Il problema delle conoscenza è il suo livello di affidabilità. Perciò esiste il mito di quel che è scientifico rispetto a ciò che non lo è. L'astrologia è scientifica? No. Allora è inaffidabile. La psicologia è scientifica? No. Allora è inaffidabile. La medicina è scientifica? Nemmeno. Allora anche la medicina è inaffidabile. Questa sarebbe una visione unilaterale. Anzicché dedicarci al livello di sfiducia che abbiamo nei confronti di una certa disciplina, potremmo decidere di usare il livello di fiducia, ma partendo dal presupposto che nella realtà serve a ben poco dividere le cose in due classi nette e distinte: bianco o nero, scientifico e non scientifico. Per questo si parla di gradi di affidabilità. Le cose sono in una certa proporzione affidabili e inaffidabili, buone e cattive. L'astrologia è in una certa proporzione affidabile. Non è una scienza, non è nemmeno una favola. Cosa della psicologia è scienza? Il concetto di inconscio? No. L'effetto placebo? Nemmeno. Il costrutto di intelligenza? Neanche. Ma in tutti questi termini vi possiamo un certo grado di scienza. Il problema è non solo il livello di affidabilità che possiamo dare a una teoria, ma pure il livello di fiducia che possiamo dare all'uomo che la usa. Perciò la situazione si complica ancora.
Ma di certo questo non frena i giudici a dar conferma a certe perizie psichiatriche o balistiche, o relative a incidenti, che successivamente possono rivelarsi sbagliate o parzialmente sbagliate, o non determinanti per il caso.
Ma quando si tratta di parlare di astrologia, se ne dice peste e corna. Eppure Jung stesso, non dimentichiamolo, quando aveva difficoltà a definire un suo paziente, ricorreva all'uso dell'astrologia. Evidentemente ne aveva colto il senso, cioè aveva capito che con un approccio multidisciplinare si poteva pervenire con più facilità a comprendere meglio le cose. Ciò vuol dire che per Jung l'astrologia aveva un certo grado diaffidabilità. Sbagliava? Forse. Ma se ne traeva vantaggio, ogni tipo di domanda viene a cadere.
Ora, possiamo usare l'astrologia per trattare casi di cronaca e per far luce sul carattere e sulle tendenze di un imputato sotto processo? Oppure ciò può essere un intralcio al lavoro degli inquirenti? Beh, dipende anche dall'astrologo che si cimenta nella lettura del caso. Bisognerebbe, a mio modesto parere, interpellare quegli astrologi che hanno dato prova di saper interpretare un grafico astrologico, attraverso un confronto con i fatti. Questi possono essere valutati assieme ad esperti di altre materie.
Ora, se usassimo l'astrologia, potremmo avere maggiori informazioni circa la vicenda della povera Paola? Molte delle informazioni sulla sua vita possono essere estrapolate dalle configurazioni astrologiche per poi confrontarle con il resoconto dei parenti e degli esperti. Sospetto che Paola fosse nata nelle due ore precedenti la mezzanotte se fosse vero che amava molto stare in casa. Oppure un forte affollamento del segno del Cancro. Se fosse vero che invece subiva delle violenze dai genitori allora dovremmo trovare nel suo grafico pianeti assai duri, come per esempio Marte o Urano nel 4° Campo astrologico. Oppure tutte queste cose messe insieme. Oppure potrenbbe avere un affollamento del12^ Campo a indicare le sue paure? Come fare per saperlo? Occorre recarsi all'ufficio anagrafe sperando che gli impiegati rilascino il suo estratto di nascita. In pochi istanti avremmo un quadro più chiaro della situazione. Non una certezza assoluta, ma qualcosa che è affidabile nella misura in cui l'esperienza ci insegna (a noi astrolpogio) la fondatezza dell'astrologia.
Allora, il parere dell'astrologo potrebbe divenire degno di considerazione se si scorgerà in esso una certa capacità di offrire utilità. Ma sino a quando l'astrologia sarà bollata come "sapere patologico", o come una conoscenza irrazionale e inaffidabile ancor prima di averla messa alla prova, allora ci perderemo questa possibilità di avere un ulteriore strumento di indagine. Perché precludersi questa possibilità? Qualcuno potrebbe affermare che l'astrologia è stata già messa alla prova perché esperimenti di queso tipo sono stati già fatti in america. Personalmente ritengo idoneo mettere alla prova studiosi provenienti da diversi orientamenti astrologici e provenienti da diverse parti del mondo. Intanto l'astrologo può stilare il proprio profilo psicologico del soggettob analizzato e saranno poi gli inquirenti a dar peso o meno a ciò che ne viene fuori se lo ritengono plausibile.
Insomma, esistono enti che ingaggiano veggenti e sensitivi per risolvere casi misteriori e controversi; non vedo per quale motivo non prendere in considerazione anche l'astrologo. L'importante è capire quali sono i limiti dell'astrologia.
Mi recherò all'ufficio anagrafe per chiedere i dati della povera ragazza; e chissà che il mio contributo possa portare maggiore chiarezza rispetto a tutta questa situazione.
Ora, se usassimo l'astrologia, potremmo avere maggiori informazioni circa la vicenda della povera Paola? Molte delle informazioni sulla sua vita possono essere estrapolate dalle configurazioni astrologiche per poi confrontarle con il resoconto dei parenti e degli esperti. Sospetto che Paola fosse nata nelle due ore precedenti la mezzanotte se fosse vero che amava molto stare in casa. Oppure un forte affollamento del segno del Cancro. Se fosse vero che invece subiva delle violenze dai genitori allora dovremmo trovare nel suo grafico pianeti assai duri, come per esempio Marte o Urano nel 4° Campo astrologico. Oppure tutte queste cose messe insieme. Oppure potrenbbe avere un affollamento del12^ Campo a indicare le sue paure? Come fare per saperlo? Occorre recarsi all'ufficio anagrafe sperando che gli impiegati rilascino il suo estratto di nascita. In pochi istanti avremmo un quadro più chiaro della situazione. Non una certezza assoluta, ma qualcosa che è affidabile nella misura in cui l'esperienza ci insegna (a noi astrolpogio) la fondatezza dell'astrologia.
Allora, il parere dell'astrologo potrebbe divenire degno di considerazione se si scorgerà in esso una certa capacità di offrire utilità. Ma sino a quando l'astrologia sarà bollata come "sapere patologico", o come una conoscenza irrazionale e inaffidabile ancor prima di averla messa alla prova, allora ci perderemo questa possibilità di avere un ulteriore strumento di indagine. Perché precludersi questa possibilità? Qualcuno potrebbe affermare che l'astrologia è stata già messa alla prova perché esperimenti di queso tipo sono stati già fatti in america. Personalmente ritengo idoneo mettere alla prova studiosi provenienti da diversi orientamenti astrologici e provenienti da diverse parti del mondo. Intanto l'astrologo può stilare il proprio profilo psicologico del soggettob analizzato e saranno poi gli inquirenti a dar peso o meno a ciò che ne viene fuori se lo ritengono plausibile.
Insomma, esistono enti che ingaggiano veggenti e sensitivi per risolvere casi misteriori e controversi; non vedo per quale motivo non prendere in considerazione anche l'astrologo. L'importante è capire quali sono i limiti dell'astrologia.
Mi recherò all'ufficio anagrafe per chiedere i dati della povera ragazza; e chissà che il mio contributo possa portare maggiore chiarezza rispetto a tutta questa situazione.