Oggi affrontiamo in maniera molto veloce il tema del mito.
E Dio creò la Terra in 7 giorni. E Dio diede a Giuseppe la visione che ci sarebbero stati 7 anni di abbondanza e 7 anni di siccità. Il 7 ricorre infinite volte nella Bibbia. Come mai proprio il 7?
L'uomo ha sempre osservato la natura per costruire i propri miti. Quello del 7 nasce dall'osservazione dei 7 corpi celesti che era possibile scorgere a occhio nudo in antichità. Tant'è che i giorni della settimana si chiamano proprio col nome di questi corpi celesti: la Luna per il Lunedì, Marte per il Martedì, Mercurio per il Mercoledì etc. etc. Oggi con l'invenzione del telescopio ne possiamo vedere altri di pianeti e quel numero 7 è soltanto uno sbiadito ricordo. Se la settimana è costruita sulla base dei 7 corpi celesti, ora che sono 10 bisognerebbe rivedere tutto; ma infondo non serve a nulla cambiare questa abitudine.
E Gesù raccolse i 12 apostoli. Perché proprio 12? Guarda caso proprio come i segni zodiacali. E gli evangelisti sono 4, proprio come i punti cardinali. Nella Bibbia i numeri più importanti sono il 7, il 12 e il 4, gli stessi più importanti dell'astrologia antica. Non può esser una semplice coincidenza visto che ogni religione è la contaminazione tra i miti delle diverse culture. Ciò significa che la Bibbia è intrisa di elementi astrologici sia nel vecchio e sia nel nuovo testamento.
Ovviamente tutto questo non ha nulla a che vedere con l'esistenza o meno di Dio o che tutto sia soltanto un mito. Però tutto ciò mette in evidenza il fatto che l'uomo colora la sua vita di miti attraverso l'osservazione della natura. Anche tu sei attraversato da molti miti senza saperlo. Dalla nascita credi in qualcosa, vivi emozioni e ti hanno fatto comprendere cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Ma questi miti, forse non lo sai, sono già dentro te da prima ancora che tu nascessi. In verità è l'archetipo che vive in te e il mito è solo una conseguenza: è una specie di struttura innata che fa parte della tua mente e che nella tua mente produce il nascere dei miti. Non importa che il tuo mito sia diverso, nella forma, da quello di un'altra persona; quel che conta è la sostanza perché andando a vedere meglio, più in profondità, si scopre che ogni mito ha qualcosa che lo accomuna a un altro. E quello è l'archetipo.
Geova, Giove, Jahveh, è il nome con cui viene chiamato Dio a seconda del mito: e non importa cosa abbia fatto questo Dio a seconda delle varie religioni; la sostanza è che è il creatore, la divinità massima, o l'unica. Marte per i romani, Ares per i greci, Haciman per i giapponesi: miti diversi ma nella sostanza parliamo sempre del Dio della guerra. E non importa che esistano davvero; l'importante è capire che sono il riflesso, la costruzione mitica di quel che ha dentro ognuno di noi: io dentro me ho l'idea della forza, della guerra, e anche tu e qualsiasi altra persona al mondo avrà un'idea del genere. E questa può essere rappresentata attraverso la costruzione di un mito.
Allora noi siamo creatori di miti, perché questi vivono in noi come forze inconsce che devono affiorare alla coscienza; e quando lo fanno dovranno essere raccontate come fossero una fiaba, magari anche disegnate sotto forma di un simbolo che li rappresenti...
I pianeti traggono il nome dalla mitologia greca, ma non sono il mito greco. Sono qualcosa che viene prima del mito greco. Sono il riflesso di ciò che abbiamo dentro e che possiamo chiamare in qualsiasi modo vogliamo: non importa che l'idea della forza e della lotta venga rappresentata dal mito di Marte o dal mito di Haciman. Ognuno può scegliere il mito che vuole per rappresentare quello che ha dentro. Infondo è solo una fiaba no? Quel che conta, abbiamo visto, è quel che Marte rappresenta nell'essenza e questo è la nostra forza, la nostra energia realizzatrice, la nostra combattività. E quando cominciamo a dare un valore a queste qualità allora diventano un mito e ci costruiamo sopra una storia. Gli antichi lo hanno fatto.
Ora continuiamo a costruire ancora miti senza rendercene conto. Basti pensare al fatto che per descrivere la forza, la potenza, ci serviamo dei film, dei fumetti, della fantasia insomma. Per descrivere per esempio l'idea della bellezza eleggiamo una miss ogni anno, perché questa possa rappresentare la bellezza stessa. Così, Venere della mitologia greca non è veramente la bellezza, ma la rappresentazione di questa qualità. E i miti che stanno alla base del funzionamento dei pianeti in astrologia o dei segni zodiacali, sono solo rappresentazioni di qualcosa di più essenziale, ossia l'archetipo.
Non ha senso rappresentare, ancora oggi ogni pianeta con il rispettivo mito anche perché ciò che conta è l'essenza. Il mito corrisponde alla forma, l'archetipo all'essenza. Ognuno di noi ha dentro se numerosi archetipi che sente di dover esprimere con maggiore o minore intensità e allora se il valore del coraggio e della forza saranno sentiti in maniera particolarmente intesa, sarai affascinato da tutto quello che rappresenta ciò; e il fatto che tu possa sentire con maggiore o minore intensità quello specifico valore dipende dal fatto che quel pianeta, che incarna quel valore, ti influenza di più di altri.
In pratica, se per esempio ti senti un eroe o vorresti esserlo è perché risuoni in maniera particolarmente favorevole soprattutto alle energie che il pianeta Marte invia su di te. E Marte riguarda la nostra parte eroica. Non possiamo dimostrarlo ancora che i pianeti non sono altro che un riflesso delle nostre pulsioni interiori; ma vi racconto questo giusto per darvi un'idea di come potrebbero funzionare le cose.
Se io sento particolarmente vivo il richiamo dell'idea dell'eroe, allora mi comporterò come tale e vivrò una vita da eroe e sarò io stesso un mito. Se io sentirò in particolar modo che mi appartiene l'idea del sacrificio, allora mi comporterò con spirito di sacrificio, preoccupandomi delle persone bisognose, proprio come si racconta in qualche mito a cui è legato l'idea del sacrificio. Essere un mito non significa essere noti, famosi, importanti. Ognuno è un mito nel proprio piccolo, nella propria quotidianità. Ma si può diventare un mito anche per gli altri e così Bruce Lee diviene il nuovo Marte poiché per i giovani moderni è lui l'idea della forza e del coraggio; ma potrebbe essere lo stesso se usiamo Superman, o Batman o un qualsiasi altro super eroe che ci ricordi l'idea del coraggio e e della forza. Santa Madre Teresa di Calcutta è il nuovo Nettuno perché incarna l'idea del sacrificio; Marilyn Monroe la nuova Venere perché incarna l'idea della bellezza e Bill Gates il nuovo Giove perché incarna l'idea della prosperità. Sono solo alcuni esempi. Sono i miti moderni che assieme a quelli greci e a quelli di qualsiasi altra cultura del mondo, ci ricordano che sentiamo di seguire un impulso, quell'impulso dato da ogni pianeta e che oggi si incarna con qualche celebrità e ieri si incarnava con i miti greci.