29 giugno 2013

Dizionario degli asteroidi, Renzo Baldini.

Verso la fine degli anni '90, quando cominciai a studiare l'astrologia, ero un grande divoratore di qualunque argomento. Poi la mia attenzione si è concetrata verso un'unica scuola di pensiero anche perché non riuscivo a trovare utilità nelle asserzioni di altri autori. Per esempio non mi convisero i testi sugli asteroidi: non avevo trovato alcuna corrispondenza tra la loro posizione in segni e case e i fatti della mia vita. In quest'ultimo periodo sono tornato ad occuparmene approfondendo Kirone, ma non sono stato in grado di trovare alcuna corrispondenza. Per tradizione all'asteroide viene attribuita la capacità di risanare le ferite dopo averne ricevuta una, ma con tutta onestà essa è da attribuire alla posizione della mia Luna in 12^ casa: è andando a leggere tra i significati di questa posizione che si può riconoscere il colpo più duro della mia vita, una ferita inguaribile. Di Kirone in 8^ casa e in Ariete invece nessuna indicazione veritiera. Anzi, ottengo informazioni sulle mie capacità di guarigione del prossimo, sulle ferite, sul "non allinearsi" attraverso la lettura degli aspetti tradizionali. 

Grande è stato il mio sconforto quando ho visto che un'eventuale corrispondenza era del tutto forzata. Stando alle indicazioni del mio Tema natale, ovvero l'Ascendente Vergine, un ruolo determinante dovrebbe essere giocato da Cerere che nel mio caso si trova congiunta al MC. Ebbene, anche in questo caso molte delle indicazioni del pianeta non trovano alcuna corrispondenza, e quelle che invece corrispondono sono date dai valori Vergine o da altri punti del mio Tema. Ritornare a studiarli, dunque, non mi è servito a cambiare idea sul loro conto.

Ciononostante ho voluto arricchire la mia conoscenza attraverso la lettura di un libro che definisco fantastico nel genere e nel modo in cui è stato compilato. Si tratta del "dizionario degli asteroidi" di Renzo Baldini, delle edizioni Capone. 

Non so se esiste un altro lavoro del genere, ma questo mi ha davvero impressionato poiché può rappresentare un primo passo verso l'interpretazione delle caratteristiche di ogni asteroide. Anche se (nella maggior parte dei casi) gli esempi citati sono forzatamente corrispondenti con le caratteristiche dei relativi asteroidi, bisogna ammirare e lodare l'impegno e lo sforzo di aver raccolto del materiale straordinario: attraverso l'analisi del mito, la data di scoperta, gli aspetti formati, la congiunzione a una stella fissa, Baldini prova a stilare dei profili sulle caratteristiche di ogni asteroide, ma con una personalissima chiave di lettura.

Non sono molto convinto del fatto che attraverso il mito possiamo comprendere le caratteristiche di un dato corpo celeste (ho spiegato il perché nel mio libro di prossima pubblicazione) nonostante possiamo trovarci delle straordinarie somiglianze, tali che oggi molti astrologi sono spinti a parlare di sincronicità. Però, riassumendo in maniera molto scarna il mio pensiero, posso tentare una spiegazione: i miti greci sono stati costruiti quando ormai l'astrologia era già nata, evolvendosi rispetto a quelli che furono costruiti osservando la posizione dei pianeti e quello che accadeva sulla terra. Oggi si fa il contrario: da un mito preconfezionato si tenta di dedurre l'effetto del corpo celeste. Ecco, non so fino a che punto è utile tutto ciò; ma non per questo voglio sindacare il lavoro degli altri che invece rispetto pur non condividendolo (altrettanto avviene rispetto a quel che io affermo e studio, da parte degli altri). Non è il mio principale campo di interesse e quindi formulo solo una personale opinione.

Naturalmente, il mio pensiero potrebbe cambiare: mi metto sempre nella condizione di ricredermi e per questo dovrò imparare a riconoscerne gli effetti (se non sono in grado) oppure a trovare chi possa darmi le spiegazioni che occorrono per cambiare idea (e attraverso il confronto lo spero ogni volta).

Consiglio questo testo a un pubblico di astrologi e non astrologi, simpatizzanti e scettici, insomma per chiunque volesse leggere qualcosa di davvero interessante: è da far venire l'acquolina in bocca.