Chiedo scusa per la mia assenza e purtroppo sono costretto a inserire un post a settimana a causa degli impegni di studio. Proprio in questi giorni, infatti, ho cominciato a raccogliere e leggere il materiale utile per il mio scopo. Quasi certamente ve ne parlerò e come promesso all'inizio di questo anno astrologico, le tematiche affonderanno anche in questioni spirituali.
Qualche tempo fa ho scritto un testo di astrologia e antropologia che potete scaricare gratis online QUI. Gli studi antropologici sono stati molto utili per delineare quello che era il pensiero dell'uomo preistorico; però mai mi sarei aspettato di fare scoperte interessanti grazie alla visione chiara degli scenari costruiti dagli studiosi del settore. In particolare, ho scoperto che l'astrologia è in effetti una forma evoluta di totemismo. Oggi, sulla base dei miei studi relativi al strutturalismo di L. Strauss, le mie idee sulle radici dell'astrologia sono ancora più precise e credo che prima o poi tornerò con una pubblicazione approfondita.
Qui, e in maniera molto sintetica, vorrei spiegare quali sono stati i processi fondamentali che han dato avvio alla nascita dell'astrologia. Abbiamo incisioni di ossa risalenti a 150.000 anni fa, che attestano l'esigenza di costruire calendari per tracciare il tempo. A cosa poteva mai servire un calendario? Parliamo di un osso scolpito in maniera rudimentale e in cui vi erano incise 28 tacche, giusto i giorni necessari affinché la Luna si ripresentasse nello stesso punto del mese precedente.
L'obiettivo è ovviamente legato a una questione prettamente organizzativa, sociale. Ogni individuo della società era inserito in un contesto ambientale fortemente connesso ai ritmi della natura. Un'associazione, assolutamente naturale per gli uomini della preistoria che già avevano trovato corrispondenza tra il ciclo lunare e il periodo mestruale. Ovviamente, Sole e Luna erano i punti di maggiore considerazione per ogni società, di particolare importanza per la mente dell'uomo, evolutasi in funzione dei principi del dualismo: la mente opera sulla base delle somiglianze e delle differenze; e pertanto non poteva restare immune al fascino del Sole sorgente e calante o alle fasi della Luna, unici riferimenti per l'organizzazione lavorativa (per l'alternarsi delle stagioni) e per l'orientamento nello spazio.
L'astrologia, che anticamente non era sconnessa dall'astronomia, nasce, quindi, per scopi pratici: orientamento, lavoro agricolo. Ma il pensiero astrologico diviene totemico quando l'uomo comincia ad avere la facoltà della simbolizzazione. Non sappiamo di preciso quando ciò sia avvenuto; ma possiamo intuire che sia una facoltà evolutasi in centinaia di migliaia di anni, nata assieme all'homo sapiens, forse; o anche prima.
La capacità si simbolizzare è un'attività innata, inconscia, naturale dell'essere umano, moderno, passato e futuro. Si basa sulla necessità di trasportare la carica libidica verso un altro oggetto. Immaginiamo per esempio il bambino che abbraccia l'orsacchiotto nel letto. Il peluche rappresenta simbolicamente la madre, momentaneamente assente; così, allo stesso modo, le divinità sono la simbolizzazione e quindi la personificazione dei pianeti.
La stessa nascita della religione è strutturata sulla base dell'organizzazione socialea sua volta innestata sui ritmi naturali: la capacità di simbolizzazione porta a uno stato di "venerazione" che necessita di un rituale da compiere. Il rituale religioso, dunque, serve a raccogliere i membri del clan sotto un'unica idea con cui identificarsi e da rappresentare. La funzione sociale della religione, ovviamente trovava un rispecchiamento pratico nei movimenti dei corpi celesti.
L'astrologia parte da una predisposizione psicologica innata, dunque, e secondo me non può essere aliena, ereditata da razze visitatrici come qualcuno ipotizza. L'astrologia è un processo evolutivo, lentissimo, ed oggi è quel che è solo perché in passato è stata il frutto di società che dovevano organizzarsi in strutture sociali ben equilibrate per gestire la sopravvivenza. L'astrologia è il frutto delle idee e delle osservazioni di popoli che si sono incontrati, è il frutto di scambi tecnologici di calcolo del tempo.
Naturalmente questo è solo un assaggio e il discorso merita un approfondimento ulteriore, che come detto prima, potrebbe essere il tema di una mia prossima pubblicazione.
Tra una settimana risponderò alle vostre richieste.