21 luglio 2023

La verità e il counsel-coaching breve strategico


Epistemologia dei "miracoli". 

Il costruttivismo sociale dice che la realtà è il risultato delle interazioni sociali e delle interpretazioni soggettive delle persone. La verità e il significato sono considerati come prodotti sociali, piuttosto che oggetti oggettivi e assoluti. Questa filosofia di pensiero offre molti vantaggi quando si tratta di comprendere il funzionamento del sistema percettivo e reattivo di un individuo e di affrontare i problemi legati alla "verità". Alcuni di questi vantaggi includono:

  1. Flessibilità e adattabilità: Il costruttivismo sociale riconosce che le verità e le interpretazioni possono variare da individuo a individuo e da contesto a contesto. Questa flessibilità permette agli operatori della terapia breve strategica di adattarsi alle esigenze uniche del cliente e di progettare interventi personalizzati. La mente diventa come un caleidoscopio, che cambia forme e colori in base all'angolo di osservazione, riflettendo la molteplicità delle prospettive.

  2. Evita il conflitto sulla "verità assoluta": Il costruttivismo sociale evita la tendenza di cercare una verità oggettiva o assoluta, che può spesso portare a conflitti e discussioni sterili. Concentrandosi sulle prospettive soggettive, la terapia breve strategica evita che il terapeuta si metta in competizione con le credenze del cliente e facilita un ambiente di lavoro collaborativo. L'oceano infinito delle opinioni, in cui ciascun individuo è una goccia d'acqua con il proprio vortice unico, senza bisogno di cercare di diventare il mare.

  3. Concentrazione sul cambiamento: Il costruttivismo sociale si focalizza sugli aspetti costruttivi della realtà e sulle risorse del cliente, anziché sulle verità o sulle cause profonde dei problemi. Questo approccio permette di concentrarsi sulla creazione di soluzioni e sulla gestione pratica dei problemi. Come un albero rigoglioso, che si focalizza sulle foglie verdi (soluzioni) anziché scavare nelle radici per comprendere il passato.

  4. Empowerment del cliente: Concentrandosi sulle prospettive e sulle interpretazioni del cliente, il costruttivismo sociale dà al cliente un ruolo attivo nel processo terapeutico. Ciò aumenta il senso di empowerment e responsabilizzazione per il cambiamento, come una luce che illumina il cammino, permettendo al cliente di esplorare la propria strada senza proiettare un'ombra di giudizio.

  5. Rispetto e accettazione: Il costruttivismo sociale si basa sul rispetto e sull'accettazione delle diverse prospettive e interpretazioni. Questo crea un ambiente terapeutico inclusivo e non giudicante, che favorisce la collaborazione tra cliente e terapeuta. Di fatto è come un mosaico multicolore, in cui ogni tessera è preziosa e contribuisce alla bellezza dell'insieme, senza esclusioni.

  6. Osservazione dei sistemi relazionali: Il costruttivismo sociale riconosce che le interazioni con gli altri e con l'ambiente circostante influenzano le prospettive e le reazioni del cliente. Questo approccio considera il sistema relazionale nel quale il cliente è inserito, aiutando a comprendere meglio il contesto in cui si manifestano i problemi. Immagina un giardino interconnesso, dove fiori e alberi crescono insieme, influenzandosi l'un l'altro e contribuendo alla creazione di un ambiente unico.


In definitiva, il costruttivismo sociale e l'approccio della terapia breve strategica si concentrano sulle soluzioni e sulla comprensione della realtà soggettiva del cliente. Ciò permette di superare i limiti delle verità assolute e di favorire una comprensione più approfondita del funzionamento del sistema percettivo e reattivo del soggetto, promuovendo cambiamenti rapidi e duraturi.

Come? L'epistemologia del modello si fonda sulla centralità del linguaggio e della comunicazione nel comprendere e modificare i problemi umani. La comunicazione viene vista come un mezzo cruciale per trasmettere significati e costruire realtà condivise. Ricordiamociu che noi ci distinguiamo dagli altri esseri viventi poprio grazie alla comunicazione che permette di sperimentare la vita e le relazioni in tutte le loro sfumature. 

Con quale logica? Il modello si focalizza sulle soluzioni, piuttosto che sulle cause dei problemi. L'attenzione è posta sulle risorse e sulle capacità della persona, piuttosto che sui deficit o sui sintomi. 

Dunque, qual è la posizione del counsel-coach strategico rispetto alla verità? 

  1. Il Counsel-Coach Strategico si concentra sulla realtà vissuta dal cliente e sulle sue interpretazioni. L'obiettivo è comprendere il mondo del cliente attraverso i suoi occhi e lavorare con la sua percezione della realtà.

  2. Evitare di imporre una verità esterna: Il Counsel-Coach Strategico evita di imporre le proprie convinzioni o verità al cliente. Invece, collabora con il cliente per aiutarlo a esplorare e comprendere il suo mondo interiore e sviluppare nuove prospettive.

    • Ricordiamoci però, che pur rispettando la verità soggettiva del cliente, il Counsel-Coach Strategico può lavorare insieme al cliente per costruire una realtà condivisa, basata sulle informazioni pertinenti e sulle prospettive più funzionali.

     
 “Ogni «verità» per essere creduta necessita di essere trasmessa in maniera persuasiva.” (Giorgio Nardone)
 
Richiedi una consulenza scrivendo a ggaleota@libero.it

20 luglio 2023

Ti dico io la verità sulla felicità


Felicità e Visione Oggettiva della Realtà: Prospettive tra Psicologia ed Esoterismo, ovvero, ti spiego perché pratico il counsel coaching breve strategico e me ne infischio della "verità".

Il tema della felicità e della visione oggettiva della realtà è di fondamentale importanza per comprendere le diverse prospettive filosofiche, psicologiche ed esoteriche sulla crescita personale e il benessere. In questa presentazione, esploreremo le concezioni della felicità, il pensiero di Gurdjieff, gli approcci psicologici e le conoscenze esoteriche sapienziali, mettendo in luce le convergenze e le divergenze tra questi ambiti.

I. La Ricerca della Felicità: Dalla Psicologia all'Esoterismo: Gli approcci psicologici come la psicologia positiva e l'umanismo mettono l'accento sulla ricerca empirica della felicità come un obiettivo concreto e desiderabile nella vita di ogni individuo. Sono come una mappa dettagliata che ci aiuta a navigare attraverso sentieri conosciuti, segnalando le migliori strade da percorrere per raggiungere il nostro obiettivo.

D'altra parte, il pensiero di Gurdjieff propone che la vera felicità può essere raggiunta solo attraverso lo sviluppo spirituale e la conoscenza di sé. Questo approccio è come una bussola interiore che ci guida verso una meta più profonda, aprendo la mente a nuovi orizzonti e portandoci a scoprire tesori nascosti lungo il cammino.

II. Confronto tra Counsel Coaching Breve Strategico e Conoscenze Esoteriche Sapienziali Entrambi gli approcci riconoscono l'importanza della crescita personale e dell'autoconoscenza come strumenti per il raggiungimento di una visione più autentica e oggettiva della realtà. Il Counsel Coaching Breve Strategico è come una mappa che ci mostra strade concrete per superare i problemi e raggiungere la meta desiderata, sblocca il potenziale di chi d'altra parte, usa le conoscenze esoteriche sapienziali cercando una prospettiva più ampia, incorporando dimensioni spirituali e filosofiche per raggiungere una trasformazione interiore. Questo approccio è come una bussola che ci guida verso una comprensione più profonda di noi stessi e del mondo. In sintesi, il CCBS ti aiuta a usare al meglio le tue credenze.

Il Counsel Coaching Breve Strategico mira a risolvere problemi in modo rapido ed efficace, problemi provenienti da qualsiasi tipo di professione e credenza. 

III. Il Rapporto tra Forma e Sostanza: Unione tra Esoterismo e Psicologia: Entrambi gli ambiti condividono l'idea che la realtà sia costituita da un legame tra aspetti fenomenici (forma) e aspetti essenziali o profondi (sostanza). La realtà può essere paragonata a un quadro in cui la forma è la superficie visibile, mentre la sostanza è l'invisibile e profondo strato di colore che dà vita alla pittura.

Inoltre, sia gli insegnamenti esoterici che alcuni approcci psicologici riconoscono il potere dei simboli e del significato simbolico come veicolo per esplorare e comprendere il mondo interiore ed esteriore. Questo è come un viaggio in cui il significato simbolico ci guida alla scoperta di verità nascoste e principi archetipici.

Inoltre, entrambi vedono la trascendenza dell'ego come un passaggio essenziale per la comprensione più profonda della realtà e della felicità. L'ego è come una maschera che indossiamo sulla nostra vera essenza, e la trascendenza dell'ego è come togliere questa maschera per scoprire il volto autentico che si nasconde dietro di essa. Non c'è per forza antitesi tra le due materie, che a mio parere altrimenti sarebbe uno sterile tentativo di proclamare la vera verità.

IV. Autoreferenzialità delle Conoscenze Esoteriche Sapienziali: Le conoscenze esoteriche autoreferenziali sono come una chiave segreta che apre una porta nascosta. Solo coloro che conoscono la combinazione possono accedere ai tesori all'interno della stanza. Tuttavia, questa autoreferenzialità può limitare l'accesso a una conoscenza più ampia e inclusiva disponibile per tutti. Chi si chiude non ha occhi per altri colori.

La ricerca della felicità e della visione oggettiva della realtà coinvolge diverse prospettive filosofiche, psicologiche ed esoteriche. Le varie concezioni sull'esperienza umana e sulla ricerca della verità riflettono l'ampiezza della natura umana e della complessità della realtà.

Esplorare gli approcci psicologici, il pensiero di Gurdjieff, la trascendenza dell'ego, il rapporto tra forma e sostanza e l'autoreferenzialità delle conoscenze esoteriche ci porta a una comprensione più profonda delle prospettive e delle sfaccettature di questo affascinante argomento. Ogni prospettiva, come una mappa, una bussola o una chiave segreta, ci offre un'opportunità unica per esplorare e scoprire la nostra felicità e la verità interiore.

L'approccio psicologico del Counsel Coaching Breve Strategico però può essere utile anche per trattare i temi legati alla trascendenza, ma va sottolineato che il Counsel Coaching Breve Strategico è principalmente un approccio terapeutico orientato alla risoluzione dei problemi e al raggiungimento di obiettivi concreti. Tuttavia, può fornire un supporto prezioso per affrontare temi legati alla trascendenza essendo un riduttore di complessità che sblocca il processi mentali che limitano il raggiungimento dei propri obiettivi. 



Come potrebbe essere utile il Counsel Coaching Breve Strategico per trattare i temi della trascendenza?

  1. Esplorazione della Visione di Sé: Il Counsel Coaching Breve Strategico può aiutare le persone a esplorare la propria visione di sé e le credenze limitanti che possono ostacolare la ricerca della trascendenza. Attraverso domande mirate e tecniche di coaching, i clienti possono prendere consapevolezza delle dinamiche interne che li trattengono dall'esplorare la propria dimensione spirituale.

  2. Identificazione degli Obiettivi Spirituali: L'approccio del Counsel Coaching Breve Strategico può aiutare le persone a identificare obiettivi spirituali chiari e realizzabili. Sebbene il Counsel Coaching sia focalizzato sulla definizione di obiettivi concreti, può aiutare le persone a stabilire anche obiettivi legati alla trascendenza, come la ricerca di una maggiore consapevolezza di sé o di una connessione più profonda con il mondo interiore.

  3. Strategie per il Cambiamento: Il Counsel Coaching Breve Strategico è basato sull'identificazione di soluzioni pratiche e rapide per superare problemi specifici. In questo contesto, il Counsel Coaching può aiutare le persone a sviluppare strategie per incorporare pratiche spirituali nella loro routine quotidiana, come la meditazione, la mindfulness o l'auto-riflessione.

  4. Promozione della Resilienza: La trascendenza può comportare sfide e momenti di crisi, e il Counsel Coaching può promuovere la resilienza emotiva delle persone per affrontare tali momenti difficili e mantenere un impegno continuo verso la crescita spirituale.

     In effetti, il CCBS è un approccio eclettico e integrativo che mira a utilizzare al meglio le conoscenze provenienti da altri approcci.

In relazione ai temi legati alla trascendenza, il CCBS, essendo un sistema aperto che agisce come riduttore di complessità, può essere visto come uno strumentio efficace per chi volesse integrare alla propria vita diverse prospettive spirituali, filosofiche e di auto-conoscenza. Io già sto aiutando, e con meravigliosi risultati, chi si nutre di conoscenze spirituali, per la propria felicità.

In pratica, un adepto che non riesce a sbloccare il suo potenziale e che è fermo nel suo percorso, che non riesce ad andare oltre i limiti raggiunti, potrebbe usufruire di queste possibilità offerte dal modello strategico.

IL CCBS non è schiavo delle diverse conoscenze, ed è per questo che si adatta a ogni necessità in quanto può aiutare i clienti ad esplorare la propria ricerca di significato, il tema della connessione spirituale e della crescita personale, in modo personalizzato e centrato proprio su di te. Ciò implica che i counselor coach, formati nell'approccio CCBS, possono essere aperti a comprendere e lavorare con i temi della trascendenza senza essere rigidi o limitati da una singola visione del mondo.

L'integrazione delle diverse prospettive può arricchire il processo di counseling, permettendo ai clienti di esplorare e comprendere il loro viaggio spirituale e di realizzazione personale in modo più completo. Questo aspetto dell'approccio del CCBS è particolarmente significativo quando si affrontano temi che vanno oltre il mero benessere materiale e coinvolgono la sfera più profonda della coscienza umana.


Mentre gli altri stanno a fare la lotta tra chi è più nel giusto e nel vero, io ti aiuto a realizzare quel che vuoi, insipendentemente dalle tue credenze, perché io non mi faccio schiavo di nessuna teoria e nessuna "verità". 

  1. La felicità non è qualcosa che si posticipa per il futuro; è qualcosa che si progetta per il presente." - Jim Rohn

  2. "La felicità non è qualcosa che arriva automaticamente. È qualcosa che costruiamo giorno per giorno con le nostre azioni." - Dalai Lama

  3. "La vera felicità non consiste nel ciò che si possiede, ma nel modo in cui si vive la propria vita." - Benjamin Franklin

  4. "La felicità non è qualcosa da trovare, ma da creare." - Ralph Waldo Emerson

  5. "La felicità è come una farfalla: più la insegui, più si allontana. Ma se ti concentri su altre cose, viene e si posa delicatamente sulle tue spalle." - Nathaniel Hawthorne

  6. "La felicità non dipende da ciò che abbiamo, ma da come pensiamo." - Dale Carnegie

  7. "La felicità è una direzione, non una destinazione." - Sydney J. Harris

  8. "La felicità è come una goccia d'acqua su una foglia di loto: è effimera, ma porta la bellezza del momento." - Thich Nhat Hanh

  9. "La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia." - Mahatma Gandhi

  10. "La felicità è come una lucciola; bisogna avere l'oscurità per poter apprezzare la sua luce." - H.W. Byles

  11. "La felicità consiste nel godere di ciò che si ha e non desiderare ciò che manca." - Confucio

  12. "La felicità è un'attitudine mentale, una disposizione del cuore." - Abraham Lincoln

  13. "La felicità non è nella ricerca di più, ma nell'apprezzare ciò che già abbiamo." - Dalai Lama

  14. "La felicità non è una stazione a cui arrivare, ma un modo di viaggiare." - Margaret Lee Runbeck

Sai dirmi tu qual è la più vera tra queste? Illuso e crudele è chi presume di dire quale debba essere la felicità per tutti gli altri.

06 luglio 2023

Non facciamo i filosofi



MEGLIO UN SAPERE AUTOSUFFICIENTE O MEGLIO UNO INTERDISCIPLINARE?

L'idea di autosufficienza si riferisce ai saperi monodisciplinari cioè quelle discipline che si concentrano esclusivamente sul proprio campo di studio, senza integrare attivamente conoscenze provenienti da altre discipline. Ciò implica che i paradigmi, le teorie e le metodologie sviluppate all'interno di quella disciplina siano utilizzati come unico riferimento per l'analisi e l'interpretazione dei fenomeni. Ma bisogna sottolineare: quali fenomeni?

La multidisciplinarietà, d'altra parte, si riferisce alla capacità di integrare e utilizzare le conoscenze provenienti da diverse discipline per risolvere problemi complessi. Questo tipo di approccio incoraggia l'interazione e l'integrazione tra diverse discipline, riconoscendo che molte questioni reali richiedono una comprensione che superi i confini tradizionali delle singole discipline.

La matematica è una materia autosufficiente, proprio perchè ha un sistema logico e una struttura interna coerente. È in grado di risolvere problemi matematici complessi senza dipendere da altre discipline. Ad esempio, la teoria dei numeri, la geometria o l'algebra sono settori specifici all'interno della matematica che possono essere approfonditi indipendentemente da altre discipline.Tuttavia, un limite della matematica come materia autosufficiente è che può essere astratta e distante dalla realtà pratica. Anche se la matematica può fornire soluzioni teoriche a problemi, l'applicazione pratica di tali soluzioni può richiedere una comprensione più approfondita di altre discipline.
 
Ma l'argomento "uomo" come può essere affrontato? Attraverso un sapere monodisciplinare, autosifficiente, o attraverso un approccio più olistico? Qua il discorso si fa più complicato: chi lo dice? Chi ha una teoria più coerente? Lo dice chi è capace di dare le migliori spiegazioni? 
 
La strada, forse sembra essere quella dell'inclusività. Ma ci sono saperi che invece mirano ad essere esclusivi e questo, per me, è antipatico perché dimostra chiusura. Lo dimostro con un esempio. 
 Possiamo trovare analogie tra matematica e poesia? Sì. Basta concentrare la nostra attenzione su aspetti che, indipendentemente dall'incompatibilità delle due materie, mirano a stimolare la nostra creatività e capacità di vedere "oltre". Dunque, per me, il discorso si ferma proprio qui, senza stare a fare filosofia all'infinito. 
 
Matematica e poesia:
  • Struttura e forma: sia la matematica che la poesia possono essere caratterizzate da una struttura e una forma precise. La matematica si basa su regole logiche e simboli, mentre la poesia si basa su metrica, ritmo e schemi di rima. Entrambe richiedono una cura particolare per la costruzione e l'organizzazione delle parti per creare un insieme coerente.
  • Espressione creativa: sia la matematica che la poesia richiedono un'interpretazione e un'espressione creativa dell'autore. Nella matematica, gli individui possono sviluppare nuovi teoremi o approcci innovativi per risolvere problemi, mentre nella poesia gli autori possono utilizzare linguaggio e immagini evocative per comunicare emozioni e idee.
  • Bellezza estetica: sia la matematica che la poesia possono essere apprezzate per la loro bellezza estetica. Nella matematica, ci possono essere soluzioni eleganti e simmetrie armoniose, mentre nella poesia ci possono essere giochi di parole e immagini poetiche che colpiscono l'immaginazione.
Dunque, sembra che al di là dei paradigmi dai motivi logici e razionali per cui si rimane ancorati sulle proprie posizioni, una mente aperta e creativa può trovare utilità e punti di incontro persino da due materie apparentemente incompatibili o davvero incompatibili. 
 
Che analogie possiamo trovare tra psicologia e sapere iniziatico?
  • Esplorazione dell'individuo: sia la psicologia che il sapere iniziatico si interessano all'esplorazione dell'individuo. Entrambi cercano di comprendere le dinamiche interne della mente, le emozioni, i comportamenti e il significato della vita.
  • Ricerca di saggezza e conoscenza: sia la psicologia che il sapere iniziatico si concentrano sulla ricerca della saggezza e della conoscenza profonda. La psicologia studia i processi mentali, il comportamento e le relazioni umane per cercare di comprendere l'essenza umana, mentre il sapere iniziatico si basa su insegnamenti spirituali e filosofici per raggiungere una conoscenza profonda dell'universo e del sé.
  • Trascendimento dell'ego: sia la psicologia che il sapere iniziatico mettono l'accento sulla necessità di trascendere l'ego e di aprirsi a una comprensione più ampia della realtà. Entrambi cercano di superare le limitazioni individuali e di connettersi con una dimensione più elevata di esistenza.

Se i presupposti teorici su cui si basa il sapere iniziatico e la psicologia sono opposti, può essere difficile trovare un terreno comune che li renda reciprocamente accettabili senza una riconsiderazione o una revisione dei loro presupposti di base. Tuttavia, ci possono essere alcuni elementi che possono incoraggiare un dialogo e una comprensione reciproca:

Io al primo posto metterei: apertura mentale. Un sapere che blocca la creatività e che non aiuta a vedere anche i vantaggi di un sapere antitetico, è chiuso e autoreferenziale, quindi per me inaccettabile. Escludere la possibilità che il proprio sapere possa contenere delle limitazioni sia dal punto di vista della conoscenza della realtà e sia dal punto di vista della fondatezza e della bontà di altri approcci, è pura filosofia o fede religiosa, indipendentemente da quante risposte sappia dare, da quanto sia convincente e coerente. Sono chiuso alla chiusura.

Anche la coerenza è una trappola che impedisce di vedere la luce. La coerenza esclude le possibilità. Naturalmente non bisogna accettare tutto e il contrario di tutto acriticamente e indiscriminatamente. Ma nemmeno i propri presupposti teorici devono essere sufficienti a valutare altre materie: i presupposti sono limitati a far sì che il ragionamento regga.

È quindi importante cercare di mantenere una mente aperta e flessibile, pronta a riconsiderare le proprie convinzioni in luce di nuove evidenze o argomentazioni persuasive. Io non voglio essere schiavo di un'impianto teorico che giura di liberarmi da qualsiasi autoinganno: preferisco assaporare i diversi frutti della conoscenza, senza cadere vittima di rigidi schemi che mirano all'esclusività, perché sì, qualsiasi irrigidimento su teorie, presupposti teorici, paradigmi, per me sono una prigione anche se giurano di liberarmi e giurano che mi sto ingannando e che giurano che un qualsiasi approccio diverso "non serva a nulla" o che addirittura sia "controproducente".
 
La valutazione critica richiede una combinazione di coerenza logica e apertura mentale. È importante mantenere un equilibrio tra la coerenza interna delle nostre idee e la capacità di considerare e valutare argomenti provenienti da diverse fonti. La coerenza può servire come guida, ma dovrebbe essere aperta alla revisione e alla sfida, in modo da consentire un'evoluzione del pensiero e un'apertura a nuove conoscenze.  
 
Quindi, la sfida è a essere così intelligenti da trovare modi per integrare i diversi saperi. 
Dunque non facciamo i filosofi e rimaniamo umili.