01 gennaio 2018

Ipotesi sull'origine dell'astrologia


Buon 2018!
Cominciamo il nuovo anno con un articolo molto interessante sulle origini dello zodiaco e dell'astrologia. 

Non aspettatevi riferimenti bibliografici perché questo è solo un articolo introduttivo a qualcosa che poi prenderà forma concreta e sostanza in un libro di prossima pubblicazione. Le note bibliografiche saranno inserite su quel testo. 

Vediamo di fare un po' il punto della situazione relativamente alle tappe che hanno dato origine all'astrologia.

Prima di tutto dobbiamo tener presente che lo zodiaco è interconnesso con il calendario. Il calendario Babilonese cominciava con l'equiniozio di primavera e perciò tutti i calcoli, anche quelli astronomici dovevano cominciare da qui. Il primo dell'anno,il capodanno era quello. Oggi usiamo il 1° di gennaio, ma è solo una convenzione stabilita da Giulio Cesare. 

I Babilonesi  prima di tutto divisero l'anno in 12 come i cicli lunari completi, e perciò diedero origine a uno zodiaco di stelle fatto da 12 costellazioni. Però a ogni mese associavano 3 costellazioni: una zodiacale e due extrazodiacali ma vicine. Per esempio alla costellazione del Toro veniva aggiunta la costellazione di Orione, che zodiacale non è.

Ogni tanto inserivano un 13 mese intercalare, ma le costellazioni zodiacali rimanevano 12.
Ovviamente il mese intercalare non aveva la stessa durata degli altri 12. 

Perciò gli antichi si concentrarono prevalentemente a verificare le caratteristiche astrologiche di chi nasceva nei suddetti mesi. Il mese intercalare aveva lo stesso nome di uno dei 12. 

Quindi, a mio parere, gli antichi non pensavano che l'astrologia dipendesse dalle costellazioni perché quando scoprirono la precessione degli equinozi furono costretti a usare uno zodiaco che appunto non si basava sulle costellazioni ma che continuava a funzionare a partire dall'equinozio di primavera. 
 
E scelsero di adottare ancora i nomi delle costellazioni zodiacali, senza alcuna variazione, perché erano quelle che transitavano in quel momento. Cioè, all'equinozio di primavera transitava la  costellazione dell'Ariete e perciò tanto valeva continuare ad associare l'Ariete al primo mese astrologico, non perchéL'Ariete veramente fosse il principio di qualcosa.

Tra l'altro l'Ariete è un simbolo che ha a che fare con la primavera solo perché ha a che vedere con la sua tosatura e certi riti religiosi effettuati proprio in quella stagione; ma il simbolo non ha alcuna valenza con le caratteristiche reali di chi appartiene al segno dell'Ariete. Quelle sono analogie nate in seguito, per fare un po' di filosofia, per provare a spiegare il nesso tra l'animale e il comportamento di chi nasce sotto quel segno.  Infatti il nome originale della costellazione era "uomo salariato".

Perciò, quando fu adottato il nome Ariete, fu per errore di trascrizione. Dunque, nel primo mese dell'anno, quello dell'Ariete, i soggetti che nascevano attorno al 2000 a.C  vedevano sorgere la costellazione dell'uomo salariato, poi divenuta Ariete. Il nome scelto, solo per analogia è attinente con le persone che nascono durante quel mese! Le analogie non indicano unfatto, ma semplicemente sono il tentativo che noi umani adottiamo per mettere insieme due cose che condividono qualcosa in comune.

Se gli antichi avevano come riferimento l'equiniozio di primavera per decretare l'inizio, non aveva senso usare uno zodiaco di stelle dato che si muove e il suo inizio muta con i millenni. Se il primo segno è l'Ariete, allora anticamente l'anno doveva iniziare necessariamente al grado zero della costellazione dell'Ariete. Se non è stato fatto vuol dire che il riferimento non erano le costellazioni, ma l'equinozio. L'anno inziava rigorosamente all'equinoizio di primavera e non in un mese qualsiasi a partire dalla stella Alfa della costellazione dell'Ariete. 

La precessione fu scoperta quando gli antichi avevano già individuato le caratteristiche astrologiche dei 12 mesi a partire dal Nisan, il mese dell'equinizio di primavera. Altrimenti non avrebbe avuto senso inserire uno zodiaco tropico che mantenesse la nominazione delle costellazioni zodiacali. Gli antichi conoscevano le precessione e perciò non avrebbe avuto senso inventare uno zodiaco tropico se il riferimento astrologico fosse stato dio tipo siderale.  


Ora le domande da porsi sono queste: 
1)Anche se il riferimento erano i mesi e non le costellazioni, come si è giunti a definire con precisione il confine tra un segno e l'altro, dal punto di vista empirico (se c'è stato questo processo)?
2)Perché alcuni (gli Indiani) hanno invece voluto dare peso alle costellazioni zodiacali rifiutando lo zodiaco dei mesi? Vuol dire che il vero riferimento non erano i mesi come suppongo, ma per davvero erano le costellazioni? Lo scopriremo...

Ma per il momento, tanti, tantissimi auguri in compagnia delle persone che amate. 
Tanti auguri anche a te amore mio, grazie di esistere! Questo terzo capodanno insieme è il regalo più bello per cominciare il 2018 con ciò che conta veramente nella vita.