Molte volte mi è stato chiesto di rispondere a questa domanda: il mio lui è giunto nella mia vita perché era un incontro del destino?
Nessuno può rispondere a questa domanda perché nessuno può dire se esiste un destino già scritto. Io penso che il destino non sia scritto da nessuna parte perché altrimenti ogni posizione astrologica si manifesterebbe solo in un modo specifico. E invece sappiamo che ogni fattore astrologico si manifesta in più modi. Infatti se ogni corpo celeste, ogni segno zodiacale è un archetipo, allora dobbiamo accettare pure che sia un universo denso di innumerevoli espressioni, perché l'archetipo, infatti, è proprio questo. Per cui, se si decide di usare la parola incontro karmico si dovrebbe rinunciare alla parola archetipo e viceversa.
Inoltre, se usiamo la parola "incontro karmico" mischiamo la fede con l'astrologia. Chi non crede nella reincarnazione ha torto e chi ci crede ha ragione? Non si può sapere. E allora perché fondare un'astrologia sulla base di una fede? A qualcuno affascina di più.
A me non affascina per niente. Anzi, mi irrita maledettamente. E non perché manco di spiritualità. Non posso garantire a un consultante che si realizzerà un certo evento, figuriamoci se posso garantirgli che in una vita passata era qualcun altro o che l'incontro con Tizio sia a causa del karma.
Certo che è causa del karma, ma se ragioniamo sul suo significato in maniera diversa: karma significa azione. Qualcuno dirà che l'ho scritto già altre volte. Ma più lo scriverò e più sarà facile che la gente possa trovare questo materiale. Se si scrivono centinaia e centinaia di documenti tutti uguali è più facile che siano meglio indicizzati dai motori di ricerca.
Ora ragioniamo: karma significa azione e non destino. Il "destino" semmai è il frutto di certe azioni. Ma sarebbe assai ingenuo supporre che da tale azione dipende un certo destino: la legge di causa ed è effetto non è valida per gli esseri viventi perché essi sono governati da leggi più complesse (guarda QUI) perché esiste un elemento sottovalutato che si chiama autoregolazione. Ma siccome milioni di volte è stato ripetuto che l'uomo risponde alle leggi di causa ed effetto, sarà difficilissimo convincere la gente che le cose stanno in maniera diversa.
Karma significa che qualsiasi cosa faccio o non faccio è causa di qualcosa e causato da qualcos'altro. Ma con precisione io non posso sapere né da cosa è causato e né che cosa causerà, sia a livello psicologico e sia a livello di fatti concreti. Se io dico con certezza che tale fenomeno causerà una determinata cosa ed è causata da qualcosa di preciso, allora pecco di arroganza e presunzione: o lo dico perché ci credo per fede, o perché l'astrologia è una scienza esatta. E l'astrologia non è una scienza esatta. Non è nemmeno una fede ma può essere usata con un atteggiamento religioso. E allora cosa spinge certi astrologi a dare per vero il tema della predestinazione? Io credo che sia una convinzione aprioristica e nulla di più. È una questione di gusti e non credo che la logica c'entri qualcosa.
Magari qualcuno ha centrato qualche previsione e questo gli avrà fatto pensare che tutto è scritto con precisione. In ogni caso, se si parla di sinastria, di rapporti di coppia, sappiamo che ogni incontro è karmico: se abbiamo ereditato un certo debito karmico da una vita passata, sarà anche vero che ogni situazione sarà causata da quella vita precedente. Ma questo è insostenibile perché ogni azione che svolgo in questo momento sarà la causa di qualcosa prima o poi. Quindi è ragionevole supporre che la compagna che ho trovato oggi sia causa di una mia azione compiuta anni fa o solo un mese fa. Nessuno può dirlo. Però qualcuno direbbe che facendo gli opportuni calcoli, cioè incrociando i rispettivi nodi lunari, incrociando altri punti astrologici, risulterà se si tratta di un incontro karmico, così come lo si intende in genere, oppure se si tratta di un incontro casuale.
Ma la dimostrazione che ciò che dice la sinastria karmica corrisponde a verità non la possiamo avere. Possiamo avvertire la sensazione che sia vero, sentirlo dentro; ma questo di per sé non dimostra nulla. Se poi vogliamo dare retta alle nostre sensazioni perché quelle non si sbagliano, beh, sarei assolutamente sbalordito da tutta questa sicurezza. In ogni caso non vi sarebbe alcuna prova.
Ma ammettendo per assurdo che una certa astrologia possa dare indicazioni su un amore karmico, cioè ereditato da una vita passata, a cosa servirebbe? Qualcuno direbbe che si tratta di un nodo da sciogliere. Anche questo è fede perché non esiste una ragione né una dimostrazione che ciò sia realmente così. Ma certi astrologi vivono di questa certezza e noi li lasciamo essere certi. Io non me la sentirei di comunicare una cosa del genere: sono troppo onesto per dare per vero qualcosa di cui non vi è prova. Che ogni Sagittario abbia un carattere simile lo possiamo verificare immediatamente; ma che Tizio e Caia si sono già incontrati in un'altra vita, questo è indimostrabile, a meno che non si dia per vero il resoconto di qualcuno, che ovviamente non ci assicura della sua buona fede.
Ma ammettiamo per assurdo pure che dobbiamo sciogliere un nodo cruciale della nostra esistenza. Chi ci dice che anche altre relazioni non siano giunte per lo stesso motivo? E chi ci dice che il nodo da sciogliere sia proprio quello contemplato dall'astrologia karmica? Sempre la fede. Non c'è verso: o si ha fede o nulla.
Qualcuno userebbe un'escamotage per dimostrare che in effetti è possibile sapere se è vero o no che il nodo da sciogliere sia proprio quello contemplato dall'astrologia karmica: usando affermazioni legate al concetto di evoluzione è possibile toccare tasti che possono coincidere con quel che in effetti occorre fare. Ma ragioniamoci sopra: ognuno di noi a dire il vero ha più nodi da sciogliere lungo il corso della propria vita, perché molto c'è da apprendere e molto c'è da superare. Perciò se dicessimo che dobbiamo risolvere un conflitto a causa del lavoro, o della famiglia, o dell'amore, o di un lutto, faremmo sempre centro perché ognuno di noi ha tutti questi nodi da sciogliere. La stessa cosa si fa quando si usa Chirone.
Io credo di esser abbastanza furbo da non cascare nel tranello. Ecco: quando si fa quel tipo di astrologia psicologica si cade sempre in piedi e perciò ci si illude di aver fatto centro. Ma siccome fare queste riflessioni consta del fatto che viene a cadere tutto il castello di sabbia che si è costruito, e dato che nessuno vorrebbe vedere cadere per terra il proprio castello di certezze, ecco che subentra l'istinto di difesa e di autoconservazione.
Allora ci si inventa qualcosa per giustificare le cose: giacché esisterebbe una legge universale della corrispondenza tra ciò che c'è sopra e ciò che c'è in noi, è chiaro che per forza ci deve essere una corrispondenza tra ciò che dicono le posizioni karmiche e i fatti. Ma spesso ci si scorda di dire che non è detto che tutte le posizioni contemplate dall'astrologia devono per forza trovare corrispondenza con i fatti. Altrimenti questo significherebbe che dovremmo trovare corrispondenza in qualsiasi elemento astrologico volessimo inventarci. Ed è chiaro che a forza di ragionamenti analogici prima o poi qualche corrispondenza la si trova. Il che direbbe che siamo stati bravi a trovare una corrispondenza e non che questa esiste veramente.
Insomma, voglio dire, che a furia di ragionarci sopra prima o poi troviamo quello che vogliamo trovare. Perché? Perché il mondo è soggetto a interpretazione e ognuno può interpretarlo come vuole pensando di aver trovato una certa regolarità; e la trova perché è facile trovare qualsiasi cosa quando si tratta di questioni psicologiche. Possibile che sia così difficile da capire?
In conclusione, parlare di sinastria karmica significa:
1)credere in una religione
2)credere in qualcosa che non si può dimostrare
3)credere che solo certi incontri descritti dal tema karmico possono sciogliere certi nodi
4)credere che tutti quei rapporti importantissimi che troviamo lungo il nostro cammino, ma che non mostrano i segni di un incontro karmico non siano utili per sciogliere nodi
5)credere che i nodi da sciogliere siano quelli dati dal tema karmico e non altri
6)credere che se incontriamo una persona che ci fa soffrire è perché dobbiamo scontare un debito karmico accumulato in altre vite.
Io non credo nemmeno a una di queste cose. Credo invece che: i nodi da sciogliere siano molti e che sia necessario usare l'approccio psicologico professionale per capire quali siano realmente. Credo che nulla è già scritto, nulla è segnato ma tutto serve per crescere. Ogni relazione di coppia è karmica perché è causa di qualcosa e causerò altro. Ma è karmica nella misura in cui si includono anche le regole della biologia per trattare il tema dell'essere vivente.
P.S.: Con questo articolo non voglio denigrare l'astrologia karmica. Ho grande rispetto per questa tradizione millenaria e rispetto per chi la pratica. Ho voluto solamente spiegare i motivi per cui io non la seguo. Con ciò non voglio dire che sono talmente esperto in astrologia karmica da aver voluto escluderla dai miei studi; ma solo che ciò che ho letto in tanti anni di pratica mi ha convinto sempre più a scegliere un'altra strada.
Magari qualcuno ha centrato qualche previsione e questo gli avrà fatto pensare che tutto è scritto con precisione. In ogni caso, se si parla di sinastria, di rapporti di coppia, sappiamo che ogni incontro è karmico: se abbiamo ereditato un certo debito karmico da una vita passata, sarà anche vero che ogni situazione sarà causata da quella vita precedente. Ma questo è insostenibile perché ogni azione che svolgo in questo momento sarà la causa di qualcosa prima o poi. Quindi è ragionevole supporre che la compagna che ho trovato oggi sia causa di una mia azione compiuta anni fa o solo un mese fa. Nessuno può dirlo. Però qualcuno direbbe che facendo gli opportuni calcoli, cioè incrociando i rispettivi nodi lunari, incrociando altri punti astrologici, risulterà se si tratta di un incontro karmico, così come lo si intende in genere, oppure se si tratta di un incontro casuale.
Ma la dimostrazione che ciò che dice la sinastria karmica corrisponde a verità non la possiamo avere. Possiamo avvertire la sensazione che sia vero, sentirlo dentro; ma questo di per sé non dimostra nulla. Se poi vogliamo dare retta alle nostre sensazioni perché quelle non si sbagliano, beh, sarei assolutamente sbalordito da tutta questa sicurezza. In ogni caso non vi sarebbe alcuna prova.
Ma ammettendo per assurdo che una certa astrologia possa dare indicazioni su un amore karmico, cioè ereditato da una vita passata, a cosa servirebbe? Qualcuno direbbe che si tratta di un nodo da sciogliere. Anche questo è fede perché non esiste una ragione né una dimostrazione che ciò sia realmente così. Ma certi astrologi vivono di questa certezza e noi li lasciamo essere certi. Io non me la sentirei di comunicare una cosa del genere: sono troppo onesto per dare per vero qualcosa di cui non vi è prova. Che ogni Sagittario abbia un carattere simile lo possiamo verificare immediatamente; ma che Tizio e Caia si sono già incontrati in un'altra vita, questo è indimostrabile, a meno che non si dia per vero il resoconto di qualcuno, che ovviamente non ci assicura della sua buona fede.
Ma ammettiamo per assurdo pure che dobbiamo sciogliere un nodo cruciale della nostra esistenza. Chi ci dice che anche altre relazioni non siano giunte per lo stesso motivo? E chi ci dice che il nodo da sciogliere sia proprio quello contemplato dall'astrologia karmica? Sempre la fede. Non c'è verso: o si ha fede o nulla.
Qualcuno userebbe un'escamotage per dimostrare che in effetti è possibile sapere se è vero o no che il nodo da sciogliere sia proprio quello contemplato dall'astrologia karmica: usando affermazioni legate al concetto di evoluzione è possibile toccare tasti che possono coincidere con quel che in effetti occorre fare. Ma ragioniamoci sopra: ognuno di noi a dire il vero ha più nodi da sciogliere lungo il corso della propria vita, perché molto c'è da apprendere e molto c'è da superare. Perciò se dicessimo che dobbiamo risolvere un conflitto a causa del lavoro, o della famiglia, o dell'amore, o di un lutto, faremmo sempre centro perché ognuno di noi ha tutti questi nodi da sciogliere. La stessa cosa si fa quando si usa Chirone.
Io credo di esser abbastanza furbo da non cascare nel tranello. Ecco: quando si fa quel tipo di astrologia psicologica si cade sempre in piedi e perciò ci si illude di aver fatto centro. Ma siccome fare queste riflessioni consta del fatto che viene a cadere tutto il castello di sabbia che si è costruito, e dato che nessuno vorrebbe vedere cadere per terra il proprio castello di certezze, ecco che subentra l'istinto di difesa e di autoconservazione.
Allora ci si inventa qualcosa per giustificare le cose: giacché esisterebbe una legge universale della corrispondenza tra ciò che c'è sopra e ciò che c'è in noi, è chiaro che per forza ci deve essere una corrispondenza tra ciò che dicono le posizioni karmiche e i fatti. Ma spesso ci si scorda di dire che non è detto che tutte le posizioni contemplate dall'astrologia devono per forza trovare corrispondenza con i fatti. Altrimenti questo significherebbe che dovremmo trovare corrispondenza in qualsiasi elemento astrologico volessimo inventarci. Ed è chiaro che a forza di ragionamenti analogici prima o poi qualche corrispondenza la si trova. Il che direbbe che siamo stati bravi a trovare una corrispondenza e non che questa esiste veramente.
Insomma, voglio dire, che a furia di ragionarci sopra prima o poi troviamo quello che vogliamo trovare. Perché? Perché il mondo è soggetto a interpretazione e ognuno può interpretarlo come vuole pensando di aver trovato una certa regolarità; e la trova perché è facile trovare qualsiasi cosa quando si tratta di questioni psicologiche. Possibile che sia così difficile da capire?
In conclusione, parlare di sinastria karmica significa:
1)credere in una religione
2)credere in qualcosa che non si può dimostrare
3)credere che solo certi incontri descritti dal tema karmico possono sciogliere certi nodi
4)credere che tutti quei rapporti importantissimi che troviamo lungo il nostro cammino, ma che non mostrano i segni di un incontro karmico non siano utili per sciogliere nodi
5)credere che i nodi da sciogliere siano quelli dati dal tema karmico e non altri
6)credere che se incontriamo una persona che ci fa soffrire è perché dobbiamo scontare un debito karmico accumulato in altre vite.
Io non credo nemmeno a una di queste cose. Credo invece che: i nodi da sciogliere siano molti e che sia necessario usare l'approccio psicologico professionale per capire quali siano realmente. Credo che nulla è già scritto, nulla è segnato ma tutto serve per crescere. Ogni relazione di coppia è karmica perché è causa di qualcosa e causerò altro. Ma è karmica nella misura in cui si includono anche le regole della biologia per trattare il tema dell'essere vivente.
P.S.: Con questo articolo non voglio denigrare l'astrologia karmica. Ho grande rispetto per questa tradizione millenaria e rispetto per chi la pratica. Ho voluto solamente spiegare i motivi per cui io non la seguo. Con ciò non voglio dire che sono talmente esperto in astrologia karmica da aver voluto escluderla dai miei studi; ma solo che ciò che ho letto in tanti anni di pratica mi ha convinto sempre più a scegliere un'altra strada.