30 luglio 2018

Eclissi di Luna: dubbi astrologici.



Oggi voglio parlarvi di alcune osservazioni nate a seguito dei miei dubbi sul funzionamento astrologico delle eclissi di Luna (e di Sole).


Ma prima una breve premessa. Navigando un po’ sul web ci sarà senz’altro capitato di leggere affermazioni come queste: “L’eclissi di Luna in Acquario è un simbolo di libertà e ci aiuta a tirare fuori quello che abbiamo represso”. La cosa divertente è che affermazioni come questa si leggono anche se non c’è alcuna eclissi e la Luna nuova è sempre in Acquario, anche a prescindere dalla fase e dal suo rapporto astronomico con il Sole e la Terra. Quindi moltissimi astrologi, quando fanno i loro oroscopi (e ricordiamolo sono solo un gioco), non fanno altro che ripetere le solite cose senza starci a pensare più di tanto. L’importante è trasmettere un pensiero positivo. Ma non è astrologia. 


La tradizione astrologica invece non è molto gentile con il fenomeno dell’eclissi. Ci dice quasi sempre che porta guerre, pestilenze, nonché la caduta del leader del paese collegato al segno zodiacale in cui avviene questo fenomeno astronomico. Qualcuno usa la corografia tolemaica per stabilire quali sono i paesi del mondo collegati a certi segni; ma si tratta pur sempre di nozioni che per alcuni astrologi sono ormai desuete poiché sappiamo bene che a quei tempi, la conoscenza della geografia era limitata. Inoltre non tutti sono d’accordo sulla logica secondo cui vennero effettuate tali associazioni. Ma la cosa più interessante circa il suo effetto astrologico è che si verifica nel giro di un mese, se parliamo di eclissi Lunare, mentre si verifica nel giro di un anno se parliamo di eclissi solare. 


Fatta questa premessa, la prima domanda che viene in mente, a questo punto, è questa: “ma se l’effetto avviene in differita, come si fa a dire che dipende dall'eclissi e non dai transiti del momento?”.



Purtroppo quello è ciò che dice la tradizione ed è anche quello che ripetono molti colleghi astrologi che studiano certi testi. Cioè, molti danno per scontato che quel che dice la tradizione sia una verità assoluta. Come ben sapete io sono un po’ allergico ai dogma e cerco sempre di sperimentare e farmi un sacco di domande per mettere alla prova certe affermazioni.


Se noi osserviamo un fenomeno geologico ed esso accade in concomitanza con l'eclissi di Luna o in un frangente di tempo immediatamente precedente o immediatamente successivo allora possiamo cominciare a ipotizzare che esiste una relazione di causa ed effetto tra i due episodi. Questo dipende dal fatto che siamo abituati a vedere che un effetto astrologico si manifesta nel momento in cui si verifica il passaggio di “energia” scaturito dai pianeti. In pratica noi vediamo un effetto che è simultaneo. Ed è questo che ci spinge a ipotizzare che esiste un rapporto di causa ed effetto tra due eventi.

Una volta che il passaggio di energia è ormai avvenuto, si esaurisce. Perciò si manifesta soltanto nell’istante in cui avviene. Dunque, quel che sta avvenendo oggi ma che si esaurisce in breve tempo, non può manifestarsi tra un mese o cinque o addirittura quasi un anno dopo. 


Domanda: evidentemente, questa cosa che l’eclissi di Luna mostra i suoi effetti nel giro di un mese è tutta falsa e non c'è alcun effetto, né sui capi di stato e né sulle persone in generale? Secondo me, l'unico modo per verificare se le eclissi di Luna (o di Sole) funzionano o no è quello di verificarle al momento in cui si manifestano. Non prima e non dopo.


Se cominciamo a dire che l'effetto dell'eclissi Lunare di ieri può manifestarsi concretamente fra una settimana, allora possiamo dire la stessa cosa di qualsiasi altro transito. Ma a nessun astrologo serio verrebbe mai in mente di dire che il transito che oggi sta colpendo la nostra testa si manifesterà quando ormai sarà svanito. Perché dovrebbe essere diverso per l’eclissi di Luna (o di Sole) ?


Se credessimo il contrario allora l'astrologia diventerebbe una barzelletta perché non sarebbe più possibile stabilire qual è la causa di un determinato effetto se non vi è più corrispondenza temporale appunto tra i due eventi. A questo punto potremmo pure dire che non dobbiamo tener conto nemmeno dei pianeti del nostro tema di nascita e che invece dovremmo tener conto dei pianeti così come erano collocati ancora prima di nascere. Ma in questo modo nessun astrologo sarebbe stato mai capace di determinare certe corrispondenze astrologiche, visto che nella realtà si manifestano in simultanea.

Tutta l'astrologia si basa sulla corrispondenza istantanea tra un transito e un evento. Quindi qualsiasi asserzione in cui si sostiene che ciò che mi sta accadendo oggi (astrologicamente intendo) dipende da fatti astronomici e astrologici accaduti cinque o sei mesi fa, mi lascia perplesso. 


E se le cose fossero diverse? Se questo fenomeno dell’eclissi fosse un’eccezione alla regola? Ciro Discepolo mi ha insegnato una cosa molto importante attraverso una battuta scherzosa: lui mi dice sempre che se suo nonno fosse un trolley allora lui sarebbe un tram. Con ciò vuole dire che degli argomenti ipotetici deduttivi noi non ne possiamo trarre nulla a parte fantasticare. L'unica cosa che possiamo fare è osservare le cose in maniera empirica e trarre generalizzazioni. 


Dei “potrebbe”, dei “ma” e dei “però”, non ce ne facciamo nulla perché sono soltanto tentativi di spiegare le cose anche se nella maniera più razionale possibile. Ma ciò non ha nulla a che fare con la realtà oggettiva. Un conto sono i fatti e un conto sono le spiegazioni che noi ci diamo per comprenderli e gestirli. La teoria è solo un’argomentazione quanto più coerente possibile a proposito di certi fatti. E la teoria stessa cambia nel momento in cui scopriamo sempre più cose delle cose osservate.

Certamente, tutto è possibile, ogni ipotesi sembra essere plausibile. Ma sembra plausibile pure quella che l’effetto astrologico dell’eclissi di Luna si manifesta nel giro di un mese? In questo caso la mia domanda è lecita perché dai fenomeni astronomici e astrologici noi ci aspettiamo una certa regolarità, una certa simultaneità. Il fatto che l'eclissi possa mostrare un effetto molto tempo dopo, rappresenta un’irregolarità nel sistema astrologico, una novità, una regola estranea, l’eccezione; rappresenta una regola che contraddice il funzionamento dell'astrologia stessa. E chi ci dice che c’è sempre un’eccezione alla regola? Forse ce lo dicono i detti popolari, ma non i fatti. Per esempio, la legge di gravitazione di Newton, inserita nel contesto del nostro sistema solare, non accetta eccezioni alla regola. Quindi, in astrologia è lecito pensare che le cose accadano solo in simultanea. Ma occorre, come al solito la prova del nove.


Domandarci se l'eclissi potrebbe essere l'unico fenomeno astronomico che sfugge alla regola della simultaneità mi sembra piuttosto il tentativo di mantenere a tutti i costi la convinzione che la cosa funzioni.


A mio modesto parere non dobbiamo confondere un'ipotesi per certezza soltanto perché sentiamo il desiderio che la cosa funzioni (perché ci piace o perché ci è stata tramandata dalla tradizione a cui siamo legati). Bisogna essere disposti anche a rinunciare a ciò che mostra incompatibilità con le regole cardine dell’astrologia, ossia la simultaneità tra due eventi: il transito e il suo effetto.


Questa relazione di causa-effetto mi sembra più plausibile soltanto nei fenomeni geologici. Infatti sembra che subito dopo un’eclissi lunare si verifichi un terremoto o un’eruzione vulcanica. Per quanto concerne gli effetti sull’essere umano, non ho trovato alcun riscontro. Ed è principalmente questo il motivo per cui ho cercato di trovare anche un motivo logico, cioè una spiegazione ai risultati delle mie osservazioni.  


Qualcuno potrebbe criticare il mio parere dicendo che noi nasciamo sotto un determinato cielo, ma che poi tali combinazioni astrologiche mostrano i loro effetti lungo il corso di una vita e non soltanto nel momento in cui si verificano. Ma un conto è l’imprinting natale o su una nazione, e un conto è l’effetto che l’eclissi ha in qualità di transito. L’eclissi di Luna (o di Sole) è un transito; e i transiti agiscono al momento in cui colpiscono un punto sensibile del nostro tema. Non prima e non dopo. 


Allora quando parliamo di imprinting parliamo di energie che si sviluppano dal primo all’ultimo giorno di vita del soggetto analizzato. Se l’eclissi si manifestasse come imprinting allora dovrebbe mostrare il suo effetto dal primo all’ultimo giorno di influenza: un mese per le eclissi lunari e un anno per quelle solari. Ma se è imprinting vuol dire che non è un transito. Se invece lo intendiamo come semplice transito, allora esso si esprime nell’istante preciso in cui avviene. 


Dunque, se per esempio ci aspettiamo che l’eclissi di Luna porti un effetto nella nostra vita o in quella di una nazione, allora vuol dire che agirà nell’istante preciso in cui si verificherà, poiché è un transito. E i transiti hanno tale caratteristica. Nel caso in cui invece il soggetto nasca durante l’esatto momento di un’eclissi, allora tale effetto astrologico dell’eclissi si manifesterà come imprinting, e cioè dal primo all’ultimo giorno di vita del soggetto.


Qualcuno potrebbe fraintendere e pensare di trattare le eclissi come un oroscopo che si sovrappone a quello di nascita, esattamente come si fa per le rivoluzioni solari. Noi sappiamo che queste ultime sono un imprinting che agisce dal giorno del compleanno sino al successivo. Ma c’è una ragione logica per cui ciò avviene: il giorno del compleanno c’è un re-start di energie che modulano quelle di nascita. Né un giorno prima e né un giorno dopo.  Non c’è un effetto che comincia a verificarsi prima del compleanno, nonostante qualcuno non ne sia ancora convinto. Così come l’individuo acquisisce le energie astrologiche, l’imprinting, solo al momento della nascita, così la rivoluzione solare riguarda un imprinting annuale che comincia ad agire nell’istante preciso del compleanno.

L’eclissi Lunare (o di Sole) non è l’inizio di un ciclo astrologico. Ma se lo è, agisce per tutto il ciclo. Così come la rivoluzione agisce dal primo all’ultimo giorno prima del compleanno successivo. Ma l’eclissi non può rappresentare un imprinting perché non avviene in alcun momento significativo della vita dell’individuo o di una nazione. Quindi è un transito, e come transito deve agire nell’istante in cui si verifica. 


Noi sappiamo che i cicli si chiamano in questo modo perché hanno un inizio e una fine che coincide con lo stesso fenomeno. Perciò una rivoluzione solare comincia e finisce con il compleanno e l’eclissi di Luna (o di Sole) per logica dovrebbe terminare con una nuova eclissi. Quindi, se proprio volessimo accertarne il funzionamento, dovremmo considerare il ciclo intero, cioè dal momento della prima eclissi alla successiva. E l’effetto si dovrebbe manifestare lungo tutto il corso del ciclo. 


La logica secondo cui l’eclissi Lunare ha effetto astrologico di un mese è perché la Luna ha ciclo mensile. Ma un conto è il ciclo lunare e un conto è il ciclo dell’eclissi. Trovo assolutamente illogico associare la stessa durata a due cicli completamente diversi. Il ciclo lunare dura circa un mese, quello dell’eclissi dura anche anni. E allora perché dire che l’effetto dell’eclissi Lunare si manifesta nel corso di un mese lunare? La spiegazione potrebbe non tardare ad arrivare, soprattutto da chi pratica l’astrologia classica. Ma questo non è molto importante, poiché come ho detto prima, le teorizzazioni e i dubbi lasciano il tempo che trovano. Ciò che conta è la verifica empirica; e stando alla mia esperienza, non ho trovato nulla che mi convinca.


Qualcuno vorrebbe che portassi qualche caso concreto per mostrare in pratica quel che intendo con queste spiegazioni, poiché un conto è dire di avere una certa esperienza e un conto è portarne prove reali. Probabilmente ne parlerò in un prossimo articolo; ma per il momento spero che i miei argomenti siano sufficienti per sollevare anche in voi i miei stessi dubbi. 

(Le foto sono state scattate da me durante l'eclissi di luna di qualche giorno fa. Tutto il materiale qui presente, dalle foto ai contenuti scritti, è coperto da copyright e per essere utilizzato è necessario farne espressa richiesta al sottoscritto).

14 luglio 2018

Vitalizi, intelligenza e filosofia.

Momento storico per l'Italia e per #LuigiDiMaio: approvata l'abolizione dei #vitalizi. Noi #astrologi non ci sorprendiamo se questo evento è avvenuto proprio pochi giorni dopo il compleanno del partenopeo, visto che, stando alle scoperte di #Discepolo, eventi significativi della vita accadono più frequentemente attorno al proprio compleanno (o quello dei propri cari). La rivoluzione solare ci mostra un Sole in X Casa di rivoluzione. Vediamo invece i transiti per il 12 luglio. Giove in trigono al Sole radix, Saturno congiunto a Nettuno radix e sestile a Plutone radix; Nettuno trigono al Sole e quadrato all'ascendente radix (2 gradi); Plutone congiunto a Marte radix. Considerazioni: i pianeti lenti transitano con orbite non strettissime ma nella norma. Giove non delude, mentre assistiamo a qualche dissonanza che nel complesso è ovviamente positiva dato che è quasi irrilevante l'angolo di incidenza tra due corpi in movimento, almeno per quanto attiene i transiti.

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Una breve riflessione aggiuntiva alla mia recensione del libro intitolato astrologia archetipica. I due autori del libro, quando parlano di Mercurio e dell'intelligenza, si rifanno alla teoria delle intelligenze multiple di Gardner. L'autore ha individuato 8 tipi di intelligenze; ma i due astrologi ne hanno segnate 12 senza spiegare quale procedimento hanno adottato per individuare le altre 4. Date queste premsse hanno assegnato a Mercurio nei 12 segni ognuna di queste intelligenze.

Ma il pensiero di Gardner è diverso da quello che viene fatto intendere. L'autore parla di 8 intelligenze che si manifestano tutte insieme nello stesso individuo e non una tra loro. Inoltre tale teoria non è scientifica perché non si basa su prove sperimentali; ma nasce da speculazioni di tipo filosofico. Inoltre la comunità scientifica afferma che Gardner abbia commesso un errore di tipo semantico sostituendo il costrutto di abilità con quello di intelligenza. 

Come se non bastasse, la critica più importante a questo autore è che le 8 abilità individuate sono arbitrarie e potrebbero esisterne altre, anche in numero superiore a 12.
Se proprio volessimo applicare il costrutto delle 8 abilità di Gardner all'astrologia, e cioè al principio che esse agiscono tutte insieme, allora sarebbe più logico asserire che ognuna di queste abilità corrisponde a un pianeta diverso. Il Sole per esempio avrebbe a che fare con una abilità, la Luna con un'altra, Mercurio con un'altra ancora etc. etc. Dalla prevalenza di un pianeta rispetto agli altri emergerebbe l'abilità più importante.

Allora, non per fare il bastian contrario, ma io penso che i costrutti della psicologia applicati all'astrologia dovrebbero esere studiati meglio onde evitare commistioni improprie. Questo capita quando chi parla di astrologia e psicologia non ha una formazione accademica specifica proprio nell'ambito della psicologia. Cioè, chi non ha una vera formazione in psicologia può fraintendere più facilmente.

Va inoltre osservato che anche le varie disposizioni di abilità a a seconda della posizione di Mercurio nei segni e nelle Case risulta essere del tutto arbitraria non trovando assolutamente riscontro nei fatti. 
Per esempio se parliamo di Einstein e del suo Mercurio in Ariete e in X Casa gli autori dicono:  
Mercurio in Ariete (o I Casa), intelligenza corporea-cinestesica, per controllo e coordinazione dei movimenti;
Mercurio in X (o in Capricorno), intelligenza morale per comprendere i valori etici.

Mi preme però ribadire che il libro acquistato lo consiglierei 100 volte per l'impegno profuso e per la ricchezza degli stimoli che attiva.


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Guardando questa immagine mi viene spotaneo il confronto tra astrologia giudiziaria e astrologia spirituale/karmica/filosofica etc. etc.
Ma a mio parere va detta una cosa molto importante. In ambito medico ciò che conta è la fase sperimentale così come in ogni altro ambito della ricerca, compresa quella astrologica (ebbene sì, anche in questa disciplina c'è chi fa ricerca applicando i crismi della scienza); ma non possiamo nemmeno negare il supporto della speculazione mentale e filosofica per favorire le riflessioni sulla sperimentazione stessa e su altro ancora. 

Voglio dire che sebbene il consultante abbia bisogno di concretezza, non disturba fantasticare con sofismi e "psicologismi" (sia bene inteso che ritengo poco consono il termine astrologia psicologica se intendiamo quella della Greene e di Rudhyar, poiché tutta l'astrologia è psiclogica se vi applichiamo le conoscenze della psicologia. Più che altro chiamarei quelle pratiche "astrocounselling", giusto per fare il pignolo).

Infatti pur praticando un'astrologia più rigorosa è utile rimanere con la mente aperta a una visione olistica, giusto perché anche l'idea più bislacca può portare a riflessioni che potrebbero rivelarsi utili per il nostro pragmatismo.

Insomma, è attraverso la diversità che spesso si ottiene una visione più lucida e coerente della "realtà"... Questo ovviamente non significa che da oggi mi metterò a praticare l'astrologia Karmica, esoterica, "psicologica". Ribadisco che non mi piace chiamarla astrologia psicologica ma astrocounselling anche perché il filone psicologico è così ampio che non lo si può relegare alle sole affermazioni di autori che vedono l'astrologia in veste poco descrittiva/previsionale (vedasi Rudhyar). Basti citare autori come Discepolo, ma anche la Morpurgo, il Sementovski-Kurilo, Barbault, nonché io stesso (attraverso miei articoli) e tanti altri, per rendersi conto che tutti applicano le nozioni psicologiche all'astrologia (qualcuno in modo assolutamente improprio, altri in modo pionieristico, certuni seguono le orme di altri).

Dicevo, non praticherò quelle astrologie; ma senza di esse non credo avrei potuto conoscere la diversità per fare scelte più ragionate. La diversità è ampliamento degli orizzonti. Certamente tutto dipende dal vostro scopo: un dottore in medicina ha uno scopo e quello in filosofia ne ha un altro...

Come afferma Ciro Discepolo, studiate tutto ma poi scegliete una scuola per specializzarvi. E se dovesse capitarvi qualche commistione, beh, l'importante è che non porti alle dissonanze cognitive di festingeriana memoria...
Buon studio.