28 marzo 2024

La volpe e l'uva: le referenze in astrologia

Quando mi sono imbattuto nella frase "la volpe che non arriva all'uva dice che è acerba", mi ha fatto riflettere sulla tendenza umana a giustificare ciò che non possediamo o non possiamo raggiungere. È come se, per proteggere il nostro ego, trovassimo scuse per minimizzare il valore di ciò che non possiamo ottenere. Questa riflessione mi ha portato a considerare quanto sia importante essere obiettivi e onesti con noi stessi, riconoscendo i nostri limiti e impegnandoci per superarli invece di negarli.

Perciò, in astrologia è lecito mostrare un curriculum? Un'astrologa usa la sua tesi di laurea a dimostrazione della sua competenza in astrologia. Ma è sufficiente? All'università sostenni l'esame di antropologia culturale parlando anche di astrologia. Ma questo attesta le mie competenze in questo ambito? No. La professoressa avrebbe pure potuto chiedermi le referenze. 

Eppoi, discutendo dell'importanza della formazione accademica e della ricerca delle fonti adeguate per una tesi di laurea, mi è venuto in mente il concetto di autorevolezza delle fonti. A cosa serve sapere di aver fatto una tesi di laurea sull'astrologia se non sappiamo da quali fonti attinge il suo sapere?

È essenziale che le nostre argomentazioni siano supportate da fonti affidabili e accreditate, altrimenti rischiamo di compromettere la credibilità del nostro lavoro. Oppure questa astrologa pensa di essere credibile solo perché fa molti video su YouTube?

Per esempio, utilizzare Topolino come principale riferimento per una tesi sulla filosofia della scienza sarebbe, senza dubbio, poco professionale e potrebbe essere considerato un errore di giudizio. Noi non sappiamo quali fonti ha utilizzato per scrivere la sua tesi e non sappiamo quali fonti ha utilizzato per formarsi nel campo dell'astrologia. 

Infine, riguardo alla questione della formazione "sul campo" rispetto alle referenze accademiche, penso che entrambe siano importanti. 

Questa astrologa sostiene che i datori dovrebbero offrire lavoro senza chiedere un curriculum. Come se per costruire un ponte dai prendessimo la prima persona che parla di ponti senza sapere se è veramente un ingegnere se ha sviluppato veramente le competenze per esserlo. 

Perché nel campo dell'astrologia dovrebbe essere diverso?

L'esperienza pratica può fornire una preziosa comprensione del lavoro e delle dinamiche del settore, ma non dovrebbe mai sostituire una solida formazione accademica e referenze. Immagina ad esempio, un direttore sanitario che accetta la candidatura di qualcuno che si spaccia per medico senza referenze o esperienza formale nel campo della medicina. Sarebbe un rischio troppo grande per la sicurezza dei pazienti e la reputazione dell'istituzione. No?

In definitiva, credo che la lezione da trarre da tutto ciò sia che un equilibrio tra formazione accademica e esperienza pratica è fondamentale per il successo professionale e la credibilità. Dobbiamo essere aperti all'apprendimento continuo e alla ricerca delle fonti appropriate per sostenere le nostre argomentazioni, mantenendo sempre l'integrità e la professionalità nel nostro lavoro.

Ecco in definitiva la questione: integrità e umiltà, due ingredienti che secondo me sono essenziali per qualsiasi professione, soprattutto per l'astrologia. Il cliente deve essere tutelato, e possiamo farlo soltanto mostrandoci senza filtri, con onestà e trasparenza, non sbraitando quando ci viene chiesto un curriculum. 

Chiunque non possa dimostrare la propria competenza astrologica è come una barca in alto mare senza bussola: senza un modo chiaro per orientarsi e navigare tra le conoscenze astrali, è destinato a vagare senza meta nel vasto universo dell'astrologia.

11 marzo 2024

4 passi per capire l'amore

 


È bello trovare una persona che condivide i tuoi stessi interessi, ma è meglio quando condivide i tuoi stessi valori. Se non avete gli stessi interessi e soprattutto non avete gli stessi valori, forse, forse, forse, non siete fatti per stare insieme.
Quando la passione sarà finita, su cosa si reggerà il vostro rapporto?
Io, per esempio, non sono interessato a una donna che condivide tutti i miei interessi. L'importante è che non le dispiacciano. Ci sono tanti uomini, per esempio, che amano il calcio e tante donne che sono indifferenti a questa passione. Eppure la cosa può funzionare benissimo.
Anzi, quelle coppie che condividono gli stessi interessi ma hanno idee completamente diverse sui valori alla base di questi, possono entrare veramente in conflitto.
Per esempio ho delle amiche e amici che pur avendo fatto degli studi e tantissime letture di psicologia e astrologia come me, riconoscono i loro limiti e non invadono il mio campo. Ma ci sono altri che invece si atteggiano a professoresse e professori e creano contrasti.
E poi ci sono coppie che si reggono solo per il bisogno di colmare un vuoto, disposte a passare persino sopra a episodi di violenza.
Proprio ieri riflettevo su quei casi in cui dopo un approccio fisico, ci si allontana senza chiedere né dare spiegazioni. Io invece penso sia un segno di generosità prendersi cura dei sentimenti degli altri e questo è un valore che apprezzo molto ma che difficilmente ho trovato ascoltando le vostre storie...
Ecco: attenzione a valutare i vostri valori nella coppia e attenzione all'egoismo e all'opportunismo.
"La gentilezza a parole crea confidenza, la gentilezza nei pensieri crea profondità, la gentilezza nel dare crea amore. Lao Tze"
Chi parte con l'idea di innamorarsi alla fine si innamora davvero?
Dipende.
**Punti per cui l'affermazione è vera:**
1. **Focalizzazione e ricerca attiva:** Chi parte con l'intenzione di innamorarsi solitamente è più attento agli altri, alla propria vita sociale ed emotiva, cercando attivamente opportunità per stabilire connessioni significative.
2. **Apertura emotiva:** L'intenzione di innamorarsi spinge una persona a essere più aperta emotivamente, predisposta a ricevere e dare affetto e a investire tempo ed energie nelle relazioni.
3. **Attrazione selettiva:** Essere aperti all'amore non significa essere disposti a innamorarsi di chiunque, ma piuttosto a essere selettivi e cercare qualcuno che rispecchi i propri desideri e valori.
4. **Impegno e perseveranza:** L'intenzione di innamorarsi può spingere una persona a impegnarsi maggiormente nelle relazioni, ad affrontare le difficoltà con determinazione e a non arrendersi facilmente di fronte agli ostacoli.
**Punti per cui l'affermazione è falsa:**
1. **Forzatura emotiva:** L'idea di innamorarsi può portare alcune persone a forzare sentimenti o a idealizzare una relazione, senza basi solide o reciprocità effettive.
2. **Pressione sociale o personale:** La pressione esterna o interna per trovare l'amore può portare a scelte precipitose o a cercare l'amore per motivi sbagliati, come la paura della solitudine o il desiderio di conformarsi alle aspettative degli altri.
3. **Illusione dell'amore:** L'essere determinati a innamorarsi può portare a confondere l'attrazione fisica o l'infatuazione con l'amore vero e proprio, portando a delusioni o relazioni insoddisfacenti nel lungo termine.
4. **Mancanza di autenticità:** La ricerca forzata dell'amore può portare a comportamenti non autentici o a mascherare la propria personalità per adattarsi a ciò che si pensa sia desiderabile nell'altro, compromettendo la genuinità della relazione.
Insomma, partire con l'intento di fare conquiste sperando di innamorarsi può presentare delle criticità, ma può anche essere una cosa positiva.
Ogni caso è diverso dall'altro e non sempre la foga della ricerca può costituire un problema. Molto dipende dalla capacità che ognuno ha di mantenere la propria lucidità.
Ci sono casi in cui un individuo che parte con grande foga e frustrazione può mantenere la lucidità per fare scelte sensate?
1. **Autoconsapevolezza:** Essere consapevoli delle proprie emozioni e motivazioni può aiutare a mantenere la lucidità. Se una persona riconosce che la sua foga e frustrazione sono guidate da emozioni intense, può fare uno sforzo consapevole per rimanere obiettiva e razionale nelle proprie scelte.
2. **Obiettivi chiari:** Avere obiettivi chiari e definiti può guidare la persona verso scelte sensate. Sebbene possa essere motivata dalla frustrazione, se ha una chiara comprensione di ciò che vuole ottenere e dei passi necessari per raggiungerlo, sarà più incline a prendere decisioni razionali.
3. **Supporto esterno:** Il supporto da parte di amici, familiari o professionisti può essere cruciale per mantenere la lucidità. Queste persone possono offrire prospettive esterne, consigli obiettivi e sostegno emotivo per affrontare la situazione con calma e razionalità.
4. **Capacità di regolazione emotiva:** La capacità di gestire le emozioni intense è fondamentale per prendere decisioni sensate. Sebbene possa essere difficile, imparare a regolare le proprie emozioni e a non lasciarsi travolgere dalla foga e dalla frustrazione può aiutare a mantenere la lucidità.
5. **Valutazione razionale delle opzioni:** Prendersi il tempo per valutare razionalmente le opzioni disponibili, pesando i pro e i contro di ogni scelta, può aiutare a evitare decisioni impulsive dettate solo dalla foga o dalla frustrazione.
Immagina di essere un capitano in mare aperto durante una tempesta emotiva. Sebbene le onde possano essere agitate e la visibilità limitata, hai ancora il controllo del timone della tua nave. Con calma e determinazione, puoi navigare attraverso le acque agitate, mantenendo la rotta verso la tua destinazione grazie alla tua bussola interna, quando sarai capace di usarla.
Come si fa? Dedicandosi a molti interessi che aiutino a ridurre lo stress, sviluppando maggiore pazienza, imparando a comunicare in maniera efficace, sviluppando auto-consapevolezza, applicando una buona strategia.
"Obiettivo chiaro, passi sicuri, passi sicuri obiettivo chiaro". 
 
CORTEGGIAMENTO
L'altra sera, mentre parlavo con un'amica le raccontavo come la pensano, alcuni uomini, in fatto di corteggiamento: se vedono che dall'altra parte non c'è un interesse, tagliano corto, non ci stanno a perdere tempo.
Per alcuni uomini non ha molto senso insistere: lo vedono come un atto umiliante, come un mendicare attenzioni.
Infatti, non tutti gli uomini idealizzano la donna mettendola sul piedistallo, e nemmeno sentono la necessità di dover "conquistare per forza la preda". Semplicemente aspirano a un incontro dove da entrambe le parti ci sia una predisposizione a venirsi incontro.
Una donna che non lancia dei segnali chiari, che non ricambia, però potrebbe essere timida, oppure semplicemente non vuole scoprirsi subito. Nel dubbio può essere intesa come una donna che non vuole essere scocciata e basta. Quindi in molti mollano la presa e non insistono.
E poi ci sono uomini completamente diversi. C'era questa mia amica che mi ha detto di un tipo che ha snobbato per tutta la sera e che alla fine l'ha trovato fuori dal locale ad aspettarla per chiederle il numero di telefono. Lei glielo ha dato.
Ecco, ci sono degli uomini che hanno quella "sensibilità" di capire che dietro a un atteggiamento di snobismo invece si nasconde interesse. In verità, non so se si tratti di sensibilità. Anzi, io credo si tratti solo di insistenza che a volte può dare un esito fortunato.
Non penso ci siano uomini che sappiano leggere nella mente delle donne, (come non ci sono donne che sanno leggere nella mente degli uomini perché nessuno che mi risulti, ha il dono della telepatia), non credo che ci siano uomini che sottintendano che essere snobbati invece significhi "insisti pure"! Io penso che l'uomo sia più semplice: insiste a prescindere.
Anzi, È vero che il più delle volte snobbare un uomo significa non volerne sapere per nulla, significa non voler essere scocciate significa proprio chiaramente "non mi piaci", "lasciami stare".
Mentre c'è chi perde immediatamente l'interesse per una donna che non lo considera affatto, ci sono molti uomini che invece si sentono stimolati a insistere, si sentono sfidati. E a molte donne piace questo atteggiamento: cedere dopo una grande insistenza può farle sentire veramente desiderate.
C'è chi la vede come una sottomissione e come una umiliazione, mentre altri uomini la vedono come una sfida entusiasmante: "devo avere quella donna per forza!".
C'è la donna che se la tira ma in realtà vuole essere corteggiata, che è timida ma in realtà vuole attenzioni, e ci sono donne che invece se la tirano perché non vogliono essere corteggiate, che non sono per nulla interessate. Di certo l'unico modo per capire come stanno le cose è quello di provarci. Le certezze non le può dare nessuno.
Alcune donne che non vogliono esporsi, comunque lanciano dei segnali sperando che l'altro sia capace di coglierli. Ma non tutte le donne sono brave a lanciare dei segnali e non tutti gli uomini sono bravi a coglierli.
Ricordo tantissimi anni fa di una ragazza che si dimostrava antipatica nei miei riguardi, che non parlava e che non rispondeva alle mie battute, e che invece, a parere dei suoi amici, era molto interessata. Era vero, ma io avevo capito l'esatto contrario.
Quando me lo dissero io la invitai a uscire e lei accettò. Solo che quella uscita fu un totale fallimento e io non la volli vedere più. Quel carattere non era compatibile col mio, purtroppo.
Per alcuni uomini, le situazioni situazioni incerte e dubbiose possono essere frustranti e avvilenti: qualcuno non solo ha paura di fare brutta figura, ma ha paura veramente di infastidire e di risultare inopportuno.
Altri uomini invece se ne infischiano proprio: vanno avanti a testa bassa finché la preda non cede. Ad alcune piace ad altre no.
Poi sicuramente ci saranno tantissime altre tipologie di corteggiatori.
Domanda alle numerose mie lettrici: tu come ti comporti? Sei una che se la tira? Sei una timida? Oppure mostri il tuo interesse? Ricambi l'interesse di una persona che ti piace, oppure sei una che si chiude a riccio? 
 
 
LE REGOLE DELL'AMORE

L'amore è un fenomeno complesso che coinvolge sia processi psicologici che neurobiologici. Le moderne scoperte in psicologia e neuroscienze hanno contribuito a comprendere meglio questo fenomeno:
1. **Legame affettivo:** Le neuroscienze hanno evidenziato che il legame affettivo tra due persone coinvolge l'attivazione di aree specifiche del cervello, come l'ipotalamo, l'insula e il sistema dei neuroni specchio. Queste aree sono associate alla gratificazione, all'empatia e alla regolazione emotiva.
2. **Ossitocina:** Conosciuta come l'"ormone dell'amore", l'ossitocina svolge un ruolo chiave nel promuovere il legame sociale e affettivo tra individui. Studi hanno dimostrato che livelli più elevati di ossitocina sono associati a comportamenti di fiducia, generosità e attaccamento nelle relazioni romantiche.
3. **Neurotrasmettitori:** Neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina giocano un ruolo importante nelle sensazioni di piacere e gratificazione associate all'amore romantico. La dopamina, in particolare, è coinvolta nelle fasi iniziali dell'attrazione e dell'innamoramento.
4. **Fattori psicologici:** La teoria dell'attaccamento di Bowlby suggerisce che le esperienze di attaccamento infantile influenzano la capacità di formare e mantenere relazioni romantiche adulte. Ad esempio, un attaccamento sicuro durante l'infanzia può favorire relazioni più stabili e soddisfacenti da adulti.
5. **Regolazione emotiva:** Le relazioni romantiche possono influenzare la regolazione emotiva degli individui, sia positivamente che negativamente. Ad esempio, un partner empatico e solidale può contribuire a una migliore gestione dello stress e delle emozioni negative.
6. **Neuroplasticità:** Le esperienze romantiche possono influenzare la neuroplasticità del cervello, modificando la struttura e la funzione delle aree cerebrali coinvolte nell'amore e nelle relazioni. Ad esempio, la pratica della gratitudine e della gentilezza può promuovere cambiamenti positivi a livello neurale.
Ecco alcuni consigli della psicologia per avere piu gioia in amore:
1. **Conosci te stesso:** Prima di tutto, è importante conoscere se stessi, i propri bisogni, desideri, valori e limiti. Questa consapevolezza aiuta a stabilire relazioni più autentiche e soddisfacenti.
2. **Comunicazione efficace:** Impara a comunicare apertamente ed efficacemente con il tuo partner. Ascolta attivamente, esprimi i tuoi sentimenti in modo chiaro e rispettoso e cerca di comprendere il punto di vista dell'altro.
3. **Sviluppa l'empatia:** Essere empatici significa essere in grado di comprendere e condividere le emozioni dell'altro. Mostrare empatia nei confronti del partner aiuta a costruire un legame più forte e profondo.
4. **Stabilisci confini sani:** Impara a stabilire confini sani nelle relazioni, rispettando i propri limiti e quelli del partner. Questo favorisce un senso di fiducia e sicurezza nella relazione.
5. **Crescita personale:** Continua a lavorare sulla tua crescita personale e sul tuo benessere emotivo. Una persona sicura e realizzata è più attraente e in grado di contribuire positivamente a una relazione.
6. **Gestione dei conflitti:** I conflitti sono inevitabili in qualsiasi relazione. Impara a gestire i conflitti in modo costruttivo, ascoltando l'altro, cercando soluzioni di compromesso e evitando comportamenti dannosi come l'aggressività o il disprezzo.
7. **Coltiva l'apprezzamento:** Mostra gratitudine e apprezzamento nei confronti del tuo partner. Riconoscere le sue qualità e gesti gentili rafforza il legame emotivo e promuove un clima positivo nella relazione.
8. **Mantieni l'equilibrio:** Trova un equilibrio sano tra la vita amorosa e gli altri aspetti della tua vita, come il lavoro, gli hobby e le amicizie. Mantenere un senso di equilibrio ti aiuta a essere più felice e appagato, contribuendo anche alla salute della relazione.
Ricorda che:
1. Sei la mappa del tesoro che guida il viaggiatore nel mare dell'amore.
2. Le parole sono il ponte che unisce due cuori distanti.
3. L'empatia è lo specchio che riflette le emozioni dell'altro.
4. Sei il giardiniere che delimita con cura il proprio orto, consentendo solo a fiori preziosi di sbocciare.
5. Il tuo essere è un giardino in fiore, che cresce e si rigenera costantemente.
6. Le tue parole sono la corda di sicurezza che ti permette di attraversare i burroni della discordia.
7. La tua gratitudine è il sole che riscalda il terreno e fa sbocciare fiori di amore.
8. Sei il funambolo che cammina con agilità sul filo dell'amore, mantenendo sempre l'equilibrio tra cielo e terra.
 
 

SE QUESTO È AMORE
Con chi te la vuoi prendere se insisti a nutrire le tue illusioni? Perché l'amore è spontaneo, senza forzature, senza stare a pregare. Se insisti, e insisti, e insisti, ma sai già come stanno le cose, forse stai solo ritardando sempre di più la tua possibilità di essere felice.
Perché non sai lasciare andare.
Perché non sai perdere.
Però continui a pensare che ciò in cui credi sia giusto, ragionevole.
Credi che siccome per te le cose sarebbero facili allora dovrebbero esserlo anche per l'altra persona.
Non vuoi sforzarti di capire che non esiste giusto e sbagliato: esiste solo che ognuno ha priorità diverse, ognuno, per amore è disposto a fare o non fare qualcosa di diverso da quel che faresti tu.
Non accetti la diversità e fallirai sprecando tutto quel tempo...
Se ancora non l'ha fatto, se non è disponibile a fare quel passo, allora non lo farà mai. E lo sai. Non dipende da te. Puoi persino pregare in ginocchio, spiegare razionalmente come si fa ai bambini alle elementari.
Tempo perso. Tu spieghi ma forse sei proprio tu a non capire, a non voler capire.
E intanto il tempo passa, inesorabile. E non ti accorgi che sei tu a nutrire questo spietato gioco ossessivo.
Se solo tu imparassi a perdere, di sicuro vinceresti nella vita, senza sentirti un fallimento, senza far dipendere la tua felicità da quella persona che non riesce ad amarti come vuoi tu.
Insisti ancora se vuoi. Spreca il tuo tempo. Spreca energia vitale! Avvizzisci, sfiorisci nel tempo e nel corpo se vuoi. Continua a nutrire le tue illusioni. Piangerai, eccome se piangerai!
Se questo è amore, allora preparati a invecchiare in solitudine.

19 gennaio 2024

Il simbolo inventato

Usare l'astrologia per pensare in prospettiva. È una ipotesi di lavoro. Prendiamo Mercurio retrogrado e possiamo ripensare a quel che è stato fatto in passato e magari ritornare sui nostri passi. È un gioco divertente che possiamo fare solo in quel momento o anche in qualsiasi altro, a prescindere dalla retrogradazione?


Se vogliamo dare una funzione reale ad una qualsiasi "costruzione simbolica" possiamo fare finta pure si tratti di una "verità" astrologica assoluta.


La domanda è: tutto ciò che è simbolo funziona per tutti allo stesso modo? Culture diverse danno una connotazione diversa allo stesso simbolo. Ma tutto ciò che è simbolo ha un impatto reale nella vita delle persone? Dipende dal simbolo, dipende dalla cultura, dipende dalle credenze personali. 


E il simbolo in astrologia? Non dovrebbe essere "universale"? 

Sì, potrebbe. Ma possiamo prendere arbitrariamente qualsiasi simbolo e addirittura crearne altri? E tutti avranno un valore universale? 


Ecco il punto: secondo questa ottica l'astrologo è legittimato a credere a qualsiasi cosa. E noi sappiamo che qualsiasi cosa sia creduta vera, corrisponde a una profezia autoavverante. 


Allora la domanda è: l'astrologia deve avere un impatto indipendente dalle credenze personali? Secondo alcuni studiosi è importante stimolare proprio la credenza in queste cose, perché l'astrologia serva a stimolare riflessioni. Ed è il compito, infatti dell'astrologia evolutiva. 


È un possibile percorso di lavoro, come quello della legge di attrazione: lavorando sulle credenze delle persone, possiamo "condizionarle". A volte funziona a volte no. Sono solo riflessioni che a volte possono aiutare a vedere le cose in modo diverso. 


Ma certe volte capita che astrologia descrittiva e astrologia evolutiva si confondano. Vengono impiegati i concetti evolutivi su Mercurio retrogrado, come se per davvero il suo effetto fosse quello di creare intoppi o di portare a riflettere.


C'è una vera e propria invasione di campo. Il lettore si trova spaesato e si ritrova a confermarle, a causa del processo psicologico di attenzione selettiva e del bias di conferma. 


Io sono stato il primo astrologo in Italia a parlare di questi effetti psicologici applicati all'astrologia perché mi piace analizzare tutto quello che altri non osano fare. In questo non ho "competitor", non ho concorrenti.


Se anche tu hai un approccio critico all'astrologia e ti poni un sacco di domande, puoi fare una cosa: puoi cominciare a studiare i miei libri. Chissà, magari potrebbero venirti in mente delle domande e delle osservazioni che potrebbero portarci a scoprire tantissime altre cose che non sono stati mai considerate. 


Ecco il mio posto nel mondo: un percorso unico e diverso da quello di qualsiasi altro autore al mondo, solo per persone che non si accontentano... 

Tutto quel che è creduto diventa soggettivamente reale. Noi vogliamo andare oltre...

11 gennaio 2024

Astrologia e religione: pro e contro.

 

Finalmente ecco a voi la video-intervista. La collega Amata Gioviale mi ha fatto alcune domande per conversare sul tema "Astrologia e Religione". Nel mare delle opinioni personali possiamo trovare un sentire comune che faccia vincere tutti insieme anzicché creare schieramenti? L'astrologia vera, oggi purtroppo morente, potrebbe subire l'ennesimo colpo di grazia? Oppure sarà come l'araba fenice che risorge dalle sue ceneri?
Abbiamo parlato di etica, spiritualità e identità, stelle del cuore, riflessioni dell'anima. 
 
Questa intervista nasce a causa del fatto che l'anno scorso, con grande stupore ho scoperto che un collega stava portando avanti una petizione per assegnare all'astrologia lo status di religione. Si può essere d'accordo oppure no, naturalmente.
Ciro Discepolo anni addietro aveva già "tuonato" circa la morte dell'astrologia, scrivendo "requiem for astrology" un libro denuncia nei confronti dello stato in cui oggi versa questa mia amata materia, non solo a causa della diffusione sempre più massiva degli oroscopi, ma anche a causa di un disagio interiore sempre più forte che spinge ad avvicinarsi con più insistenza verso qualcosa di aleatorio.
La situazione sta peggiorando? Ora, non è importante stabilire i motivi per cui io, come Discepolo, vorrei un'astrologia laica, anche perché le mie argomentazioni sono contestabili come quelle di qualsiasi altro.
Il problema di cui vorrei parlare è a monte e riguarda la mancanza di dialogo. Vorrei solo porre alcune domande, perché ho tanti dubbi...
Condividete il più possibile e ragionate con coscienza, umanità, generosità.