Questa storia continua ad appassionare migliaia di lettori e persino io mi sono dedicato a visionare qualche video, giusto per capire quali fossero gli argomenti portati dai terrapiattisti a dimostrazione della loro tesi. E non mi meraviglio che tra essi ci siano anche coloro i quali scambiano una ipotesi di cospirazione per una cospirazione vera e propria.
Con ciò non voglio certo denigrare chi si affida a queste credenze: si tratta di un fenomeno culturale che, a quanto pare, restituisce dignità a chi non ha mai aperto un libro e non ha mai potuto studiare. Infatti oggi la cultura si acquisisce sul web distrincandosi in un mare di bufale e di gruppi che esistono con l'unico scopo di disinformare. Basti pensare a quei tre o quattro siti ufologici che ogni giorno sfornano una nuova bufala per aumentare le visualizzazioni e i relativi profitti pubblicitari. E ingannano persino studiosi seri, ma pigri, che non hanno voglia di verificare l'affidabilità delle fonti.
Con ciò non voglio dire che non esistono siti che facciano una controinformazione sensata e seria. Ma certo non si può fare di tutta l'erba un fascio: se è vero che le case farmaceutiche speculano sulla salute pubblica offrendo premi ai medici che pubblicizzano i loro prodotti, allo stesso tempo è impensabile supporre che tutta la classe medica sia corrotta e che, tutti i più importanti scienziati italiani, che tra l'altro sono tra i più intelligenti al mondo, si sottomettano a certi poteri forti. Quantomeno bisogna dimostrarlo. E questo stesso discorso va esteso a ogni campo della conoscenza, non solo a quello della salute. Però questo è solo il mio parere che, per quanto possa sembrare giusto, potrebbe essere totalmente errato.
Dunque, la dignità che viene restituita al lettore sta nel fatto di farlo sentire partecipe della costruzione di un nuovo mondo in cui possano sentirsi migliori di quelli che invece hanno sempre studiato. Migliori perché ne sanno addirittura di più di chi ha "perso tempo" sui libri, che a loro parere sarebbero pieni zeppi di bugie. C'è l'idea fallace che una fonte di informazione alternativa apparentemente autorevole sia sufficiente per cancellare la conoscenza pregressa o per metterla seriamente in discussione.
Ma stavamo parlando di Terra piatta. Tra tutte le prove e le dimostrazioni date a favore delle due tesi, cioè quella che la Terra sia sferica e che la Terra sia piatta, nessuno ha portato questo semplice fatto a supporto della Terra sferica. Per spiegarlo occorre fare una premessa.
I terrapiattisti affermano che il Sole gira sopra la Terra (che sarebbe come una specie di disco piatto), disegnando una spirale che parte dal tropico del Capricorno per restringersi al tropico del Cancro sino a tornare indietro, sempre passando per l'equatore.
Nella GIF qui sotto, il Sole si muove in senso circolare solo perpendicolarmente all'equatore; ma come detto prima, si sposterebbe (sempre secondo i terrapiattisti), dall'equatore verso il polo nord e poi verso la direzione opposta (purtroppo non sono riusciuto a trovare la GIF che ritrare l'intero movimento).
Questo significa che l'arco disegnato dal Sole lungo il suo percorso dall'alba al tramonto, sarà sempre perpendicolare al piano da cui si osserva. Se veramente fosse così, allora questo stesso arco diverrebbe perpendicolare anche nelle zone dei due tropici, durante i solstizi. Ma la cosa non accade. Al tropico del Cancro (Fig. 2.) è vero che il Sole a mezzogiorno, durante il solstizio d'estate si trova a picco sulla nostra testa; ma è altrettanto vero che disegna in cielo un arco obliquo rispetto al piano dell'osservatore. In sostanza il Sole non nasce perfettamente a Est per salire in cielo perpendicolarmente e poi tramontare esattamente a Ovest. Perché la Terra è sferica.
Quando il Sole si trova a passare per il tropico del Cancro, cioè nelle zone sopra l'equatore, l'arco è sempre obliquo, non è affatto perpendicolare ai punti di levata e tramonto. Questo invece avviene solo all'equatore (Fig.1.).
Fig.1.
Fig.2.
Se la Terra fosse piatta, allora al solstizio d'estate, il Sole non sorgerebbe da Nord-Est per tramontare a Nord-Ovest, ma sorgerebbe esattamente a Est e tramonterebbe esattamente a Ovest come accade all'equatore durante l'equinozio (fig.1.). Infatti, durante il solstizio d'estate, secondo la prospettiva terrapiattista, il Sole dovrebbe essere perpendicolare a quello che è un piano formato da un disco piatto. Se non esiste curvatura data dalla sfericità della Terra, esisteranno sempre luoghi della stessa, al di sopra e al di sotto dell'equatore, che non percepiranno mai l'obliquità dell'arco diesegnato dal Sole dall'alba al tramonto. E invece accade esattamente il contrario: nelle nostre località non solo vediamo questa obliquità; ma inoltre non vedremo mai, in nessun momento dell'anno, un movimento solare identico a quello che avviene all'equatore (Fig.2).
In sintesi, siccome la Terra è sferica, il Sole disegnerà in cielo un arco tanto più obliquo tanto più ci si distanzia dall'equatore e questo in ogni momento dell'anno. Siccome i terrapiattisti dicono che è il Sole a ruotare sopra la Terra, allora implicitamente affermano pure che esisteranno diversi momenti dell'anno in cui il Sole si muoverà in cielo disegnando un arco verticale a seconda di dove si trova in quel momento. Ma questo accade solo all'equatore e quindi in un colpo solo è confutato il loro "raffinato" sistema di calcolo. Ai tropici, l'arco disegnato dal Sole è sempre obliquo e non sarà mai verticale. Se fosse vera la teoria terrapiattista, allora mano a mano che il Sole si accinge ad avvicinarsi sulla verticale di uno dei due tropici, disegnerebbe un arco sempre più verticale. Questo non accade.
C'è da dire che i terrapiattisti sono stati molto ingegnosi a elaborare un sistema alternativo a quello della Terra sferica (in realtà è schiacciata ai poli e quindi non perfettamente sferica), visto che sono state impegnate le menti di molti studiosi. Però hanno trascurato questo dettaglio importantissimo dell'obliquità dell'eclittica.
Ora, provate a immaginare cosa accadrebbe, dal punto di vista astrologico, se la terra fosse piatta. Ne parleremo in un prossimo articolo.