05 agosto 2014

Astrologia, genetica e il tema del concepimento.

Quest'oggi parliamo di un tema molto interessante: l'astrologia in relazione al patrimonio genetico. Anche in questo caso le fonti da cui attingo queste informazioni sono visionabili nell'apposita sezione  bibliografica in basso sulla colonna di destra.  
Sarò sintetico e non troppo complesso per favorire la comprensione anche a chi non ha le competenze linguistiche e tecniche.

Questo articolo nasce dopo un confronto con Antonio Montanelli, astrologo con cui spesso interagisco all'interno del mio gruppo di ricerca. 

L'idea di alcuni è che attraverso il tema del concepimento sia possibile avere altre indicazioni sulle caratteristiche di ogni soggetto. La tradizione classica usa fantasiosi sistemi di calcolo che in verità non permettono di giungere a stabilire l'esatto momento del concepimento. Pertanto ogni affermazione risulta basarsi su qualcosa che non esiste: una data fittizia corrisponde a dati che non possono essere presi in considerazione e quindi a responsi inaffidabili. Inoltre, quando si procede al calcolo di un tema elettivo di un'azienda per esempio, non si calcola il momento in cui è venuta in mente l'idea di fondarla, ma si calcola solo il momento in cui è nata a tutti gli effetti. Di conseguenza, non avrebbe senso analizzare il tema di qualcosa che ancora non è nato ma che è in incubazione, come appunto un bambino. La cosa potrebbe essere definitivamente chiusa qui, eppure c'è chi continua a usare ancora certi metodi e a redigere responsi utilizzando il tema di concepimento.
Ammettendo per assurdo che si possa giungere a stabilire il momento preciso del concepimento, non sappiamo come andrebbe letto il relativo grafico astrologico: infatti, se non è possibile calcolare il momento esatto del concepimento, non è possibile nemmeno sapere a priori come interpretare il grafico relativo: è sufficiente considerare le dominanti come di consueto si fa nell'oroscopo elettivo? Visto che siamo in tema di fantasie, potrei pure ipotizzare che l'analisi della dominante potrebbe fornire indicazioni sullo sviluppo del feto. Alcuni pensano che il tema del concepimento possa dare indicazioni a proposito della propria anima, ma qui parliamo di aleatorio e indimostrabile: si scende nelle questioni di fede e si perde di vista l'aspetto pratico della cosa. Sia ben inteso che ognuno può fantasticare quanto vuole, ma a patto che sia cosciente che si tratta solo di questo. 

Dato che il tema del concepimento manca totalmente di un riscontro empirico, proprio perché non può essere calcolato, non ha senso soffermarsi a parlarne. Ciò che ha senso nell'identificazione delle caratteristiche di ogni individuo, è la componente genetica, quella astrologica al momento della nascita e quella legata all'esperienza quotidiana. 

Dal punto di vista genetico, noi disponiamo di una sequenza di cromosomi che determina la produzione di proteine che a loro volta sono responsabili della formazione di connessioni neuronali. In parole povere, nasciamo con una precisa sequenza genetica, ma solo nei primi anni di vita alcuni geni si attivano per favorire i collegamenti tra le diverse parti del cervello. Il cervello è compost da diverse parti collegate tra loro, e ogni parte è costituita da neuroni. Questi sono formati da un corpo con alle estremità una serie di terminazioni chiamate dendriti. Ogni neurone possiede degli assoni, cioè dei ponti che collegano ogni neurone all'altro. Questi ponti terminano con le sinapsi che sono come degli imbuti da cui esce il segnale elettrico trasmesso. 

Diciamo che i geni producono delle proteine ed esse costruiscono i circuiti preferenziali con cui generalmente funziona il cervello. L'esperienza può fortificare questi circuiti preferenziali: si formano nuove sinapsi e il segnale elettrico può giungere più velocemente. Inoltre l'esperienza stessa può fortificare gli assoni stessi attraverso la produzione di mielina che è una specie di guaina che li riveste. 

Bisogna sapere che gli assoni sono come specie di fili elettrici dotati di carica elettrica propria. Più la copertura mielinica è densa e più è facile che il segnale elettrico viaggi velocemente. Il bello è che l'esperienza può portare alla formazione di nuove sinapsi, nuovi assoni e quindi a nuovi circuiti preferenziali: questo significa che l'esperienza modifica il funzionamento delle molecole dei geni. In parole povere, l'esperienza produce costanti modifiche nel cervello. Questi percorsi preferenziali indicano una risposta di un certo tipo a uno stimolo di un certo tipo; e anche questo può essere trasmesso alle generazioni successive per mezzo dell'ereditarietà genetica.

Nel mezzo di questi due elementi possiamo collocare la componente astrologica: alcuni caratteri genetici possono essere descritti astrologicamente, ma con la mediazione dell'esperienza. In sostanza il grafico astrologico indica a livello simbolico quello che è il risultato della costante relazione tra patrimonio genetico ed esperienza. Pertanto la componente astrologica, ossia ogni posizione planetaria e zodiacale, assume un senso specifico solo se si prendono in considerazione questi due elementi. Nel caso di un trauma post natale per esempio, alcune connessioni sinaptiche possono scomparire e crearsi invece percorsi alternativi che si auto-alimentano e si rinforzano attraverso le esperienze successive. Diciamo che il cervello non funziona più per come è stato programmato perché il trauma ha cambiato alcuni collegamenti. Il Tema astrologico allora può indicare il tipo di risposta a quel determinato trauma. 

Il patrimonio genetico viene trasmesso al momento del concepimento, mentre il patrimonio astrologico viene trasmesso al momento della nascita: il bambino dovrebbe acquisire un proprio campo elettromagnetico "sintonizzandosi" con quello offerto dal cosmo visto in un determinato momento da un determinato luogo. Dato che genetica e astrologia sono cose diverse, il bambino che nasce ha in se due patrimoni ereditari: uno genetico e uno astrologico. Il soggetto generalmente presenta alcuni elementi astrologici simili a quelli dei propri genitori, ma spesso essi sono più frutto del caso e non di una vera e propria trasmissione ereditaria. Gli elementi ereditari significativi, secondo ricerche statistiche, sono pochi davvero. Le probabilità che l'ereditarietà astrologica venga meno, aumenta se il soggetto nasce con parto indotto, pilotato, e quindi in maniera non naturale.
L'ereditarietà astrale è data dal presupposto che il bambino senta di voler nascere nel momento in cui le condizioni cosmiche sono simili a quelle dei genitori o dei nonni. Esistono variabili che non consentono al bambino di nascere sempre nel momento cosmico più affine a quello dei parenti stretti. Le variabili in gioco possono essere relative a problemi genetici del piccolo stesso, della mamma, a fattori esterni legati allo stress, oppure a patologie, cosa che può influire sul feto. Questo comporta il fatto che il nascituro conservi il patrimonio genetico dei propri famigliari e non quello astrologico. Dal punto di vista pratico,  il soggetto presenterebbe tratti comuni a quelli dei genitori, ossia risposte simili in condizioni tipiche; ma anche risposte diverse ad altre condizioni, se prendiamo invece la componente astrologica.