25 aprile 2019

Psicologia, conflitti, forum astrologici



Una utente mi chiede se io voglia entrare o rientrare a far parte di un forum astrologico. Ecco cosa ne penso.

Scrivere su di un forum astrologico significa condividere le proprie idee con gli altri. Significa confrontarsi e a volte anche scontrarsi quando le posizioni sono rigide. Alle volte la rigidità nasce dall'esperienza, altre volte dal pregiudizio. Altre volte ancora nasce da una visione critica applicata all'esperienza. La questione della ciriticità è molto delicata e ne parlerò sul mio libro di astrologia di prossima pubblicazione. 

Qui vorrei spiegare cosa penso dei forum-free, dei gruppi astrologici di confronto sia su facebook e sia sul web  in generale. Ci sono dei pro e dei contro. Oggi vorrei parlare dei contro. 

Il problema fondamentale è la moderazione: se qualcuno sbaglia, nel migliore dei casi viene ammonito, nel peggiore viene espulso. Ma se sbaglia la moderazione? Ha sempre il coltello dalla parte del manico. 

Ora, chiunque entra in un sito in cui vi sia la moderazione, tacitamente si sottomette al giudizio, critico o acritico di chi modera. Io purtroppo non accordo a nessuno criticità di giudizio, nemmeno a me stesso, poiché le possibilità di fraintendere sono molte. Quei siti purtroppo mettono gli utenti nelle condizioni di essere valutati da soggetti che non sono né sceriffi, né psicologi, né detentori di verità morali assolute. Quindi l'utente viene valutato dai moderatori, ma nessuno può valutare i moderatori stessi. Io, con tutta onestà non accetto alcuna valutazione da chicchessia poiché non ritengo nessuno all'altezza di esprimere giudizi davvero critici e onesti su nessuno. Tant'è che anche io mi astengo dal giudicare qualcuno a meno che io stesso non sia giudicato.  

È spiacevole venire monitorati da qualcuno a proposito del proprio comportamento poiché si presuppone che ognuno abbia un minimo di capacità di autoregolarsi. La risposta a una certa situazione è soggettiva e nessuno deve avere il diritto di sindacare se la reazione è proporzionale a una certa offesa, poiché la reazione di ognuno è direttamente collegabile alla soggettività dei propri parametri valutativi. Ciò che per me può essere grave, per un altro non lo è affatto e viceversa. 

Come si fa? Ci si sottomette all'insindacabile gidizio di chi "comanda". Io purtroppo non mi sottometto a nessuno perché non reputo nessuno migliore di me in termini di correttezza, educazione, onestà intellettuale. E penso che sia così per tutti. Per carità, ognuno ha i suoi difetti e ognuno ha i suoi limiti nel riconoscerli. Ma chi giudica? Ognuno giudica sé stesso e gli altri in funzione dei propri personali parametri valutativi che non sono né la bibbia, né le tavole delle leggi, né il verbo di Dio in persona. Dunque esser giudicati significa sottomettersi all'opinione di chi modera. Perché di opinione si tratta. 

Inoltre c'è anche la questione che sui siti ci si protegge con nikname tali che se Tizio sbaglia, non si sa chi sia e non fa brutta figura. Se invece dovessi sbagliare io allora ne và della reputazione di una persona con un nome, cognome e con un volto concreto. Ora, la mia reputazione non può essere messa a repentaglio dall'opinione di chicchessia, da una sua svista, da un'errata interpetazione dei fatti, dai dogmatismi, piuttosto che dal pregiudizio o dalla vera e propria cattiveria. Dunque è meglio che un personaggio pubblico come me si astenga dal frequentare certi posti dove il primo che capita, e a cui potrei risultare antipatico, potrebbe creare qualsiasi pretesto, volente o nolente, per danneggiarmi, per umiliarmi, per sminuirmi.

Rimane la propria parola contro quella dello sceriffo che, proclamatosi tale, non può che valutare le cose secondo il proprio punto di vista, che spesso è diametralmente opposto a quello della parte lesa o citata in causa. Così può succedere che il moderatore vorrebbe espellere il soggetto in causa e quest'ultimo vorrebbe espellere i moderatori. Ma chi la vince? Chi ha il coltello dalla parte del manico, non chi ha ragione.

Perciò tutte queste persone con questi nomi strani, le varie imperatrici, morgane, nebulose, regine, principesse, streghette, gingertonik, sharmelcheik, rash e rush, jack, qui quo qua, champagne, ce la mettono tutta per fare le cose nel migliore dei modi, così come fan tutti i naviganti dotati di un minimo di senno; ma nonostante riconosca che ognuno di loro faccia il massimo per essere imparziale, io purtroppo mi rendo conto della fallibilità del giudizio umano e preferisco non sottopormi più al rischio di essere svalutato o umiliato. Anche perché poi faccio il diavolo a 4 con il mio moralismo per "punire" chi si è reso così "imprudente" e "impudente" da farmi un torto, a mio avviso ingiustificato.

Io mi ritengo abbastanza onesto e leale da non meritare alcun tipo di giudizio negativo su quel che scrivo, pur rendendomi conto di non essere perfetto e che molte volte posso sbagliare. Tuttavia se dovessi commettere qualche errore non sarebbe mai in cattiva fede e non permetto a nessuno di dubitare di ciò. Voglio dire che il sospetto è lecito, ci mancherebbe altro. Nessuno può avere fiducia cieca nel prossimo e pertanto non pretendo nemmeno che ne abbiano in me. Però non credo che alla gente piaccia che si dubiti di loro! È ovvio ma è spiacevole. Purtroppo esporsi conduce a questi rischi.

Mi piacerebbe molto essere benvoluto e rispettato da tutti, ma non è possibile. Perciò è meglio evitare di cacciarsi in luoghi dove si è soggetti alla moderazione o dove ci sono perfetti sconosciuti pronti a tormentarmi per qualsiasi motivo.
Ci sono alcuni che si costruiscono un'aura di spiritualità e che poi così spirituali non sono affatto. Ma occore anche specificare che non sono mai prevenuto nei confronti di nessuno e che perciò mi ci butto con grande ingenuità in certi siti. 

I forum sono microcosmi di cui si può fare benissimo a meno perché non rappresentano il solo laboratorio per la crescita, per lo sviluppo e la realizzazione di un astrologo. Anzi, per la maggior parte si tratta di luoghi dove condividere un semplice hobby. Dunque, alla ragazza che mi chiede cosa penso dei vari forum, facebook, rispondo: mai più!

Nel video una mia lezione di psicologia in TV.   

11 aprile 2019

LEZIONI DI ASTROLOGIA 61: RISPOSTA A UN CANCRO



                                                            

Ricevo e pubblico volentieri:

Salve ho visto il suo video e l' ho salvato. Mi è stato utilissimo
davvero. Sto molto meglio, e mi sto molto più acettando di prima, perchè
mi sembra tutto molto positivo. Quando diceva che sto rialzandomi è
proprio quello che sto facendo ora, percepisco molta energia positiva da
questo momento, è proprio quello che mi dicono i miei amici tutti i
giorni: e cioè che sto facendo passi da gigante. E poi ti dico la verità
mi piace moltissimo la componente luna che ho. Per molte cose noi ci
capiamo :) tutto vero :) se io da piccolo misuravo le coseee ?? Da
piccolo avevo passioni per ogni cosa, ricordavo ogni piccolezza, facevo
il saggio di musica senza spartito ahaha. Avevo passioni forti, un
periodo che ero bambino pensa che mi piacevano i tubi ahahaha. Giocavo
anche con i tubi, ero molto curioso, giocavo anche con i componenti
elettrici con mio nonno. Lui era una testa buona e ha lavorato in una
raffineria costruendo un impianto di raffreddamento. Insomma da quel
punto di vista in famiglia un modo per andare avanti lo abbiamo sempre
trovato :) . Comunque tutto molto vero, sono un magazzino di
informazioni !!! anche nel mondo delle emozioni è così :) Mia mamma mi
dice sempre che ho un buon gusto per il bello, ed è vero :) A tavola
sempre quando mangiamo mi dice che sono un epicureo :) . Ho capito che
il problema non è l' astrologia, ma le mie convinzioni errate :) Mi è
stato molto di aiuto a capire questo :) !!! Capiterà forse ci si
risente, è una persona eccezionale :) Buona giornata, a presto !! 
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10 aprile 2019

Le rivoluzioni solari non funzionano?


Le rivoluzioni solari sono state divulgate dal Volguine, ma poi Discepolo ha sperimentato e revisionato il sistema. Ora abbiamo nuove regole che tuttavia qualcuno dice non funzionano. Com'è possibile che non funzioni qualcosa che è stato corretto proprio perché deludeva le aspettative? 

Io mi spiego i fatti in questo modo: 
Nonostante io abbia studiato la manualistica da anni, talvolta mi è capitato di fraintendere certe nozioni o di non comprenderle nella giusta prospettiva. Ciò l'ho visto accadere sempre, in colleghi con meno o più esperienza di me. Inoltre, molte delle conoscenze che oggi abbiamo delle rivoluzioni solari e delle rivoluzioni solari mirate sono frutto di recenti scoperte. Ciò significa che fin quando Discepolo sarà in vita continuerà a implementare le sue regole.  E non è detto che tutti continuino ad aggiornarsi, soprattutto dopo aver tratto le proprie conclusioni.

Degli astrologi oggi presenti sul mercato, chi è che si confronta quotidianamente con lui per raccontare la propria esperienza e per aggiornarsi? Senza un confronto ognuno tirerà l'acqua al proprio mulino e ognuno sarà solo autoreferenziale. Perciò non può esser presa seriamente in considerazione l'esperienza di ognuno poiché fin quando non si mostrano le incongruenze riscontrate e non ci si confronta, non possiamo sapere questa divergenza di pensiero da cosa dipende, se da una scorretta interpetazione delle regole di Discepolo, o da un mancato aggiornamento, o dall'involontaria sottovalutazione di qualcosa, o se il metodo davvero non funziona. 

Oggi ci è giunta la foto di un vero buco nero e mentre la tecnologia permette alla scienza di fare grossi passi in avanti, noi astrologi che vogliamo scendere nelle profondità dell'animo umano dobbiamo usare gli strumenti della ragione se vogliamo scoprire un pezzettino di verità. Fino a quando ognuno se la canta e se la suona da solo, ognuno rimarrà delle proprie certezze autoreferenziali.  

03 aprile 2019

Cos'è l'astrologia? Al Rami risponde

Finalmente è disponibile online il video della mia partecipazione in TV su canale 7 dove ho parlato di astrologia sollecitato dalle curiose domande di Maristella Curri, amica e presentatrice del programma tv Civico74 in onda ogni settimana da qualche anno sull'emittente pugliese. 

Questa volta il clima è stato sereno: non più il caos carnevalesco di trasmissioni dove opinionisti intervengono a far baccano per animare la trasmissione in una girandola di ovvietà e banalità. Questa volta ho potuto parlare senza censure, senza limitazioni. 

Ma non finisce qui perché a breve sarò di nuovo in televisione per parlare dei maniaci sul web, della violenza e dell'aggressività che è possibile subire. Grazie al fatto che si è tutelati dall'anonimato molti si permettono di offendere, denigrare, insinuare, calunniare.
Così, se per esempio faccio una battuta sono giudicato come maschilista; se dimostro capacità previsionali allora ho barato; se dico che sono laureato in psicologia sono uno che abusa di un titolo; se scrivo argomenti seri sono pesante; se non sono pesante allora vengo giudicato superficiale etc. etc. In pratica giacché ognuno può esprimere il proprio parere, tutte le proprie frustrazioni vengono scaricate su di noi se per qualche motivo risultiamo più antipatici, o se non condividiamo le nostre idee. Così veniamo investiti da tanta cattiveria e spesso siamo risucchiati in un vortice di odio e risentimento.

Ma è anche questione di superficialità, voglia di attirare l'attenzione, come quei siti che diffondono fake news del tipo che Luca Laurenti, compare televisivo di Bonolis, sia morto cadendo col paracadute. Non si pensa all'impatto emotivo che certe affermazioni possono provocare.


Chi non ha nulla da nascondere finisce per esporsi e per essere facile preda di questi squali che navigano nel mare torbido del web. Ma questo sarà l'argomento della mia prossima partecipazione in TV per denunciare chiaramente questa realtà spiacevole: il web non è più luogo di aggregazione, ma luogo dove scaricare tutto il peggio che si ha dentro, a prescindere dal fatto che poi si scelga di aderire a pensieri spiritualeggianti, divini, mistici, che in realtà sono pretesti per "lavarsi la coscienza".

Questo accade sul web; ma alle volter anche in TV. In questo video noterete che ho potuto vivere la tranquillità che si respira nel mondo reale ancora non corrotto dalla necessità di fare odiens. Infatti la TV non è solo siparietto dove azzuffarsi; talvolta è possibile anche esprimere un pensiero senza essere aggrediti, talvolta è possibile fare cultura e non show. 

Ringrazio Maristella per la disponibilità.
Consiglio anche di seguire la web radio "limitesintonia" di cui presto parlerò...

01 aprile 2019

Arroganza


Ma è vero che chiunque può insegnarci qualcosa, anche l'ultimo arrivato? In teoria sì. Ma in pratica?
In pratica, parlando con chiunque, confrontandomi con chiunque, mai nessuno, esperto o principiante che fosse, ha mai modificato le mie idee astrologiche. Perché? Perché le esperienze sono più forti di qualsiasi teoria e ragionamento ci possano o possiamo fare agli altri. Nessuna delle esperienze accumulate da un principiante o da un esperto può mettere in dicussione la propria personale pratica. 

Ciò che fa la differenza tra le varie visioni e le varie esperienze sono le dimostrazioni. Ma anche queste non sono sufficienti perché tantissime volte sono soltanto un inganno. Mai in vita mia ho letto che qualcuno abbia scritto qualcosa del genere e perciò desumo che nessuno si sia posto il problema. Il che mi fa sentire in una posizione privilegiata. 

Il fatto è che non ci accorgiamo di essere caduti in un tranello psicologico e confermiamo un effetto astrologico che forse non esiste nemmeno. Ognuno penserà che le proprie osservazioni siano oggettive e molto più valide di quelle degli altri astrologi. Chi è così umile da mettere in dicussione le proprie osservazioni? Non lo fanno i novelli studenti, ma pretendono che io lo faccia, soltanto perché a loro non piace ciò che dico.

Ma un novello astrologo, uno di quelli che studia da due o tre anni,  può dare verità astrologiche più di chi studia da 40 anni? Può essere. Gli anni di pratica, infatti, non sono assolutamente sufficienti per accertare la competenza e la professionalità di qualcuno visto che c'è chi sbaglia da 40 anni usando regole intepretate a casaccio. Ma nemmeno un anno o due sono sufficienti: infatti non penso assolutamente che in pochissimo tempo si possano avere le idee chiare su qualcosa che invece necessita di moltissimi approfondimenti. Come faccio a saperlo?

Perché in vita mia non ho mai trovato nessuno, e dico nessuno,  che nel giro di tre o quattro o cinque anni di studi abbia sviluppato una conoscenza dell'astrologia tale da competere con chi è più esperto, o tale da mettere in discussione le mie certezze.

Per me, riconoscere un principiante è abbastanza facile: seguo i ragionamenti e mi rendo subito conto se si tratta delle solite cose trite e ritrite, sentite e lette in ogni dove, dette e ridette da chiunque. Insomma, un astrologo d'esperienza non fatica a riconoscere un pensiero convenzionale da un pensiero nuovo. Capisco subito se allo studioso novello mancano certe conoscenze; e non mi trattengo nel dichiararlo se mi si chiede un parere. Io presuppongo sempre che chi mi interpella lo fa per imparare da me e perciò offro tutto me stesso.

Faccio alcuni esempi. Se mi si parla di astrologia e mitologia abbiamo il pensiero convenzionale: capisco subito se al soggetto mancano le nozioni storiche. In genere nessuno tiene conto che la questione della mitologia in astrologia è solo un cosa moderna. E non è il mio punto di vista perché le verità storiche non le decido io. Quando mi si dice che è solo il mio personale parere mi cadono le braccia. Ci sono due o tre argomenti tipici, sempre gli stessi, che mi fanno immediatamente capire con chi sto interloquendo. Se mi si parla di astrologia ed esperienza personale, abbiamo ancora il pensiero convenzionale: non è un argomento valido per affermare qualcosa, a causa della questione psicologica di cui sopra. Anche qui non è un parere personale ma un dato di fatto. 

Se io ci ho pensato e altri no, vuol dire che ho trovato una strada nuova. Può essere che io abbia riflettuto su cose che altri non hanno valutato? Perché no? Le cose da scoprire e da conoscere sono così tante che ognuno può dare risalto a qualcosa a cui nessun altro aveva pensato. I ricercatori, gli studiosi fanno questo. 

Giureranno di aver visto risultati concreti con la loro pratica, ma io non crederò mai a nessuno a prescindere: chi mai si è interessato agli effetti psicologici della previsione? Nessuno. E chi ci ha pensato ha tagliato la testa al toro concludendo che non si possono fare previsioni, che la quantistica bla bla bla. Le chiacchiere stanno a zero e contano i fatti. Se mi si dice che i transiti funzionano sempre alla perfezione abbiamo ancora il pensiero convenzionale; insomma quando mi sento ripetere tutte quelle cose su cui ci ho ragionato per molto tempo, ma su cui ho cambiato idea dopo anni di pratica e riflessioni, con dati alla mano, capisco che chi ho di fronte si trova ancora a uno stato basico. 

Il che non è un crimine perché è ovvio che nessuno nasce istruito. E se noto ciò, mi viene spontaneo insegnare le mie intuizioni per aiutare le persone a raggiungere il mio stesso livello.  Condivido il mio sapere. Però certe volte chi mi contatta non vuole che io gli insegni qualcosa perché si pone sul mio stesso livello. L'ho notato infinite volte. 

E chi ha detto loro che io cerco un confronto? Non posso tornare ancora a parlare di argomenti per me superati e stra superati come quelli di cui sopra e a convincere della bontà delle mie tesi! Mi aspetto l'umiltà e l'apertura mentale per capire, accettare o rifiutare senza darmi fastidio o polemizzare.

Anche perché poi si scade nello spiacevole inconveniente del "secondo il tuo punto di vista". Io replico spesso che solo in rari casi ho personali punti di vista e che io sono un semplice conformista che cerca di applicare il punto di vista della scienza e della ricerca, materia che nel 90% dei casi non viene applicata all'astrologia. Lo so perché lo si capisce dai ragionamenti. 

Ci sono adepti novelli che però non vorrebbero essere svalutati, che non accettano che chicchessia dica loro che devono ancora studiare. Questo dipende dal fatto che nessuno riconosce quasi più autorità in nessuno. La domanda da porsi è questa: siamo tutti sullo stesso piano? Secondo me no. Io non credo di essere sullo stesso piano del mio maestro, ma non sono nemmeno sullo stesso piano di un nuovo adepto.  Riconosco autorità nel mio maestro. Noi tutti riconosciamo autorità in chi pensiamo sia meritevole di stima e ammirazione. Ognuno di noi sente di dare fiducia e credibilità a qualcuno, se però siamo vicini al suo pensiero. 

La cosa divertente, però, è che tutte le persone a cui non viene riconosciuta l'autorità, automaticamente vengono percepite come arroganti e presuntuose quando offrono le loro certezze. Perché nessuno vuole abbandonare le proprie certezze e nessuno vuole essere corretto da nessuno. La differenza tra due persone che affermano con estrema forza concetti diversi,  sta negli occhi di chi le guarda.

Ebbene,  il 90% degli astrologi non condivide le mie idee perché sono totalmente diverse da quelle della massa.  Per cui, qualsiasi cosa io potrò affermare sarò giudicato come una persona presuntuosa o dall'io ipertrofico. D'altra parte, c'è chi si ritrova nelle mie idee e mi considera un maestro, c'è chi addirittura mi chiama "professore". Rimane il fatto che i miei studi proseguono, non sono approdato a nessuna verità ultima, però ho posizioni ben precise rispetto al relativismo e rispetto a molti argomenti su cui non mi schiodo e che non dipendono dal mio particolare punto di vista, ma da fatti oggettivi: le analisi astrologiche sono viziate da bias cognitivi. La mitologia in astrologia è una cosa moderna. Punto. Ho scoperto l'acqua calda? Almeno sono l'unico a far qualcosa per descrivere e testimoniare questi fatti.

Il mio carattere non ha nulla a che fare con la verità o meno di quello che affermo. Per logica, il fatto che io sia estremamente sicuro di me o che non lo sia, non ha nulla a che fare con la verità dei fatti che divulgo, perché non divulgo pareri personali ma evidenze. Quali sono queste evidenze? 
Lo scoprirete leggendo il mio libro...