29 giugno 2014

Analogie tra segni zodiacali e stagioni.

Continuo ancora con dei chiarimenti per comprendere che nesso esiste tra segni zodiacali e stagioni e se è opportuno invertire i segni a latitudini sud dell'equatore. Abbiamo già visto che è un'operazione assurda quella dell'inversione poiché il segno del Capricorno e gli altri segni cosiddetti invernali, si formano a sud dell'equatore ed è lì che acquisiscono le loro caratteristiche. Dunque, così come io nasco in un determinato luogo e da quello prendo determinate caratteristiche, allo stesso modo a sud dell'equatore nasce il Capricorno ed è da lì che prende le sue caratteristiche. Non possiamo attribuire a questo segno dello zodiaco le caratteristiche del posto opposto a quello dove nasce. Sarebbe come dire che se io nasco a Roma in Italia, dovrei avere le caratteristiche di Wellington in Nuova Zelanda, solo perché lì il clima si addice di più alle mie caratteristiche secondo le somiglianze che riesco a scorgere. Userei la legge delle somiglianza come se fosse una legge per spiegare le cose, mentre in realtà serve solo a ordinarle per avere maggiore chiarezza. Un conto è l'ordinamento delle cose per mezzo delle somiglianze e un conto è pensare che  esiste un legame nascosto tra due cose che si somigliano e che questo serva a spiegare come funzionano le cose. 
Dato che il pensiero analogico è un processo creativo, io posso trovare analogie sia se prendo il Capricorno in relazione all'inverno e sia se prendo il Capricorno in relazione all'estate. Per noi che ci troviamo a nord dell'equatore risulta facile fare un parallelismo tra il segno del Capricorno e la rigidità del periodo invernale. Ma se l'astrologia fosse nata a sud dell'equatore, allora durante il corso dei millenni, con altrettanta facilità avremmo potuto trovare somiglianze, dunque analogie, tra la rigidità del Capricorno e il clima a sud dell'equatore. Ma secondo il mio punto di vista non importa dare un senso al segno zodiacale in base alla stagione, dato che in un dato istante, sulla Terra abbiamo la variazione delle stagioni a seconda che scendiamo o saliamo dall'equatore verso i poli. Questo significherebbe appunto, che ogni segno zodiacale corrisponderebbe a una stagione e che la caratteristica di esso non sarebbe universale per il mondo intero ma cambierebbe con il variare della latitudine, sino a invertirsi con il segno opposto oltrepassato l'equatore. Ma non bisogna confondere le corrispondenze con le somiglianze che, tramite la nostra creatività, sappiamo scorgere tra segni e le stagioni. 

Se proprio si vuole ragionare per mezzo delle analogie, allora ha più senso cercarle analizzando il segni in funzione dell'inclinazione dell'asse terrestre. Il segno del Cancro si forma a nord dell'equatore e corrisponde al momento in cui la Terra è inclinata in maniera tale che a Nord dell'equatore accade l'estate e a sud vi è l'inverno. Il, Cancro ha a che fare con l'estate? No. Ha a che fare con l'inverno? No. Ha a che fare semplicemente con il fatto che in quel dato momento l'asse della Terra è inclinato in un dato modo e che proprio lì dove nasce, il Sole descrive il suo apice. Allora si potrebbe cercare un'analogia, una somiglianza tra questo apice e il segno. Cioè si può cercare di far combaciare le caratteristiche del segno del Cancro con il fatto che il Sole ha raggiunto il culmine di un ciclo. La stessa cosa accade a sud dell'equatore: il 21/22 dicembre con il solstizio d'inverno nasce il Capricorno in un momento in cui il Sole tocca l'apice del suo percorso e quindi è possibile trovare una somiglianza tra questo segno e questo apice. Per esempio si potrebbe parlare del fatto che questa massima potenza solare si esprime con l'ambizione del Capricorno; e il suo pessimismo con il fatto che da quel momento in poi le giornate cominciano accorciarsi, sempre a sud dell'equatore. 
Se dovessimo associare a ogni segno il potere del Sole tradotto in termini emotivi, allora come spiegare che i più calorosi dello zodiaco (Leone e Sagittario) non sono descritti dal momento in cui il Sole raggiunge il culmine di un ciclo? Questo significa solo, appunto, che le analogie sono solo analogie e non corrispondenze. 

C'è una corrispondenza ovvia tra ciclo stagionale e segno zodiacali, perché ogni segno nasce in un momento preciso dell'anno, quindi inserito in una data stagione, a seconda che si viva a nord o a sud dell'equatore. Il Segno corrisponde con questo fatto. Ma un altro conto sono le analogie tra segno e stagioni, che sono solo processi creativi, date dalla nostre capacità mentali, date dalla nostra cultura e dai punti di riferimento che utilizziamo, appunto dati dal luogo in cui viviamo. Il luogo influenza le nostre stesse capacità di trovare analogie. Noi troviamo analogie tra il Capricorno e l'inverno solo perché siamo nati qui. Se fossimo nati a sud dell'equatore troveremmo analogie tra il Capricorno è l'estate. Utilizzando sistemi di riferimento diversi, costruiamo analogie in maniera diversa. Semplice. 

Quindi il nesso tra segno e stagione è un artefatto mentale: non esiste una corrispondenza tra le caratteristiche dei segni zodiacali e le caratteristiche delle stagioni, ma solo una somiglianza che appunto è arbitraria. Non bisogna confondere le corrispondenze con le somiglianze. 
Il significato dei segni dunque, dipende dall'inclinazione dell'asse terrestre, ma non dalle stagioni. Il significato di ogni segno zodiacale è ancora precedente alle nostre fantasie classificatrici; è strutturato sull'inclinazione dell'asse terrestre ma non sulle stagioni, poiché esse sono solo il risultato dell'inclinazione della Terra e non la ragione. Tra segni zodiacali e stagioni vi sono analogie, ma non corrispondenze. 

Le analogie sono solo strumenti per aiutarci a capire come funzionano le cose, ma non per spiegarle. In parole povere, non è che siccome il mese di agosto è caloroso allora lo è pure il segno del leone; ma è vero che c'è una somiglianza tra leone e il mese di agosto. La stagione non è la causa del significato del segno. All'inverso, tramite il segno scorgiamo somiglianze con una stagione.

28 giugno 2014

Il significato dei segni zodiacali.

L'astrologo Massimo Romagnoli qualche giorno fa mi ha inviato un messaggio in cui scrive: 
"Per capire cosa sono i segni zodiacali bisogna risalire al momento in cui sono stati pensati. Il momento esatto non lo sappiamo, però quello che sappiamo è che nascono in Mesopotamia e cioè sulla fascia temperata dove esistono le 4 stagioni. Perché un'Ariete e non una farfalla? Oppure un Toro al posto di una tartaruga? Perché sono stati scelti proprio questi dodici simboli? E perché sono dodici e non quindici o venti? I dodici mesi dell'anno è palese che derivano dai dodici cicli di luna dell'anno. I simboli zodiacali ( che non si vedono in cielo ) nascono per forza come simbologia di ciò che accade in natura ogni mese. Se vuole le spiego tutte e dodici le simbologie. La domanda successiva è: il ciclo naturale da cosa dipende?" 

Lo avevo invitato a esporre la sua teoria e nell'attesa che lo faccia, continuo sull'argomento, esponendo le mie considerazioni.

Negli articoli precedenti ho parlato del fatto che il momento minimo di energia solare corrisponde agli equinozi; mentre il momento massimo ai solstizi.
Durante il solstizio d'estate il Sole si trova al massimo della sua potenza luminosa a nord dell'equatore; mentre al solstizio d'inverno il Sole raggiunge il massimo della sua potenza a sud dell'equatore. 
Dal punto di vista simbolico, dunque, entrambi i solstizi riguardano il massimo della luminosità solare a latitudini inverse. Però nello stesso momento, se a nord dell'equatore abbiamo l'estate, dall'altra parte abbiamo l'inverno e viceversa. Diciamo che questo è un riflesso. Mi spiego meglio: l'inverno nelle nostre zone è una condizione data di riflesso dall'inclinazione dei raggi del Sole, che sono perpendicolari al tropico del Capricorno, cioè a una linea immaginaria  che si trova lungo la circonferenza della terra sotto l'equatore. L'inverno (per le zone temperate a nord equatore) dunque è una conseguenza del fatto che i raggi del Sole convergono in una regione a sud dell'equatore. Di conseguenza, le caratteristiche del Capricorno non hanno a che fare con la potenza del Sole a nord dell'equatore, ma con la potenza del Sole a sud dell'equatore, poiché è lì che si crea il segno! Quindi, se proprio dobbiamo attribuire ai segni zodiacali un valore legato alla potenza del Sole, è più appropriato dare al Capricorno il suo valore naturale: il massimo della potenza del Sole così come a nord equatore è il Cancro ad avere questo privilegio. Quindi, per prima cosa il Capricorno ha a che fare con il massimo della potenza solare, e poi, con una moltitudine di gradazioni a seconda che si salga sempre di più al di sopra dell'equatore, fino a toccare il polo. E' su queste basi che ha senso costruire analogie tra i segni zodiacali e la natura. Per le ragioni di cui sopra, non ha senso alcuna inversione dei segni zodiacali: è assolutamente contro ogni logica astronomica: ogni segno zodiacale nasce in funzione di come i raggi del Sole arrivano perpendicolari a precise fasce della terra. IL Capricorno nasce a sud? Bene. Il Sole lì è più forte? Ok. Il capricorno ha a che fare con ciò. Quelle caratteristiche nascono in un posto e poi sono valide in qualsiasi parte della Terra, così come anche se io nasco a Fasano conservo le mie caratteristiche in qualsiasi altro posto della Terra.
Quando a Sud è estate, a nord è inverno. Quando è inverno abbiamo il segno del Capricorno, ma come spiegato sino a poco fa, esso nasce a sud dell'equatore e quindi ha quelle caratteristiche e sono immutabili indipendentemente dal luogo in cui ci si trova in quel momento.

Diciamo che più in generale, un segno zodiacale ha a che fare con l'inclinazione della Terra nel complesso, in un dato istante di tempo e in un dato momento legato al suo percorso attorno al Sole. Proprio per questo, ogni segno ha caratteristiche specifiche indipendenti dal luogo in cui nasce ogni soggetto. Io sono del Sagittario ed è del Sagittario qualsiasi altra persona nata a nord o a sud dell'equatore perché tutta la terra, in un dato istante è inclinata in un certo modo rispetto ai raggi del Sole. 

Se si prende in considerazione l'inclinazione della Terra nel complesso, non ha più senso nemmeno attribuire ai segni un valore relativo alle stagioni, proprio perché esse sono relative da luogo a luogo. Le stagioni sono relative, ma i segni no. Quelli sono indipendenti da queste se prendiamo in considerazione la Terra nel complesso! Di conseguenza non hanno senso le speculazioni mentali tramite cui associare un valore climatico ai segni zodiacali. Ogni segno ha in se contemporaneamente tutti i valori climatici possibili e immaginabili proprio perché nello stesso istante, a nord e a sud dell'equatore, abbiamo stagioni diverse.
il problema sussiste nel momento in cui per forza si vuole attribuire a ogni segno zodiacale un valore stagionale. Ma che necessità c'è di conservare queste analogie se tanto esse sono solo un processo creativo e fantasioso della mente umana? E' giunto il momento, credo, di scendere con i piedi per terra.

27 giugno 2014

Luna nuova in Cancro.

Durante la notte la Luna si è congiunta al Sole e così siamo entrati nella fase di luna nuova. Questa volta anticipo gli astrologi prima che scrivano le solite cose.
Gli astrologi di livello elementare diranno che questa Luna nuova influenzerà tutti gli esseri umani della terra, indicando sempre la stessa cosa per tutti, indipendentemente dal fatto che possa creare o no relazioni angolari con i pianeti del proprio TN. 

Diranno che il Cancro è un segno materno e tutta l'umanità sentirà la necessità di creare un legame con il passato, le radici, la propria famiglia. Ma possiamo dare credito a una cosa del genere?
Per davvero la Luna può influenzare alla stessa maniera tutti quanti? Ovvio che no; altrimenti dovremmo cominciare a credere davvero agli oroscopi, e chi dice di fare astrologia seriamente, non dovrebbe criticarli se poi parla del significato della Luna nuova o calante per la collettività.

Io penso che bisogna smettere di vedere l'astrologia come vedrebbe la medicina un medico ipocondriaco. Esso vede malattie anche dove non ci sono. Allo stesso modo, l'astrologo esagerato, associa un valore astrologico persino alle volte che va in bagno a fare pipì. Per questo attribuisce un valore persino alle fasi lunari, senza nemmeno relazionarle al proprio TN, oppure a considerare Mercurio retrogrado per spiegare, mettiamo il caso, un litigio al telefono. 
Bisogna pensare più razionalmente e seriamente, che molte cose della vita non possono e non devono essere lette astrologicamente perché la radice di quel che ci capita non è solo e unicamente relativo alle influenze cosmiche. 

L'essere umano è segnato da tante componenti che lo influenzano ed è ridicolo non prenderle in considerazione. Secondo il mio parere bisogna dare il giusto peso a ogni transito: alla Luna, che peso possiamo dare? Scarso. Nullo. Ha una funzione importante invece in un determinato contesto poiché rappresenterebbe l'ultimo tassello a disposizione per spiegare un fatto importante, dopo aver preso in esame transiti molto più importanti.