23 aprile 2014

Astrologia e informatica. Parte 2

Che rapporto esiste tra l'astrologo e il lettore sul web?
I nuovi studenti di sicuro hanno necessità diverse rispetto a quelli di una volta anche perché grazie all'uso del web, il discente è predisposto all AUTO-APPRENDIMENTO. Di conseguenza, l'astrologo che vuole far passare l'informazione, avrà serie difficoltà dato che il suo pensiero è filtrato e rielaborato dalle capacità che lo studente ha sviluppato. 
Se da un lato abbiamo il fatto che l'allievo si ritrova a costruire la propria conoscenza con i suoi tempi e comodamente da casa, dall'altra parte è egli stesso che sceglie e decide cosa imparare e come mettere insieme quel che apprende. Per questo, possiamo affermare che ormai è superato l'approccio comportamentista dove l'insegnante esercita un controllo e indirizza lo studente.  Quindi dobbiamo riconoscere un passaggio dal paradigma dell'insegnamento a paradigma dell'apprendimento. Secondo questi termini, l'insegnante non è più una persona che modella gli studenti, ma più che altro una figura guida. Il problema vero e proprio però è quello che l'utente di internet che accede alle informazioni, non sempre è disponibile a farsi guidare e anzi, spesso adotta un atteggiamento antagonista nei confronti del insegnante stesso. 
Internet è un valido mezzo per apprendere la materia astrologica?
Il passaggio dell'informazione dall'astrologo al discente, può avvenire in maniere diverse come premesso nel precedente articolo; ma quella che manca è una metodologia didattica e-learning. Ho notato delle scuole di astrologia online dove non è possibile seguire un percorso ben strutturato in maniera universitaria, anche se a oggi, mi risulta che solo il sito di astrologia di Ciro Discepolo svolga una funzione che si avvicina molto a quelle che sono le richieste di questa epoca tecnologica. Possiamo dire senz'altro che Discepolo è stato un precursore che ha intuito bene le potenzialità del web, appunto fondando la scuola di AA (astrologia attiva) che ha lo scopo di formare astrologi a partire dalla manualistica cartacea, sino al confronto sul web. 

Le caratteristiche di una piattaforma e-learning sono:
  • contenuti preconfezionati che possono essere utilizzati in maniera asincrona, cioè fruibili a seconda della disponibilità di tempo del discente
  • apprendimento sincrono attraverso chat e videoconferenze
  • apprendimento collaborativo attraverso una serie di attività

L'apprendimento in questo caso è pure relativo agli strumenti tecnologici che servono per l'apprendimento stesso, oltre che alle caratteristiche cognitive del discente. 
Immaginiamo un e-learning piattaforma informatica di insegnamento universitario, al fine delle conoscenze astrologiche: avremmo a disposizione un'alternativa alle scuole fisiche e quindi un vantaggio rispetto all'obbligo di frequentare in date stabilite. Questo mio blog, per certi versi può rappresentare un prototipo estremamente semplificato di piattaforma informativa, in cui il discente che legge i miei articoli, memorizza le nozioni più interessanti. Il passo successivo è quello del confronto diretto, online, sia in maniera asincrona attraverso un botta e risposta al termine degli articoli,  e sia attraverso la maniera sincrona della comunicazione in webcam tramite skype o messenger. 
L'e-learning, secondo la commissione europea, è il nuovo modo di progettare, distribuire, selezionare, gestire, incoraggiare e diffondere l'informazione in base alle esigenze del discente. Assistiamo così non al discente che si adatta all'insegnamento, ma il sistema di insegnamento che si adatta alle necessità del discente. Vi è inoltre la possibilità del confronto con gli altri iscritti per costruire ancora meglio il proprio percorso di istruzione. Questo se si desidera aderire a una piattaforma di insegnamento. Se invece parliamo di Facebook o dei forum, non esiste più la gerarchia e quindi ognuno è libero di divenire docente in cattedra, anche chi si fregia di tre o quattro anni di studi da autodidatta. Inoltre, senza la guida di un insegnante, l'autodidatta che trae informazioni dal web risulta solo un contenitore di informazioni che spesso dicono tutto e il contrario di tutto.

Possiamo considerare la E di e-learning in modi diversi:
  • E come Electronic per indicare l'insegnamento trasmesso elettronicamente.
  • E come Extended per estendere l'insegnamento alla propria abitazione o in altri luoghi dove vi sia una connessione alla rete, e l'estensione temporale in base ai propri bisogni e necessità e disponibilità.
  • E come Enriched, cioè aggiornabile.
  • E come Experience, perché permette appunto di integrare il sapere al lavoro.
Attraverso l'interazione tra i diversi utenti che aderiscono alla piattaforma (che in questo caso è pure amplificata dall'utilizzo di un gruppo di ricerca su Facebook),  è possibile divenire veri e propri produttori di conoscenza, appunto attraverso le dinamiche che si instaurano tra i diversi membri, oltre che constatare il determinarsi di alcune norme sociali auto-imposte o stabilite dal moderatore.
Che si voglia studiare astrologia o qualsiasi altra materia, sicuramente il web offre la possibilità di apprendere a distanza. Secondo questi termini il web ha valenze Sagittariane. Non è raro infatti che con valori di nona casa nella rivoluzione solare sia possibile pervenire all'informazione che durante il corso dell'anno apprenderemo un nuovo linguaggio o un nuovo sapere anche per mezzo del computer. I termini a cui mi riferisco sono relativi al fine e non al mezzo. Se il fine è l'apprendimento (nona casa), non importa il mezzo con cui operiamo. 
(A tal proposito mi viene in mente di una simpatizzante di astrologia che si ostinava a dire che il telefonini sono Uraniani poiché mezzi tecnologici. Le ho spiegato che la logica è un'altra che che conta la funzione dell'oggetto. Se è comunicativa allora è Mercuriale. Secondo questi termini se il PC è utilizzato in funzione della comunicazione, allora sarà descritto dalla terza Casa- che è in analogia con i gemelli e quindi Mercurio-. Allo stesso modo, se per esempio per divertimento mi impegno a leggere testi di fisica, allora essi saranno descritti dalla 5^ casa-che ha a che fare con i divertimenti- e non dalla nona. Morale della favola, bisogna leggere i fatti in relazione al fine soggettivo e oggettivo).

I detrattori della formazione a distanza (quindi per mezzo web) pongono attenzione sul fatto che l'isolamento fisico può giocare un ruolo limitante nell'apprendimento. Analizziamo insieme i vantaggi e gli svantaggi dei vari metodi di insegnamento/apprendimento.

  1. Prima c'erano i corsi per corrispondenza dove si apprendevano concetti attraverso delle dispense, si attuavano verifiche attraverso dei test da compilare. Possiamo dire che l'apprendimento è lento e relativo alle proprie capacità cognitive. Questi corsi nascono alla fine del XIX secolo grazie alle nuove tecniche tipografiche e alla diffusione della ferrovia che favorirono la diffusione e la trasmissione dell'informazione. Il limite era lo scarso valore scientifico ed esperenziale. Secondo V. Eletti si tratta di una situazione circoscrivibile al comportamentismo. 
  2. Poi sono giunti i corsi per mezzo di supporti audio video, ma anche grazie all'uso del PC. e il processo di apprendimento a distanza ha subito una evoluzione e un miglioramento. Si tratta di un metodo di istruzione nato dalla fine degli anni '60 del secolo scorso, e dagli anni '80 abbiamo assistito alla diffusione dei CD ROM, altri supporto di insegnamento. Sia in questo caso che in quello precedente abbiamo la trasmissione del sapere da docente a discente. 
  3. Infine vi è la formazione sul web attraverso il continuo confronto tra i vari partecipanti, cosa eccezionale per abbattere l'isolamento generato da un insegnamento per corrispondenza. Bisogna fare attenzione, però, a non cadere nel tranello dell'autocertificazione: in sostanza con la sola formazione autodidatta, il continuo confronto non è indice di crescita e miglioramento se comunque non vi è alla base una direttiva, una guida che possa permettere di riconoscere come analizzare i dati e come strutturarli. Diciamo più che altro che senza una guida, un po' presuntuosamente ci si proclama capaci di autoregolarsi. Ho visto numerosi astrologi/ghe infatti, ripetere "io ragiono con la testa mia" come se tale affermazione fosse valida. 
Vorrei soffermarmi su questo ultimo punto. Studio astrologia da 17 anni circa, molti dei quali da autodidatta, cioè leggendo vari libri, centinaia di libri, e poi traendo conclusioni personali. Mi sono reso conto che ciò era estremamente limitante. Per questo, ho cominciato a seguire un capo scuola che potesse chiarire eventuali dubbi o rispondere alle mie osservazioni. Questo ha ribaltato completamente la mia conoscenza astrologica incentivandola in maniera esponenziale. Dunque ho imparato che per imparare bisogna avere una guida. Dopo di che il mio percorso si è evoluto ancora attraverso il confronto con altri astrologi che, per mezzo delle loro esperienze, critiche, formazioni, mi hanno portato a elaborare ulteriori concetti e quindi hanno stimolato ulteriormente la mia riflessione e la mia capacità di apprendimento. Ho imparato che per imparare è necessaria una guida e un confronto. Il confronto senza una guida è un agire e ragionare disordinatamente, cioè utilizzando solo le proprie risorse ossia quel che soggettivamente si ritiene sia giusto.

Riassumendo, ci vuole un metodo di apprendimento collaborativo, diverso da quello tradizionale dove c'è un insegnante che inculca un pensiero al suo allievo, ma senza dimenticare che la figura del docente deve essere sempre presente e con cui attivare un processo di insegnamento/apprendimento. Occorre il transfert e il feedback che è costituito dal contatto visivo e fisico, la gestualità, gli indizi del volto, cioè una sorta di globalità di codici, come il calore umano che non è possibile trasmettere via web. 
Di qui la convinzione che si possa istruire ma non educare. 
In rete però la capacità di relazionarsi non manca, anzi forse è pure in eccesso. La presenza fisica inoltre può essere un limite all'apprendimento se l'allievo è timido e si sente inibito dallo status del professore: magari necessità di un ambiente che infonde sicurezza (anche questo a dimostrazione che sul web non emergerà mai la vera identità di una persona). Senza questi vincoli ne guadagna l'interazione, ma con tutti i rischi che ne conseguono (il flaming). In ogni caso, il problema del calore umano può essere parzialmente sopperito dalla capacità del discente di interagire e far interagire il discente per mezzo dei vari supporti tecnologici. 
Per ridurre al minimo le problematiche generate dal web, occorre una blended learning, cioè un apprendimento misto dove vi è pure la possibilità di interagire fisicamente con il docente. Per questo sono necessari i seminari, gli incontri (ne sto organizzando alcuni in svizzera e in qualsiasi altro luogo mi sarà fatta richiesta) per avere un quadro totale del percorso formativo dell'allievo (che generalmente si auto-certifica astrologo dopo qualche anno di studio, come fanno il 99% dei presenti sul web. Mi viene in mente per esempio il caso di una astrologa che pur studiando da più anni di me, non sapeva che avere il Sole in 8^ casa equivale a essere fortemente Scorpione. Questo la dice molto lunga sul limite di essere autodidatta).