Finalmente ecco a voi la video-intervista. La collega Amata Gioviale mi ha fatto alcune domande per conversare sul tema "Astrologia e Religione". Nel mare delle opinioni personali possiamo trovare un sentire comune che faccia vincere tutti insieme anzicché creare schieramenti? L'astrologia vera, oggi purtroppo morente, potrebbe subire l'ennesimo colpo di grazia? Oppure sarà come l'araba fenice che risorge dalle sue ceneri?
Abbiamo parlato di etica, spiritualità e identità, stelle del cuore, riflessioni dell'anima.
Questa intervista nasce a causa del fatto che l'anno scorso, con grande stupore ho scoperto che un collega stava portando avanti una petizione per assegnare all'astrologia lo status di religione. Si può essere d'accordo oppure no, naturalmente.
Ciro Discepolo anni addietro aveva già "tuonato" circa la morte dell'astrologia, scrivendo "requiem for astrology" un libro denuncia nei confronti dello stato in cui oggi versa questa mia amata materia, non solo a causa della diffusione sempre più massiva degli oroscopi, ma anche a causa di un disagio interiore sempre più forte che spinge ad avvicinarsi con più insistenza verso qualcosa di aleatorio.
La situazione sta peggiorando? Ora, non è importante stabilire i motivi per cui io, come Discepolo, vorrei un'astrologia laica, anche perché le mie argomentazioni sono contestabili come quelle di qualsiasi altro.
Il problema di cui vorrei parlare è a monte e riguarda la mancanza di dialogo. Vorrei solo porre alcune domande, perché ho tanti dubbi...
Condividete il più possibile e ragionate con coscienza, umanità, generosità.