo dell’astrologia attiva.

Spero di non averti tediato con questo mia piccola riflessione!

Ti auguro una buona giornata,

R.

Grazie infinite per questo commento proveniente da "molto lontano".
Come non darti ragione? Ciò che scrivi locondivido al 100%.
E in effetti un po' mi riconosco in chi ha resistenze a viaggiare; ma non per questo nego la validità delle RSMcome fanno altri. Per me, ogni viaggio è un'odissea da non ripetere: non mi piace l'ansia delle partenze, non mi piace l'ansia di dover prendere un aereo, un treno, un autobus. Ho sempre paura di fare tardi o che qualcosa possa andare storto. Perciò non mi godo mai un viaggio, a meno che non sia organizzato sin nei minimi dettagli. Un viaggio all'avventura, dove devo percorrere chilometri e chilometri a piedi per vedere le bellezze del luogo, a me stressa e mi fa andare in tilt. E soprattutto con la mia ansia irrito chi mi sta affianco: la mia povera fidanzata che mi sopporta pazientemente è una mia vittima. Non sono ancora ai livelli di mia nonna, del segno del Cancro, che solo dopo quasi 90 anni di vita ha visto per la prima volta una città a 30 km da dove abita; ma ho reso l'idea della mia riluttanza ai viaggi. Se poi si tratta di prendere l'auto e partire, quella è tutta un'altra storia. Lì sono io che gestisco orari. Ma quando devo dipendere da orari imposti da altri, vado nel panico: controllo mille volte i biglietti, le valigie, mi guardo attorno con fare circospetto, controllo l'orologio ogni minuto, mi sale l'ansia. E poi c'è da investire molto denaro. 

Chi non ce l'ha come fa? È la stessa domanda che si pone chi non ha i soldi per pagarsi le medicine, o per andare dal medico, o dallo psicologo. Fare qualcosa per sé ha un costo. Purtroppo. Ma non per questo diciamo che la pratica medica non ha utilità. In questi giorni sto andando dalla mia dentista a farmi curare un dente ammalato. Questo mi costa non solo denaro, ma anche l'ansia delle trapanazioni e il dolore conseguente: ogni volta mi fa vedere le "stelle".

Voglio dire ai lettori che per avere certi risultati dobbiamo a volte pagare grosse somme di denaro e fare qualcosa contro le nostre resistenze. In questo caso pagare il dentistia e patire il dolore di una estrazione. Nonostante io abbia una forte ansia per i viaggi, mi armo di pazienza, forza, coraggio, e parto. E torno poi soddisfatto anche per aver superato le mie resistenze. Non tutti hanno questa forza di volontà e le risorse economiche. Perciò loro sono come quelli che non vanno dal dentista per paura del dolore che sentiranno, oppure non hanno i soldi per curarsi una carie. Come si fa? Purtroppo viviamo in un sistema di regole che ci impongono grosse spese. Se non hai soldi ti arrangi. È la dura verità. Ma qui non stiamo a fare demagogia e a parlare dell'ovvio.

E poi come dici tu, c'è la convinzione che se tutto sia "scritto" non ha senso partire. Così come non ha senso per chi crede in un'astrologia filosofica. Quindi, prima ancora della pratica e della sperimentazione c'è da abbattere lo scoglio del pregiudizio: distruggere le proprie certezze su quel che è o non è l'astrologia. Come si fa? Non si fa. Nel senso che qui non vogliamo che tutti facciano RSM, che tutti accettino i suoi presupposti teorici. Ognuno faccia quel che vuole, a me certo non cambia la vita sapere che tale astrologo o simpatizzante si è ricreduto su tale pratica. Come credo non interesserebbe a nessuno se io di punto in bianco lasciassi le rivoluzioni solari mirate e mi dedicassi per esempio all'ippica o alla raccolta dei funghi. Potrei anche riuscire meglio, ma certo non è un problema che riguarda gli altri. Allo stesso modo non mi interessa sapere che Tizio o Caio crede che le RSM siano una baggianata. All'inizio mi sembrava una cosa importante. Ora è davvero una cosa che non mifa né caldo e né freddo. 

Però è importante che il lettore possa ascoltare entrambe le campane: se si facesse influenzare negativamente da chi la pensa in maniera diversa, potrebbe perdere un'importante occasione per migliorare la propria vita. Non il sistema migliore, non il più importante, ma uno efficace da integrare agli altri. Per far ciò occorre una sana dose di incoscienza.

Il progresso e l'evoluzione stanno a volte nell'incoscienza di seguire cose apparentemente impossibili
Dr. Galeota Al Rami. 

20 novembre 2017

Cosa sono le rivoluzioni solari mirate?


 Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
(Attribuito a Voltaire)

Un tema di nascita è il risultato di coordinate spazio-temporali: nasciamo in un preciso momento e in un preciso luogo. 

La somma di questi due fattori è determinante perché ci dice che se due persone nascono nello stesso istante, ma in luoghi differenti, il loro tema natale sarà completamente diverso. Quindi avranno un "destino" completamente diverso. Questo è vero anche per fratelli gemelli, cioè per persone nate più meno nello stesso istante ma nello stesso luogo. Perciò in tal caso potremmo parlare di "destino diverso ma analogo". Nel caso in cui il soggetto nasca in un altro luogo, le analogie con tutti gli altri nati nello stesso istante, saranno ben poche. 

Il luogo è perciò un fattore importantissimo per lo studio dell'astrologia perché serve a specificare meglio la tipologia di soggetto che abbiamo di fronte a noi. Questo stesso principio è utilizzato per il calcolo della rivoluzione solare mirata.

Ma cos'è un rivoluzione solare mirata? Si tratta di un grafico astrologico che serve per determinare gli eventi di un intero anno astrologico, dal giorno del compleanno sino a quello successivo, in base al luogo in cui ci si trova nel momento del proprio compleanno.

La logica è semplice: se siamo la somma di coordinate spazio temporali, allora vuol dire che il luogo dove trascorriamo il compleanno ha la sua importanza perché a seconda di esso il grafico astrologico cambia. E se cambia il grafico cambiano le relative posizioni astrologiche e quindi anche gli eventi a esse connessi. 

Trascorrendo il giorno del compleanno in una località della Terra scelta a hoc, possiamo cambiare certe configurazioni che non ci piacciono e posizionare i pianeti in settori che invece riteniamo più congeniali alle nostre necessità.

È chiaro che non può accader nulla che non sia già descritto dal tema di nascita e perciò l'effetto della rivoluzone solare è quello di modulare un "copione già scritto". Tutto si basa su una questione di probabilità. Ora mi spiego meglio.

Noi sappiamo che ci sono certe posizioni che generalmente sono benefiche ogni volta che ci capitano. Perciò posizionando i pianeti in quel modo positivo, possiamo sperare che possano accaderci cose positive. Facciamo un esempio pratico: immaginiamo che per il mio compleanno 2015 io abbia avuto Giove in 6^ Casa di rivoluzione e che durante il corso dei 365 giorni a seguire mi sia ripreso da una malattia. Se per il 2018 scegliessi un luogo della Terra per avere la stessa posizione astrologica, potrei guarire da una malattia? Si parla di probabilità, non di certezze. Probabilità proprio perché quasi ogni volta quella posizione porta lo stesso effetto. Non sempre, ma tante volte. Qualche volta riguarda il lavoro, altre volte la salute, altre volte sia il lavoro e sia la salute. Di sicuro è una posizione che aiuta.

Ma accade qualcosa come per magia? No. In realtà si concretizzano le condizioni affinché il soggetto possa migliorare la propria salute, per esempio incontrando un medico che propone una cura più efficace. Ma se il soggetto è atavicamente "sfortunato" sulle questioni di salute (non dilunghiamoci sul concetto di fortuna e sfortuna in astrologia perché qui il tema è un altro) Giove in 6^ Casa di rivoluzione cosa potrà dare? Scongiura un po' di più il pericolo che il problema possa peggiorare o ripresentarsi. Naturalmente si tratta di un esempio che non deve esser preso alla lettera perché la qualità di un intero anno astrologico  si desume dall'insieme dei transiti, dall'insieme di tutte le altre posizioni della rivoluzione solare e dalla qualità della vita del soggetto.

Ci sono scuole di pensiero che non credono a tale pratica, altre si oppongono e pensano che il grafico astrologico debba essere sempre calcolato per il luogo di nascita, a prescindere dal luogo in cui ci troviamo nel giorno del compleanno. Ovviamente ognuno può pensare quel che vuole ma deve anche lasciare che l'utente sia libero di scegliere cosa sperimentare, indipendentemente dalla propria esperienza personale, perché ognuno ha un'esperienza diversa e i pareri sono discordanti. 

Ma come funziona questa cosa? Cercherò di spiegarlo con un esempio pratico un po' fantasioso. Immaginiamo di essere come vasetti di marmellata. Nel giorno del compleanno, quando la Terra si ritrova nella stessa posizione di nascita (nel suo moto attorno al Sole), è come se scattasse un interruttore che svita il tappo dal barattolino e fa uscire via la marmellata vecchia. A quel punto entra la marmellata nuova e il coperchio si riavvita al barattolino. Quella marmellata sarà lì per il corso di 365 giorni sino al compleanno successivo. Dopo di che, scatterà di nuovo quell'interruttore che svita il coperchio, verrà gettata via e al posto suo ci sarà una marmellata di un altro gusto. 

Ogni anno, perciò, il barattolino avrà una marmellata dal gusto diverso proprio nell'istante in cui scatta il compleanno. Il barattolino è la metaforia del nostro corpo, mentre la marmellata è la metafora della qualità degli eventi di un intero anno astrologico. Eventi diversi sono come una marmellata diversa.

Possiamo fare un altro esempio: immaginiamo la sezione del tronco di un albero. Possiamo notare tanti cerchi concentrici, uno per ogni anno. Ogni cerchio rappresenta un ciclo, e ogni ciclo è un anno. Questo ci da l'idea del fatto che la vita sia fatta da tanti cicli, ognuno dei quali è caratterizzato dalle sue particolarità. Possiamo vedere l'uomo come un albero, e la vita come tanti cicli. Ogni ciclo è caratterizzato da eventi diversi. Con l'esperienza pratica è possibile prevedere cosa aspettarsi da un dato ciclo, cioè da una serie di posizioni astrologiche. Ovviamente parliamo sempre di probabilità e mai di certezze, perché altrimenti dovremmo dire che l'astrologia è una scienza esatta.

Siccome l'astrologia non è una scienza esatta allora parliamo di probabilità e possiamo fare previsioni più o meno affidabili. Se possiamo far previsioni possiamo sapere in anticipo cosa potrebbe accaderci, valutando tutte le possibilità legate a tali posizioni. Perciò poi possiamo fare il confronto e verificare se ciò che ci aspettavamo è accaduto o no. 

Sulla base di queste osservazioni possiamo decidere di fare il nostro compleanno in una località della Terra diversa dal luogo di nascita, per poi verificare cosa accade: accadrà qualcosa descritto dalla rivoluzione calcolata per il luogo di nascita o per il luogo in cui ci si trovava al compleanno? Noi crediamo fermamente nella seconda opzione e possiamo provare ad avere un po' di fiducia in ciò valutando prima di tutto gli esempi contenuti in decine di libri. Dopo possiamo provare a sperimentare di persona, naturalmente affidandoci a un astrologo esperto in questa tecnica.

Qualcuno direbbe: cambiare il proprio "destino" con un viaggio di compleanno è contro le leggi del karma. Fermo restando che il problema non sussiste per chi non crede nel karma, questa fede non è assolutamente in contraddizione con la pratica delle rivoluzioni solari mirate. La parola Karma, infatti, significa azione, non significa passività. Per approfondire consiglio di visionare un video cliccando ---QUI---  e che spiega in maniera più o meno esaustiva tutta la questione.

17 novembre 2017

Totò Riina è morto

Mentre l'ingresso di Giove in Scorpione pone l'accento sugli scandali sessuali, muore Totò Riina, noto personaggio della mafia, tizio che sicuramente non ha bisogno di presentazioni. Decantare i suoi crimini non farebbe altro che inorgoglire chi ha la mente deviata; perciò eviteremo. 

Un intervistato alla TV si chiedeva se fosse conveniente per questi criminali dedicare la propria vita alla delinquenza; si chiedeva se questi criminali fossero consapevoli del fatto che prima o poi avrebbero finito i loro giorni a marcire in prigione. Evidentemente, per costoro, non importa nulla che l'eccitazione di far del male. Non esiste alcun deterrente per chi si eccita a mietere vittime, perché ciò che conta è  l'adrenalina, la trasgressione. C'è chi vive per questo. Perciò interrogarsi alle volte non serve a granché: c'è chi nasce e vive per il male così come c'è chi dedica tutta la propria vita al prossimo.

Riina era uno Scorpione della tipologia poco evoluta. Lo Scorpione sadico per intenderci, a maggior ragione per via della dominante GIove-Plutone che evidenzia l'ipertrofia psichica, l'idea di essere onnipotente e invicibile. Giove espande il torbido Plutone, mentre Plutone colora di tinte funebri la fiducia Gioviale; entrambi in trigono al Sole, spiegano le sue vittorie alle gare di appalto edilizie nonché la sua fama a livello internazionale.   

E come non notare il Sole nella litigiosa VII Casa? Ribadiamo il concetto: chi ha pianeti in VII Casa ama far le guerre o le vive suo malgrado. Hitler è uno di quei malvagi appartenenti alla categoria. Manipolazione, capacità di persuasione anche grazie alla Luna in Bilancia, sono doti che hanno permesso a quest'uomo di raggiungere gli accordi necessari per mantenere la sua organizzazione criminale. In realtà ipotizzo che l'orario a disposizione sia da correggere di qualche minuto così da far rientrare Venere in 8^ Casa e da avvicinare Saturno alla zona Gauqelin, quella che metterebbe in evidenza ancor di più la spietatezza e la freddezza di quest'uomo. 


 La RSM eretta per Parma, luogodove era detenuto, era scoccata il 15 novembre alle ore 18.24
L'ascendente di rivouzione è in 2^: la eco relativa alla sua immagine conseguentemente alla morte;
Sole e stellium in 6^, credo non vi sia bisogno di ricordare che ha spesso a che fare con anni assai duri;
Plutone in 8^ e Urano in 11^, frequentissimi in caso di morte, propria o di altri a cui il soggetto è legato.

Vediamo i transiti, ma per quanto riguarda gli aspetti al MC e all'ascendente non li prenderei in considerazione visto che non abbiam certezza assoluta dell'orario di nascita che qui prendiamo per buono solo per mancanza di tempo. Una analisi più accurata, eventualmente la affronteremo più in là.


 Assolutamente degno di nota è il sesquiquadrato perfetto tra Saturno transitante in 8^ casa e Marte in IV^: simboli legati alla morte e ai cambi di domicilio. Un trasferimento era evidente anche da Plutone in 9^ probabailmente semisestile a Venere in 8^ e non in VII^. Questo indicherebbe un trasferimento legato alla morte. Ed è ovvio che Riina sarà sepolto in quella che diverrà la sua nuova casa, ossia il cimitero o illuogo in cui sarà cremato (se i familiari scegliessero questa opzione). 

L'evento è accaduto ovviamente neitermini dei 20 giorni dopo il compleanno, confermando ancora una volta la regola di Ciro Discepolo. In questo caso la morte è avvenuta due giorni dopo il compleanno, e precisamente nella data via di mezzo subito dopo il sesquiquadrato tra Saturno e Marte e subito prima del sestile tra Giove e Saturno del 19. Questo conferma la mia ipotesi a proposito del fatto che gli eventi accadono in date che sono la media tra due posizioni importanti e adiacenti.

L'esperienza soggettiva in astrologia


Ciao al..
Navigando sul web dilaga l anomalia per cui i soggetti riferiscono di avvertire gli effetti della rs qualche tempo prima della congiunzione sole-sole..chi indica i famosi venti giorni,chi solo il periodo di congiunzione,personalmente avvolte mi è capitato addirittura dall' ultima quadratura..
Sui siti dediti all' a.a i soggetti vengono informati che si tratta di placebo o simili..ma io penso che sia una realtà che esiste e che vada studiata!altre cose che ho notato è che la rsm sembri interagire con la rs di base ma ora troppa carne al fuoco eh eh
Che cosa ne pensi? Ciao!


La sua è una domanda molto rischiosa perché inevitabilmente costringe a uno schieramento e quindi a creare disappunti in chi la pensa diversamente. Posso esimermi dal compito, ma è anche vero che ci sarà sempre chi non sarà d'accordo con me. Perciò tanto vale rispondere.

La cosa più importante che bisognerebbe apprendere prima di fare analisi astrologiche è sicuramente quella che ognuno interpreta i fatti secondo la propria visione soggettiva delle cose e che questa visione è guidata dagli strumenti teorici e pratici che l'astrologo usa per la sua pratica. 

Per esempio mi viene in mente il caso di chi, non avendo ben compreso la regola dei "venti giorni" riferisce che gli effetti della rivoluzione solare successiva si avvertirebbero venti giorni prima che scatti il nuovo anno astrologico. La regola è stata elaborata da Ciro Discepolo, ma non è questa. Come spesso accade, come nel gioco del telefono, durante il passaggio dell'informazione da un astrologo all'altro, la regola viene deformata, storpiata, così da acquisire un senso totalmente diverso da quello che l'autore aveva diffuso in origine. È esattamente quello che è accaduto a Ciro Discepolo.
La cosa bizzarra è che la gente trova quel che si aspetta di trovare e perciò esistono astrologi che per trent'anni hanno applicato una regola totalmente travisata e la vedono funzionare così come l'hanno capita. Questo è di cruciale importanza poiché dimostra come i fatti oggettivi sono un po' storpiati da chi li legge, appunto a seconda del metodo di lettura che usa per sondare la realtà. Perciò una verità oggettiva delle cose spetta a chi almeno si rende conto di questo problema "psicologico".

La regola di Ciro Discepolo spiega che nell'arco di tempo che va dai venti giorni prima che termini il proprio anno astrologico sino al compleanno, subiamo gli eventi descritti dalla rivoluzione solare in corso, ma con una frequenza statistica maggiore rispetto ad altri giorni dell'anno. E non si tratta degli eventi che appartengono all'anno astrologico che deve ancora venire. Lo stesso accade subito dopo il compleanno: nel periodo che va dal compleanno ed entro i venti giorni successivi a esso, accadono con più frequenza gli eventi importanti dell'anno astrologico in corso. Parliamo di frequenza statistica di eventi e non di sensazioni. La media va fatta su un campione vastissimo di casi e non sul singolo soggetto. 

Relativamente a questo argomento se ne è parlato in molti convegni e libri, e Ciro Discepolo ha chiarito infinite volte l'equivoco. Però le cose non cambiano. Anche io ho chiarito la cosa in tutti i modi: per approfondire potrebbe esserle utile un mio articolo. Clicchi ----QUI---- per leggerlo.

Come spesso accade, la paternità di certe affermazioni si perde nel corso del tempo e perciò è facile che qualcuno si ritrovi a usare una regola di Ciro Discepolo, distorta dal tempo e dalla disinformazione, ma senza sapere che è di quell'autore! Così avviene un paradosso incredibile: qualche astrologo si ritrova a contestare Discepolo senza sapere che usa una regola dello stesso autore, ma che è stata travisata. 

Da quando Discepolo ha parlato della storia dei "venti giorni", sono nate le più disparate idee. Chi dice che l'effetto della rivoluzione solare comincia a sentirsi venti giorni prima, chi addirittura dice che comincia a sentirsi tre mesi prima come dice lei. Però noi non dobbiamo ragionare in termini di percezione soggettiva, cioè sul "sentire". La regola non parla di percezione, ma parla di eventi proprio per evitare di prendere lucciole per lanterne. Perciò per stabilire se una RS comincia a funzionare prima del dovuto, dovremmo prendere  un evento importante accaduto nella vita del soggetto e verificare se sia più in linea con la RS in corso o con quella successiva. 

Se noi ragioniamo sulla base della nostra percezione personale, sulla base delle nostre sensazioni, cioè sul "percepire" che qualcosa sta cambiando, non ne veniamo più fuori perché demarcare la linea di confine tra un simbolo astrologico e un altro, è cosa assai difficile. Perciò occorre un evento oggettivo, concreto, come per esempio un lutto o un incidente, un fidanzamento, qualsiasi cosa di concreto.

Facciamo un esempio pratico. Io sono nato il 21 dicembre. Immaginiamo che mi rompa una gamba il 20 dicembre 2017. Se non fossimo capaci di intercettare l'evento attraverso la lettura della RS in corso allora potremmo ipotizzare che si tratti di un evento relativo alla RS che deve ancora arrivare. Ma anche in questo caso sarebbe legittimo supporre di non esser capaci di leggere una rivoluzione solare. E so che ciò darebbe molto fastidio a chi sperimenta da anni. 

Ricapitolando, in molti hanno capito male la regola di Ciro Discepolo. In molti vedono che le cose funzionano così come hanno capito che dovevano funzionare. È stato messo un grillo nella testa degli astrologi e tutti si sono mobilitati a cercare quel che hanno capito della regola di Ciro Discepolo. E puntualmente lo vedono! È questa la cosa che deve far riflettere!

Poi accade che certe regole cominciano a vivere di vita propria e si evolvono a seconda della testa dei vari ricercatori. Siamo sicuri che se tutti avessero capito veramente la regola di Ciro Discepolo sisarebbe diffusa questa cosa che le RS cominciano a funzionare prima del compleanno? Credo di no. È infatti una cosa che è nata solo dopo che Ciro Discepolo ne ha parlato. Chi è veramente all'oscuro della regola di Discepolo? Nessuno. Chi studia le RS prima o poi sente parlare di tale regola e verifica se funziona o no. Non esiste studioso al mondo che pratichi le RS senza documentarsi su quel che si sa sull'argomento. E non esiste astrologo al mondo che non si confronti con l'esperienza di altri. Prima o poi viene a sapere di quella regola. Se è fortunato apprende la regola giusta. Se è sfortunato apprende la regola deformata. In ogni caso, tutto funziona. La cosa non è assurda, ma ci insegna che i simboli astrologici sono così vaghi che siamo noi a trovare corrispondenze! Per questo occorre uno scontro con dati oggettivi, con fatti concreti.

Ragioniamoci sopra: è praticamente assurdo che esista una regola astrologica veritiera che guardacaso è la cattiva interpretazione di una regola elaborata da Ciro Discepolo! Quante probabilità ci sono che possa esistere un effetto astrologico che capita venti giorni prima, proprio il tempo stabilito da Discepolo per indicare un'altra cosa? È un fatto così talmente assurdo che mi lascia assai sbigottito. Qualcuno potrebbe dire che anche se la cosa sembra assai improbabile, è comunque possibile. 

Ed è per questo che, ripeto nuovamente, dobbiamo pensare a fatti oggettivi: se parliamo di un effetto che comincia a sentirsi prima, allora è tutta aria fritta che non è possibile verificare oggettivamente. Se invece parliamo di fatti, episodi concreti, allora possiamo fare le dovute ricerche. Mettiamo il caso che si comincia a parlare di figli ma si procrea l'anno successivo, è errato affermare che la RS ha cominciato a funzionare prima. Un conto sono i pensieri, e un conto sono i fatti. Ciò che potrebbe confondere le idee è anche il fatto che nella lettura delle RS dobbiamo contare anche l'interpretazione dei transiti, cosa che ci permetterebbe di capire meglio una RS e quindi di capire se ciò che sta accadendo è relativo all'anno in corso o a quello successivo. 

Quindi, una ricerca in tal senso deve partire da fatti oggettivi. Prendiamo un centinaio di eventi accaduti in un qualsiasi giorno prima del return solare e vediamo se questi sono ascrivibili alla RS in corso o alla RS che deve ancora venire. Non possiamo affidarci al "secondo la mia esperienza", perché non possiamo stabilire a priori su quali parametri si basa l'analisi astrologica del collega astrologo, quali fatti siano stati presi in considerazione, e se le regole di lettura della RS siano state davvero acquisite. Ognuno si autocertifica e ognuno vede quel che vuole. E ognuno vuol avere ragione di quel che vede.

Ma se abbiamo fatti oggettivi e tutti usiamo le stesse regole di lettura, allora tutti possiamo giungere alle mediesime conclusioni.  

Usando le regole acquisite tramite la scuola di AA, io non ho mai notato che un evento accaduto nella RS in corso potesse essere ascrivibile alla RS successiva. La RS non va letta come un transito. Se prendiamo per esempio il transito di Saturno sul Sole, noi possiamo sentirne l'effetto prima che l'aspetto diventi preciso. Ciò probabilmente dipende dalla polarità dei due corpi celesti. Se il corpo in transito e quello toccato sono della stessa polarità, allora vi è un effetto repulsivo tale che il nuovo ciclo si attiva solo dopo il contatto preciso tra i due punti. Su questo argomento ho costruito una mia ipotesi che può leggere cliccando ----QUI----.

Come rispondere al fatto che la RSM e la RSB possano sovrapporsi? Qualcuno ha fatto questa constatazione e anche a me è venuto il dubbio. Ho una mia idea e già ne ho parlato in altre occasioni. Tutto dipende dalle regole che si usano. Se prendiamo per buono il fatto che ci sono fatti ineludibili come per esempio un lutto, e che questi sono indipendenti dalla RS, è ovvio che tali fatti possano essere descritti meglio dalla RSB e non dalla RSM. La cosa è molto complessa, ma ne ho parlato davvero infinite volte in molti post. Perciò per avere una visione più completa della questione bisognerebbe rileggersi moltissimi dei miei interventi.

12 novembre 2017

Le previsioni astrologiche



Fare previsioni è difficilissimo. È talmente difficile che si preferisce bypassare l'argomento e ci si domanda se forse è meglio credere che non sia possibile osservare il futuro. Lo studio dei transiti, perciò, servirebbe solo  a dare suggerimenti su come comportarsi. Secondo chi la pensa in questo modo, la prospettiva passa dal piano della passività al piano dell'attività; cioè invece di subire l'effetto di un transito, è il soggetto stesso che decide come vivere il passaggio planetario. Io però mi pongo a metà strada tra i due orientamenti perché credo che sebbene la vita non sia determinata sin nei minimi dettagli, esiste qualcosa che è possibile verificare e che quindi è più o meno indipendente dalla nostra volontà: il transito è sia evento che ci cade addosso e sia possibilità da imbrigliare e domare.  E se c'è qualcuno che preferisce l'uno o l'altro orientamento, naturalmente è una questione di gusti, credenze, esperienze.

Però è interessante notare che non ci sono molti libri che mostrano esempi di come sia possibile fare previsioni. La maggior parte dei testi astrologici in circolazione sono a carattere teorico e non descrivono con esempi pratici come leggere un transito o una rivoluzione solare. Tra i pochi al mondo che hanno offerto qualcosa di questo tipo abbiamo André Barbault e Ciro Discepolo, due autori che hanno pensato fosse utile offrire centinaia di esempi concreti, diversamente da chi invece si appella alla propria esperienza senza offrire altrettanti casi da sottoporre a critica. 

La difficoltà nel fare previsioni, perciò, dipende anche dal fatto che molti autori fanno affermazioni che sono il frutto della loro esperienza, ma non danno dimostrazioni pratiche. O quantomeno, i casi sottoposti alla nostra attenzione sono così esigui che non è possibile trarre delle conclusioni. Questo è quello che non potrei fare io senza centinaia di casi da verificare. Sui numerosi testi americani a mia disposizione, per esempio, non ho trovato mai nulla che possa definirsi davvero pratico.

Credo sia ormai noto a tutti, ma a scanso di equivoci mi ripeterò ancora: le previsioni astrologiche non sono certo quelle degli oroscopi della TV e dei giornali. Ci mancherebbe altro! Qui ci riferiamo alle previsioni degli astrologi e non di chi fa oroscopi ma si fa chiamare astrologo.

È chiaro che la quasi totale mancanza di materiale che insegni a fare previsioni incide negativamente sull'idea che lo studente avrà della parte previsionale dell'astrologia. Ci sono tecniche e manuali che descrivono cosa dovremmo aspettarci quando avremo certe configurazioni astrologiche; ma vengono a mancare proprio gli esempi che lo dimostrino in pratica. Così è lo studente stesso che, affidandosi a quanto letto, va a ricercare quel che vuole vedere, a volte omettendo i casi in cui la cosa non corrisponde. O all'opposto, è chi si rende conto delle poche corrispondenze che preferisce astenersi dall'atto della previsione. Ma c'è pure chi va a cercare qualcosa di meglio, per esempio un nuovo orientamento astrologico.

Come dicevo prima, la verità sta nel mezzo: la parola esperienza deve significare anche mettere in discussione le tecniche conosciute per scorpire qualcosa di più efficace. L'importante è che ci sia già qualcosa su cui poter fare riferimento e verifiche. 

L'altro giorno ho fatto una ricerca su quali fossero gli astrologi migliori al mondo e ho trovato --QUESTA PAGINA--  a cura di Patricia Lantz. Naturalmente anche io posso stilare la mia classifica secondo quelli che sono i miei gusti personali; perciò non dovremmo dare molto peso al parere di questa astrologa. Prendiamolo solo a titolo di esempio. Ai primi posti ha inserito Arroyo e Forrest, due astrologi che sebbene abbiano scritto cose assai interessanti, non hanno mai prodotto nulla di utile per fare previsioni. E allora mi chiedo: se un astrologo non si valuta dalla sua capacità di saper fare previsioni, in base a cosa dobbiamo valutarlo? 

Vediamo insieme, secondo la lista dell'astrologa, per quali motivi si sono distinti gli autori citati:
-Arroyo: ha ridefinito alcuni concetti astrologici in termini psicologici ed energetici. 
-Erlewine: il primo a creare software astrologici. Ha inventato l'astrologia dello spazio locale e ha ideato calcoli per l'astrologia eliocentrica. 
-Forrest: è leader per l'astrologia evolutiva, ma nemmeno lui ha fornito indicazioni e una lista di casi per verificare l'attendibilità di certe affermazioni.
-George: il suo approccio è sempre legato alla psicologia, è divenuta famosa per aver descritto il significato di alcuni asteroidi. 
-Wolf Green: astrologo sempre dall'approccio evoluzionista, ha scritto un testo su Plutone chiarendo i suoi significati, ed ha vinto premi per aver spiegato qual è il percorso evolutivo dell'anima. Anche in questo caso pura filosofia. 
-Greene: autrice famosissima che ha integrato la psicologia junghiana all'astrologia. L'approccio anche in questo caso non è di tipo empirico. 
-Hand: è uno storico e astrologo che ha scritto un libro sui transiti ritenuto assai importante. Ma nemmeno lui presenta una casistica per verificare l'attendibilità delle sue affermazioni, e nemmeno lui offre un metodo per leggere i transiti nel loro insieme. 
-Harness: esperto di astrologia vedica. Questo genere di astrologia, a mio parere si presta molto a immediata verifica. Però non so se l'autore abbia scritto testi con centinaia di casi da sottoporre a peer review. 
-Lehman: astrologa per l'astrologia classica. Anche in questo caso non so se abbia pubblicato lavori da sottoporre a verifica in peer review.
-Merriman: ha lavorato sul tema dell'astrologia finanziaria mostrando correlazioni tra astri e mercato. Non so quanti casi abbia portato a testimonianza della sua tesi; ma credo valga la pena approfondire. 
-Brennan: esperto di astrologia ellenistica. Non so se offre casi da sottoporre alla peer review.
-Catton: si occupa di astrologia "sciamanica" ha ideato un sistema che fonde astrologia classica e astrologia moderna. Anche qui non saprei se l'autore offre casi per la valutazione tra pari.
-Coppock: come l'autore precedente, ma in più ha approfondito il significato dei decani. 
-Fernandez: esperto di astrologia evolutiva, quindi nessun caso da poter valutare. 
-Jones: astrologo contemporaneo specializzato ugualmente in astrologia evolutiva. Si occupa di questioni legate all'anima. Perciò anche in questo caso parliamo di filosofia e non di pratica. 

Lungi dall'esser definita una lista esaustiva e veramente valida, l'americana omette di inserire Barbault, Morpurgo e Discepolo, tre autori di straordinario impatto, l'ultimo dei quali ha fornito per davvero tutti gli strumenti per il peer review. 

La lista è costituita principalmente da astrologi che NON FANNO PREVISIONI ma che hanno saputo applicare certe nozioni psicologiche e "new-age" alla pratica astrologica della lettura dei transiti e del tema di nascita.  Questo dimostra che in America non sono orientati a una lettura fatalistica o probabilistica delle cose. Ma in Italia?

Le cose stanno un po' diversamente: mentre molti astrologi  cercano di adeguarsi agli standard americani, i consultanti continuano a chiedere consulenze per avere informazioni precise, pratiche, concrete. Sbagliano? Ovviamente, se crediamo che l'astrologia possa dare risposte concrete sul futuro e non solo suggerimenti per migliorarsi, allora le richieste del consultante sono del tutto legittime. Legittime come le pretese di demonizzare o meno certe configurazioni del tema Natale, dei transiti o delle rivoluzioni solari.

Per esempio Barbault ci ha dimostrato il funzionamento dell'indice ciclico planetario, ossia che in base alla vicinanza o alla lontananza dei pianeti tra loro, il periodo storico sarà positivo o negativo. E questo in barba a chi vorrebbe vedere i transiti semplicemente come opportunità per crescere ed evolversi. Quest'ultima idea, per l'amor del cielo, è etica per chi fa lo psicologo per mestiere; ma sono pure convinto che l'astrologia giudiziaria non sia totalmente in contraddizione con l'idea dell'evoluzione. Occorre solo il giusto compromesso. No determinismo, ma possibilismo, probabilismo. Il fine dell'astrologo, in fin dei conti non è quello di fare il terapeuta visto che per quello ci sono già gli psicologi.

Allora, in conclusione, ogni scuola astrologica ha i suoi paradigma; e l'approccio psicologico tanto in voga deve comunque scontrarsi pure con l'evidenza delle prove oggettive di chi presume di poter fare previsioni anche demonizzando, all'occorrenza, certe posizioni astrologiche. Ovviamente, solo per chi lo vuole. D'altra parte non possiamo negare che l'approccio psicologico possa essere utile per il counseling astrologico e per la teoria: una disciplina che si rispetti deve contenere in sé una montagna di nozioni che attingono anche alle scienze umanistiche. 

Perciò, un'astrologia che sia veramente tale, per me non è solo un mucchio di nozioni: è tanta, tantissima pratica per verificare l'attendibilità di certe nozioni. E per far questo occorre sbilanciarsi, occorre fornire tutte le regole di calcolo e interpretazione con centinaia di esempi. Solo in questo modo possiamo veramente comprendere su cosa si basa l'esperienza di un astrologo. Potremmo, poi, essere in disaccordo con le regole individuate; ma almeno è sempre meglio di chi offre solo grandi paroloni e si pone al di fuori di ogni verifica.

08 novembre 2017

Al Rami: 20 anni di astrologia.

 
Novembre 1997-Novembre 2017
Non ricordo la data precisa, ma da quel giorno a oggi sono passati vent'anni di studi astrologici.
Ricordo ancora il mio primo acquisto alla libreria Arethusa di Torino e di un simpatico signore con papillon che mi illustrava tutti i testi per cominciare a studiare l'antica arte di Urania.

In quel periodo frequentavo il DAMS a Palazzo Nuovo e durante il percorso per raggiungere l'università spesso mi fermavo davanti alla vetrina di quella famosa libreria in via Po.  
Fu amore a prima vista per i testi di Ciro Discepolo, poi divenuto mio maestro, quando acquistai il numero 34 di Ricerca '90.  Ma avido di conoscenza spaziai da un'autore all'altro per aprire la mia mente anche ad altre "verita".

La mia carriera astrologica può essere suddivisa in tappe. La prima corrisponde al 2002.
Non ricordo la data precisa, ma quello fu l'anno in cui cominciai per la prima volta a scrivere articoli astrologici su internet. Nulla di paragonabile a ciò che scrivo oggi; ma sicuramente un buon addestramento.

Dicembre 2008 rapprensetò una seconda svolta importante per i miei studi astrologici perché cominciai a sperimentare le rivoluzioni solari mirate facendo il mio primo viaggio di compleanno a Dubai. Fu un evento straordinario perché ebbi modo di verificare tutto quello che avevo sempre letto e che non avevo mai avuto il coraggio e le risorse per mettere in pratica. Fu un gesto che all'epoca ritenni folle, ma che mi ha insegnato come i fatti valgano più di mille parole e teorie.

In quegli anni cominciai a leggere molto anche libri di logica, scienza e filosofia, perché mi sentivo troppo limitato: stavo cominciando a capire che non dovevo fermarmi allo studio dei testi astrologici ma dovevo costruirmi anche una solida base scientifica per capire meglio certi concetti e per dare più spessore e rigore ai miei studi. Volevo mostrare al mondo che chi studia astrologia non è affatto stupido o credulone. E volevo avere una marcia in più rispetto ad altri colleghi.

La terza svolta avvenne a maggio del 2010 quando sotto consiglio di numerosi amici fondai questo blog per cominciare ad avere un mio pubblico di lettori e per rispondere alle loro domande. Da quel giorno ho moltissimi affezionati che da molti anni ritornano a chideremi una consulenza. I veri e propri maestri della mia vita, infatti, siete stati proprio voi. Attraverso lo scontro tra la teoria astrologica e i fatti accaduti nella vostra vita, ho potuto comprendere meglio il valore dell'astrologia e i suoi limiti, naturalmente facendo ricorso a tutto quel che avevo appreso dalla manualistica e dai convegni astrologici.

La svolta più decisiva, però, fu nel 2014 con l'iscrizione alla facoltà di psicologia. Durante gli anni precendenti avevo già acquisito molte nozioni psicologiche studiando da autodidatta; ma grazie all'insistenza di mia madre fu presa la decisione di ampliare il mio background culturale. Ciò che fondamentalmente mi spinse a un percorso universitario fu la voglia di riscatto nei confronti di una comunità astrologica che mi aveva sottovalutato, un po' anche per colpa mia. Inoltre mi avrebbe restituito più credibilità agli occhi dei lettori più scettici. Almeno lo auspicavo. Il primo trenta e lode giunse in antropologia culturale, materia che più di tutte ha influenzato i miei studi astrologici e che oggi mi sta invogliando a scrivere un libro sulle origini dell'astrologia. Ma lo straordionario percorso universitario mi ha fornito competenze anche in neurofisiologia, in sociologia, nonché in statistica, anche se l'altro grande amore è stato quello per la psicologia clinica, materia su cui mi sono concentrato per la tesi di laurea e su cui mi sto concentrando oggi per la stesura di un libro che appunto parla di astrologia, patologie psichiatriche e non solo.

Lo stesso percorso universitario e il tirocinio curriculare presso il consultorio di Fasano hanno contribuito ad affinare le mie competenze relative all'approccio con il cliente; e devo specificare che sono immensamente grato alla figura del mio tutore Antonio. Infatti grazie alla fiducia che ha nutrito nei miei riguardi ho potuto sperimentare in prima persona, sempre sotto la sua supervisione, la pratica di veri e propri colloqui psicologici, assaporando concretamente tutte le nozioni acquisite sulla psicologia dei sistemi. 

Durante questi primi venti anni di studi astrologici ho imparato che posso veramente capire un po' di più me stesso, chi mi circonda e anche un po' il nostro futuro. Ho compreso che il lavoro di altri astrologi colleghi è uno stimolo per far le proprie riflessioni ma ho compreso pure che è meglio non esporsi per evitare inutili discussioni. Ho imparato che la pratica parla più di mille teorie e che le varie logiche lasciano il tempo che trovano. Ho imparato che non esiste un determinismo rigido e che bisogna sempre studiare senza cullarsi delle conoscenze acquisite. Inoltre ho imparato che l'astrologia è un continuo divenire grazie a studi e scoperte; ma ho capito pure che il consultante è una fonte di ricchezza straordinaria per mettere alla prova le conoscenze acquisite e per testare le proprie ipotesi. Bisogna essere multidisciplinari, cioè studiare molte materie diverse; bisogna essere di mentalità aperta e sperimentare anche ciò che sembra assurdo o strampalato. L'astrologia mi ha dato la possibilità di incontrare Francesca, la mia anima gemella; e perciò ho imparato che nella vita bisogna sempre insistere e non bisogna mai arrendersi. Questi vent'anni di studi astrologici mi hanno insegnato che il proprio sforzo prima o poi viene ripagato dalla consapevolezza di essersi arricchiti interiormente: la consapevolezza di aver capito un po' di più questo misterioso mondo e questa vita così difficile è una ricchezza inestimabile. 

02 novembre 2017

Quale zodiaco usare?


Nella pagina su Ofiuco lei ha scritto che se i segni zodiacali fossero sbagliati gli astrologi se ne sarebbero accorti. Ma come mai gli astrologi indiani che usano un sistema astrologico diverso dal nostro non se ne sono mai accorti? Gli astrologi indiani usano i nostri stessi segni, Ariete, Toro, Gemelli ecc. a cui attribuiscono le stesse caratteristiche psicologiche, solo che le date di inizio e di fine di ciascun segno non sono le stesse, per cui chi secondo l'astrologia occidentale sarebbe un Toro per un astrologo indiano sarebbe un Ariete. Per cui dire che i segni zodiacali sono giusti, perché altrimenti gli astrologi se ne sarebbero accorti, non è una prova, ed è una affermazione senza senso. Nemmeno gli astrologi indiani si sono mai accorti che i loro segni sono sbagliati. Lei potrebbe obbiettare che l'astrologia indiana è diversa dalla nostra, ma se visita dei siti web indiani, si accorgerà che i Leoni vengono descritti come coraggiosi e orgogliosi proprio come li definiscono gli astrologi occidentali, sebbene non si tratti delle stesse persone perché sono nate in date diverse.Tutto ciò non le fa pensare che l'astrologia possa essere soltanto un'illusione?



 La domanda è bellissima ed è più che legittima. 
Facciamo un po' il punto della situazione:

A) Gli occidentali usano lo zodiaco dei segni, e si basa sull'inclinazione dei raggi solari rispetto ai tropici e all'equatore. Questo è detto sistema tropicale.
B) Gli orientali usano lo zodiaco delle costellazioni e si basa sulla posizione del Sole nelle costellazioni zodiacali. Questo è detto sistema siderale.
C) Il nome dei segni zodiacali e delle costellazioni zodiacali sono uguali, ma segni e costellazioni sono punti di riferimento diversi.

Detto questo possiamo aggiungere che:
1) gli astrologi Indiani- o orientali non si sono mai accorti che per esempio i Leone sono in realtà Vergini.
2) gli astrologi occidentali invece non si sono mai accorti che le Vergini sono Leone. 
3) gli astrologi sideralisti di nuova generazione  o gli astrologi "simbolisti", invece si sono accorti che bisogna inserire un 13° segno/costellazione zodiacale. 
4) gli astrologi sideralisti di nuova generazione o gli astrologi "simbolisti" invece si sono accorti che bisogna inserire sia un 13 segno/costellazione e sia far slittare i segni di una posizione indietro. In questi ultimi  due casi non esiste ancora alcun astrologo autorevole o di fama mondiale, specializzato in questa "nuova astrologia". Perciò il parere è autoreferenziale e spetta ai nuovi studenti "ricercatori". Per il momento, però, lasciamo da parte "l'argumentum ad verecundiam" dato che la fondatezza di un'asserzione dipende relativamente dall'autorevolezza di chi la pronuncia, ma invece conta Il parere di chi è in grado di fornire dimostrazioni.

Sono quattro pareri diversi dove ognuno giurerebbe sulla fondatezza delle proprie affermazioni. E a questo punto è del tutto lecito supporre che l'astrologo voglia vedere quel che vuole vedere e che tutto possa essere nient'altro che pura illusione. Chi ha ragione? Uno dei quattro o nessuno?

C'è chi punterebbe sulla millenarietà, ma anche questo non è un argomento valido: esistono saperi che sono rimasti intatti per secoli ma poi tutto è cambiato con la scoperta di nuove realtà. E giacché non esistono esempi di conoscenze rimaste immutate nel tempo (tranne che nel caso della fede), allora possiamo ipotizzare che se l'astrologia è l'unico sapere in cui non esiste evoluzione allora è una fede. 

Il 21 dicembre 2017 Saturno entrerà nel segno del Capricorno se diamo per buono lo zodiaco tropicale occidentale e non lo zodiaco delle costellazioni. Se invece fosse giusto lo zodiaco siderale allora Saturno sarebbe ancora nello Scorpione. 

Sondiamo gli eventi a carattere mondiale accaduti in questi ultimi mesi e cerchiamo, obbiettivamente, di comprendere se riguardano il Sagittario o lo Scorpione. Però non dobbiamo prendere in considerazione gli eventi poco significativi, ma dobbiamo prendere solo quelli più importanti.

Giacché è condiviso da tutti il fatto che Saturno rappresenta i limiti, i freni, le barriere,  mentre il Sagittario rappresenta i viaggi, gli stranieri, l'estero, come possiamo leggere la barriera che Trump ha posto al confine tra Usa e Messico? È un evento degno di considerazione, specchio dei tempi attuali? Ci sono altri fatti ugualmente importanti e imponenti che hanno a che fare con Saturno e col Sagittario? Oppure possiamo dire che quell'evento ha a che fare con lo Scorpione come anche altri? 

Saturno è entrato in Sagittario il 23 dicembre 2014. Cosa è successo di così importante da quel momento in poi? 

Esistono fatti storici che possono aiutarci a capire?

Possiamo fare una piccola ricerca per vedere quali sono i fatti più importanti accaduti nel mondo nel 2015.

1) Attentato alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo. Ha a che fare con Saturno in Sagittario? O con Saturno in Scorpione? 
2) L'attentato al Museo del Bardo di Tunisi e il disastro aereo di Germanwings. Saturno in Scorpione o Sagittario?
3) Il 19 aprile verrà ricordato per uno degli avvenimenti più tragici del 2015: nel corso della notte uno dei barconi diretti in Italia dall'Africa, con più di 700 migranti a bordo, è naufragato. Una tragica ecatombe. C'entra lo Scorpione o il Sagittario?
4) L'Irlanda stupisce il mondo, configurandosi come il primo Paese della storia a legalizzare il matrimonio omosessuale con un referendum. Saturno in Scorpione è per la legalizzazione dell'omosessualità? Oppure dovrebbe porre dei limiti? 
5) Giugno: frontiere bloccate a Ventimiglia per gli attentati. Saturno è in Scorpione o Sagittario?
6) Gli USA approvano le unioni civili. Si tratta di Saturno in Scorpione? 
7) Il 5 luglio si è tenuto in Grecia il referendum popolare sulle misure di Austerity imposte dell'Unione Europea, che ha portato alla vittoria – con il 60% dei voti – i “no”. Saturno si è espresso da Scorpione o da Sagittario?
8) Il 20  luglio 2015 è uno di quei giorni che, di certo, entreranno nei libri di storia: gli Stati Uniti hanno deciso di porre fine all'embargo con Cuba dopo ben 54 anni di silenzi diplomatici. Si tratta di un evento da Saturno in Sagittario o da Saturno in Scorpione?
9) La Germania diventa sede di uno scandalo: quello delle emissioni Volkswagen, la casa automobilistica colpevole di aver alterato i valori durante i test ufficiali con cui venivano rilevate le emissioni di CO2. Tutto ciò è Scorpione o Sagittario?
10) Il Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco  è ufficialmente iniziato l'8 dicembre con l'apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma. Si tratta di un evento che ha a che fare con lo Scorpione?

Ma spostiamoci ora al 2016:
11) Il 23 giugno è uno dei giorni più importanti ed incisivi dell'intero 2016: nel Regno Unito il popolo è chiamato alle urne per un referendum consultivo e non vincolante sulla permanenza nell'Unione Europea, il cosiddetto Brexit. A vincere è il “leave”, l'uscita. Potremmo dire che si tratta di un evento della natura Saturno in Scorpione?
12) L'8 novembre si è tenuto uno degli eventi più importanti del 2016: le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America. A vincere, a dispetto di ogni pronostico, è il repubblicano Donald Trump. Si tratta di un evento che ha a che fare con lo Scorpione o col Sagittario? 

L'astrologia parla un linguaggio che deve essere facilmente condiviso, appunto basandoci su quel che vediamo accadere nel mondo. Se questi eventi da me descritti potessero esser interpretati indifferentemente usando Saturno in Scorpione, o in Sagittario o per esempio in Aquario, allora potremmo facilmente giungere alla conclusione che l'astrologia è solo una grande bolla di sapone. 

Voglio dire che possiamo anche vedere le cose che vogliamo vedere, ma possiamo anche vedere i fatti così come sono nella realtà: occorre solo essere obbiettivi e onesti con sé stessi. Considerando che Saturno è il rigore, la fermezza, la durezza, il sacrifici, la privazione, mentre il Sagittario è i viaggi, l'estero, la fede, gli stranieri, tutti quegli eventi elencati sono in linea con il significato di questi due elementi? Si tratta di eventi che possono esser letti in altro modo? Certo! Facendo galoppare la fantasia possiamo far tutto. Ma volendo rimanere lucidi, possiamo ancora asserire che questi eventi non siano chiaramente e inequivocabilmente legati a Saturno in Sagittario? Ognuno tragga le conclusioni che vuole.

Naturalmente queste non sono prove "scientifiche"; ma credo che possano almeno aiutarci ad approfondire. 

P.S.: non credete sia molto illuminante che gli scandali sessuali nel mondo del jet set siano comparsi proprio con l'ingresso di Giove in Scorpione? Meditiamo...