CONSIGLI PER GLI ASTROLOGI SPIRITUALI
Siamo davvero stanchi di una astrologia indimostrabile. Siamo stanchi di filosofie spicciole e logiche sbagliate per giustificare le proprie credenze spirituali. Se vuoi giustificare le tue credenze e mettere vera serietà in ciò che fai, non puoi inventarti più opinioni personali sull'Astrologia e sulla tua fede, non puoi usare più la tua logica personale pensando sia valida. Se non studi seriamente è solo Ego il tuo. Perché prima o poi lo trovi chi ha veramente studiato il pensiero critico. Se sei una persona etica dovrai adeguarti e dovrai imparare a ragionare con intelligenza. Spiritualità è anche innalzare il poprio livello di coscienza e questo significa anche imparare a ragionare correttamente. Come si fa?
Vediamo...
Se dici che una certa configurazione astrologica ti fa provare un certo sentire, ma non usi un metodo per verificarlo, stai facendo un errore di causa: confondi la suggestione con un effetto reale.
È come quando ci si emoziona davanti a un tramonto: l’emozione è vera, ma non è il tramonto che ti ha trasformato, sei tu che gli hai dato quel significato. Lo stesso vale per un’eclissi o per un transito: l’esperienza interiore c’è, ma non prova che il fenomeno esterno ne sia la causa.
Quello che descrivi, quindi, non è astrologia e nemmeno psicologia: è un modo di parlare di spiritualità usando un linguaggio psicologico molto superficiale, che rende tutto vago e impossibile da verificare. Così si finisce per confondere il vissuto personale con un fenomeno oggettivo, e questa confusione è proprio ciò che toglie dignità all’astrologia.
Se si fanno affermazioni di effetto o si vogliono fare previsioni, la replicabilità, il metodo e la verifica sono imprescindibili. Altrimenti quel che resta è solo suggestione, non evidenza.
Un vissuto soggettivo può essere reale per chi lo prova, ma non prova che una configurazione celeste abbia causato quel vissuto; per dimostrare causa/effetto servono ipotesi misurabili, dati e replicabilità.
Se vuoi attribuire effetti oggettivi o fare previsioni, servono metodo, misure e replicabilità. Senza questo, ciò che chiami “effetto astrologico” è suggestione spirituale mascherata da linguaggio psicologico.
Vademecum per distinguere l’astrologia seria dalla superstizione
1. Prima di tutto: logica.
Studia bias cognitivi e fallacie logiche. Ti serviranno per capire se l’ipotesi che stai valutando ha senso oppure no.
Esempio: “Mercurio retrogrado porta intoppi”. Falso a priori, perché gli intoppi capitano a tutti, sempre, in qualunque momento. Se non lo capisci cambia mestiere, cambia hobby. Mi dispiace, ma se non riesci a capire una cosa così semplice come puoi addirittura affrontare temi complessi come quelli della spiritualità e dell'astrologia? Non ci sono scuse.
2. Distingui il vissuto soggettivo dal fenomeno oggettivo.
Esempio: Emozionarti durante un’eclissi è reale, ma non prova che l’eclissi ti abbia trasformato. È la tua attribuzione di significato, non l’effetto dell’evento celeste. Non ci sono scuse.
3. Cerca la replicabilità.
Un’affermazione astrologica ha valore solo se può essere verificata più volte, con criteri chiari. Se non è replicabile, non è astrologia ma suggestione. Non ci sono scuse.
4. Evita il linguaggio psicologico spicciolo.
Parlare di “energie” o di “sentire” come se fossero prove non aggiunge nulla. È solo fascinazione spirituale travestita da astrologia. Non ci sono scuse.
5. Mantieni la distinzione tra fede e metodo.
Se vuoi fare spiritualità, fallo apertamente. Ma se parli di astrologia, serve metodo, verifica e coerenza logica. Non ci sono scuse.
Piccolo vademecum pratico (come devono procedere davvero quelli che vogliono fare previsioni credibili)
Definisci un’ipotesi falsificabile. (es. “durante l’eclissi X la media dell’ansia in un campione Y aumenta di Z punti entro 48 ore”). Non ci sono scuse.
Operazionalizza le variabili. Spiega come misuri “ansia”, “trasformazione”, ecc. (scale, questionari validati, indicatori comportamentali). Non ci sono scuse.
Usa controllo e campioni adeguati. Confronti, randomizzazione quando possibile, dimensione campionaria che permetta test statistici. Non ci sono scuse.
Replica e rendi il metodo pubblico. Pubblica il protocollo così altri possono ripetere e verificare. Non ci sono scuse.
Accettare il valore simbolico è legittimo, ma pretendere effetti oggettivi senza metodo è un errore logico e metodologico — e questo è esattamente il punto nodale per difendere la dignità dell’astrologia.