C'è un astrologo che invece di studiare e parlare di astrologia critica la mia potenza sessuale: come se questo c'entrasse qualcosa con lo studio, come se fosse una notizia talmente importante da farne un articolo. Potrebbe interessare a qualcuno questa presunta impotenza? A lui si. E glielo lasciamo dire. Gli lasciamo immaginare tutto quello che vuole. Così, con lui l'astrologia si riduce alle mie performance sessuali e con questo credo che siamo veramente arrivati alla frutta. Già immagino la rivista "Nature" o "Science" occuparsi di questa notizia e farne un caso nazionale, materia di studio per laureandi in biologia, medicina, psicologia. La cosa mi diverte un mondo: in effetti se Al Rami ci sa fare o meno a letto è notizia che potrebbe interessare a tutte le mie fan. Dunque siete tutte avvisate: se volete un vero uomo (umanoide o quello che sia) c'è questo astrologo qui che vi aspetta a braccia (rachitiche) aperte.
Mi è venuta una bella idea: scriverò dell'amore platonico omosessuale che questo tizio nutre nei miei confronti (mi cita sempre con la scusa del diritto di critica, e ora che parla dei miei attributi capisco il nesso...) nel mio prossimo romanzo che intitolerò " casa Vianello in astrologia". Non mancherà il solito " Che noia, che barba!" che io indirizzerò al sedicente astrologo quando mi citerà nuovamente, e che lui indirizzerà a me insoddisfatto delle mie prestazioni sessuali. Naturalmente un romanzo realistico se non fosse per il fatto che sono eterosessuale e che quindi, purtroppo non posso soddisfare le sue curiosità. Mi spiace. Non so, forse questo comporterà altri dieci anni di critiche, magari mi terrà il broncio e mi farà dispettucci; ma dovrebbe cominciare a farsene una ragione: il mio cuore è per il mondo femminile e ovviamente per l'astrologia.
Mentre cerco di tirare giù qualche riga per questo "Oscar Mondadori", vi invito a comprare il più umile e banale "Non sarà una bolla di sapone": un romanzo sulla vita, sul nostro personale modo di restare a galla per non essere schiacciati dal destino.
Ora vado a fare una bella visita urologica oltre che psicologica per comprendere come mai ho questi disturbi sessuali. Probabilmente dipenderà dal fatto che non riesco ad aprire il mio cuore a questo sedicente astrologo. Forse, quando ci riuscirò, accadrà che le mie performance sessuali torneranno a essere come quelle di un diciottenne, sano, robusto e nel pieno dell'energia ed esuberanza fisica. Ormai, alla veneranda età di trentasei anni le energie mi stanno abbandonando: sento che il tempo della mia virilità è giunto al capolinea e che devo affrettarmi a concludere tutte le mie fantasie più segrete prima che sia troppo tardi. Vi terrò aggiornati sui possibili sviluppi della vicenda, naturalmente contattando tutti gli organi di stampa e televisioni nazionali e internazionali.