31 luglio 2015

Psicologia e astrologia


Tempo fa ebbi modo di confrontarmi con una persona che mi consigliava la lettura di un testo scritto da un autore straniero a proposito di un sistema che aveva lo scopo di migliorare le nostre possibilità di essere felici. Ero disponibile alla lettura e quindi acquistai il libro. Leggendolo mi resi conto di aver solo sprecato il mio denaro inutilmente. Quando glielo dissi, e le spiegai quali erano i punti che non mi convincevano, mi diede del presuntuoso. Secondo il mio parere mancavano le nozioni psicologiche e astrologiche per avere una visione completa del discorso e fui spinto a elaborare un mio sistema con delle tecniche, basandomi appunto sulle mie conoscenze che aumentano ogni giorno sempre di più.

Non ero ancora iscritto all'università alla facoltà di psicologia, ma avevo già letto manuali pratici su come affrontare alcune debolezze. In passato avevo pure applicato quei principi persino a me stesso ottenendo dei risultati incredibili.  Non sono uno psicoterapeuta e perciò non posso applicare la scienza senza aver ottenuto le abilitazioni da parte delle autorità competenti. Posso però sperimentare le mie idee lì dove esiste una situazione di stress o lì dove posso consigliare un piano di azione per raggiungere alcuni obiettivi. Non parliamo di una pratica medica, ma di semplici consigli. È per me molto importante mettere in evidenza il fatto che la mia tecnica oggi è ancora in fase di sviluppo e se si mostrerà ancora più efficacie, sarà ulteriormente avvalorata dalle competenze acquisite dai miei studi universitari.

Durante la formalizzazione delle tecniche utili per risolvere alcuni problemi psicologici (naturalmente parliamo di problemi non patologici), ho scoperto una cosa. Ho intuito che esiste una relazione tra movimento degli occhi, segni zodiacali e rotazione terrestre. Ho così ideato un sistema che ho battezzato Wild Horse. Ho sperimentato e ho ottenuto risultati positivi, ma sono ancora lontano da un sistema completo. L'idea mi era venuta attraverso la lettura di alcuni testi di PNL ma oggi ho scoperto che questi movimenti oculari da me supposti sono contemplati da una pratica clinica denominata  EMDR. 

Si tratta di una tecnica per gestire l'ansia, lo stress e i disturbi post traumatici. 
Nel libro ovviamente viene spiegato che non ci si può improvvisare psicoterapeuti e non si può applicare il metodo senza una degna preparazione. Pertanto, chiunque volesse apprendere la tecnica dovrebbe prima laurearsi in psicologia per poi specializzarsi nella pratica.

In sostanza funziona così: è necessario aiutare il paziente a focalizzare il problema; a esso viene attribuito un valore numerico di negatività e si procede con la tecnica vera e propria che consiste nel chiedere di seguire con lo sguardo il dito indice del terapeuta. I movimenti saranno dal basso verso l'alto, ma ho visto alcuni video su internet in cui il movimento è eseguito orizzontalmente. Dopo l'esercizio si chiede al paziente quali emozioni sono affiorate, e si procede ancora con la stessa tecnica sino a quando non si individua un punto nevralgico da sciogliere. Chi ha una certa esperienza può ridurre sensibilmente il problema dopo poche sedute, in alcuni casi è sufficiente una sola. La scienza riconosce questa terapia come una tra le più efficaci tra le molte esistenti nel campo della psicoterapia. Comunicare al terapeuta il proprio "nodo" predispone a elaborarlo e a far si che possano emergere occasioni di rivederlo da una diversa prospettiva. Ma è necessario che la carica emotiva legata all'evento stressante si riduca. Per ridurla pare che sia efficace compiere rapidi movimenti degli occhi, un po' come accade durante la fase di sonno REM: forse l'attività elettrica compiuta dai movimenti oculari influisce su quella innescata dal ricordo spiacevole. 

Il rapporto terapeutico generalmente comincia con due domande utili a familiarizzare con il problema: "Cosa fai che invece non vorresti fare?" "Cosa non riesci a fare?"
Già nel mio sistema pongo enfasi sull'idea che bisogna inquadrare bene il problema; infatti bisogna circoscriverlo per averne chiarezza sotto tutti i punti di vista. Per questo ho elaborato uno schema in 12 parti che consente di riconoscere il problema dalle diverse angolazioni offerte dalle specifiche caratteristiche dei segni zodiacali.

Prossimamente ne parlerò ancora e in modo più approfondito. Vorrei ribadire che in basso a destra nella colonna laterale di questo blog è possibile accedere alla mia sezione bibliografica per rendersi conto dei testi che sono stati utili alla mia formazione culturale. 


Buongiorno, le avevo scritto circa due settimane fa per una previsione astrologica, sono Sagittario ascendente Sagittario, nata a (...).
Saturno in 5° casa di Rivoluzione Solare si è appena verificato perchè il mio compagno mi ha lasciata. Adesso sto aspettando che si verifichi Venere in 6° casa, che è molto più importante, visto che riguarda il lavoro e la salute.
Grazie ancora per la sua previsione.

Prima di risponderti vorrei fare una digressione. Tempo fa conobbi un simpatizzante di astrologia, un esperto di filosofia. Fui affascinato dal fatto che aveva una cultura incredibile. Quando però arrivò il momento della pratica si dimostrò un totale incapace. Si parlava di rivoluzioni solari mirate. Gli chiesi di analizzare la rivoluzione solare eretta per il luogo di nascita e così avremmo potuto immediatamente verificare se gli eventi da lui individuati erano gli stessi che si potevano leggere nella rivoluzione solare mirata. Fallì clamorosamente. Si perdeva troppo in chiacchiere usando termini obsoleti: aveva scritto quasi un "papiro" che era più che altro un voler celebrare la forma più che i contenuti. E difatti pochissimi erano gli eventi da lui descritti, e lo aveva fatto in una maniera così generica che potevano adattarsi a chiunque. Rimasi profondamente colpito perché a una grande cultura non seguiva una grande pratica; anzi, era proprio scadente. Tuttavia rimasi in silenzio nonostante già in passato avevo saggiato la sua totale incompetenza nella pratica. Però questo non faceva altro che mettersi in cattedra e alla fine mi venne spontaneo dirgli di abbassare la cresta, che la sua presunzione era alle stelle. Gli avevo chiesto di commentare ogni singola posizione ma non ne volle sapere e si giustificò dicendo che il suo metodo di procedere era un altro e che non potevo pretendere da lui una lettura analitica. Ora tu affermi che con la presenza di Saturno in 5^ Casa di rivoluzione hai avuto una separazione; ed è in effetti quel genere di affermazioni che piace a me, controllabile, verificabile: a ogni posizione una certa descrizione. 

Con ciò voglio dire che il metodo delle rivoluzioni solari funziona se letto con le regole giuste. Quali sono le regole giuste? Quelle che, come direbbe il mio maestro, ci permettono di "soffiarci il naso senza passare il fazzoletto prima dietro la schiena e poi sotto la gamba" come faceva quel tizio. " Quando Saturno si trova in 5^ produce separazioni, allontanamenti, sofferenze per questioni sentimentali" è un'affermazione verificabile immediatamente, con semplicità, in modo diretto; mentre pervenire a conclusioni simili o completamente diverse osservando se "il Sole si trova in gioia col nodo lunare e se la parte di fortuna è in esaltazione nella Casa del dispositore della 5^" mi sembra proprio volersi complicare la vita. Ovviamente non mi interessava spiegare a quella persona che il suo metodo faceva acqua da tutte le parti: mi sono limitato a dirglielo solo una o due volte e non miliardi come fa invece qualche pazzo maniaco. 

Hai dimenticato di dire che avevi l'ascendente di rivoluzione in VII radix e che nella VII Casa di rivoluzione c'era anche Marte che è cattivo un po' come Saturno. Qualche simpatizzante di astrologia avrà forse fondato un gruppo in difesa dei pianeti che si potrebbero offendere ogni qualvolta attribuiamo ad essi il peso di quello che accade. Ma a noi non interessa la "filosofia", interessa la pratica e sappiamo bene che indipendentemente da "chi fa cosa", abbiamo dei risultati. La filosofia sottostante è quasi irrilevante perché in fin dei conti è sempre sottinteso che l'uomo ha una parte di responsabilità in ogni evento. I novelli presuntuosi pensano sempre di dire qualcosa che gli altri non sanno, mentre sanno solo annoiare e lamentarsi se la loro osservazione non è stata accolta come volevano. 

Quando avrai la possibilità di sperimentare quella Venere? Magari già è successo: forse hai già cominciato a usare integratori alimentari per migliorare la tua salute; hai fatto qualche dieta, oppure hai semplicemente cominciato a documentarti su tutto quanto potrebbe far bene alla salute senza tuttavia mettere in pratica. Sul piano del lavoro potrebbe essere che ti è giunta una piccola occasione; oppure che è migliorato il rapporto esistente tra te e un altro dipendente. Le possibilità sono molteplici.  Da questo 14 luglio abbiamo una RL fantastica per l'espressione di Venere in 6^ ma sta a te coglier le occasioni e saper interpretare quello che già sta avvenendo. Hai ancora un decina di giorni per capire in che modo si stanno esprimendo Giove e Venere in 6^ Casa della RL. Anche il mese di settembre mi sembra interessante per vedere gli effetti di Venere visto che avremo Urano in 6^ Casa nella RL e uno stellium in X. La stessa cosa è valida in Ottobre e anche Agosto. Diciamo che ogni mese potrebbe offrire qualche chance per comprendere la modalità di espressione di Venere nella 6^ Casa di RS.


La foto sopra e il testo qui sotto sono di Francesca Musaio. Vietato usare il materiale presente su questo blog. 


Il vero sorriso proviene dal cuore, raggiunge gli occhi, si posa sulle labbra e scalfisce l' anima. Racchiude in sé l'ebbrezza della gioia, l' amore per la vita, la speranza nel prossimo... È proprio vero che si può cambiare ed è la cosa più saggia che un essere umano possa fare: cambiare per VIVERE; ma senza adeguarsi al gregge della sopravvivenza. Il cervello ha infiniti interruttori. Serve pigiare quello giusto e il gioco è fatto: la tempesta prima o poi dovrà finire...

29 luglio 2015

L'uomo della fontana di Trevi


Oggi giochiamo un po' e vi prego di leggere fino in fondo anche se non ci capirete nulla.

Nei pressi della fontana di Trevi a Roma esiste un'altra attrazione poco conosciuta, un uomo; o quantomeno esisterebbe se non fosse inesistente. Cosa è l'esistenza? L'esistenza è. Poi ci potrebbe essere qualcosa che ancora non è in toto, ma è un forse. E il fatto di essere un forse è già essere qualcosa, non importa su quale livello: solo il fatto di poter essere pensato ne decreta in qualche modo l'esistenza. Secondo quest'ottica non esiste l'impensabile e prima o poi potrà essere pensato: è solo una questione di tempo. Questo stesso è anche l'artefice dell'oblio e del fatto che ciò che poteva esistere non esisterà mai più se solo viene dimenticato. Qualcuno però afferma che nel cervello permanga sempre un residuo, seppur a livello inconscio, di ciò che un tempo esisteva. Se è vero che non esiste l'impensabile cadiamo in un paradosso: come può non esistere qualcosa di cui abbiamo negato la sua esistenza? Se l'abbiamo negato vuol dire che lo abbiamo pensato.  Infatti, così come esiste in potenza qualsiasi cosa, e non vi è limite a ciò, allora persino la non esistenza è qualcosa di pensabile e automaticamente esiste.


Ma cosa importa in fin dei conti? Perdersi dietro a ciò che esiste certamente non aiuta a vivere meglio; eppure nella nostra vita esiste anche tutto ciò che non ci aiuta affatto: esiste ugualmente nella nostra memoria e quindi nella nostra esperienza. Il fine dell'essere è quello di avere appunto uno scopo utilitaristico? Evidentemente sì a seconda dei punti di vista e del fine di ognuno. La droga è utile per chi voglia farsi del male e per lo spacciatore che la vende. Il cioccolato è utile per i golosi e per chi lo confeziona, lo vende, lo prepara. Pensare è utile per l'attività del cervello così che ogni pensiero possa esistere e così esistere ogni cosa. 

Ma se esiste il pensabile perché viene pensato è perché esiste il cervello che è costruito proprio per pensare. Quindi esisteva un limite a ciò che poteva esistere, dato che non poteva essere pensato.  Se il cervello non esisteva non poteva esistere nemmeno il pensiero. Oppure esisteva un pensiero prima del cervello? Il fatto che io lo abbia pensato ne autorizzo la sua esistenza, ma solo come pensiero e non come fatto reale. 

Esiste la volontà a voler legittimare l'esistenza dell'esistere. La legittimazione è soggettiva per ciò che riguarda l'esperienza soggettiva, ma non lo è più se parliamo di esperienze che in qualche modo possano essere ricollegate al collettivo. Bisogna essere tutti d'accordo per legittimare l'esistenza di qualcosa, o quantomeno bisogna essere almeno in due poiché sembra ci sia il bisogno di un testimone che possa permettere di riconoscere la differenza tra ciò che esiste e ciò che esiste ma legittimato. Io per esempio non voglio legittimare l'esistenza di quell'uomo nei pressi della fontana di Trevi pur esistendo ugualmente a un livello più basso di quello che appunto sarebbe se fosse legittimato.

L'aspirazione alla legittimazione è importante perché esiste il bisogno di separare, dividere, ciò che è da ciò che non è in effetti; ciò che potrebbe essere da ciò che è stato o non potrà più essere in futuro. L'esistere del pensiero è duale. Ma il duale esiste perché pensabile e testimone delle nostre strutture di pensiero o perché era lì prima ancora che potesse essere pensato? A seconda delle correnti di pensiero il dualismo potrebbe solo essere una pia illusione ma questo di fatto non risolve il problema della sua esistenza giacché esistere significa anche poter essere pensato. E il fatto stesso che sia qualcosa, come appunto una pia illusione, di fatto gli permette di esistere ma con una qualità diversa da quella che volevamo accordargli se avessimo continuato a pensare in maniera dualistica. 

Allora questo significa che le cose sono, esistono per quel che noi vogliamo che siano e allora l'atto dell'esistenza è più cose contemporaneamente. Il cervello esiste prima che io possa pensare che esiste qualcosa che io voglio che sia; e se il cervello esiste prima che si possa pensare qualsiasi cosa è perché l'ho pensato. Pensare al pensare. Siamo noi che vogliamo che il cervello esista prima che noi vogliamo che sia o non sia qualcosa, che serva o meno a un dato scopo. 

Senza però perderci in questi giochi bizzarri sull'esistere e il non esistere, possiamo dire che esiste un'attrazione poco conosciuta nei pressi della fontana di Trevi? No, o perlomeno non ancora. E perché parlare di qualcosa che non esiste ancora?  Perché potrebbe esistere? Cari lettori, i motivi possono essere molteplici e a questo punto ognuno di voi si starà chiedendo quale sia in fin dei conti il motivo di tutti questi giri di parole. L'obiettivo è invitarvi a trovare uno scopo utile nella vita, perché solo questo vi permetterà di esistere per davvero o perlomeno di dire "la mia esistenza è stata utile per me e per gli altri". Non ci pensiamo abbastanza. Alle volte pensiamo a cose senza un reale motivo, obiettivo, scopo: l'attività principale di molti è proprio non pensare o pensare male; come potrebbe pensare male l'uomo della fontana di Trevi se solo esistesse, se solo gli venisse legittimata la sua esistenza. Chissà, se quell'uomo esistesse per davvero e pretendesse la sua legittimazione, potrebbe dannarsi nella lettura di questo articolo e potrebbe riflettere sulla sua utilità, scopo, se solo capisse che esiste per uno scopo. Potrebbe pure essere che esiste pur non conoscendo uno scopo e a quel punto la sua esistenza potrebbe essere sprecata, a meno che lo scopo non fosse dato da altri, e allora, vivrebbe nell'accettazione di un ruolo che si è costruito con il suo modo di fare, di essere. Sperava di essere qualcosa di diverso e invece è solo inesistente perché inutile, o inutile perché inesistente.  Io penso che anche nei giochi di parole e nelle riflessioni senza fine possano esserci le occasioni per riflettere. Basta solo essere abili nel trovarle, come in una caccia al tesoro. Siete pronti a lavorare per esistere?



Buon giorno signor Galeota, mi chiamo A. e sono nata a (...). Ho letto sul suo sito che risponde gratuitamente a dei quesiti. Il mio e' questo: la mia rivoluzione del 2016 ha l'ascendente in I* casa di rivoluzione e sono piuttosto preoccupata per la salute (quando mi accadde ne 2008 ebbi dei problemi) e per il lavoro, visto la situazione economica terribile del momento. Sarebbe meglio che per il compleanno mi spostassi o tutto sommato posso anche rimanere a Bologna? Ho passato un 2010 dal punto di vista lavorativo MOLTO pesante e non vorrei si ripetesse.
Grazie per la risposta e se questo non è un quesito gratuito non esiti a contattarmi. 
I miei migliori saluti, A.



Ciao! Molte volte ho scritto, (citando i lavori di C. Discepolo) che se è vero che le peggiori cose di una vita ci capitano anche con l'ascendente di rivoluzione in I Casa radix, è anche vero che quando abbiamo questa posizione astrologica potrebbe non accadere nulla di grave. Non so quante volte l'avrò ripetuto, ma noto che c'è ancora chi fa una grossa confusione. Evidentemente c'è chi si aspetta che una precisa posizione astrologica debba portare sempre la medesima cosa. No: spesso e volentieri la gravità di una situazione dipende dai transiti in corso. È ovvio che con transiti pericolosi come trigoni di Urano, Nettuno o Plutone all'ascendente possono creare grossi guai se avvengono contemporaneamente a una posizione di rivoluzione considerata negativa. Poi bisogna pure considerare la propria reattività ad alcune posizioni e ciò dipende dal proprio quadro astrologico: per Tizio Venere in 5^ porterà sempre un amore e per Caio invece porterà tanti video game se la sua principale attività fosse quella dei video giochi e non fosse capace di stringere relazioni. Secondo il mio parere bisogna smetterla di concepire l'astrologia in maniera deterministica. Nel 2016 l'ascendente di rivoluzione sarà in IV e non in I. È vero invece che in I Casa di rivoluzione avrai uno stellium e il Sole. Lo vedo abbastanza pericoloso, ma non grave, per i sentimenti visto che Venere agirà sulla 12^. Se per il tuo compleanno ti sposti molto più a ovest, verso gli USA, si potrebbe trovare una soluzione più accettabile perché potresti incentivare il transito di Plutone in trigono a se stesso.  

La foto sopra e il testo qui sotto sono di Francesca Musaio. Vietato usare il materiale presente su questo blog.


Quel sorriso di donna, cosi' materno, cosi' dolce e rassicurante. Mi sembrava di sentire il calore e l'energia del Sole sulla pelle, mi sembrava di correre sui prati, mi sembrava di toccare il cielo. Adesso guardo lo specchio e quel sorriso non c'è piu'. Osservo il Sole ed è come se morissi... Se tu mi sorridi io ti sorriderò; e anche se non dovessi sorridere mi sforzerò di regalarti il mio sorriso.

28 luglio 2015

Fare la cosa giusta.


Ciao Giuseppe,
la situazione con mia madre mi preoccupa molto, volevo chiederti un parere/consiglio dal punto di vista astrologico.

Ti espongo il fatto: 
(...) Quello solito di cui ti ho parlato tante volte di cui mia madre era/è innamorata (...) tra l'altro aveva anche sporto querela contro di lui per essere stata quasi aggredita. Recentemente lui è stato spostato per motivi di salute (...) da una sua amica.
L'altro venerdì quindi il (...) mia mamma lo ha raggiunto a (...) ed ha deciso di ricominciare la relazione con lui lasciando l'altro tizio (...). In tutto ciò le cose si complicano ulteriormente e a causa di ciò probabilmente la sua RSM consigliata da te per (...) salterà attivando così a fine agosto la sua normale RS. Quindi se rimarrà a (...) per il compleanno, alla luce dei fatti recenti, come vedi la situazione/cosa la aspetta? Vale la pena che io la aiuti a conquistare la RSM per (...) anche se ciò da parte mia costerebbe molto in termini di pazienza, fiducia ed energie? Meglio se smetto di aiutarla?
Cordiali saluti. 

Ciao! Riesco a rispondere solo ora, ma meglio tardi che mai. Ti avevo scritto privatamente e molto tempo fa che forse era meglio gettare la spugna poiché alle volte far vedere le cose in maniera logica non è la soluzione migliore per far capire qualcosa. Credo che questa tua domanda richieda due tipi di risposte: una data dalla mia esperienza in psicologia (seppur minima esperienza) e l'altra astrologica. 

Alla base dei nostri comportamenti ci sono meccanismi psicologici che sono un po' come una specie di "pilota automatico" che spinge a comportarsi in un certo modo nonostante si capisca bene che si sta sbagliando.  Capire e comprendere non significa farsi persuasi. Per esempio, il solito anonimo maniaco che non se lo filano nemmeno i cani randagi (con tutto il rispetto per questi poveri animali), non riesce a smettere di inviarmi commenti anonimi nonostante io non li legga più e glielo abbia detto miliardi di volte. Cosa fare? Spaccargli la testa? Forse un giorno lo farò, ma correrei il rischio di non trovarci niente e sarebbe solo tempo sprecato.  

La questione è che nell'immediato, il vantaggio di portare avanti quella relazione sentimentale è più importante degli svantaggi che si possono ottenere in futuro così come per quel deficiente è meglio scrivere anche se non lo leggo. Naturalmente non voglio paragonare quello squilibrato a tua madre: è indubbio che lei sia solo molto debole, mentre quell'altro è solo un poveraccio senza uno scopo nella vita che pur di non ammettere di essere squilibrato mi accusa di non accettare le sue "critiche". Mentre possiamo affermare che quello è un caso disperato che nemmeno il migliore degli psicologi potrebbe guarire, tua madre merita un trattamento diverso, merita l'opportunità di trovare una via d'uscita da quella situazione stagnante. Merita una via d'uscita perché non credo possa esservi cattiveria nei suoi intenti, cosa che invece emerge dai deliri dell'anonimo quando a tutti i costi vuole farsi ascoltare. Occorre un piano d'azione che non sia sempre lo stesso: spiegare i vantaggi e gli svantaggi può solo alimentare i suoi sensi di colpa e la sua frustrazione; aumenterebbero in conflitti interni quando comprende che tra quel che vuole e quel che deve fare non c'è coesione ma contraddizione. 

Questo non credo sia un buon metodo per aiutare tua madre. E allora qual è il metodo migliore? Io penso che sia quello di farsi aiutare da uno specialista ma solo se lei lo vuole. Tu puoi solo starle vicina empaticamente; cercare di capirla senza rimproverarla; offrirle un sorriso e farla aprire ogni volta che ne avrà bisogno: se non la giudicherai più, lei non si sentirà più forzata nel prendere decisioni spiacevoli e non cercherà di stare meglio per non deludere chi le sta accanto, ma lo farà davvero per se stessa. Tornando al povero anonimo cretino, quella è tutta un'altra storia: non importerebbe a nessuno di lui nemmeno se si arrampicasse nudo su di un grattacielo e si mettesse a cantare a squarciagola "Like a Virgin" di Madonna. E non sono cattivo quando sono così ironico: penso davvero che la sua inutilità sia pari a quella di un cubetto di ghiaccio in Alaska, o a quella di un bicchiere d'acqua versata nell'oceano. La rabbia non aiuta a sconfiggere quel folle e certo non aiuta nemmeno a superare il problema di tua madre. Ci vuole ingegno e saggezza. 

Quel giorno che tua madre ha compiuto quella scelta involutiva, Marte transitava in X Casa radix e in sestile al Sole radix: un tentativo di emanciparsi con le unghie e con i denti, ma a quanto pare non proprio proficuo. Anche nella RL Sole e Marte sono sulla cuspide della X Casa di rivoluzione. Dal suo punto di vista quella è stata una conquista. Ma l'ascendente di RL era in 12^ e sappiamo bene cosa comporta. Urano transitava in angolo di trigono a Venere radix e questo ha rappresentato una svolta, tant'è che ha lasciato il partner per quell'altro. Come vedi anche i trigoni possono essere cattivi. Mi dispiace perché quel transito poteva portare una svolta migliore, produttiva, positiva; ma è sempre l'essere umano a essere artefice del proprio destino e a gestire i transiti in modo costruttivo o meno. Con un livello di consapevolezza diverso quell'aspetto avrebbe portato qualcosa di molto meglio. Aveva Giove e Venere in 5^ oltre che Marte e Saturno in VII Casa di rivoluzione. La prossima ovviamente non l'aiuta. 

La foto e il testo in basso sono di Francesca Musaio. Vietato usare il materiale presente sui questo blog.

La solitudine? Non rappresenta una condizione fisica. La solitudine è una piccola finestra del cuore. Se il cuore è in tempesta si è costretti a chiuderla. Dalla finestra socchiusa mi raggiunge dolcemente un odore intenso: l'odore misto di mare e pioggia; e penso che si dovrà risvegliare il leone. 

26 luglio 2015

L'astrologia al vaglio della scienza. 1^ parte.


Premessa. 

Qualche professore e studioso potrebbe sentirsi autorizzato a negare la validità dell'astrologia partendo da alcune considerazioni, dimostrazioni, indizi. Parliamo di valutazioni che ovviamente sono in disaccordo con le mie e con quelle di molti altri. Siccome sono uno studioso e un ricercatore dalle capacità intellettive e culturali non inferiori a quelle di costoro (anche io mi occupo di scienza) posso provare a giudicare l'astrologia criticamente (spero) offrendo quel punto di vista "interno" che manca a chi non la pratica. Non parlo a voce di tutti gli astrologi perché nessuno mi ha eletto a difensore della categoria; e non parlo nemmeno da pluri-titolato visto che le mie competenze e conoscenze non sono ancora totalmente consolidate. Parlo a nome mio con la speranza che chi legge potrà farsi un'idea più realistica della mia materia.  

Chi dovrebbe giudicarla? Chi è di parte o chi non lo è? Sarebbe un po' come chiedersi se una critica alla psicologia clinica può essere effettuata da addetti ai lavori o da persone, che pur interessandosi di scienza, non sono psicologi clinici. Certo, il rischio di tirare l'acqua al proprio mulino esiste, così come esiste il problema opposto denominato effetto Pigmalione (e ne ho parlato già in passato); esiste la possibilità di acriticità sia da parte di chi sostiene un'idea e sia da parte di chi la nega; e c'è pure il pericolo di dire fesserie enormi quando non si conosce appieno una materia. Ma se si seguono alcune regole è possibile ridurre il più possibile gli errori del soggettivismo.

Per l'amor del cielo, una critica può essere pure costruttiva quando mette in luce un problema che necessita di essere prima o poi affrontato e risolto. Il problema deve essere però reale e non supposto: se per esempio la critica è quella che i segni dello zodiaco devono essere 13 perché le costellazioni eclittiche sono 13, allora parliamo di una critica ignorante fatta da chi non conosce la differenza tra zodiaco tropico e zodiaco siderale; una osservazione sciocca che mette in luce un problema che in effetti non esiste. Quelli del CICAP, da anni commettono sempre questo errore gravissimo e non si correggono mai così dimostrando che non interessa davvero essere critici sulla questione, ma interessa solo cercare un qualsiasi pretesto per mettere in luce la non validità dell'astrologia. Non trovo alcuna serietà in atteggiamenti del genere.    

Il CICAP non può, a mio parere, giudicare criticamente l'astrologia perché non sa nulla di essa: si limita solo a confermare o meno alcune previsioni (spesso fatte da persone che con l'astrologia vera e propria non c'entrano nulla), oppure a esporre il proprio parere su alcune statistiche. Si tratta di osservazioni che si traducono in opinioni diverse da quelle di altri studiosi. L'importante è sempre ricordare che in astrologia esiste qualcuno che capisce di scienza così come ce n'è qualcuno nel CICAP. Da entrambi i lati esiste ovviamente anche chi di scienza e ricerca non ci capisce nulla (gli amatori del CICAP che giocano a fare gli scienziati e gli amatori dell'astrologia che sono a digiuno totale delle minime regole di indagine sono un chiaro esempio di ciò che voglio dire). Quindi, il primo mito da sfatare è quello che l'astrologo sia una specie di stregone ignorante che si limita a leggere le posizioni planetarie e a darne una interpretazione, un po' come facevano gli antenati oracoli. In effetti una grandissima fetta di astrologi fa esattamente questo, ma io non posso considerarli miei colleghi. L'astrologo moderno fa molto di più di questo. Capirete che ritengono presuntuoso che qualcuno possa eleggersi a giudice per vagliare l'astrologia in maniera scientifica: i titoli non sono una ragione sufficiente per dare un "bollino" di validità all'astrologia: i titolati ce li abbiamo pure noi astrologi e non vedo per quale motivo quelli del CICAP dovrebbero valere di più, o per quale motivo dovremmo dare la soddisfazione di un confronto: sarebbe come al solito voler dare loro il "potere" di giudicare. Ma dove sta scritto? 

Se qualcuno ritiene più serie e attendibili le osservazioni di costoro, forse lo fa acriticamente, per una questione di gusti. Con questo articolo voglio dimostrare che è possibile osservare i fatti anche dalla prospettiva di altri studiosi di scienza, se solo ci si dimostra disponibili a voler capire come mai migliaia di persone continuano a credere nelle "sciocchezze" dell'astrologia. Attenzione a non cadere nel vizio di giudicare inaffidabile il parere di altri scienziati solo perché la loro vita sembra stramba o perché è ricca di idee bislacche: il grado di intelligenza e comprensione del mondo è indipendente dalle stranezze che taluno potrebbe manifestare: John Nash, premio Nobel, aveva grossi problemi psichici eppure nessuno può negare il suo genio nel campo della matematica.    

Fatta questa premessa cominciamo questa valutazione seria dell'astrologia per mezzo delle mie conoscenze scientifiche. 

L'astrologia al vaglio della scienza. 

Ogni ricercatore, quando si avvicina a un problema, è condizionato dalle sue conoscenze. Se nel mio impianto di regole per la lettura del mondo non ci sono quelle per comprendere l'astrologia, allora pretenderò da essa che mi dia risultati che in realtà non può dare. Questo è ingenuo e pregiudizievole perché ogni disciplina deve essere affrontata con il criterio giusto: possiamo pretendere mai da una Ferrari Testa Rossa che possa spiccare il volo? No. Chi ha detto mai che le Ferrari volano? E chi ha detto mai che dall'astrologia bisogna aspettarsi eventi che si ripetono perfettamente senza alcuna possibilità di variazione dalle attese? E in che misura la variazione dalle attese può indicare che in effetti le attese sono state deluse? Se si accetta che da A ne consegua necessariamente B, allora i detrattori dell'astrologia faranno sempre un grosso buco nell'acqua: applicheranno metodi di controllo che non vanno bene per valutare l'astrologia. E allora di quale vaglio scientifico parliamo? Parliamo di signori laureati che vogliono applicare il metodo sbagliato a una disciplina che richiede un approccio completamente diverso. 

Cerchiamo di fare il punto della situazione. Nella scienza ciò che conta è l'osservazione critica dei fatti. Vi deve essere per forza una disposizione ad accettare criticamente solo i fatti confermati dall'esperienza. Da quest'ultima alla fine si traggono le informazioni da confrontare con la ragione. Quando questi fatti sono prevedibili attraverso uno schema nomotetico, allora li abbiamo esplicati. Le regole devono essere coerenti, devono essere verificate; ma con Popper si è preferito falsificarle, cioè dimostrare che sono vere fino a prova contraria. Ma nelle scienze umane, non sempre è possibile una spiegazione causale; tuttalpiù ci si accontenta di individuare che almeno esiste una correlazione tra due fenomeni. La questione della falsificazione in qualche modo viene a cadere con le scienze umane e quindi ci si dispone di conseguenza. Perché non avviene lo stesso con l'astrologia? Io penso che il problema sia legato a un grosso fraintendimento: gli studiosi del CICAP e alcuni altri, partono dal presupposto errato che l'astrologia non sia una scienza umana come la psicologia, o la politologia o la sociologia. 

Nella stessa maniera, però, in cui facciamo convergere nella psicologia, altre materie che vanno dalla sociologia alle neuroscienze all'informatica, allo stesso modo anche l'astrologo moderno è attento alle informazioni provenienti dalle altre discipline, perché così come ogni altro sapere, è in continuo mutamento, in continua trasformazione a seconda delle teorie emergenti. 

La bibliografia completa è presente nella sezione apposita, colonna destra ultimo riquadro in basso. 

Il testo qui sotto è di Francesca Musaio. Vietato usare il materiale presente su questo blog.

"Lampi di vita che si trasformano in brividi che passeggiano allegramente nelle stradine antiche e deserte della colonna vertebrale. Poi incontrano il sangue, il custode del tempio. I brividi vogliono conoscere il cuore, il padrone del tempio; ma questi è stanco e vuole dormire. E le cellule? Impazziscono; sono le schiave del padrone. Vorrebbero conoscere quegli allegri brividi pagliacci perché sono stanchi di vedere il padrone così spento. Gli ormoni in tutto questo se la spassano, cantano, suonano, rockettano e se ne fottono." 

23 luglio 2015

Saturno in Sagittario


Cosa sta succedendo? In Italia il movimento cinque stelle in una campagna martellante sulla legalità mette in evidenza, grazie alla propaganda di alcuni deputati, come i partiti siano in realtà un ricettacolo di indagati dalla magistratura. La dura falce di Saturno non transige quando si parla di moralità se è nel segno del Sagittario e infatti questo periodo storico sembra proprio contrassegnato dalla necessità di dare dignità alla morale, senza mezzi termini, usando toni duri e severi. Lo stesso pianeta indica le privazioni, i sacrifici, i problemi diplomatici tra terre straniere, ma anche una seria analisi del fenomeno. Tra guerre (che ci sono sempre state) e immigrazione (che cresce sempre di più) Saturno pone la necessità di creare confini, limiti. È indubbio che chiunque nasce sotto questa configurazione porterà con se questo problema generazionale e reagirà, agli eventi futuri, attraverso questo "marchio". Tempo fa scrissi un articolo sul disagio generazionale legato alla problematica dei rapporti di coppia relativamente a chi fosse nato con Plutone in Bilancia, e alcuni astrologi si espressero sfavorevolmente rispetto a quello che avevo scritto. Lo fecero nella maniera a loro consona, ossia di nascosto, come potete leggere a questo link:
 http://alramiastrologo.blogspot.it/2013/04/i-serpenti-in-astrologia.html

Sia bene inteso che la libertà d'espressione è cosa lecita se nel pieno rispetto delle idee altrui. Sento particolarmente forte il tema della moralità (anche e soprattutto in ambito astrologico) poiché appartengo a uno dei segni più "perbenisti" e moralisti dello zodiaco: proprio il Sagittario. È naturale allora che questo transito possa in qualche modo scatenare in me l'indignazione su quanto accade all'interno dei partiti politici qui in Italia ma anche su tantissime altre tematiche Sagittariane.

Qualcuno potrebbe offendersi che si dia a Saturno il peso di influire sui comportamenti, e per questo potrebbe capricciosamente schierarsi contro quest'astrologia giudiziaria, rifiutarla partendo da considerazioni personali del tutto arbitrarie. Dimenticherebbe, però, il ruolo della luce solare nell'insorgenza dei problemi depressivi o dei cicli di lunazione se rapportati alle malattie mentali così come messo in evidenza in alcune ricerche. Quindi, un qualche peso sulle influenze planetarie è opportuno e pure sensato accordarlo, anche se le energie in gioco, in questo caso, non necessariamente sono di tipo astrologico. 

Siamo "figli" delle potenziali espressioni planetarie e ne è prova il fatto che ognuno conserva il "seme" di quella potenzialità esprimendola nel proprio modo personale, ma sempre in sintonia con quelle che la società di quel tempo ha "impresso". Non conta se in pratica sia Saturno a creare l'effetto o se piuttosto sia la società a rispecchiarsi nelle energie Saturnine; quel che conta è che si possa in qualche modo tracciare un parallelismo tra i fatti e quanto sappiamo esprime un pianeta in un dato segno; operazione che non è chiara, evidentemente, a chi non ha condiviso le mie affermazioni. Non condivisa perché appunto non capita. 

Ma come sappiamo, l'astrologia è capacità di legare i fatti, di creare collegamenti analogici anche se esiste il rischio di forzare un po' troppo la mano creando accostamenti che spesso e volentieri non trovano alcuna corrispondenza con i fatti concreti. 

Più che mai questo potrebbe essere il periodo più propizio a creare ancora più distanza tra i sostenitori dei diversi saperi astrologici esattamente come accade in parlamento tra sostenitori dei diversi partiti politici. Oppure questo biennio potrebbe portare a una lettura più logica e "scientifica" dell'astrologia, convogliando lo studioso verso approcci più rigorosi: tutto ciò che è fede potrebbe essere un ostacolo o essere affrontato con maggiore spirito critico.  Data questa prospettiva non vedo in Saturno esclusivamente il "demone" portatore di sofferenza, ma anche la possibilità di attuare quel rigore che forse, oggi più che mai, è utile all'uomo che ha perso il contatto con la sua anima. 

La foto in alto e il testo qui sotto sono di Francesca Musaio. Vietato usare il materiale presente su questo blog. 

Aria fresca porta attraverso la finestra quell'odore magico di terre lontane. Nel frattempo desideri innocenti martellano l' animo mio e magari lo trovo 
nel deserto quel lampo di vita.
Che bello sarebbe rotolarsi nella sabbia scrutati con invidia dalla Luna; due esseri che sanno cosa vuol dire raggiungere l' anima nel vero amplesso della vita e poi perdersi nel sogno e ascendere verso nuovi mondi.

22 luglio 2015

Un bilancio sui miei studi astrologi


Avrò cominciato a studiare l'astrologia a Novembre del 1997, non ricordo bene. Quel che so è che questo studio mi ha regalato una direzione nella vita. Sono passati molti anni da allora e sebbene non sia il mio compleanno e nemmeno l'anniversario dell'inizio dei miei studi astrologici ho deciso lo stesso di scrivere un mio bilancio su questo percorso a mio parere straordinario, perché mi sento in vena di confessioni.

All'epoca leggevo qualsiasi testo astrologico potesse capitarmi sotto tiro: la libreria Arethusa a due passi dall'università "Palazzo Nuovo" di Torino forniva una grandissima possibilità di scelta e piano piano ho acquistato tutti i testi disponibili. Il mio atteggiamento era ancora acritico, acerbo, ingenuo, infantile: leggevo tutto accettandolo pedissequamente e mi pare di averlo già scritto più volte in passato. Ora le cose stanno assai diversamente perché l'esperienza mi ha insegnato cosa funziona e cosa no, quale atteggiamento è utile per non incorrere in errori di valutazione: la scienza, la ricerca, la statistica, l'osservazione, il rigore, lo studio dei testi di cui ha bisogno un ricercatore o uno scienziato. In questi lunghi anni ho imparato molte cose del mondo astrologico anche a caro prezzo. 

In passato capitavano confronti con alcuni utenti di internet ma io non sapevo che erano maestri già da prima che io nascessi. Di conseguenza potevo risultare presuntuoso se mi permettevo di correggerli. Invece ero solo molto ingenuo e per questo pensavo di scrivere a semplici amatori. L'unico vero maestro per me era Ciro Discepolo e gli autori degli altri libri che avevo studiato. Non avevo mai sentito parlare di altri maestri e nemmeno del CIDA o di altre scuole. Non esisteva ancora Facebook, io non avevo ancora un PC e sapevo ancora troppo poco del mondo del web. 

Ho imparato che alle volte occorre tacere anche se si è nel giusto, se non si vuole scatenare una guerra che poi durerà per sempre. 
Ho imparato inoltre che è meglio evitare di dare spiegazioni a chi proprio non le vuole, ed è meglio evitare completamente chi vuole provocare o chi vuole convincermi che sono in errore. La mia ingenuità e la voglia di mostrare le mie ragioni, hanno rallentato molto la mia crescita astrologica e hanno provocato anche ferite nell'orgoglio, nemici che tramano nell'anonimato, la preclusione da alcuni ambienti e il sostegno di altri colleghi.

Tuttavia il mio percorso è stato avvantaggiato proprio dallo studio di testi che potessero affiancare quelli astrologici: questi mi hanno permesso di fare la differenza. I maggiori risultati astrologici, le migliori occasioni di crescita personale, sono giunte in corrispondenza di anni astrologici studiati a tavolino per mezzo del calcolo delle rivoluzioni solari mirate. 

Durante questo periodo è aumentata notevolmente la mia notorietà (anche nei circoli del CICAP); ma pare che questa mia professionalità metta in soggezione: alcuni mi contattano col timore di essere giudicati da chi non crede nell'astrologia e quindi preferiscono leggermi senza interagire. Altri pensano di scocciarmi, e tanti altri invece rinunciano alla lettura dei miei testi che sono troppo ostici e preferiscono orientarsi verso un'astrologia più semplice e comprensibile pur nutrendo stima nei miei riguardi. 

Sono aumentati i miei studenti, quelli che riconoscono in me competenza ed esperienza; ma poi ci sono pure alcuni principianti che si comportano come se fossi anche io uno di loro (esattamente come facevo io tanti anni fa). Sebbene appartenga alla scuola di Astrologia Attiva del maestro Ciro Discepolo, (su moltissimi punti ritengo egli sia una "mente superiore e irraggiungibile") sviluppo tematiche dettate da interessi personali che di fatto mi rendono diverso dal mio maestro, pur riconoscendo valore inestimabile alle sue opere. Qualcuno ha pensato facessi propaganda mentre sostenevo semplicemente un metodo funzionante e molto incompreso, guadagnandomi la possibilità di riflettere sempre di più sulla validità del metodo a partire dalle critiche ricevute. 

Insomma oggi, nel bene e nel male, sono conosciuto in tutti gli ambienti astrologici; popolare grazie a radio e televisione ma soprattutto stimato per l'originalità dei miei lavori e per l'impegno e l'amore che trasuda dai miei scritti. Ho alle spalle una pubblicazione astrologica discretamente apprezzata sempre a causa dei contenuti troppo difficili da recepire per alcuni utenti, nonostante abbia scelto di organizzare il lavoro per renderlo fruibile al maggior numero di persone. Nonostante l'ostracismo di alcuni (che potrebbe ridurre la possibilità di acquisto del mio testo) nessun collega ha esposto critiche al mio lavoro dopo averlo letto. 

All'attivo ho decine e decine di consultanti affezionati da anni che confermano la qualità del mio operato o richiedono chiarimenti lì dove qualcosa sembra "non quadrare". Ovviamente, più aumenta la mia popolarità e più aumentano le occasioni per parlare male del sottoscritto: qualcuno per esempio disse che ho un "io ipertrofico" eppure non mi sono mai spacciato per maestro a differenza di costoro. Come Socrate, più so, e più so di non sapere, dunque so abbastanza da poter pensare di esser sulla strada giusta. 

In questi anni ho notato l'ascesa di alcuni astrologi e la cosa mi ha fatto molto riflettere: nonostante i contenuti siano davvero di bassa qualità riescono a riscuotere un successo maggiore del mio perché puntano verso la semplicità oroscopica o perché sfruttano il fascino del misticismo e dell'esoterico, tematiche più facili da affrontare rispetto a quelle legate alla scienza e quindi più abbordabili anche da chi non ama studiare. Non nascondo il mio disappunto e un pizzico d'invidia per chi con un minimo sforzo ma una buona "penna" riesce a collezionare l'approvazione di molti lettori, e persino di altri colleghi pronti a regalare collaborazioni e convegni. Per questo posso concludere che i miei sforzi non sono ancora pienamente ricompensati nonostante il supporto delle rivoluzioni solari mirate che nel loro piccolo hanno aiutato moltissimo la mia ascesa professionale. Purtroppo ho scelto di sviluppare un'astrologia più complicata che potrebbe catalizzare solo l'attenzione degli utenti più studiosi, addentrati nell'astrologia ma non tanto da entrare in competizione col sottoscritto.  

Propositi per i prossimi tre anni.
Sicuramente pubblicherò un manuale di astrologia che raccoglie le mie osservazioni e quelle di alcuni miei colleghi e allievi, ma che propone una visione dell'astrologia a partire dalle sue origini. Una preparazione seria (e non millantata) in antropologia, storia, biologia, psicologia, epistemologia, renderà il mio lavoro unico nel genere. 
La laurea in psicologia sarà un'ulteriore credenziale per favorire la pubblicazione e per aumentare la mia credibilità al vasto pubblico che sicuramente crescerà sempre di più, ma sempre proporzionalmente al mio quadro astrologico che non permette sconti né salti di qualità "regalati", ma solo dura lotta e traguardi raggiunti con estrema lentezza; mete raggiungibili anche grazie alle rivoluzioni solari mirate. Aumenteranno le mie apparizioni in TV ma mi aspetto lo stesso un'affluenza minore rispetto ad altri colleghi, sempre a ragione del mio fare astrologia in maniera seria. Mi propongo di fondare un'associazione indipendente dai miei studi astrologici e che avrà come scopo l'assistenza psicologica. Inoltre partirà il progetto delle mie lezioni astrologiche per la formazione di astrologi a cui sto già lavorando da poco più di un mese. 


 Ciao Rami mi chiamo V. ti ho chiesto un consulto circa 3 anni fa e siccome ti ho visto molto preparato... Da allora come avevi previsto ho passato anni difficili! Io sono nata a Cetraro e ho passato l'ultimo compleanno a (...) e trascorrerò il mio prossimo compleanno sempre a (...) Sono nata il (...). Volevo chiederti sono bloccata lavorativamente e sentimentalmente dal 2012, ti chiedo vedi nei prossimi anni a venire un anno in cui io possa quanto meno avere una relazione sentimentale? Quest'anno mi sono innamorata di una persona che non ha corrisposto il mio interesse. Lavorativamente invece faccio un passo avanti e cinque indietro! Capisco come mi hai sempre detto che il mio tema natale è difficile e che dal 2012 avrei trascorso alcuni anni difficili; ma io mi chiedo a grandi linee vedi un anno in cui possa io vedere un po' di luce? Io non ho soldi per poter fare rivoluzioni solari e quindi purtroppo mi devo attenere a quello che sono le rivoluzioni base! Grazie mille per l'interessamento!

Io penso che le rivoluzioni solari non siano l'unico modo per andare avanti poiché ci sono persone che ne fanno benissimo a meno e riescono ad ottenere comunque grandi cose. Se questo è vero lo è perché essi hanno un tema natale che si presta a meglio sopportare le ostilità e i problemi della vita. Persone che faticano e arrancano dovrebbero praticare le rivoluzioni solari mirate per risollevarsi; e persone che già nascono "sotto una buona stella" invece potrebbero ottenere ancora più vantaggi. 

La logica che sta sotto non è che le rivoluzioni solari mirate siano una panacea, ma che promettono opportunità esattamente come la rivoluzione solare calcolata per il luogo di nascita. Esattamente come Venere in 5^ nella rivoluzione solare base può tradire le aspettative, lo stesso accade per una rivoluzione solare mirata. Chi dice che la rivoluzione solare mirata non funziona dovrebbe dire che anche le rivoluzioni solari calcolate per il luogo di nascita non funzionano in quanto, appunto, con certe posizioni ci aspetteremmo alcuni eventi che non accadono. Ma un conto è che non accade quello che ci aspettiamo e un conto è affermare che la rivoluzione solare non ha funzionato. Bisognerebbe riconoscere quali sono le possibilità di espressione di un pianeta prima di giungere a conclusioni affrettate. 

Questa è una dura lezione che dovrebbero imparare i detrattori di questa branca astrologica; ma non credo che un nemico sia interessato a imparare qualcosa che possa spingerlo a capire ciò che fraintende. A che serve (per esempio) fare una rivoluzione solare per favorire l'amore se tanto poi la relazione fallisce ugualmente? Questo per alcuni significa che la rivoluzione solare mirata non ha funzionato ed è sufficiente per archiviare il caso. Ne ho scritto molte volte sino alla nausea e penso che debba praticare le rivoluzioni solari mirate solo chi ha capito veramente a cosa servono.  

La gente crede sia la soluzione ai propri problemi e certe volte lo è; ma occorre anche altro: occorre che il soggetto sia capace di approfittare delle buone posizioni di rivoluzione che gli capitano restando a casa e al contempo sia capace di affrontare quelle dure. Come si fa? Ci vuole coraggio, ci vuole ottimismo, ci vuole intelligenza: una volta un tipo ebbe Venere (nella rivoluzione solare di base) in posizione favorevole per l'amore e si lasciò sfuggire un'occasione straordinaria. La rivoluzione solare indica cosa facciamo di certe energie e non ci racconta in se per se degli eventi che stanno sotto a ciò.

Non serve a nulla una rivoluzione solare mirata se poi non ci si mette del proprio, se si aspetta che le cose accadano da sole. Allora il mio consiglio è quello di imparare a sfruttare le buone occasioni, imparare a riconoscerle senza perdere tempo a rincorrere vecchie abitudini o persone deludenti che hanno dato già prova di non valere abbastanza per la nostra vita. 

Insomma, ci vuole uno psicologo che aiuti il soggetto a emanciparsi ogni volta che ne esiste l'opportunità e questo sarà il mio lavoro subito dopo la laurea. Trovare la propria strada ridurrebbe di molto le nostre frustrazioni e penso che chi perda per esempio il suo tempo a scrivere commenti anonimi in realtà sia uno "sfigato" con la vita povera, un poveraccio senza una meta da raggiungere, o una persona che si fa distrarre facilmente dalle idee degli altri perché evidentemente non ha un vero progetto da seguire e coltivare: insomma una persona senza carattere.  Mi dispiace per loro ad essere sincero perché non avere una meta fa star male e fa commettere un sacco di sciocchezze. 

È un po' come chi fuma: può avere tanti buoni propositi, comprendere cosa guadagnerebbe se riuscisse a smettere, ma non lo fa perché evidentemente i vantaggi non sono ritenuti abbastanza positivi rispetto al piacere che la sigaretta può dare. Chi è senza una meta si aggrappa a cose inutili come scrivere commenti anonimi oppure fumare, oppure non riuscire a fare tesoro delle opportunità a causa di continue distrazioni. Ci vuole organizzazione, forza di volontà, costanza, abnegazione e sono tutte cose che si raggiungono quando si capisce davvero quel che si vuole fare per stare bene. Tutto il resto sono solo compensazioni alle proprie frustrazioni.

Tu hai Urano congiunto al Sole in posizione dominante: sei in carne ed ossa la possibilità di rivoluzionare la tua vita più di chiunque altro. Le possibilità di svolta, di cambiare vita, di cambiare pelle, di ricominciare da capo, sono tantissime. Per questo io non mi preoccuperei se mai riuscirai a cambiare la tua vita: sicuramente accadrà; soprattutto a te che hai la testa rivolta all'idea perenne del cambiamento. Bisogna solo ordinare le idee anche se ciò sembra uno scoglio insormontabile. Adesso Saturno transita in 12^ casa su molti punti sensibili del tuo quadro astrologico e ciò significa che ci saranno ancora ostacoli per qualche tempo, giusto quello che occorre per portare alla luce nodi da sciogliere. Qualcosa di meglio possiamo averla dopo il tuo prossimo compleanno sia a livello affettivo e sia a livello professionale. Una svolta, un cambiamento, anche solo nel tuo stile di vita è perfettamente possibile grazie al transito di Urano in trigono all'ascendente, al Sole e in trigono a Urano radix. Aria di rivoluzione insomma. 


La foto in alto e il testo qui in basso sono di Francesca Musaio. Vietato usare il materiale presente su questo blog. 

Tante cose...
Vedo attraverso i rapporti umani, la tv i giornali, che tutti tendono alla materialità dell'esistenza. Tutto ciò che è visibile, moda, bellezza, divertimento: valori effimeri che soddisfano al momento; tanto è vero che le mode cambiano in continuazione. 
L'innovazione, cioè loro, i ricchi, investono sulla nostra insicurezza e sanno di fare colpo perché la stragrande maggioranza delle persone è insicura e si nasconde dietro a cose sciocche. Ecco il consumismo... Cosa accade? Che l'anima, ciò che vuole l'anima, non ne rimane niente, zero. Ci si dimentica delle emozioni, dell'armonia con la natura.
Siamo come foglie sospese nel cielo, siamo leggeri ma il vento ci sposta qua e là e ci manovra come vuole lui. Il vento è il mondo, l'albero è la nostra anima.  Se solo riuscissimo a sfuggire al vento...

15 luglio 2015

La nostra intelligenza


Ho scritto molte volte che la finalità dell'essere umano è l'interazione, la socializzazione, che esiste una predisposizione innata a cercare di creare legami e a comunicare, cosa che, come ho scritto nei precedenti articoli, si palesa persino attraverso il pianto del bambino appena nato. Ma questo è sufficiente per spiegare i comportamenti umani e lo sviluppo della nostra intelligenza? Gli scambi sociali ci permettono di creare relazioni ma se non avessimo la facoltà di interpretare le intenzioni e le emozioni delle persone, tutti i nostri contatti risulterebbero vani: cos'è un legame se non si ha la facoltà di comprendere i bisogni dell'altro, che questo è diverso da noi e che esiste una rappresentazione mentale di questa diversità? Esistono quindi alcune competenze per lo sviluppo delle nostre capacità come per esempio quella esposta dalla teoria della mente in cui si afferma che progressivamente riusciremo ad avere sempre di più la consapevolezza del nostro mondo interno che spesso non collima con quello di chi sta affianco a noi. Tuttavia questo non spiegherebbe il motivo per cui le persone affette da autismo non solo hanno problemi legati all'aspetto sociale dell'esistenza ma hanno difficoltà ad abbandonare certi schemi di comportamento molto rigidi: essi permettono addirittura di sviluppare delle capacità fuori dal comune. A qualcuno di voi sarà capitato di guardare il film "Rain Man" interpretato da Dustin Hoffman e Tom Cruise. Il primo interpreta cinematograficamente le problematiche di una persona affetta da autismo che non sa nemmeno allaccarsi le scarpe ma ha sviluppato una capacità mnemonica impressionante e una poderosa capacità di calcolo matematico. Il problema è che questa competenza risulta essere applicata meccanicamente in contesti spesso privi di utilità e che manca la capacità di integrare ciò in maniera coerente al resto delle aree della propria vita. Sappiamo che non esiste una sola intelligenza come affermava Piajet nelle sue teorie cognitiviste; ma esistono diversi domini di competenze che attraverso il dono della sintesi (emisfero destro) saremo capaci di coordinare per svolgere le nostre attività quotidiane. Se saremo in grado di coordinare le informazioni allora potremo anche pianificare strategie per gli eventi futuri, cosa che manca completamente a chi è affetto da patologie dello spettro autistico (Autismo, DPS NAS e Asperger).  In pratica, il dono dell'intelligenza sta nella capacità di integrare tra loro i diversi domini cognitivi in maniera coerente per mezzo della sintesi. 
Io penso che la modalità di lettura del TN debba permetterci di riuscire a integrare i diversi domini di competenza dati dai pianeti nei segni e nelle Case. Forse sono proprio gli aspetti astrologici che in qualche modo ci permettono di comprendere come cerchiamo di far collimare tra loro le diverse aree dell'esistenza, senza fossilizzarsi esclusivamente sullo studio di Mercurio(pianeta accostato alla nostra intelligenza). Le capacità dell'uomo dovranno essere considerate nel loro insieme e per questo non è sufficiente parlare della congiunzione tra Mercurio e Saturno di Einstein senza considerare il peso del suo Sole in X Casa o la sua Luna nel Sagittario e nel 6° campo. 


Ciao Giuseppe, 
prima di tutto grazie per l'attività svolta su questo blog.
Vorrei farti, se possibile, un paio di domande.
La prima è una domanda generale sulla sinastria: se due soggetti hanno un punteggio di coppia alto e inoltre hanno buoni pianeti dell'uno nelle case dell'altro (ad esempio, venere e sole nella quinta casa del partner, ascendente in settima casa del partner ) la loro sinastria sbaglio o vale ben di più di un'altra che abbia sì un punteggio alto, ma senza gli elementi sopra citati?
La seconda domanda riguarda il mio tema natale: con tanta fatica e tanto impegno mi sono laureato in Ingegneria Meccanica, secondo te andrebbe bene per me un lavoro di progettazione ad esempio nel campo delle macchine agricole? (mi è sempre piaciuto il lavoro in campagna, mezzi agricoli compresi)
Inoltre come hobby pratico sport (arrampicata, kung fu, allenamento personale giornaliero) anche perché mi piace avere un fisico in forma e suono la chitarra in un gruppo: pensi che siano attività adeguate per me?
Grazie ancora, S.
Sì, la tua deduzione è logica e sensata, ma nonostante abbia scritto un libro sull'argomento che cerca di porre rimedio alle lacune che ho trovato in alcuni testi che ho studiato, (a mio avviso non funziona per niente il tema integrato o quello dei mid point), io credo ci sia ancora tanto da scoprire. Per esempio un mio studente ha intuito che oltre ai "segni di destino" contemplati da Discepolo potremmo essere attratti maggiormente da soggetti con Case astrologiche in quadratura, congiunzione, opposizione con la nostra Casa solare. È tutto da verificare e da dimostrare naturalmente nonostante io abbia fiducia nella sua intuizione; ma non credo nemmeno sia la tessera definitiva allo studio delle compatibilità di coppia e che ci sia ancora dell'altro. Sono certo che non bisogna dare uno sguardo al passato ma occorre volgere lo sguardo a nuovi sistemi di indagine. 
Assolutamente sì per tutto il resto delle tue domande: un sì convinto per la tua indole da progettatore dato che hai uno stellium in 11^ Casa. Sì anche allo sport per via del tuo Marte in I Casa. Diciamo che sei tra quei pochi fortunati che ha trovato la propria strada. Ora occorre solo capire se questa Italia ti potrà dare la possibilità di vivere dignitosamente. Come affermava Tolomeo già nel 137 d.C. dobbiamo dare la priorità a fattori astrologici che riguardano i fenomeni sociali e solo dopo possiamo dare uno sguardo al nostro TN. 

La foto sopra e il testo qui sotto sono di Francesca Musaio. Vietato usare il materiale di questo blog.
"Non cerco mai di migliorarmi o di imparare qualcosa, rimango esattamente come sono. Non sono una che impara, sono una che evita. Non ho voglia di imparare, mi sento perfettamente normale nel mio mondo pazzo; non voglio diventare come gli altri". 


14 luglio 2015

Sviluppo e zodiaco


È severamente vietato usare il materiale presente su questo blog e nell'eventualità che si vogliano usare le mie intuizioni/osservazioni per i propri lavori, sarà necessario citare le fonti o il mio nome, ma facendo espressa richiesta.
Uno dei meriti di Piajet è quello di aver stabilito numericamente e qualitativamente le fasi dello sviluppo del bambino e non in maniera arbitraria, ma partendo dall’osservazione dei suoi figli, argomenti poi verificati attraverso le osservazioni di altri studiosi della psicologia infantile. Il fatto che possa esistere uno sviluppo fisico e psicologico del bambino dal momento del parto sino all’adolescenza, mi spinge a credere che occorre dare uno sguardo all’evoluzione dell’individuo anche oltre quella fascia di età. Lo sviluppo di certe competenze (quelle legate al ragionamento astratto, o alle capacità di relazione, o quelle emotive per fare solo alcuni esempi) a mio parere dura tutta la vita e pone in evidenza il fatto che non siamo mai uguali a prima pur conservando quel “marchio” che in qualche modo ci caratterizza. Così come l’andare a gattoni è un precursore del camminare in posizione eretta, così, il soggetto caratterizzato per esempio dal segno del Sagittario, in ogni fase della sua vita manifesterà in modo diverso quel che significa essere del Sagittario. Il segno solare, l’ascendente, Le Case, i pianeti e gli aspetti angolari tra questi, sono “contenitori di potenzialità” che funzionano in maniera più ricca e articolata a seconda dello stadio di sviluppo e delle esperienze della nostra vita. E sì, perché lo sviluppo non ha senso se preso a se stante da un contesto in cui avviene e degli stimoli che occorrono per metterlo in atto.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli stadi che Piajet assegna ai bambini nelle diverse fasce d’età. Quello senso-motorio è il primo e comincia a svilupparsi ancor prima che il bambino possa uscire dal ventre materno. Egli infatti è capace di percepire qualcosa del mondo in cui vive e che presto verrà completamente stravolto dalla nascita, momento in cui il bambino, posizionandosi con la testa in basso, cerca di farsi strada per vedere la luce. La testa è dunque il principio mediante cui il bambino sceglie di cominciare il suo percorso sulla terra e questo non può che ricordare l’ascendente, punto di levata del Sole, analogicamente legato al segno dell’Ariete, che è associato anatomicamente alla testa.
Durante la fase senso-motoria il bambino non è ancora in grado di riconoscere il viso della madre perché l’apparato visivo non è ancora funzionante al 100%. Tuttavia è in gradi di riconoscerne la voce già ascoltata durante il periodo della gestazione. Ha già preferenze verso i gusti forti e dolci come quello del seno materno. Non sa ancora coordinare i movimenti del corpo e reagisce più che altro a stimoli di tipo fisiologico. Progressivamente sarà capace di avere il controllo dei movimenti della testa, successivamente del tronco, sarà capace di rimanere seduto da solo senza un sostegno e alla fine sarà capace di camminare. È in questa fase che abbiamo un’acquisizione esponenziale delle competenze utili a divenire un individuo autosufficiente. La sua motricità è ancora grossolana nei primissimi anni di vita, data dall’applicazione di schemi che dapprincipio sono il frutto della sperimentazione dei movimenti ma che poi verranno interiorizzati.
La seconda fase è quella detta pre-operatoria (ai 2 ai 7 anni) dove vi è l’acquisizione del linguaggio, della scrittura, della lettura. Questa è una fase importante perché il bambino comincia ad apprendere anche sulla base dell’imitazione e questo significa che comincia a uscire dalla fase I^ 12^ Casa ed entra nell’11^ che riguarda gli appoggi e le protezioni: si esce dalla fase di egocentrismo radicale per prendere consapevolezza dell’altro, e che quest’ultimo è strumentale ai nostri bisogni, l’amico con cui potremo condividere i nostri giochi.
Nella terza fase detta stadio operatorio concreto (7 11 anni) il bambino è capace di rappresentarsi le idee delle altre persone, è capace di fare i primi pensieri ipotetici deduttivi, ormai non ha più bisogno del sostegno della madre ed è indipendente. La fase legata all’emancipazione offerta dalla X^ Casa è ormai superata. Si è persa parte della rigidità di pensiero a favore di una maggiore flessibilità che poi sarà più o meno evidente a seconda delle particolari inclinazioni del bambino.  
Nella quarta e ultima fase detta stadio operatorio formale, il bambino vive la fase dell’adolescenza: è capace di ragionamenti ipotetici deduttivi, sa farsi un’idea di quel che pensano gli altri e delle diverse soluzioni possibili per ogni (o quasi) tipo di problema. Con l’adolescenza cominciano le crisi, le trasformazioni importanti a livello ormonale ed emotivo. Eccoci nel settore dell’8^ casa che più fra tutti rappresenta le crisi e le trasformazioni analogicamente legate allo Scorpione.
Nulla ci vieta di prendere in considerazione fasi ulteriori di sviluppo successive all’adolescenza. Un Sagittario di tre anni capirete che è molto diverso da uno di 15, da uno di 40 e da uno di 80. Capire questo ci permette di considerare ogni elemento astrologico in chiave evolutiva. Questo significa non solo sapere che si cresce costantemente, ma che è possibile modificarsi e svilupparsi pur rimanendo “fedeli” alle caratteristiche astrologiche a cui apparteniamo.
Vorrei precisare, a conclusione di questo mio articolo, che le associazioni tra fasi dello sviluppo e Case astrologiche sono collegamenti a carattere di analogia e pertanto non hanno la pretesa di dimostrare che esiste per davvero una relazione fisica tra loro. Possiamo dire, invece, che il mio obiettivo è quello di aiutare il lettore a comprendere le fasi dello sviluppo attraverso l’ausilio dei significati delle Case astrologiche e viceversa.

Il materiale bibliografico per la stesura dell'articolo è presente come al solito nell'apposita sezione posta a destra, ultimo riquadro in basso. 

La foto in alto e il testo qui sotto sono di Francesca Musaio. Vietato l'uso di tutto il materiale presente su questo blog. 

"E saremo io e te al centro dell' universo uniti da un abbraccio lunare e allora graffiami il cuore, scalfisci la mia anima, io non ho paura. Voglio fuggire, voglio un' isola tutta per me, voglio un selvaggio che sia come me, voglio solo cose straordinarie. Letture di filosofia per dare un senso alla parola uomo e per chiedere perché! Levatevi la maschera: basta con il Carnevale. Non avrò timore del tempo e dello spazio né del giudizio altrui. In questo sta il mio egoismo". 

Lo sviluppo delle emozioni


Abbiamo già affrontato questo tema dal punto di vista neuroscientifico ma non abbiamo invece toccato le fasi dello sviluppo emotivo secondo le teorie della psicologia. Vorrei ricordare che questi articoli traggono spunto dallo studio di testi specializzati e servono a supportare gli studi astrologici. Tutta la bibliografia è presente nell'apposita sezione nella colonna a destra, nell'ultimo riquadro. È per me importante fornire il materiale bibliografico per soddisfare la necessità di quei lettore che non si accontentano della semplice lettura di un articolo ma che vogliono del materiale di qualità estratto da fonti autorevoli e specializzate. Infatti sempre più l'astrologo moderno parla di argomenti che in realtà non conosce. Un'astrologia di qualità è data da uno studio di qualità.

Lo sviluppo delle emozioni.

La psicologia dello sviluppo dispone di due teorie fondamentali relativamente a questo argomento. Analizziamole una alla volta:
TEORIA DIFFERENZIALE:
Esistono delle emozioni fondamentali sin dalla nascita e si esprimono sin dai primi anni di vita attivando precisi circuiti neurali. Successivamente abbiamo una specializzazione delle emozioni in varianti più complesse come la rabbia e la paura che secondo Izard comparirebbero dopo la deambulazione, quando il bambino comincia a riconoscere i pericoli presenti lungo il suo percorso. 

TEORIA DELLA DIFFERENZIAZIONE:
Sroufe parla invece di tre fasi la cui prima si manifesta attraverso un'eccitazione indifferenziata, più legata ad aspetti fisiologici. Il bambino non è ancora capace di comprendere le situazioni e pertanto non può reagire significativamente agli stimoli. La seconda invece riguarda l'insorgenza di precursori verso tre mesi di vita. Il bambino comincia a comprendere il mondo attorno a lui ma non è ancora capace di reagire istintivamente a certe situazioni che per il momento necessitano di un'analisi. Per esempio, se al bambino vengono bloccate le braccia, solo dopo un po' sente il peso della costrizione e reagisce col pianto. Quindi la reazione insorge dopo un po' dallo stimolo. Inoltre viene coinvolto l'intero corpo attraverso movimenti paralleli allo stato d'animo precursore della vera emozione che solo nei mesi successivi diverrà un emozione vera e propria. 
La terza fase, a partire dai sei mesi, la reazione è più immediata e viene scatenata dal significato specifico dell'evento che viene considerato positivo o negativo, minaccioso o favorevole. 

È dal secondo anno di vita che le emozioni assumo un valore più importante poiché sono legate al processo di relazione tra sé e il mondo esterno. Si tratta di un processo che diverrà sempre più fine negli anni a venire e a seconda degli stimoli che il bambino riceve dall'ambiente. 

La consapevolezza di sé dunque porta alle famose emozioni esposte: l'imbarazzo quando siamo di fronte a persone che il bambino non conosce; l'invidia e la gelosia quando non riceve abbastanza attenzioni; l'empatia quando comincia a comprendere gli stati d'animo delle persone, quando nutre simpatia per qualcuno.

Questa fase apre lo sviluppo delle emozioni autocoscienti, auto-valutative, come l'orgoglio, cioè il piacere che ne scaturisce dall'approvazione dei genitori quando si è svolto bene un compito; o il senso di colpa quando invece si è commesso un errore e in qualche modo sono deterrenti a non ripetere più lo stesso atteggiamento/comportamento.

 Il processo più importante però è quello regolativo delle emozioni: il bambino comincia a sperimentare la consapevolezza del fatto che può decidere di reagire in modo specifico a circostanze specifiche. Dapprima saranno i genitori a regolare lo stato del bambino per esempio portandolo alla calma se è eccitato o impaurito; Avremo precoci forme di autoregolazione delle emozioni quando per esempio il bambino, per mantenere la calma, sputa un boccone che non gli piace oppure quando per calmarsi cerca il seno materno. 

Vediamo ora nel dettaglio le fasi dello sviluppo delle emozioni sin dal momento della nascita. 
A due mesi e mezzo reagiscono alle espressioni del viso della madre; a tre mesi il bambino avverte disagio ai visi immobili; a 10 mesi il bambino è influenzato dalla madre per l'interazione con gli oggetti mentre a un anno circa il bambino usa le persone come riferimento per orientarsi sul tipo di emozione da attuare su di stimoli che non riesce bene a interpretare.

Durante la fase prescolare quindi dai tre anni in poi, i bambini conoscono i nomi delle emozioni fondamentali, felice, triste, arrabbiato, spaventato e li sanno accoppiare a specifiche circostanze. 

A quattro anni invece abbiamo lo sviluppo del TOM di cui abbiamo parlato qualche giorno fa: le emozioni non sono solo legate a fatti esterni ma sono interpretare a seconda delle credenze interiori che sono venute a crearsi per mezzo dell'abitudine.
In questo caso anche l'uso del linguaggio diviene determinante per l'autoregolazione; infatti  comunicare e saper dare un nome alle proprie emozioni permette la possibilità di essere compresi e quindi trovare un conforto o una soluzione per ritornare alla situazione di quiete, o semplicemente per condividerla con i propri cari o con gli amichetti.

In tutto questo discorso è importante il peso della cultura. Immaginate un po' il disagio di tutte quelle donne che in epoche in cui bisognava mantenere un certo decoro non potevano esprimersi. Questo spesso era fonte di crisi isteriche e ancora oggi, chi viene frenato nella manifestazione delle proprie emozioni può vivere nella frustrazione con conseguenti problemi nella sfera delle relazioni. Esistono dunque delle regole che la società e la cultura insegna per poter manifestare le emozioni e quali devono essere espresse a seconda delle diverse circostanze. 

Impariamo così per esempio a nascondere la delusione, a ingannare mostrando un espressione del volto diversa da quella che sarebbe naturalmente valida esporre; oppure esiste ne la massimizzazione delle emozioni per catturare maggiormente l'attenzione (vedi per esempio crisi isteriche di donne represse, ma lo stesso principio è applicabile anche agli uomini).

Nello studio dell'astrologia tutto questo è importante perché mette in evidenza il fatto che la capacità di manifestare le proprie emozioni può essere soddisfatta o frustrata dal mondo esterno e che questo poi potrà portare a un atteggiamento positivo o negativo nelle diverse situazioni. Un determinato aspetto astrologico non ha sempre la stessa radice in termini di eventi. Attraverso lo studio degli aspetti astrologici, delle Case, dei segni, attraverso la lettura del tema natale potremmo persino comprendere i motivi di una certa frustrazione o di un dato temperamento; ma secondo il mio parere bisogna essere cauti nei giudizi e con le conclusioni poiché spesso si potrebbe attribuire una ragione sbagliata a certi comportamenti. Infatti alcuni colleghi si sono cimentati in questa pratica e hanno fallito. Ciò non significa che non sia possibile raggiungere lo scopo; ma penso che le variabili in gioco siano così tante che con le stesse posizioni possiamo trovare ventagli di possibilità e non cause precise. Questo a mio modesto parere. 


 Caro Giuseppe ti seguo ormai da circa 4 anni , con te ho fatto consulti sia privati che sul web e mi congratulo per la tua serietà e professionalità. Seguo infatti anche i tuoi articoli sempre molto interessanti e approfonditi. A ridosso del mio compleanno ti chiedo come vedi  l'anno a venire. Ho passato tanti anni veramnete brutti tra lutti, gravi malattie, problemi sul lavoro e vita sentimentale negativa o completamente nulla come ormai lo è da più di due anni. Ho faticato e fatico sempre tanto per ottenere anche minimi risultati e mi sento sempre più abbattuta. Non pensavo mai che tante avversità tutte insieme e contemporaneamente fossero state possibili! Cosa mi suggerisci e consigli? Si romperà la solitudine? Grazie infinite per il tuo preziosissimo aiuto.
F.


Ho dato una controllata all'anno in corso e non mi meraviglio di quel che mi racconti dato che sei titolare della brutta accoppiata Marte-Saturno in 6^ casa di rivoluzione. A molte persone consiglio di partire mentre ho notato che altri non risultano minimamente scalfiti dai transiti dissonanti e dalle brutte rivoluzioni solari mirate perché sono avvantaggiate da un TN ottimo. C'è chi invece deve fare più fatica per stare bene, io in primis. Questo anno astrologico che sta per cominciare hai Giove perfettamente incollato sull'ascendente che è un toccasana per recuperare un morale più alto. Non mi piace tutto il resto che non promette grandi passi in avanti: Marte in 12^ e Sole in I sono pesanti. Urano transita sul DS radix e potrebbe portare un amore. Non ricordo se sei single o hai una relazione; ma Venere in 12^ casa di certo non ti aiuta a vivere i sentimenti in maniera tranquilla. Giove transiterà sul Sole, Luna, Urano, Plutone e questa è una occasione speciale per ottenere dei risultati favorevoli. Per questo sarebbe opportuno tu partissi. Approfitta di questa opportunità!


La foto in alto e il testo qui in basso sono di Francesca Musaio. Vietato l'uso del materiale presente su questo blog.

"A grande velocità su una strada inesistente che conosci solo tu; ed è la strada della tua felicità anche se là fuori è come un film in bianco e nero.
Nel mio cuore il Sole è ancora giallo, il mare è sempre verde, il mio amore rosso di passione: emozioni psichedeliche. Cosa c'è di più bello? Dimentica il mondo, ma non dimenticare te stesso, ti si scioglie il cuore e ritorni bambino.
L’ errore è abbandonare quel bimbo che è dentro di noi, l' errore è far morire di solitudine la nostra tenerezza per dare spazio alla materialità, all'apparenza, al potere, all'invidia. E il tempo passa... Credo che qualcuno un giorno cambierà la mia esistenza. Ti amo!"